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Vecchio 17-04-2012, 00.14.40   #81
paul11
Ospite abituale
 
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
Riferimento: Essere o divenire?

Essere o divenire? E’ una delle problematiche più ardue da affrontare.

Il divenire mi ricorda anni fa quando imparai i primi rudimenti di astronomia e astrofisica e guardando la volta celeste in una serata limpida apparve un quadro…totalmente falsato.
Il moto apparente delle costellazioni da Nord verso Est in una stessa nottata è in realtà il contrario ,è dato dalla rotazione terrestre . Gli astri che vediamo sono dati dal viaggio dei fotoni che ci raccontano visivamente come erano e non come sono. Non esiste un adesso nella visione delle cose ,tanto più sono lontani in anni luce.
Noi siamo “costruiti” come esseri evoluti per vivere sulla Terra con la sua temperatura e pressione atmosferica, con la sua gravità. I nostri sensi e le nostre percezioni sono tarate per questo angolo di Universo. Persino il tempo e le distanze sono alterate . Se io guardo un astro a duemila anni luce da me io vedo la sua immagine adesso di due mila anni fa , in realtà potrebbe essere scomparso, annichilito..Se da quell’astro qualcuno mi guarda non mi vede, devo ancora nascere, vede la Terra di due mila anni fa. Ma se quell’essere su quell’astro dovesse viaggiare , man mano che si avvicina alla Terra entra nel nostro spazio/tempo. E allora cos’è il divenire se non una convenzione? Ci aiuta a vivere a misurare gli istanti: il passato, il presente , il futuro ; ci aiuta a ordinare , a misurare.

Noi diveniamo e ha sbagliato Parmenide ?”Quale necessità lo avrebbe mai costretto a nascere, dopo o prima, se derivasse dal nulla”. “La ragione e non l’occhio vede la verità”. “ Il non-essere non è”.
Parmenide si contraddisse quando espose che l’illusione del divenire c’è e non solo l’essere.
La sofistica prenderà atto della contraddizione di Parmenide e dirà che la verità non esiste.
Ma come contraddire che ciò che è non può non essere.Il problema sta che noi fisicamente diveniamo, scorre la sabbia del tempo. Fra tutte le argomentazioni ritengo che quelle di Severino siano quantomeno le migliori. Prende l’assunto di Parmenide ciò che è ,è e non può non essere, il divenire ( che portò alla contraddizione Parmenide dicendo che fosse un’illusione) diventano gli essenti eterni dati dagli enti che noi “chiamiamo” a manifestarsi “ nel cerchio dell’apparire” , dice Severino .Significa che ogni istante è un eterno , un susseguirsi di eterni eventi che non spariscono nel nulla , ma semplicemente spariscono alla vista, e diventano una “pellicola cinematografica” un susseguirsi di frame.

Come lo concilio essendo io credente? Con l’essere che è lo spirito eterno che ritornerà a Dio: è la nostra memoria storica che sarà giudicata .Non veniamo dal nulla per tornare al nulla
paul11 is offline  

 



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