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Vecchio 16-05-2002, 13.25.28   #1
VanLag
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Data registrazione: 08-04-2002
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Recensioni………… Libri immortali.

Libri…..

Io conosco questi 3….. So che sono dei classici…. So che sono in molti ad averli letti, e so che, almeno per me, hanno avuto un loro “valore” intrinseco. Per chi non li conoscesse ed ha voglia di leggere li consiglio vivamente, con la quasi certezza di farvi “leggere bene”.
Poi se qualcun altro vuole continuare la lista, ben venga…..


“Siddharta” di Hermann Hesse (1877 – 1962)

Siddharta è un giovane ragazzo indiano, che, spinto dalla sete di conoscenza, lascia famiglia ed amici per avviarsi con assoluta determinazione alla ricerca delle risposte sui “perché della vita”. Nella su ricerca attraversa diverse esperienze contrassegnate da una sorta di eterno ritorno. Quando ormai sembra vinto dalla fatica, il protagonista, troverà le sue risposte, nella semplicità dell’Essere.
E’ un libro dalla narrazione fresca e di facile lettura, e rimane ancora in testa alle classifiche di vendita.
Nella vittoria calma di Siddharta, che contraddistingue il suo successo, riscopriamo che la via verso noi stessi esiste ed è piana ed agevole.

“Il Profeta” Di Gibran Kahlil Gibran (1883-1931)

Libro in continua ristampa, questa opera è stata definita dalla critica mondiale, un’opera immortale. In esso sono trattati, (a volte in chiave leggermente ermetica), i temi a noi più cari della vita. Almustafà, (il Profeta), nell’ora del commiato, parla alla folla rispondendo a 26 domande poste dalla folla venuta a salutarlo.
L’ermetismo, che è consono ad un profeta, si disperde nel libro nell’intuizione del lettore che, intravede nelle parole di Almustfà, un senso di profonda Verità.
L’esposizione, particolarmente ispirata e densa di poesia, rende questo scritto, unico nel suo genere e ne spiega il grande successo.

Un attimo ed il mio anelito raccoglierà saliva e sabbia per un nuovo corpo.
Un attimo ed in una breve calma di vento un’altra donna mi partorirà.


“Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry (1900 – 1944)

Libro per abmbini, ma anche per grandi, sebbene non abbia raggiunto la diffusione e la popolarità dei due precedenti, nella sua sorprendente semplicità, esso rimane uno dei classici più amati e letti nella storia della letteratura.
Il piccolo Principe guarda il mondo dei grandi con gli occhi di un bambino e con la stessa innocenza ne denuncia le ridicole contraddizioni e le assurdità che lo pervadono.
Se riusciremo a leggere il libro con gli occhi e col cuore del Piccolo Principe ruberemo qualcuno dei suoi segreti e la vita ci sembrerà un po’ meno nera. Nell’innocenza ricordiamo la nostra fanciullezza e ci ricongiungiamo con la semplicità della vita e con la nostra vera essenza.

... Ecco il mio segreto . E' molto semplice :
non si vede bene che col cuore.
L'essenziale e' invisibile agli occhi ...
Gli uomini hanno dimenticato questa verità .
Ma tu non la devi dimenticare ...
VanLag is offline  
Vecchio 18-05-2002, 11.32.08   #2
Mary
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Caro VanLag

davvero tre splendidi libri.
Li ho letti e sono stati molto importanti per il mio cammino.
Mary is offline  
Vecchio 18-05-2002, 12.00.38   #3
Claudio
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Thumbs up Libri immortali

Ottima quest'idea delle recensioni, mi auguro numerose adesioni.

Quando leggiamo un libro noi viviamo un momento tutto nostro.

I primi libri di una certa rilevanza sono stati quelli di Erich Fromm:
- "Avere o essere?" (il mio primo) apre gli occhi alla attuale società del consumo e dell'avere, divulgativo, una denuncia esplicita e fondata
- "L'amore per la vita", bellissimo! Conversazioni radiofoniche, intervista a Fromm.
- "La rivoluzione della speranza" quasi un'anticipazione di "Avere o essere?"
- "Il linguaggio dimenticato" tratta dei sogni e della nostra perduta capacità di cogliere i nostri aspetti più intimi del nostro inconscio.

