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Vecchio 21-03-2007, 09.21.24   #71
MAGDA
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Originalmente inviato da Rudello
Cosa cambia allora avere l’uno o l’altro partito al potere?... Cambia il “modo” di concepire il bene collettivo dei cittadini… ma di “Tutti” i cittadini, non solo di quelli che mi hanno eletto!
............. ......
Hai ragione, amica mia…, io sono un visionario!, ed il mondo va in modo del tutto diverso!...
E’ questo il motivo per cui io continuo a professarmi “non democratico”!

Rudy, certo che cambia il modo di concepire il bene collettivo, le coalizioni esprimono, in linea generale, due visioni contrapposte di fare politica, con diverse priorità e mediazioni....... non si può pretendere da chi governa una totale neutralità di colore, dietro agli uomini segue sempre la propria ideologia.
Quindi se il governo, si tinge di rosso, di blu, di verde ecc... è solo una nota di colore, ma ciò che, a mio avviso conta, è come viene gestita la cosa pubblica, dai risultati e dai benefici che si ottengono.
Ti ricordo che le aziende falliscono, non di certo per colpa dei sindacati, ma per l' errata gestione del menagement direttivo e per l' incapacità di rinnovarsi, adeguandosi alle nuove e dinamiche esigenze di mercato. Io, ho visto imprenditori, mandare a rotoli, aziende sane e quotate, dove i lavoratori, si facevano in quattro, per migliorare la produzione, mentre loro pensavano a prelevare ingenti somme dal capitale aziendale, per trasferirli in holding avventuriere e in paradisi fiscali (anni 80/90/2000 ). E poi...... la colpa è dei lavoratori..... ma scherzi....
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Vecchio 21-03-2007, 09.59.14   #72
Lucio Musto
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Originalmente inviato da MAGDA
Continuo a non capire le tue affermazioni. Le leggi o emendamenti o regolamenti, ecc. servono a determinare i diritti e doveri fra i cittadini, …


Mumble, ........

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Originalmente inviato da aurora
cosa significa essere buono?


e qua'è la legge che farebbero gli uomini buoni?
io ho paura di chi si crede buono

Evidentemente mi sono spiegato proprio male.

Porterò allora un esempio (inventato) per mostrare come dovrebbe, secondo me, essere fatta una legge da “uomini buoni”.

I manovratori dei treni (immaginiamo) sono in difficoltà: lavorano troppo e si stressano, e la loro paga, per effetto della normale inflazione è diventata inadeguata. Questo il problema.

I Sindacati (questa dovrebbe essere la loro funzione) rilevano questo stato di disagio, ma non “in sé”, che sarebbe corporativismo, ma in relazione alla realtà del paese in cui quei manovratori operano. Cioè che effettivamente guadagnano meno di altri di categorie consimili e lavorano di più; ed occorre quindi riequilibrare questo sbilanciamento.
Ripeto, in relazione alla realtà della nazione!... perché se sono tempi duri e di recessione, e ci moriamo tutti di fame, è del tutto inutile fare agitazioni e scioperi!

Se i sindacati sono fatti da uomini “buoni” sanno valutare queste cose (sono cose che si imparano studiando, e non usufruendo dei “permessi sindacali” per affari privati) e, se del caso, sollecitano il Governo ad emanare le norme opportune. Cioè a “fare la legge” (che è il mestiere del Governo).

Per risolvere il problema occorrono altri manovratori e soldi per le paghe più alte e per le nuove paghe. Nel preparare la legge quindi il “buon” legislatore si guarda intorno e vede “dove” logicamente si possono reperire gli uomini e le risorse.
Sarebbe un pessimo legislatore quello che presentasse una legge prevedendo come manovratori i chirurghi degli Ospedali e triplicando il prezzo del biglietto ferroviario per i pendolari delle Langhe, senza accertarsi prima del soprannumero di quei dottori e le possibilità economiche di quei lavoratori (magari prediletti e sostenuti da partiti politici diversi dal suo!).

Il legislatore presenterà una legge “dei manovratori” che “medierà” fra le esigenze di quei lavoratori e le effettive possibilità di reperire fondi e risorse senza scassare o mandare in crisi altri settori.

