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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 30-04-2008, 13.23.35   #1
marcoriccardi1980
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Data registrazione: 13-12-2004
Messaggi: 199
L' Allumeuse........

.....e' una parola che non esiste nella lingua italiana, infatti e' una parola francese derivante dal verbo "allumer" e significa:

"colei che accende" o meglio:
"donna che si compiace nello stuzzicare i desideri maschili, solo per il divertimento di farlo, senza dare nulla in cambio e senza coinvolgersi in alcun tipo di relazione"......Insomma per dirla in maniera spiccia e non proprio precisa: "una stronz@"....

Sgombro subito il campo dagli equivoci per dire che io detesto questo tipo di donna, ritengo che sia il corrispettivo femminile del donnaiolo.

Entrambi infatti si divertono infatti a soddisfare il loro ego deviato facendo leva sulle debolezze tipiche dei due sessi.

Voi invece come le considerate? mi riferisco soprattutto alle donne......

Vi sono simpatiche?


ciao
marcoriccardi1980 is offline  
Vecchio 30-04-2008, 17.38.13   #2
Eretiko
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Messaggi: 663
Riferimento: L' Allumeuse........

Anche se donna non sono, ti rispondo: questa allumeuse o come cavolo si chiama mi sembra proprio simpatica e non una persona dall'ego deviato, e il giudizio che tu dai ("sono delle str...") non è per nulla carino.
Peraltro una donna che, al contrario, non solo si compiace a stuzzicare, ma si dona molto in cambio (in cambio di cosa, poi ?) e si coinvolge in una relazione, spesso viene etichettata come "putt...".
Eretiko is offline  
Vecchio 30-04-2008, 21.40.58   #3
chestress
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Riferimento: L' Allumeuse........

Citazione:
Originalmente inviato da marcoriccardi1980
.....e' una parola che non esiste nella lingua italiana, infatti e' una parola francese derivante dal verbo "allumer" e significa:

"colei che accende" o meglio:
"donna che si compiace nello stuzzicare i desideri maschili, solo per il divertimento di farlo, senza dare nulla in cambio e senza coinvolgersi in alcun tipo di relazione"......Insomma per dirla in maniera spiccia e non proprio precisa: "una stronz@"....

Sgombro subito il campo dagli equivoci per dire che io detesto questo tipo di donna, ritengo che sia il corrispettivo femminile del donnaiolo.

Entrambi infatti si divertono infatti a soddisfare il loro ego deviato facendo leva sulle debolezze tipiche dei due sessi.

Voi invece come le considerate? mi riferisco soprattutto alle donne......

Vi sono simpatiche?


ciao
Mi sembra che tu stia parlando delle Donne.E' un atteggiamento tipico femminile,quello di giocare con la propria sensualità,irretire il maschio,cercare di piacere.In fondo devi pensare che ci sono millenni di storia che ci pesano sulle spalle,abbiamo dovuto imparare ad accaparrarci l'uomo migliore per poter avere una prole selezionata.Inoltre quest'uomo doveva essere in grado di mantenere la famiglia.Non avevamo molte armi a disposizione e la concorrenza era spietata;diciamo che abbiamo imparato ad usare al meglio il nostro lato A e B.
Ora questo atteggiamento non ha più motivo di esistere ma i retaggi culturali sono duri a morire.
chestress is offline  
Vecchio 01-05-2008, 10.17.35   #4
donella
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Riferimento: L' Allumeuse........

Citazione:
Originalmente inviato da marcoriccardi1980
"colei che accende" o meglio:
"donna che si compiace nello stuzzicare i desideri maschili, solo per il divertimento di farlo, senza dare nulla in cambio e senza coinvolgersi in alcun tipo di relazione".................... .............................. .............................. .............................. .............................. .............................. .............................. .............................. ....................Insomma per dirla in maniera spiccia e non proprio precisa: "una stronz@"....
Sgombro subito il campo dagli equivoci per dire che io detesto questo tipo di donna, ritengo che sia il corrispettivo femminile del donnaiolo.

Entrambi infatti si divertono infatti a soddisfare il loro ego deviato facendo leva sulle debolezze tipiche dei due sessi.
Voi invece come le considerate? mi riferisco soprattutto alle donne......


Mi sono permessa di aggiungere una lunga pausa sospensiva tra la definizione "da dizionario" e la tua "traduzione personale", perchè credo che tra le due esista oggettivamente un grande spazio colmato (o schiacciato e deformato?) dalla tua personale postura, che diventa "parlante" nella tua conclusione in neretto.

