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Vecchio 07-12-2007, 11.11.47   #1
SIMMETRIA
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Nuove Teorie E Idee In Fisica

Salve

Questo sportello invita ad esprimere teorie personali o nuove idee in fisica per poterle mettere in discussione.
SIMMETRIA is offline  
Vecchio 07-12-2007, 19.07.43   #2
Marius
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Riferimento: Nuove Teorie E Idee In Fisica

Citazione:
Originalmente inviato da SIMMETRIA
Salve

Questo sportello invita ad esprimere teorie personali o nuove idee in fisica per poterle mettere in discussione.

A me piacerebbe che qualcuno potesse esporre, nella maniera più "elementare" possibile, qualche concetto sulla teoria delle stringhe - M brane, con meno matematica e più fisica possibile.

Ho letto qualcosa di S. Hawcking, ma non ci ho capito granchè.

Ciao.
Marius is offline  
Vecchio 08-12-2007, 20.24.00   #3
z4nz4r0
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Riferimento: Nuove Teorie E Idee In Fisica

Topic interessante, ci vuole certo una certa dose di immaginazione e fantasia
per proporre nuove teorie...

Io non sono esperto in fisica, però quanlche idea ce la avrei, forse
stravagante e probabilmente campata in aria, però chissà, le trovo intriganti
(com'è ovvio essendo "mie").

Ne ho una, ad esempio, che riguarda un dettaglio tecnico: ho idea che esista
un limite per la massa di un corpo, e che questo limite sia proporzioale al
diametro del corpo. In che modo?
Beh, riflettevo sul limite della velocità della luce e su un tipo particolare
di accelerazione: quella a velocità costante, prodotta facendo ruotare un
corpo intorno ad un centro dando luogo a quella che viene chiamata "forza
centrifuga".
Ebbene ho pensato: ma se la velocità ha un limite, allora anche la gravità
prodotta artificialmente dalla "forza centrifuga" deve avere un limite che
dev'èssere proporzionale alla distanza del punto che viaggia alla velocità
limite intorno al centro. Indirettamente proporzionale.
Insomma, visto che, dato un raggio, c'è un limite per la gravità prodotta
dalla rotazione, mi chiedevo se tale limitazione possa riguardare anche i
corpi massivi con un diametro dato (senza peraltro pensare ai "meccanismi" interni della materia). Ecco.


(chissà se lo spiritello passando di qui vorrà fare dei commenti :D )


Marius
hai letto "l'universo elegante"? spiega la teoria delle stringhe in maniera abbastanza semplice.
z4nz4r0 is offline  
Vecchio 09-12-2007, 08.52.29   #4
Marius
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Citazione:
Originalmente inviato da z4nz4r0
.........Insomma, visto che, dato un raggio, c'è un limite per la gravità prodotta
dalla rotazione, mi chiedevo se tale limitazione possa riguardare anche i
corpi massivi.............

Ciao.

Per quanto riguarda i limiti della massa, secondo la teoria quantistica, a dimensioni estremamente piccole (circa 10^-35 mt) la massa avrebbe una densità pari a quella di un buco nero, per quanto di raggio piccolissimo.
E' il motivo per cui alcuni sostengono che, con la scansione "spinta" della materia negli acceleratori si rischia di provocare una catastrofe.
Di contro gli scienziati sostengono che il piccolo buco nero che si potrebbe creare "evaporerebbe" immediatamente. In ogni caso in un acceleratore di particelle si verifica sperimentalmente che, a velocità prossime a quelle della luce, la massa inerziale tende ad aumentare esponenzialmente e, asintoticamente, tende a raggiungere valori infiniti per velocità che tendono a c. Quindi un corpo che viaggiasse a velocità c avrebbe massa inerziale infinita, motivo per cui si assume che il fotone non ha massa. La massa inerziale è, cmq, da intendersi come "attitudine" della materia ad opporsi a una variazione di velocità.
In prossimità di masse estremamente dense (buchi neri, stelle a neutroni) si genera un campo gravitazionale talmente intenso che l'accelerazione gravitazionale assume valori che pure tendono asintoticamente a infinito. Ciò comporterebbe l'arresto del tempo proprio di una massa posta in prossimità, ad es, dell'orizzonte degli eventi di un buco nero, qualora misurato da un osservatore esterno.
Sperimentalmente si osserva che una radiazione elettromagnetica viene deviata da un campo gravitazionale e, non essendo il fotone dotato di massa, dovendo mantenersi costante la velocità della luce nel vuoto, si desume che una massa possa curvare lo spazio - tempo (non lo spazio) attorno a se, consentendo al fotone di percorrere una traiettoria curva di "minima distanza" detta "geodetica" nell'iperspazio (spazio a 4 dimensioni).

Questi sono, per quanto ne so, i limiti fisici propri dei corpi materiali in relazione ai campi gravitazionali.