Perché il legislatore “uomo buono” sa esattamente che lo “Stato buono” quelle risorse e quei quattrini non se li inventerà, ma dovrà farseli dare da qualcun altro, in quel momento più fortunato e quindi capace di sopportarne il maggior peso con il minimo del disagio.

Questa legge andrà quindi all’esame del Parlamento, rappresentativo di tutti i cittadini, per essere analizzato alla luce della “volontà popolare democratica”, che ne giudicherà la giustezza e l’opportunità. Sia per i benefici che porterà ai manovratori, sia per i sacrifici che comporterà per altri.

“Se” il Parlamento fosse fatto da uomini “buoni” (che in questo caso significa solamente “imparziali”), il verdetto finale sarà una legge che “obbiettivamente” rispecchierà la volontà del popolo.
Nella sua maggioranza per la stesura finale del testo e la sua approvazione, nella sua minoranza per gli aggiusti, le modifiche, i miglioramenti che hanno trasformato una “proposta di legge” scritta da una persona fisica, “buona” ma guidata dalle proprie idee, inclinazioni e principi, in una “legge” valida per tutto il popolo… per esempio quello italiano.

Ed allora si potrà dire a tutti: “questa è la volontà degli italiani: o ti adegui, o te ne vai”.
E sarà “cosa buona” e dignitosa per tutti il farla rispettare, questa legge, fino alle sue estreme conseguenze.

Ecco qua, gentili amiche come secondo me dovrebbero funzionare le cose in democrazia.
E funzionerebbero pure… “se”…. tutti gli uomini che abbiamo citato, dai manovratori ai sindacati, dal legislatore ai membri del Parlamento “fossero” … “uomini buoni”.
Ma è indispensabile che quel “se” scompaia ed il condizionale diventi indicativo, altrimenti… il sistema è fasullo e non funziona!...
Ed allora io mi dichiaro non-democratico!
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Vecchio 21-03-2007, 10.15.24   #73
Lucio Musto
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Rudy, certo che cambia il modo di concepire il bene collettivo, le coalizioni esprimono, in linea generale, due visioni contrapposte di fare politica, con diverse priorità e mediazioni....... non si può pretendere da chi governa una totale neutralità di colore, dietro agli uomini segue sempre la propria ideologia.
Quindi se il governo, si tinge di rosso, di blu, di verde ecc... è solo una nota di colore, ma ciò che, a mio avviso conta, è come viene gestita la cosa pubblica, dai risultati e dai benefici che si ottengono.
Ti ricordo che le aziende falliscono, non di certo per colpa dei sindacati, ma per l' errata gestione del menagement direttivo e per l' incapacità di rinnovarsi, adeguandosi alle nuove e dinamiche esigenze di mercato. Io, ho visto imprenditori, mandare a rotoli, aziende sane e quotate, dove i lavoratori, si facevano in quattro, per migliorare la produzione, mentre loro pensavano a prelevare ingenti somme dal capitale aziendale, per trasferirli in holding avventuriere e in paradisi fiscali (anni 80/90/2000 ). E poi...... la colpa è dei lavoratori..... ma scherzi....

Quello che ho da dire di positivo su questo tuo intervento l'ho gia detto in un mio precedente commento che ancora non è stato pubblicato. (ora è stato pubblicato, lo puoi vedere prima di questo - Mod./messaggio)
Quello che ho da dire di negativo invece è sulla parte che evidenzio qui:

Ti ricordo che le aziende falliscono, non di certo per colpa dei sindacati, ma per l' errata gestione del menagement direttivo e per l' incapacità di rinnovarsi, adeguandosi alle nuove e dinamiche esigenze di mercato. Io, ho visto imprenditori, mandare a rotoli, aziende sane e quotate, dove i lavoratori, si facevano in quattro, per migliorare la produzione, mentre loro pensavano a prelevare ingenti somme dal capitale aziendale, per trasferirli in holding avventuriere e in paradisi fiscali (anni 80/90/2000 ). E poi...... la colpa è dei lavoratori..... ma scherzi.... _megafono

e che si commenta da solo.

Con le tue parole ti poni pregiudizialmente in una posizione di parte, attribuendo tutte le colpe da un lato e tutte le innocenze dall'altro, il che ovviamente non corrisponde al vero; o almeno non sempre, ché altrimenti l'Italia non ci sarebbe più, né dovunque ché altrimenti avremmo un governo diverso.

