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Vecchio 13-05-2006, 10.07.17   #31
Yam
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Cincin, grazie degli stimoli ad approfondire...
Volevo farti una domanda.
Secondo te come puo' un essere umano nutrirsi solo di latte?
Nella valle di Kathmandu, anni or sono c'era un Sadhu Hindu che tutti consideravano illuminato e che sicuramente dimorava in un qualche Stato di Coscienza non Ordinario. Una volta disse che lo Yoga e' una cosa molto semplice e che cio' basta accordare il proprio respiro con quello della natura, e' lui che si nutriva di solo latte....che insieme ai suoi derivati personalmente ho eliminato dalla mia alimentazione.
Dimenticavo ...aveva un aspetto bellissimo e radioso.
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Vecchio 13-05-2006, 10.33.29   #32
cincin
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Messaggio originale inviato da Yam
Cincin, grazie degli stimoli ad approfondire...
Volevo farti una domanda.
Secondo te come puo' un essere umano nutrirsi solo di latte?
Nella valle di Kathmandu, anni or sono c'era un Sadhu Hindu che tutti consideravano illuminato e che sicuramente dimorava in un qualche Stato di Coscienza non Ordinario. Una volta disse che lo Yoga e' una cosa molto semplice e che cio' basta accordare il proprio respiro con quello della natura, e' lui che si nutriva di solo latte....che insieme ai suoi derivati personalmente ho eliminato dalla mia alimentazione.
Dimenticavo ...aveva un aspetto bellissimo e radioso.
Ciao Yam, il latte è l'unico alimento naturale in cui il rapporto proteine/carboidrati è quello che Sears ha stabilito essere il rapporto ideale per l'uomo. Questo rapporto è 0,75 con un range che va da 0.5 a 1, e il latte, guarda caso, l'unico cibo del neonato, possiede quel rapporto.
Quindi non mi stupisce che quell'uomo potesse vivere solo con latte: senza saperlo faceva la dieta a Zona.
Non sto dicendo che bisogna nutrirsi di solo latte, sia ben chiaro, anzi, ci sono molti ricercatori che dicono che il latte non dovrebbe far parte dell'alimentazione dell'uomo adulto.
Però, piuttosto che il digiuno (come fanno molti asceti) è meglio nutrirsi di solo latte.
Bisogna considerare poi che quell'asceta non era sottoposto a stimoli stressanti come lo siamo noi, quindi i suoi livelli di cortisolo erano nella norma, e questo può sopperire alla mancanza di una adeguata alimentazione.

Io non uso più latte e formaggi, tranne piccolissime quote di grana, quark e di ricotta; se li eliminassi sarebbe ancora meglio, ma come ben sai, Yam, l'equilibrio si trova nel miglior rapporto costi/benefici.

Un alimento di cui faccio uso tutti i giorni è invece la soia, in particolare il tofu, che adoro, e il latte e lo yogurt di soia. Essa ha il pregio, oltre che essere l'unico alimento del regno vegetale ad avere proteine con tutti gli 8 aminoacidi essenziali, quello di essere l'alimento proteico che stimola in minor misura l'insulina, grazie al minor valore biologico delle sue proteine. Questo si traduce in un maggior controllo insulinico, che è alla base del benessere psico-fisico dell'uomo.
A tal proposito ti segnalo un altro libro di Sears, "In Zona con la soia", in cui egli spiega perchè la dieta a Zona viene perfezionata dalla sostituzione del 50% delle proteine animali, con quelle della soia.

Buona giornata cincin

p.s. quanto all'aspetto radioso del Sadhu, non mi meraviglia: la meditazione rende radiosi. E anche se Sears consilgia la meditazione nello stile di vita Zona, non per motivi spirituali, ma prettamente pratici, lo fa perchè la meditazione abbassa i livelli di cortisolo, che come ben sai è l'ormone dello stress.