Ci sono anche libri che leggi con molta passione e poi col tempo ti rendi conto che servivano solo a te ed in quel preciso momento. Per esempio per me è stato come una droga la lettura di un bel tomo: "Anatomia della distruttività umana" di Erich Fromm, (ed. Mondadori) preso in prestito dalla biblioteca. L'ho letto avidamente in una settimana, soprattutto di notte, pochi giorni prima di partire per il militare.
Finito di leggerlo lo volli acquistare e me lo portai anche in caserma, ma non lo rilessi più in toto, lo sfoglio ogni tanto quà e là...
Erich Fromm è stato uno studioso e divulgatore delle scienze umane che mi ha aperto a nuove e inaspettate capacità di comprendere. Nel libro l'autore offre una panoramica a 360° sia attuale che storica sul tema della distruttività dell'uomo, citando popolazioni e società, momenti di crescita del singolo individuo e follie collettive. In questo libro conobbi per la prima volta popoli, usanze e approcci alla vita che non immaginavo. La domanda che mi avvinceva è questa: "L'uomo è un essere distruttivo per natura o per condizionamento culturale?" inoltre "...c'è quindi la possibilità di crescere una società "naturalmente creativa"?". Ora queste domande quasi accademiche non mi interessano più.
Anche se sembra banale dirlo così: IO SONO L'UMANITÀ e il mistero che tanto mi accanivo a cercare fuori e su quelle letture è così a portata di mano che se leggessi ulteriormente lo perderei. E questo cambio di prospettiva lo devo a "La porta senza porta" (ora ed. Il Punto d'Incontro, a suo tempo ed. Adelphi) che è stato anticipato, come fosse una preparazione obbligatoria, da "101 storie zen". Sono libricini mitici nel vero senso della parola. Come si fa a descriverli? Il loro contenuto? E‚ ben comprensibile già dai loro titoli. Nelle "101 storie zen" ci sono brevissimi racconti di uomini e monaci che con le loro vicende lasciano intravedere un insegnamento o la autodissacrazione dello stesso. La narrazione è scarna all'essenziale, ma lascia scorgere una certa lirica introducendoci al mondo giapponese di un tempo con le sue tradizioni ed usanze. Ma, al di là del tempo e del contesto culturale, i racconti parlano essenzialmente dell'uomo e delle sue vicende su questa terra. Storie che non risentono del tempo per la loro carica di umanità senza confini.
Ne "La porta senza porta" si entra dritti nel paradosso, come annuncia il titolo. Questo è il paradosso dello zen, dove chi si avventura in un monastero può sentirsi dire, come benvenuto: "Hai messo il piede oltre la soglia? Lascia che ti sputi in faccia!", come dire: "Te la do io la "liberazione"!". Volete capire lo Zen? Non parlate di Zen, vivetelo! Cos'è lo Zen? Venite qui, uno per uno, e assaggerete il boccone che vi darò. Ad ognuno sarà diverso, perché ognuno si merita cose diverse. Ad ognuno il maestro si spiega in base alle sue capacità di comprensioni, ma non si tratta di parole; coinvolge l'intero essere, corpo-mente-istante. Non puoi chiedere di ripetere: il momento è cambiato e non ritornerà, anche se il tema è sempre lo stesso, per tutti. Chi ha capito è bravo, anzi... me lo spieghi: io non l'ho ancora afferrato!

E se vogliamo davvero gettare nell'orinatoio la nostra capacità di comprendere: braccine
-"Zen radicale" i detti del Maestro Joshu, a cura di Yoel Hoffman, ed Astrolabio-Ubaldini. Si tratta di aforismi e koan, incontri-lampo di Joshu con monaci, impiegati, vecchiette e altri maestri. Correva l'anno 778 d.C. nella Cina settentrionale, quando nacque Joshu. La sua presenza fisica durò un bel po': 119 anni.

Sarà stato imbarazzante anche per lui? timidone


Come vedete, la lettura non sempre dà buoni risultati… a volte tu peggiori inesorabilmente e finisci in strade senza ritorno; quindi… occhio!!! gulp

?!?!

PS. Purtroppo non so ancora dare il grassetto alle parole che desidero, ma va bene lo stesso, ciao[b]ciao forse ora si?

