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Cultura e Società - Problematiche sociali, culture diverse.
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Vecchio 08-02-2007, 22.53.22   #31
Lucio Musto
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Originalmente inviato da Patri15
....

Forse non è la Chiesa come tale ad avere importanza in questo contesto, ma lo è in quanto potenza politica.
Mettersi contro la Chiesa è perdere i voti dei cattolici e quale governo non farebbe 2 conti ??


Ciao

Attenzione alle affermazioni facili! Solo tre o quattro giorni fa l'Onorevole Fassino, dichiarandosi cattolico convinto, ancorché assolutamente laico (come me e come tutti quelli che non sono ecclesiastici, come appunto dice il nome), ha affermato che il 20% dei cattolici votano DS, ed anche stasera a proposito dei mancati pacs si è espresso in modo analogo, mi pare!

E l'On. Fassino è un "pezzo da 90" dello schieramento di sinistra!... o almeno non mi pare che sia già stato defenestrato!
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Vecchio 09-02-2007, 08.35.52   #32
bside
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Ma perché si lamentano tutti, da destra, dal centro, da sinistra, e da quelli che sono comunque di un'altra parte?
E' l'inevitabile risultato quando si cerca di accontentare tutti. Questa legge (se verrà approvata) è il frutto di una mediazione al ribasso con gli ambienti cattolici più retrivi e retrogradi che si oppongono "di fatto" a qualsiasi forma di riconoscimento e disponibili a concedere, come si è visto, ben poco. Nnon si capisce ad esempio l'opposizione netta alla dichiarazione congiunta, i 9 anni per l'eredità, per non parlare poi delle pene previste per false dichiarazioni, ecc. Vedo un tentativo di scoraggiare le coppie, di rendere questa forma di riconoscimento poco "appetibile" rimarcando ancora una volta la superiorità morale della famiglia tradizionale.
Comunque siamo ben lontani dall'aver raggiunto pari diritti e pari dignità per tutte le coppie sposate o non sposate in chiesa etero o omo che siano come accade invece in altre democrazie europee.
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Vecchio 09-02-2007, 19.34.38   #33
odissea
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Originalmente inviato da bside
Se due persone dello stesso sesso chiedono allo Stato (per consolidare la propria unione) il riconoscimenti di certi diritti sociali, cosa gliene viene alla Binetti a Mastella o Ruini?? Ci guadagnano o perdono qualcosa? Viene forse compromessa la loro libertà di scelta? Francamente non capisco.

Purroppo credo che ai personaggi presi in questione gliene freghi parecchio della questione.
Credo ne facciano una questione di elettori, soprattutto di numero di elettori.
In Italia un gran numero di votanti è cattolico e quindi il riconoscimento di certi diritti sociali (che la società non riconosce ancora)implica il rischio di perdere una preziosa quota elettorale.
Adesso è passato il disegno di legge; questa scelta l'hanno fatta all'inizio del mandato, certamente non si metterebbero a far nulla di simile in tempi di campagna elettorale. La CDL d'altro canto è in fiamme e tuona che le sinistre vogliono minare la stabilità familiare e sociale: ma onestamnte credo che nemmeno alla CDL gliene freghi gran che della questione in sè: quello che conta è screditare la maggioranza e portarsi più elettori possibile dalla loro. Sono diposti a passare sopra numerosi cadaveri per far questo.
Ruini....Ruini francamente non so cosa gliene va e cosa gliene viene. Se la Chiesa ha certe idee in merito alle coppie di fatto, non discuto che abbia il diritto di dirlo pubblicamente. A tutto c'è un limite però e, a parte questo, la Chiesa in primis in quanto cristiana dovrebbe portare rispetto per i diritti di chi la pensa in altra maniera. Che poi mi viene quasi da ridere.
Certi esponenti cattolici li porterei volentieri a far visita a certe famiglie, a vedere che bel lavoro che hanno fatto con le loro "prediche".
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Vecchio 09-02-2007, 21.34.37   #34
Patri15
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E' l'inevitabile risultato quando si cerca di accontentare tutti. Questa legge (se verrà approvata) è il frutto di una mediazione al ribasso con gli ambienti cattolici più retrivi e retrogradi che si oppongono "di fatto" a qualsiasi forma di riconoscimento e disponibili a concedere, come si è visto, ben poco. Nnon si capisce ad esempio l'opposizione netta alla dichiarazione congiunta, i 9 anni per l'eredità, per non parlare poi delle pene previste per false dichiarazioni, ecc. Vedo un tentativo di scoraggiare le coppie, di rendere questa forma di riconoscimento poco "appetibile" rimarcando ancora una volta la superiorità morale della famiglia tradizionale.
Comunque siamo ben lontani dall'aver raggiunto pari diritti e pari dignità per tutte le coppie sposate o non sposate in chiesa etero o omo che siano come accade invece in altre democrazie europee.