La definizione da dizionario (com'è giusto che sia) fotografa senza giudizi il comportamento della donna (in questo caso, ma come tu dici registrabile anche tra gli uomini) che si diverte a.... diciamo... "misurare quanto può piacere" (per il puro e semplice gusto di misurarlo).

Abbinare alla definizione una qualunque classificazione sociale o psicologica o etica.... modestamente credo richieda (quanto meno) qualche secondo di riflessione sul rapporto tra le caratteristiche del genere umano e quelle peculiari del "tipo" considerato.

E dunque: se "desiderare di piacere" fosse per gli umani una stranezza provatamente patologica, capirei senza difficoltà il tuo restare stranito da questo tipo umano.
Se, invece e come mi sembra senza scomodare dotti e forbiti studi, "desiderare di piacere" è caratteristica squisitamente umana.... onestamente non vedo cos'abbia di deviato chi mostra di desiderarlo.... e magari ci riesce (a piacere)... e proprio per questo si gratifica nel verificarlo dove e quando vuole, con ciò (intelligentemente) anche affinando le proprie capacità al servizio del proprio e tanto umano (anche bello, direi) "desiderio di piacere".

Se il desiderio di piacere ci accomuna tutti.... ma non sarà deviato chi rinnega il proprio? E ancor più chi si sforza di rinnegarlo o reprimerlo o mistificarlo? E ancor più più chi ne odia e stigmatizza il sereno e gratificante esercizio altrui?

Non a caso metti in sistema l'ego deviato con le "debolezze".
Il richiamo alle "debolezze", senza improvvisarsi psicologi, mi sembra parli chiaro circa la sottesa considerazione del rapporto fra i sessi come "rapporto di forza".
E se.... non dico "deviata", ma quanto meno "fuorviantemente parziale" fosse proprio questa premessa data per certa?

Cosa - OGGETTIVAMENTE - preclude di vedere nel desiderio di piacere una MAGNIFICA ricerca di contatto e comunicazione... PIUTTOSTO che il solo e sterile "verificare le proprie forze misurandosi con le altruii debolezze"

----------
Scusami se "approfitto" della tua firma.... ma.... mi sembra che anche tu voglia "piacere". E manco poco, direi.
Tu vuoi piacere così tanto che vuoi "arrivare uno" per essere sicuro d'essere nientepopodimenoche "speciale".
Che poi tu agogni il tributo quasi per grazia divina + magia (ossia senza manco misurarti, poichè vorresti esser decretato tale .... da chi non ha parametri per decretarlo) è una tua modalità soggettiva che potrebbe suonare "deviata" (come lo suonò in una delle discussioni più frequentate di questo Forum) ma sulla quale, ora, non ci interessa alcuna qualificazione.
Mi interessava solo ricordarti che ANCHE TU VUOI PIACERE, E MANCO POCO! E personalmente aggiungo solo un "e meno male!": mi da la certezza che sei di questa Terra, in carne ed ossa, come me.



Ops... non ho risposto alla tua domanda diretta!

Quelle (o quelli) che piacciono e si divertono a verificarlo?
SIMPATICISSIMI. Anzi: un esempio gioioso e vitale da seguire!
donella is offline  
Vecchio 01-05-2008, 12.17.21   #5
acquario69
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Originalmente inviato da donella
Mi sono permessa di aggiungere una lunga pausa sospensiva tra la definizione "da dizionario" e la tua "traduzione personale", perchè credo che tra le due esista oggettivamente un grande spazio colmato (o schiacciato e deformato?) dalla tua personale postura, che diventa "parlante" nella tua conclusione in neretto.

La definizione da dizionario (com'è giusto che sia) fotografa senza giudizi il comportamento della donna (in questo caso, ma come tu dici registrabile anche tra gli uomini) che si diverte a.... diciamo... "misurare quanto può piacere" (per il puro e semplice gusto di misurarlo).

Abbinare alla definizione una qualunque classificazione sociale o psicologica o etica.... modestamente credo richieda (quanto meno) qualche secondo di riflessione sul rapporto tra le caratteristiche del genere umano e quelle peculiari del "tipo" considerato.

E dunque: se "desiderare di piacere" fosse per gli umani una stranezza provatamente patologica, capirei senza difficoltà il tuo restare stranito da questo tipo umano.
Se, invece e come mi sembra senza scomodare dotti e forbiti studi, "desiderare di piacere" è caratteristica squisitamente umana.... onestamente non vedo cos'abbia di deviato chi mostra di desiderarlo.... e magari ci riesce (a piacere)... e proprio per questo si gratifica nel verificarlo dove e quando vuole, con ciò (intelligentemente) anche affinando le proprie capacità al servizio del proprio e tanto umano (anche bello, direi) "desiderio di piacere".