Marius is offline  
Vecchio 11-12-2007, 08.45.59   #5
SIMMETRIA
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Citazione:
Originalmente inviato da z4nz4r0
Topic interessante, ci vuole certo una certa dose di immaginazione e fantasia
per proporre nuove teorie...

Io non sono esperto in fisica, però quanlche idea ce la avrei, forse
stravagante e probabilmente campata in aria, però chissà, le trovo intriganti
(com'è ovvio essendo "mie").

Ne ho una, ad esempio, che riguarda un dettaglio tecnico: ho idea che esista
un limite per la massa di un corpo, e che questo limite sia proporzioale al
diametro del corpo. In che modo?
Beh, riflettevo sul limite della velocità della luce e su un tipo particolare
di accelerazione: quella a velocità costante, prodotta facendo ruotare un
corpo intorno ad un centro dando luogo a quella che viene chiamata "forza
centrifuga".
Ebbene ho pensato: ma se la velocità ha un limite, allora anche la gravità
prodotta artificialmente dalla "forza centrifuga" deve avere un limite che
dev'èssere proporzionale alla distanza del punto che viaggia alla velocità
limite intorno al centro. Indirettamente proporzionale.
Insomma, visto che, dato un raggio, c'è un limite per la gravità prodotta
dalla rotazione, mi chiedevo se tale limitazione possa riguardare anche i
corpi massivi con un diametro dato (senza peraltro pensare ai "meccanismi" interni della materia). Ecco.


(chissà se lo spiritello passando di qui vorrà fare dei commenti )


Marius
hai letto "l'universo elegante"? spiega la teoria delle stringhe in maniera abbastanza semplice.

Vediamo se riesco a rendere piu' chiara la tua idea.
Tu dici che stabilito un volume x ,all'interno la massa che puo' contenere non puo' essere infinita cioe' deve avere un limite in quanto se cosi' non fosse allora anche la sua gravita' non avrebbe limiti e cio' sarebbe in contrasto con la considerazione che nel rotor una velocita' con limiti relativistici produrrebbe
una gravita' centrifuga non infinita ma con i suoi limiti che relazionata con una massa opportuna ne limiterebbe il suo valore.
Conclusione una massa deve avere un limite relazionata con il suo volume.
Ottima deduzione.
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Vecchio 12-12-2007, 12.06.45   #6
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Citazione:
Originalmente inviato da SIMMETRIA
Vediamo se riesco a rendere piu' chiara la tua idea.
Tu dici che stabilito un volume x ,all'interno la massa che puo' contenere non puo' essere infinita cioe' deve avere un limite in quanto se cosi' non fosse allora anche la sua gravita' non avrebbe limiti e cio' sarebbe in contrasto con la considerazione che nel rotor una velocita' con limiti relativistici produrrebbe
una gravita' centrifuga non infinita ma con i suoi limiti che relazionata con una massa opportuna ne limiterebbe il suo valore.
Conclusione una massa deve avere un limite relazionata con il suo volume.
Ottima deduzione.

Rileggendo il pio post mi sono accorto che forse non e' molto chiaro e la chiarezza e' fondamentale in una discussione.
Vedo di sintetizzare in maniera piu' semplice.

Una massa non puo' avere velocita' c altrimenti risulterebbe infinita e cosi' anche la sua inerzia quindi esiste un limite oltre il quale non puo' essere accelerata ed esiste quindi un limite alla massa.Esiste quindi anche un limite alla gravita' da essa generata.Tutto cio' rapportato alla velocita'.
L'oggetto del post precedente e' quello di fare la stessa deduzione anche sulla massa a riposo cioe' a riposo una massa deve avere un valore limite.
Questo e' relazionato con il fatto che nel rotor possiamo applicare una velocita' massima limite (ideale).Cioe' non possiamo arrivare a c.
Questo comporta una generazione gravitazionale espressione della forza centrifuga limite a cui puo' associarsi una massa limite che esprima tale forza gravitazionale.
Penso che il pensiero espresso da z4nz4ro sia questo se cosi' non fosse fatelo sapere.
E soprattutto ditemi se sono stato chiaro nell'esposizione.
Ciao.
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Vecchio 12-12-2007, 21.37.33   #7
z4nz4r0
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Beh, non mi sono espresso nel migiore dei modi, ma anche tu in effetti... ;)
Comunque credo che hai capito a cosa pensavo, solo che hai tratto le
conclusioni all'inverso :d ...

Immaginiamo un rotore ideale, privo di massa e tutto d'un pezzo, quindi non
deformabile (in modo che non si "sgretoli" ad alte accelerazioni). Immaginiamo
di far giare gli estremi del braccio rotante (o del disco) alla "velocità"
limite (che, comunque, rispetto al centro non è pari a "C" poichè viaggia
diciamo "in direzione tangente" e non perpenicolare; e a dirla tutta non si tratta neanche di velocità, ma di accelerazione costante dato che il moto è in continuo cambiamento). Se il braccio è molto lungo ad esempio un anno luce, per dire, la forza o la "pressione" esercitata sull'estremo (dov'è massima) sarà piccola; al contrario se il braccio è molto corto, allora la pressione esercitata alle estremità sarà enorme.