Verissimo Bside, concordo pienamente, purtroppo per noi!
Ciao
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Vecchio 09-02-2007, 21.49.39   #35
Lucio Musto
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Originalmente inviato da bside
E' l'inevitabile risultato quando si cerca di accontentare tutti. Questa legge (se verrà approvata) è il frutto di una mediazione al ribasso con gli ambienti cattolici più retrivi e retrogradi che si oppongono "di fatto" a qualsiasi forma di riconoscimento e disponibili a concedere, come si è visto, ben poco. Nnon si capisce ad esempio l'opposizione netta alla dichiarazione congiunta, i 9 anni per l'eredità, per non parlare poi delle pene previste per false dichiarazioni, ecc. Vedo un tentativo di scoraggiare le coppie, di rendere questa forma di riconoscimento poco "appetibile" rimarcando ancora una volta la superiorità morale della famiglia tradizionale.
Comunque siamo ben lontani dall'aver raggiunto pari diritti e pari dignità per tutte le coppie sposate o non sposate in chiesa etero o omo che siano come accade invece in altre democrazie europee.

Purtroppo in democrazia ogni decisione, ogni legge è un compromesso fra le varie anime che compongono il paese, ma questo non dovrebbe impedire (dice la democrazia) di fare delle leggi concordate ed accettate di buon grado da tutti. A me meraviglia invece che "nessuno" sembri d'accordo!

Quando invece si fanno le leggi "per accontentare solo qualcuno", non si parla più di democrazia, ma di oligarchia o dittatura!... o no?
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Vecchio 10-02-2007, 10.06.36   #36
bside
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Quando invece si fanno le leggi "per accontentare solo qualcuno", non si parla più di democrazia, ma di oligarchia o dittatura!... o no?

Riconoscere gli stessi diritti ad una minoranza d'individui non significa sottrarli alla maggioranza.
Inoltre i gay sono cittadini a tutti gli effetti, che contribuiscono alla collettività col lavoro e le tasse come qualsiasi altro cittadino eterosessuale. Non vedo quindi perché uno stato laico (che non si preoccupa di fare la morale ai propri cittadini come fa la chiesa) debba riconoscere solo certi diritti alle coppie etero sposate in chiesa discriminando le altre.
Noi si chiede parità di trattamento non dei privilegi, anche per il semplice fatto che la discriminazione sulla base delle preferenze sessuali non ha più alcuna ragione scientifica ed è rimasta solo la religione (non solo cattolica) ad alimentare il pregiudizio contro i gay.
Comunque sia questa legge se verrà approvata sarà certo un passo in avanti, ma c'è ancora molto lavoro da fare per arrivare alla parità di diritti e doveri.
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Vecchio 10-02-2007, 11.01.04   #37
Lucio Musto
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Originalmente inviato da bside
Riconoscere gli stessi diritti ad una minoranza d'individui non significa sottrarli alla maggioranza.
Inoltre i gay sono cittadini a tutti gli effetti, che contribuiscono alla collettività col lavoro e le tasse come qualsiasi altro cittadino eterosessuale. Non vedo quindi perché uno stato laico (che non si preoccupa di fare la morale ai propri cittadini come fa la chiesa) debba riconoscere solo certi diritti alle coppie etero sposate in chiesa discriminando le altre.
Noi si chiede parità di trattamento non dei privilegi, anche per il semplice fatto che la discriminazione sulla base delle preferenze sessuali non ha più alcuna ragione scientifica ed è rimasta solo la religione (non solo cattolica) ad alimentare il pregiudizio contro i gay.
Comunque sia questa legge se verrà approvata sarà certo un passo in avanti, ma c'è ancora molto lavoro da fare per arrivare alla parità di diritti e doveri.


ASSOLUTAMENTE d'accordo su quanto qui affermi, ed anche oltre, molto oltre, come potresti leggere nel mio intervento "PASTROCCHI DIFFERENTI" su questo stesso thread, qualche giorno fa.

Ci mancherebbe che uno Stato discriminasse i suoi cittadini!

La mia lagna, forse non l'ho detto bene, è che le leggi debbano essere fatte tanto da shifo che debbano lamentarsene tutti!

I discorsi poi della sudditanza al Vaticano (piagnistei di una parte) ovverosia soggezione dalla Sinistra Estrema (piagnistei di un'altra parte) o dalle forze Arabe Invasore (piagnistei di tante parti) o dell'immoralità dilagante (piagnistei di tutti) o dell'eredità Nazista o dello strapotere Americano sono scuse e basta, battage di propaganda politica che altro non dimostrano che la debolezza e l'incapacità obiettiva di farle, e farle bene, queste benedette leggi.

Un esempio? (solo come esempio, non ci voglio discutere su). Questa proposta di legge, DICO, che nasce oggi, nasce già incompleta, già zoppicante, già bisognosa di "successive definizioni ed aggiustamenti", già distruttiva piuttosto che costruttiva (secondo gli uni), solo interlocutoria (secondo gli altri)....

CERTAMENTE EQUIVOCA, secondo me.