Se il desiderio di piacere ci accomuna tutti.... ma non sarà deviato chi rinnega il proprio? E ancor più chi si sforza di rinnegarlo o reprimerlo o mistificarlo? E ancor più più chi ne odia e stigmatizza il sereno e gratificante esercizio altrui?

Non a caso metti in sistema l'ego deviato con le "debolezze".
Il richiamo alle "debolezze", senza improvvisarsi psicologi, mi sembra parli chiaro circa la sottesa considerazione del rapporto fra i sessi come "rapporto di forza".
E se.... non dico "deviata", ma quanto meno "fuorviantemente parziale" fosse proprio questa premessa data per certa?

Cosa - OGGETTIVAMENTE - preclude di vedere nel desiderio di piacere una MAGNIFICA ricerca di contatto e comunicazione... PIUTTOSTO che il solo e sterile "verificare le proprie forze misurandosi con le altruii debolezze"

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Scusami se "approfitto" della tua firma.... ma.... mi sembra che anche tu voglia "piacere". E manco poco, direi.
Tu vuoi piacere così tanto che vuoi "arrivare uno" per essere sicuro d'essere nientepopodimenoche "speciale".
Che poi tu agogni il tributo quasi per grazia divina + magia (ossia senza manco misurarti, poichè vorresti esser decretato tale .... da chi non ha parametri per decretarlo) è una tua modalità soggettiva che potrebbe suonare "deviata" (come lo suonò in una delle discussioni più frequentate di questo Forum) ma sulla quale, ora, non ci interessa alcuna qualificazione.
Mi interessava solo ricordarti che ANCHE TU VUOI PIACERE, E MANCO POCO! E personalmente aggiungo solo un "e meno male!": mi da la certezza che sei di questa Terra, in carne ed ossa, come me.



Ops... non ho risposto alla tua domanda diretta!

Quelle (o quelli) che piacciono e si divertono a verificarlo?
SIMPATICISSIMI. Anzi: un esempio gioioso e vitale da seguire!

evviva il piacere e il piacersi!..ma quando poi sconfina con il narcisismo,quello che appunto non considera nemmeno lontanamente i sentimenti altrui?!..non credo faccia piacere alle "cavie' sapere a un certo punto di essere strumenti per la buona riuscita di un esperimento da laboratorio..
acquario69 is offline  
Vecchio 01-05-2008, 12.45.53   #6
marcoriccardi1980
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Mi sono permessa di aggiungere una lunga pausa sospensiva tra la definizione "da dizionario" e la tua "traduzione personale", perchè credo che tra le due esista oggettivamente un grande spazio colmato (o schiacciato e deformato?) dalla tua personale postura, che diventa "parlante" nella tua conclusione in neretto.

La definizione da dizionario (com'è giusto che sia) fotografa senza giudizi il comportamento della donna (in questo caso, ma come tu dici registrabile anche tra gli uomini) che si diverte a.... diciamo... "misurare quanto può piacere" (per il puro e semplice gusto di misurarlo).

Abbinare alla definizione una qualunque classificazione sociale o psicologica o etica.... modestamente credo richieda (quanto meno) qualche secondo di riflessione sul rapporto tra le caratteristiche del genere umano e quelle peculiari del "tipo" considerato.

E dunque: se "desiderare di piacere" fosse per gli umani una stranezza provatamente patologica, capirei senza difficoltà il tuo restare stranito da questo tipo umano.
Se, invece e come mi sembra senza scomodare dotti e forbiti studi, "desiderare di piacere" è caratteristica squisitamente umana.... onestamente non vedo cos'abbia di deviato chi mostra di desiderarlo.... e magari ci riesce (a piacere)... e proprio per questo si gratifica nel verificarlo dove e quando vuole, con ciò (intelligentemente) anche affinando le proprie capacità al servizio del proprio e tanto umano (anche bello, direi) "desiderio di piacere".

Se il desiderio di piacere ci accomuna tutti.... ma non sarà deviato chi rinnega il proprio? E ancor più chi si sforza di rinnegarlo o reprimerlo o mistificarlo? E ancor più più chi ne odia e stigmatizza il sereno e gratificante esercizio altrui?