Dunque rifletto se valga la pena di ipotizzare un'analogia con la "massa
apparentemente a riposo", e nel qual caso il limite massimo della massa di un
corpo sarebbe tanto più grande quanto più piccolo è il corpo.
Da questo sono seguiti pensieri più interessanti che però sono ancora
troppo vaghi e disordinati per essere pubblicati (e se lo dico io puoi starne certo che son vaghi).
z4nz4r0 is offline  
Vecchio 13-12-2007, 13.49.00   #8
z4nz4r0
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Il Punto della situazione

Citazione:
Originalmente inviato da z4nz4r0
[...]e nel qual caso il limite massimo della massa di un
corpo sarebbe tanto più grande quanto più piccolo è il corpo.
Eh no!
Ma che fesseria,
volevo intendere la densità, non la massa.

Riepilogando: l'ipotesi che ne deriva è che ogni cosa estesa ha una densità
relativa e dunque deve essere eterogenea; che si parli di una spugna, di una
sfera di ferro o una ipotetica stringa non ha importanza (nel caso della
stringa significa che non ha senso considerarla separatamente da una frequenza di vibrazione e dallo spazio in cui fluttua).
In altre parole il limite massimo della densità di un corpo sarebbe
inversamente proporzionale alla sua estensione.

Questa conclusione implicherebbe poi una serie di altre conseguenze di
carattere fisico (molte delle quali di facile intuizione), ad esempio che ogni
cosa estesa, non importa quanto "elementare",deve avere una struttura,
riconfigurabile, soggetta al cambiamento e dunque deve essere "metastabile".
Quanto all'interpretazione classica delle particelle intese come puntiformi,
il fatto che la loro massa abbia un valore relativo, starebbe ad indicare che
esse siano mere immagini nelo spazio ?-dimensionale di quello che è Il Punto, il fuoco.

Infatti la nozione di punto in questa "teoria" riveste un significato
densissimo per quanto indeterminato, un ruolo fondamentale, assoluto e
trascendente.


Citazione:
Se il braccio è molto lungo ad esempio un anno luce, per dire,
la forza o la "pressione" esercitata sull'estremo (dov'è massima) sarà
piccola; al contrario se il braccio è molto corto, allora la pressione
esercitata alle estremità sarà enorme.
Infatti, ovviamente, la sessa intensità di forza che, applicata
perpendicolarmente al suo moto, curverebbe un oggetto che viaggia diciamo a 1 m/s costringendo la sua orbita entro il raggio di un centimetro (per esempio), curverebbe più dolcemente un oggetto che va più veloce, costringendolo ad orbitare entro un raggio maggiore. Questo è ovvio, ma non lo avevo argomentato.



Pensare ad un rotore nel quale gli estremi del braccio viaggiano a velocità
limite è interessante e suggestivo su vari aspetti.
z4nz4r0 is offline  
Vecchio 14-12-2007, 09.37.09   #9
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Originalmente inviato da SIMMETRIA
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Questo sportello invita ad esprimere teorie personali o nuove idee in fisica per poterle mettere in discussione.

Propongo una pausa di riflessione.
Nel frattempo vorrei proporre questa domanda semplice.
Perche' in natura l'onda elettromagnetica non puo' superare la propria velocita'?
La mia risposta e' che se la mettessimo in condizioni di poterlo fare la sua energia si trasformerebbe in massa e l'inerzia di questa la ricondurrebbe ad energia e alla sua velocita' naturale.
Marius cosa ne pensi?
SIMMETRIA is offline  
Vecchio 14-12-2007, 15.46.19   #10
Marius
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Citazione:
Originalmente inviato da SIMMETRIA
Propongo una pausa di riflessione.
Nel frattempo vorrei proporre questa domanda semplice.
Perche' in natura l'onda elettromagnetica non puo' superare la propria velocita'?
La mia risposta e' che se la mettessimo in condizioni di poterlo fare la sua energia si trasformerebbe in massa e l'inerzia di questa la ricondurrebbe ad energia e alla sua velocita' naturale.
Marius cosa ne pensi?

Beh si è un'elegante spiegazione.
Il limite "c" rimane cmq invalicabile in quanto proprietà della materia.

Ho letto in un altro 3d che ci sono teorie che assimilano il fotone al gravitone, teorie "unigravitazionali" dove, cioè, esiste un'unica forza (quella gravitazionale, appunto) e un'unica forma di materia.

Io spingerei fino alle estreme conseguenze l'analisi del continuo, ipotizzando anche l'assenza di particelle elementari, ma soltanto oscillazioni di materia a varie frequenze, con impulsi di moto trasmessi sul principio delle "corde vibranti"......
Marius is offline  

 



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