Cioè... il solito Pastrocchio all'italiana. E' una legge nuova, che avrebbe potuto essere fatta bene, ed ho quindi ragione a non essere d'accordo nemmeno io!
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Vecchio 10-02-2007, 11.16.12   #38
Mary
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Originalmente inviato da Twinkle
Scusami Patri15 non capisco, tu pensi che in qualche modo dipenda dalla Chiesa la decisione sui Pacs? Che ne parlino i giornali non vuol dire niente. È logico che l’opinione della Chiesa sia ascoltata e diffusa, ma ciò non vuol dire che abbia una grande influenza. Fammi capire meglio, tu con chi te la prendi?

Purtroppo la chiesa ha una immensa influenza politica, almeno nel nostro paese.

Il sindaco della mia città è stato eletto grazie ai praticanti della chiesa, è risaputo.

I preti, durante l'omelia, fanno politica e molte volte esplicita e chiara.

Tutti i politici temono i cittadini del Vaticano perchè possono indirizzare milioni di voti da una parte all'altra. Teniamolo sempre ben presente, perchè è una realtà certa.

La chiesa si occupa più quel che riguarda dalla cintola in giù i cittadini (come disse la Litizzetto) piuttosto che il lato spirituale che occupa l'intera persona ma principalmente dalla cintola in su.

Noi non viviamo in un mondo astratto ma concreto e troppe volte occorre fare i conti con la realtà del quotidiano.

Ci sono molte persone (che conosco) che non si sposano perchè vogliono fare un "bel" matrimonio ma non hanno le risorse economiche e preferiscono rimandare a quando avranno messo qualcosa da parte, se ci riusciranno.

Anche sposarsi civilmente richiede un certo impegno economico e non dimentichiamo che un divorzio si mangia parecchie energie delle già misere risorse della famiglia. Tempi, avvocati, giudici, spese ecc..

Ogni separazione è di per sé un dramma ma quando si aggiunge una emoraggia di denaro è anche peggio.

La stabilità di una coppia non la offre né il matrimonio né la convivenza, e se una coppia decide di vivere insieme mi sembra sia giusto che non le siano negate quelle minime garanzie come non essere buttati fuori se muore il titolare del contratto di affitto, il sostegno in caso di malattia, e la pensione di reversibilità che è un diritto e non una concessione. Chi ha vissuto con lui o con lei ricevendone e dandone aiuto ha diritto di non perdere il sostentamento anche dopo la sua morte.

A volte penso che abbiano più possibilità di riuscita le coppie di fatto rispetto ai matrinoni (vi ricordate un divorzio ogni 4 minuti? ) perchè la prima potrebbe avere la sensazione di scegliersi ogni giorno e di crescere ogni giorno, rispetto al matrimonio che sembra costringere l'altro all'adempimento di un contratto più che ad una scelta fra due persone che si amano.

Purtroppo io continuo a restare legata al pensiero del matrimonio come un rapporto d'amore e non un contratto.
Mary is offline  
Vecchio 10-02-2007, 12.41.40   #39
bside
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Originalmente inviato da odissea
Purroppo credo che ai personaggi presi in questione gliene freghi parecchio della questione.
Io penso che alla chiesa della famiglia non importi un fico secco, men che meno delle coppie di fatto. L'Italia paese cattolicissimo con tanto di partiti cattolici al governo dalla fondazione della repubblica ad oggi ha l'indice di natalità più basso, ad esempio, della Francia, paese sicuramente laico dove i pacs ci sono dal 1999.
La Chiesa lotta solo per la propria egemonia culturale.
Loro infatti che esempio danno? Perché la Chiesa non consente ai preti di sposarsi? Perché non danno il loro contributo mettendo al mondo dei figli? Parlano tanto di difesa della famiglia proprio loro che una famiglia non ce l'hanno!
bside is offline  
Vecchio 10-02-2007, 12.48.59   #40
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Originalmente inviato da Mary
A volte penso che abbiano più possibilità di riuscita le coppie di fatto rispetto ai matrinoni (vi ricordate un divorzio ogni 4 minuti? ) perchè la prima potrebbe avere la sensazione di scegliersi ogni giorno e di crescere ogni giorno, rispetto al matrimonio che sembra costringere l'altro all'adempimento di un contratto più che ad una scelta fra due persone che si amano.

Su questo ho qualche dubbio. Noi non sappiamo quante coppie si lasciano ogni giorno, semplicemente perché nessuno le registra. E comunque non sono d’accordo con queste coppie che chiedono diritti ma non vogliono sposarsi. Hai ragione un matrimonio costa, ma si può anche scegliere di fare una cerimonia intima e sobria, non vedo dov’è il problema. Certo il problema delle coppie omosessuali, e di tutte le altre unioni di cui parla Rudello, va risolto. Ma sono sempre d’accordo con Rudello, la legge nasce “male”, e chissà quante polemiche la accompagneranno
Quanto al resto, penso sia diversa la politica fatta in un paese rispetto a quella nazionale. E comunque sono finiti i tempi della Dc… Ciò non toglie ovviamente che i voti dei cattolici sono tanti e sono influenti, ma torno a ripetere, vogliamo trascurare quelle migliaia di italiani favorevoli ai Pacs?
Twinkle is offline  

 



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