Non a caso metti in sistema l'ego deviato con le "debolezze".
Il richiamo alle "debolezze", senza improvvisarsi psicologi, mi sembra parli chiaro circa la sottesa considerazione del rapporto fra i sessi come "rapporto di forza".
E se.... non dico "deviata", ma quanto meno "fuorviantemente parziale" fosse proprio questa premessa data per certa?

Cosa - OGGETTIVAMENTE - preclude di vedere nel desiderio di piacere una MAGNIFICA ricerca di contatto e comunicazione... PIUTTOSTO che il solo e sterile "verificare le proprie forze misurandosi con le altruii debolezze"

----------
Scusami se "approfitto" della tua firma.... ma.... mi sembra che anche tu voglia "piacere". E manco poco, direi.
Tu vuoi piacere così tanto che vuoi "arrivare uno" per essere sicuro d'essere nientepopodimenoche "speciale".
Che poi tu agogni il tributo quasi per grazia divina + magia (ossia senza manco misurarti, poichè vorresti esser decretato tale .... da chi non ha parametri per decretarlo) è una tua modalità soggettiva che potrebbe suonare "deviata" (come lo suonò in una delle discussioni più frequentate di questo Forum) ma sulla quale, ora, non ci interessa alcuna qualificazione.
Mi interessava solo ricordarti che ANCHE TU VUOI PIACERE, E MANCO POCO! E personalmente aggiungo solo un "e meno male!": mi da la certezza che sei di questa Terra, in carne ed ossa, come me.



Ops... non ho risposto alla tua domanda diretta!

Quelle (o quelli) che piacciono e si divertono a verificarlo?
SIMPATICISSIMI. Anzi: un esempio gioioso e vitale da seguire!


I francesi (come gli italiani) hanno dato una difinizione "mozzata" per non urtare la sensibilità delle lettrici, ti posto il link dove troverai una definizione più accurata:

http://www.libreriauniversitaria.it/.../9788875800246


Ribadisco che queste persone sfruttano la loro seduttività per vedere come gli altri reagiscono, godono nel vedere certe reazioni, sfruttano le debolezze altrui per accrescere la loro autostima, sanno di avere potere e hanno piacere spesso ad abusarne.

Sia l'allumeuse che il donnaiolo non usano la seduttività per creare un legame d'amore, dove entrambe le parti ci vanno a guadagnare, loro usano la seduttività per soddisfare solo se stessi, egocentrici, egoisti, pericolosi piccoli-grandi truffatori delle emozioni. Mi meraviglio che ci siano persone che hanno simpatia per questi personaggi che creano solo illusione-delusione (ben che vada) o dolore-distruzione (male che vada).

Riguardo la tua domanda, certo che desidero essere speciale per la donna che amo, ma tra questo e "prendermi gioco delle persone solo per il puro gusto di farlo" ci passa un oceano.


marcoriccardi1980 is offline  
Vecchio 01-05-2008, 13.21.03   #7
crepuscolo
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Originalmente inviato da marcoriccardi1980
.....e' una parola che non esiste nella lingua italiana, infatti e' una parola francese derivante dal verbo "allumer" e significa:

"colei che accende" o meglio:
"donna che si compiace nello stuzzicare i desideri maschili, solo per il divertimento di farlo, senza dare nulla in cambio e senza coinvolgersi in alcun tipo di relazione"......Insomma per dirla in maniera spiccia e non proprio precisa: "una stronz@"....

Sgombro subito il campo dagli equivoci per dire che io detesto questo tipo di donna, ritengo che sia il corrispettivo femminile del donnaiolo.

Entrambi infatti si divertono infatti a soddisfare il loro ego deviato facendo leva sulle debolezze tipiche dei due sessi.

Voi invece come le considerate? mi riferisco soprattutto alle donne......

Vi sono simpatiche?


ciao

credo che bisogna essere in due in questo gioco, certo se uno, in questo caso maschio, non è in sintonia con questo tipo di donna, sono dolori...credo che non sia da condannare, ma da capire . Un rapporto maturo contempla anche capire l'altro, capire che lei si diverte e basta, quindi decidere o
crepuscolo is offline  
Vecchio 01-05-2008, 21.03.37   #8
donella
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Originalmente inviato da acquario69
evviva il piacere e il piacersi!..ma quando poi sconfina con il narcisismo,quello che appunto non considera nemmeno lontanamente i sentimenti altrui?!..non credo faccia piacere alle "cavie' sapere a un certo punto di essere strumenti per la buona riuscita di un esperimento da laboratorio..