Ultima modifica di cincin : 13-05-2006 alle ore 10.37.46.
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Vecchio 13-05-2006, 11.04.16   #33
Uno
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Ok eccesso di insulina etc etc, però io so senza entrare in termini tecnici che... certo a partire dal carburante che ho a disposizione, ma già solo un "mio" pensiero/stato d'animo predispone l'organismo ad un determinato tipo di metabolizzazione. In soldoni se sto bene (intendo psicofisicamente) posso quasi nutrirmi di veleni (con allenamento anche di quelli) senza aver problemi di sorta, se sto male anche la migliore dieta di questo mondo sarà per me fonte di ulteriore lavoro e dispendio energetico. Quindi sono propenso più a prendere in considerazione che la dieta ha influito al risolvimento dei tuoi problemi associandosi ad un cambio di impostazioni interiori-esteriori.. sicuramente scatenati dalla carica stimolo della presa di coscienza della propria alimentazione.... in pratica si è attivato un meccanismo di autocura che non è disgiunto dall'inizio della dieta senz'altro ma che non è solo ad essa imputabile. In poche parole se costringi forzatamente un'altra persona a fare quella dieta con gli stessi problemi non sono convinto che migliori oltre un certo limite.

10000 anni? Ok io direi sui 12500 circa... si siamo così geneticamente da quel periodo... ma prima non esisteva lo stesso tipo di uomo, se non si conosce (parlo della scienza moderna ufficiale) la mappa completa dei geni, le funzioni di ogni singolo componente preso a se ed in organico, è un pò azzardato se non di comodo tirare in ballo la genetica come giustificante, ed infatti spesso leggo (non solo Sears) di qualcuno che tira in ballo la genetica di cui poi alla fin fine sappiamo poco e niente, ripeto ancora si è nella fase in cui si prendono in considerazione elementi staccati della catena del dna, estrapolandoli dal contesto ed è per questo che alla faccia dei soldi che girano malattie genetiche sono state risolte praticamente per niente, al massimo si arriva ad una dnagnosi precoce, quando ci sono già in campo alcuni "sintomi" ma per esempio sapere prima il rischio effettivo di un individuo è come giocare al lotto e per fortuna altrimenti immagino le assicurazioni che assicurerebbero solo i sani.... scusate se sono uscito un pò... ma credo che meritasse un pò, si potrà approfondire in un altra discussione in caso.

Generalemente in un individuo adulto il latte è sconsigliato perchè crescendo iniziamo a non produrre più la lattasi enzima che serve alla digestione del latte e questa è una cosa certa, non è genetica ma si può osservare con delle analisi di laboratorio. Ciò non toglie che un individuo possa conservare tale funzione (o ritrovarla perchè no? "Quando tornerete come bambini..." ) fino alla morte

Vorrei anche dire che la meditazione può avere effetti secondari fisici ma deve essere fatta con principalmente motivi se non spirituali almeno olistici, altrimenti non è meditazione ma una ginnastica mentale.... come lo hata yoga estrapolato dalla sua filosofia diventa una ginnastica dolce.

Comunque per quanto non mi trovo in sintonia su certi passaggi Cin Cin, grazie per la discussione che può dar modo di riflettere.
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Vecchio 13-05-2006, 12.46.25   #34
Yam
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Messaggio originale inviato da Uno
Quindi sono propenso più a prendere in considerazione che la dieta ha influito al risolvimento dei tuoi problemi associandosi ad un cambio di impostazioni interiori-esteriori.. sicuramente scatenati dalla carica stimolo della presa di coscienza della propria alimentazione.... in pratica si è attivato un meccanismo di autocura che non è disgiunto dall'inizio della dieta senz'altro ma che non è solo ad essa imputabile. In poche parole se costringi forzatamente un'altra persona a fare quella dieta con gli stessi problemi non sono convinto che migliori oltre un certo limite.

Penso esattamente la stessa cosa. Riconosco pero' alcune fondamentali linee guida dell'alimentazione naturale moderna che anche il mio naturopata segue e che pero' se sono disgiunte da una pratica interiore (psicofisica) hanno poco senso. Solo con la dieta non si risolve niente.




Citazione:
(o ritrovarla perchè no? "Quando tornerete come bambini..." )

U.G.K. sostiene che in quel momento riprende a funzionare la ghiandola del Timo che nella puberta' smette di funzionare....mi e' venunto in mente e lo scritto.