Ultima modifica di Claudio : 18-05-2002 alle ore 12.05.34.
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Vecchio 19-05-2002, 19.03.16   #4
Cora
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Io vi consiglio "Il mago" di John Fowles

Nicholas Urfe, per evadere da una vita scialba e monotona, lascia Londra e va a insegnare in una sperduta isola greca.Qui conosce il ricco e affascinante Conchis, che coltiva la psichiatria,il misticismo, la magia; le esperienze cui viene sottoposto il giovane protagonista raggiungono un tale vertice di tensione da sconvolgerne la vita.

Questo è quanto c'è scritto sul libro quale riassunto dello stesso, ma credetemi che non gli fa giustizia. Quello che il libro racconta lo vivrete direttamente voi stessi, da quanto è ricco di suspance.
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Vecchio 27-05-2002, 01.19.50   #5
Luca
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Non possono pero' mancare i due piu' famosi di yogananda secondo me:
AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGI
L'ETERNA RICERCA DELL'UOMO

Anche se... se devo essere sincero ho perso mota fiducia in Yogananda ultimamente. Mi e' capitato di vedere una videocassette dove era veramente un po' fuori di testa. Grasso, che diceva un mare di c...zate. Cmq sia questi due libri secondo me restano due capolavori.
Qualcuno li ha letti per caso?
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Vecchio 29-05-2002, 19.41.40   #6
Claudio
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Wink Yesss!

Il primo è in forma narrativa e non riesco a stare dietro alle storie, ma mi è piaciuto e incuriosito moltissimo, ma poi l'ho regalato perché sentivo che quella persona lo avrebbe apprezzato. L'Eterna ricerca dell'uomo è più sulla saggistica e l'ho apprezzato di più, ma rimangono degli episodi della mia vita di lettore, ora sono su aforismi e dialoghi: conosci Nisargadatta Maharaj (vedi anche i messaggi su spiritualità: "cercatori spirituali")? Te lo consiglio vivamente. Puoi anche scaricarti i suoi dialoghi tratti da "Io sono Quello" su un sito indicato là. Fammi sapere...

?!?!
Claudio is offline  
Vecchio 01-06-2002, 11.15.58   #7
Luca
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Ah quasi dimenticavo!

Non l'ho mai sentita ma provero' ad informarmi. Intanto ti ringrazio per il consiglio.
Stavo ingenuamente per dimenticarmi un libro che forse e' il piu' bello che abbia mai letto, il testo e' stato definito il piu' straordinario documento spirituale della nostra era: "Il Quinto Vangelo" Di Tommaso Apostolo. Mi commuovo tutte la volte che lo sfoglio perche' sembra di sentire parlare Gesu'. Mi apre il cuore tutte le volte.
Questo e' un libro che dovrebbero avere tutti! Troppo bello! Al posto dei vangeli pacco che fa leggere la Chiesa che contengono solo tante belle storielle!
Devo averlo scritto anche in un'altro messaggio su spiritualita' mi sembra.
Qualcuno lo ha letto?
?!?!

Ultima modifica di Luca : 01-06-2002 alle ore 11.20.55.
Luca is offline  
Vecchio 01-06-2002, 18.37.46   #8
Jedi
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Re: Ah quasi dimenticavo!

Citazione:
Originally posted by Luca
"Il Quinto Vangelo" Di Tommaso Apostolo. Mi commuovo tutte la volte che lo sfoglio perche' sembra di sentire parlare Gesu'.
?!?!

Scusa ma, ho una domanda che vuole a tutta forza uscire dalla bocca...... scusa è meglio dire dalle dita visto che è con esse che dgt.


Ti sembra di sentire parlare con Gesù?gulp
EH.......! quant'è che lo hai sentito parlare?
Sei forse ....... uno degli apostoli reincarnato?
O cosa?

Perchè non ce ne parli?
Jedi is offline  
Vecchio 01-06-2002, 23.15.49   #9
Luca
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Messaggi: 71
No sono un'evangelista! Grazie della puntualizzazione. --
Nient'altro da criticare??!?!
E' che mi commuovo anche quando ne parlo e singhiozzando non riesco a stare dietro a quello che scrivo.
L'hai mai letto?
Succede solo a me? Sara' il destino, Gesu' che mi vuole comunicare qualcosa, o ne avra pieni i coglioni perche' l'ho gia letto cinque volte!
Luca is offline  
Vecchio 02-06-2002, 19.59.26   #10
Morfeo
 
Messaggi: n/a
Luca, io mi commuovo con "Jesus Christ Superstar" quindi non farti problemi e piangi per ciò che ti pare... anche se dovesse "parere" solo a te!
 

 



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