Come ci siamo arrivati ai sentimenti?
L'allumeuse (Dizionario De Mauro) è colei che stuzzica i desideri maschili.
Fin qui non vedo sentimenti.
Qualunque uomo di cui sia stato stuzzicato il desiderio è libero di:
- verificare con i propri tempi e metodi se trattasi di semplice stuzzicamento;
- ricambiare la cortesia esasperando e capovolgendo le sorti del gioco;
- ricambiare la cortesia (dopo aver sedato la propria fantasia) ostentando la propria impermeabilità al gioco che è bello quando dura poco.

Certo, puoi rispondermi che il lui in questione, preso a sognare, non è in grado di far nessuna delle tre cose: ma questo sarà mica colpa di lei???

In lei vedo una colpa se e quando di questo approfittasse per "gestire" una eventuale CONSEGUENTE sudditanza per propri esclusivi vantaggi. Ma questa dinamica (che trovo anch'io ripugnante) non ha nè il brevetto femminile nè il desiderio sessuale come arma esclusiva!
Quanti politici , giusto per il primo esempio al volo, fanno proseliti e ottengono consensi sventolando miraggi lusinghieri?
donella is offline  
Vecchio 01-05-2008, 21.15.21   #9
donella
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Originalmente inviato da marcoriccardi1980
I francesi (come gli italiani) hanno dato una difinizione "mozzata" per non urtare la sensibilità delle lettrici, ti posto il link dove troverai una definizione più accurata:

http://www.libreriauniversitaria.it/.../9788875800246


Scusa Marcoriccardi, ma seguendo il link, piuttosto che arrivare ad una definizione più completa s'arriva semplicemente alla breve presentazione di un libro il cui autore ne ha una visione ancora più pessimistica e apocalittica della tua.
Peraltro (restando curiosa di leggere il libro se mai uscirà) così su due piedi sento piuttosto balzano il paragone impostato in quella presentazione : che senso ha paragonare la fascinazione al mobbing ?

Al mobbing non puoi sottrarti per una dipendenza rispetto alla quale sei materialmente impotente (se ti ribelli rischi di perdere l'unico lavoro che hai).

Per sottrarsi a qualunque fascinazione... beh... basta ragionare!
Quando non ci riusciamo.... non è colpa degli altri!
donella is offline  
Vecchio 02-05-2008, 08.45.30   #10
acquario69
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Originalmente inviato da donella
Come ci siamo arrivati ai sentimenti?
L'allumeuse (Dizionario De Mauro) è colei che stuzzica i desideri maschili.
Fin qui non vedo sentimenti.
Qualunque uomo di cui sia stato stuzzicato il desiderio è libero di:
- verificare con i propri tempi e metodi se trattasi di semplice stuzzicamento;
- ricambiare la cortesia esasperando e capovolgendo le sorti del gioco;
- ricambiare la cortesia (dopo aver sedato la propria fantasia) ostentando la propria impermeabilità al gioco che è bello quando dura poco.

Certo, puoi rispondermi che il lui in questione, preso a sognare, non è in grado di far nessuna delle tre cose: ma questo sarà mica colpa di lei???

In lei vedo una colpa se e quando di questo approfittasse per "gestire" una eventuale CONSEGUENTE sudditanza per propri esclusivi vantaggi. Ma questa dinamica (che trovo anch'io ripugnante) non ha nè il brevetto femminile nè il desiderio sessuale come arma esclusiva!
Quanti politici , giusto per il primo esempio al volo, fanno proseliti e ottengono consensi sventolando miraggi lusinghieri?


In lei vedo una colpa se e quando di questo approfittasse per "gestire" una eventuale CONSEGUENTE sudditanza per propri esclusivi vantaggi.

certo era in riferimento a quanto puo accadere nel caso rimarcato da te sopra..

L'allumeuse (Dizionario De Mauro) è colei che stuzzica i desideri maschili.

..qui forse (secondo me) potrebbero pure venir fuori i sentimenti maschili o meglio i sentimenti in generale,perche se a qualcuno stuzzichi l'appetito,facendogli mostra di succulenti portate,un invito in questi casi quasi esplicito..hai fame? vuoi mangiare? ti piacerebbe?..e poi farlo rimanere a bocca asciutta..be allora puo darsi che scattino sentimenti non del tutto felici..allora si puo pure pensare che per avere un certo consenso,per sentirsi ammirate,che in un determinato momento abbia avuto il bisogno di attirare l'attenzione per ricavarne conseguente autostima,vuol dire che "l'esperimento" e' riuscito ma a farne le spese siano le "cavie" di turno...
acquario69 is offline  

 



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