Citazione:
Vorrei anche dire che la meditazione può avere effetti secondari fisici ma deve essere fatta con principalmente motivi se non spirituali almeno olistici, altrimenti non è meditazione ma una ginnastica mentale.... come lo hata yoga estrapolato dalla sua filosofia diventa una ginnastica dolce.

Condivido.

Stavo pensando all'alimentazione tradizionale del popolo tibetano. Altopiano arido e deserto dove c'e' poca frutta e verdura (quasi assenti).Loro si sono nutriti per secoli di Tsampa (farina d'orzo) pucciata nel Te' condito con sale e burro di Yak. Avolte carne, soprattutto secca (infatti il piu' bel regalo che si potesse fare al mio primo maestro, un Khampa figlio di pastori nomadi fattosi monaco ad otto anni) era un prosciutto crudo.

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Vecchio 13-05-2006, 14.32.39   #35
cincin
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Ok eccesso di insulina etc etc, però io so senza entrare in termini tecnici che... certo a partire dal carburante che ho a disposizione, ma già solo un "mio" pensiero/stato d'animo predispone l'organismo ad un determinato tipo di metabolizzazione.
Sono d'accordo, Uno; la mente è molto importante per il nostro benessere fisico. Essa ha molto potere su di noi e, a seconda dell'uso che ne facciamo ci può far ammalre e ci può far guarire.
Ma non tutti sanno che noi possiamo "usare" la mente, e costoro, che sono la stragrande maggioranza, hanno bisogno di un'accurata strategia alimentare per prevenire e curare le malattie.
Prima della Zona, io soffrivo di gastrite e appena entrata in Zona ho visto sparire questo disturbo dopo circa 3 giorni grazie al potere antinfiammatorio che la Zona ha.
Oggi che sono perfettamemnte in Zona, se ho un grave problema di natura emotiva mi ritorna la gastrite, ma anche se sono perfettamente tranquilla, l'andare fuori Zona per qualche giorno mi fa ritornare la gastrite.
Sia che siamo sottoposti a stress alimentare che emotivo, il risultato è sempre lo stesso: iperproduzione degli eicosanoidi pro-infiammatori.
Nel caso dell'insulto alimentare, sarà l'eccesso di insulina a favorirne la produzione; nel caso dello stress emotivo, sarà l'eccesso di cortisolo a stimolare eccessivamente l'insulina responsabile, come detto, della produzione degli eicosanoidi pro-infiammatori.

Citazione:
In soldoni se sto bene (intendo psicofisicamente) posso quasi nutrirmi di veleni (con allenamento anche di quelli) senza aver problemi di sorta, se sto male anche la migliore dieta di questo mondo sarà per me fonte di ulteriore lavoro e dispendio energetico.
Se stai bene psicofisicamente puoi fronteggiare meglio di un altro (nutrito male), l'ingestione di piccole quote di veleno; grandi quote ti farebbero ammalare o ti porterebbero alla morte.
Ma a lungo andare, se continuassi a nutrirti di veleni, ti ammaleresti e allora diventeresti vulnerabile come chiunque altro. L'organismo umano per funzionaree al meglio ha bisogno prima di tutto una corretta alimentazione.

Citazione:
Quindi sono propenso più a prendere in considerazione che la dieta ha influito al risolvimento dei tuoi problemi associandosi ad un cambio di impostazioni interiori-esteriori.. sicuramente scatenati dalla carica stimolo della presa di coscienza della propria alimentazione.... in pratica si è attivato un meccanismo di autocura che non è disgiunto dall'inizio della dieta senz'altro ma che non è solo ad essa imputabile.
Sono d'accordo, nel senso che, è vero che quando si è mentalmente positivi anche il nostro organismo sta bene (l'esempio del cortisolo è classico, e quando si è depressi il cortisolo viene prodotto in eccesso), però è altrettanto vero che se stiamo bene fisicamente, anche il nostro stato psicologico migliora. Si potenziano l'un l'altro.
Ciò non di meno, i ricercatori hanno dimostrato che la causa della depressione dipende da bassi livelli di serotonina e che i soggetti depressi hanno bassi livelli di acidi grassi O3 nel liquido cefalo-rachidiano e elevati livelli ematici del rapporto AA/EPA.
Bassi livelli di O3 fanno abbassare i livelli di serotonina (e gli O3 si trovano principalmente nei pesci dei mari freddi), mentre un basso apporto di EPA e un elavato apporto di acidi grassi polinsaturi della serie O6 (tra cui l'AA) con l'alimentazione, avviano una elevata produzione di eicosanoidi cattivi.
Nei depressi questo rapporto AA/EPA è il doppio che nei soggetti non depressi.