Ovviamente la mancanza di discriminazione nelle tue parole rende il discorrere del tutto superfluo.

Anche il megafono finale, è superfluo. Ho inteso benissimo.


Ultima modifica di Lucio Musto : 21-03-2007 alle ore 12.12.04.
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Vecchio 21-03-2007, 20.45.03   #74
MAGDA
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Hai perfettamente ragione : c' è bisogno di " uomini buoni ", soprattutto in politica e che facciano leggi buone ed eque per tutti.
Ma non vedo in quale altro sistema politico, l' uomo buono, possa esprimersi in tutta libertà di pensiero, di uguaglianza e di solidarietà, come in un sistema democratico.........


Sarà superfluo il megafono.... ma le mie parole hanno solo rammentato una delle tante verità, in contrapposizione alla tua affermazione di disfattismo dei sindacati, negli anni sessanta. Per quel tempo, non posso replicare, ma come puoi notare le verità cambiano in base ai tempi, alle situazioni e " agli uomini
buoni " che ne fanno parte........ e allora come vedi siamo o no, tutti di parte.

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Vecchio 21-03-2007, 23.02.09   #75
Lucio Musto
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Originalmente inviato da MAGDA
Hai perfettamente ragione : c' è bisogno di " uomini buoni ", soprattutto in politica e che facciano leggi buone ed eque per tutti.
Ma non vedo in quale altro sistema politico, l' uomo buono, possa esprimersi in tutta libertà di pensiero, di uguaglianza e di solidarietà, come in un sistema democratico.........


Sarà superfluo il megafono.... ma le mie parole hanno solo rammentato una delle tante verità, in contrapposizione alla tua affermazione di disfattismo dei sindacati, negli anni sessanta. Per quel tempo, non posso replicare, ma come puoi notare le verità cambiano in base ai tempi, alle situazioni e " agli uomini
buoni " che ne fanno parte........ e allora come vedi siamo o no, tutti di parte.



Nessun disfattismo contro i sindacati ed i sindacalisti in generale.

La funzione dei sindacati è fondamentale in una democrazia, proprio perché non ci sono le corporazioni di arti e mestieri, e fra i sindacalisti ho avuto alcuni fra i miei più cari amici.

Ma li, nei sindacati, è vero come dovunque che "il potere corrompe", ed ecco che quando i questi escono dal ruolo di protettori dei lavoratori contro le angherie del padronato per diventare loro stessi padroni e gestori del potere che falliscono il loro compito e diventano tanto più perniciosi in quanto arbitri di forze che sono solo capaci di scatenare ma non di fermare contro un potere di cui non sentono la responsabilità.

E quando questo succede (e fortunatamente non succede sempre ma solo grazie ad uomini di buona volontà e non a regole ben fatte), sono guai seri.
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Vecchio 22-03-2007, 00.11.12   #76
Patri15
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Originalmente inviato da Rudello
Nessun disfattismo contro i sindacati ed i sindacalisti in generale.

La funzione dei sindacati è fondamentale in una democrazia, proprio perché non ci sono le corporazioni di arti e mestieri, e fra i sindacalisti ho avuto alcuni fra i miei più cari amici.

Ma li, nei sindacati, è vero come dovunque che "il potere corrompe", ed ecco che quando i questi escono dal ruolo di protettori dei lavoratori contro le angherie del padronato per diventare loro stessi padroni e gestori del potere che falliscono il loro compito e diventano tanto più perniciosi in quanto arbitri di forze che sono solo capaci di scatenare ma non di fermare contro un potere di cui non sentono la responsabilità.

E quando questo succede (e fortunatamente non succede sempre ma solo grazie ad uomini di buona volontà e non a regole ben fatte), sono guai seri.

Perfetto il discorso di Rudello, purtroppo.

Il potere corrompe, eccome.

Troppi sindacalisti si sono "ritrovati" con villa con piscina ed altro, deviando dal loro incarico di sostenere e proteggere la loro categoria, quella dei lavoratori.

Fortunatamente esistono ancora persone nei sindacati onesti, purtroppo sono quasi sempre quelli che non fanno carriera nel sindacato, e la loro voce suona un po' troppo a basso volume.
Patri15 is offline  

 



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