Citazione:
In poche parole se costringi forzatamente un'altra persona a fare quella dieta con gli stessi problemi non sono convinto che migliori oltre un certo limite.
Sono d'accordo. L'alimentazione non si può imporre e anche quella più scientificamente esatta non darebbe i suoi frutti alle persone a cui verrebbe imposta.
Ciò non di meno, io ritengo la dieta a Zona la più valida dal punto di vista scientifico.

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10000 anni? Ok io direi sui 12500 circa... si siamo così geneticamente da quel periodo... ma prima non esisteva lo stesso tipo di uomo, se non si conosce (parlo della scienza moderna ufficiale) la mappa completa dei geni, le funzioni di ogni singolo componente preso a se ed in organico, è un pò azzardato se non di comodo tirare in ballo la genetica come giustificante, ed infatti spesso leggo (non solo Sears) di qualcuno che tira in ballo la genetica di cui poi alla fin fine sappiamo poco e niente, ripeto ancora si è nella fase in cui si prendono in considerazione elementi staccati della catena del dna, estrapolandoli dal contesto ed è per questo che alla faccia dei soldi che girano malattie genetiche sono state risolte praticamente per niente, al massimo si arriva ad una dnagnosi precoce, quando ci sono già in campo alcuni "sintomi" ma per esempio sapere prima il rischio effettivo di un individuo è come giocare al lotto e per fortuna altrimenti immagino le assicurazioni che assicurerebbero solo i sani.... scusate se sono uscito un pò... ma credo che meritasse un pò, si potrà approfondire in un altra discussione in caso.
Quando Sears dice che l'uomo non è molto differente geneticamente dall'uomo paleolitico, intende, che la sua risposta ormonale ai carboidrati è rimasta pressochè identica, e cioè con una iperproduzione di insulina.
Il 75% della popolazione ha una risposta insulinica elevata, e all'interno di quel 75%, un 25% ha una risposta esagerata; solo il 25% della popolazione ha una risposta ridotta, ma quest'ultimo dato è ricavato in riferimento a una popolazione molto giovane; in una popolazione più anziana quel 25% di "fortunati" si riduce enormemente, con tutte le conseguenze dell'iperinsulinemia.

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Generalemente in un individuo adulto il latte è sconsigliato perchè crescendo iniziamo a non produrre più la lattasi enzima che serve alla digestione del latte e questa è una cosa certa, non è genetica ma si può osservare con delle analisi di laboratorio. Ciò non toglie che un individuo possa conservare tale funzione (o ritrovarla perchè no? "Quando tornerete come bambini..." ) fino alla morte
Nulla da dire, è tutto vero quello che dici, ma la Zona non entra in merito a questo "problema".
Per la Zona il latte si può consumare come non. Sta alla scelta dell'individuo, anche se Sears, incentiva la sostituzione di alimenti proteici di origine animale a favore di quelli della soia, per i motivi spiegati nel mio precedente post, perchè il latte avendo un valore biologico migliore di quello della soia stimola in maniera più marcata la produzione di insulina.
Ai fini di non creare fraintendimenti, voglio ricordare che l'insulina è l'ormone che viene stimolato principalmente dai carboidrati, ma anche le proteine, soprattutto se consumate in eccesso, se di origine animale e se contengono molti grassi saturi, stimolano l'insulina, anche se in misura minore rispetto ai carboidrati.

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Vorrei anche dire che la meditazione può avere effetti secondari fisici ma deve essere fatta con principalmente motivi se non spirituali almeno olistici, altrimenti non è meditazione ma una ginnastica mentale.... come lo hata yoga estrapolato dalla sua filosofia diventa una ginnastica dolce.
Sears non è un mistico ma un ricercatore e lui utilizza la meditazione o qualunque altra tecnica di rilassamento per abbassare i livelli del cortisolo, che è uno dei pilastri dell'invecchiamento.
Lui suggerisce oltre che le classiche tecniche di meditazione anche il "semplice annusare una rosa".
Quando siamo in "contatto " con i nostri sensi (nel caso della rosa, l'olfatto), la mente è ferma, e se anche lo Zonista non lo sa, in quel momento egli è in meditazione. E gli effetti benefici della meditazione li conosciamo tutti.
Se poi egli vorrà aggiungere anche l'aspetto spirituale, buon per lui.

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Comunque per quanto non mi trovo in sintonia su certi passaggi Cin Cin, grazie per la discussione che può dar modo di riflettere.
Ciao a te, Uno
cincin is offline  
Vecchio 14-05-2006, 13.41.44   #36
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Messaggio originale inviato da Yam
...Loro si sono nutriti per secoli di Tsampa (farina d'orzo)...
Sai Yam, che l'orzo è, insieme all'avena, l'unico cereale favorevole alla Zona? Questo, perchè, la notevole presenza di fibre solubili rallenta l'immissione in circolo dei suoi carboidrati, evitando picchi insulinici, che invece ci sono quando mangiamo gli altri cereali, come il frumento, il riso, ecc.
Questa fonte di carboidrati viene definita favorelvole, da Sears, insieme alla maggior parte della frutta e delle verdure; mentre quelle fonti di carboidrati che hanno un impatto insulinico elevato, vengono definite carboidrati sfavorevoli.
Nella sfortuna, quei tibetani hanno avuto una piccola fortuna.
Ciao cincin
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Vecchio 14-05-2006, 16.14.45   #37
cincin
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...i soggetti depressi hanno bassi livelli di acidi grassi O3 nel liquido cefalo-rachidiano e elevati livelli ematici del rapporto AA/EPA...Nei depressi questo rapporto AA/EPA è il doppio che nei soggetti non depressi.
Per la fretta mi sono accorta di aver scritto delle inesattezze: quanto sopra non è da riferirsi ai depressi ma agli ammalati di Alzheimer.
La sostanza su quanto detto nel caso della depressione, non cambia.
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Vecchio 16-05-2006, 11.41.01   #38
Yam
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Vecchio 16-05-2006, 15.25.49   #39
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Yam…

Pure il naturopata tieni…

Mi sento di fare i complimenti a tutti quelli che riescono a mantenere diete super-equilibrate e sanno cos’è il colesterolo e i trigliceridi.
Anche fossi obbligato penso proprio non ce la farei…e siccome nella mia dieta mi sento un po’ fuori dal mondo, ve la voglio illustrare in modo da portare un contributo diverso.

Sono un caccia-pescatore accanito e la mia vita è nella natura. La mia famiglia (3 componenti) vive (per quasi la metà) della selvaggina e del pesce che caccio e pesco.
Quindi si va molto a periodi…ad esempio, durante il periodo invernale ci si ciba di germani reali, fagiani e lepri. Quest’anno poi è stata un’annata favolosa per beccacce, colombacci e tordi e quindi non sono mai mancati sul piatto. Durante pranzi e cene di selvaggina l’unico vegetale consumato è la polenta (bianca o gialla è indifferente). Sempre molto rare le verdure se non quelle che ci vengono donate da parenti o amici e provenienti dal loro orto casalingo. In primavera invece si va per campi a raccogliere erbe.
Primavera-estate (stagione ittica) vanno molto orate, spigole, mormore, cefali e molluschi in gran quantità…in questo periodo per esempio ci sono le seppie.
La frutta consumata è quella degli alberi di casa nostra ma ci basta per poco tempo.
Nessuna colazione al mattino se non al sabato quando si lavora per i campi ed allora verso le 9 del mattino si taglia il consueto salame con l’immancabile bottiglia di cabernet…di sera o con il pesce si preferisce invece il prosecco…da quest’anno son fornito di ottimo vino friulano. L’acqua la si vede di rado…se non per lavarsi.
Praticamente non vedo sbilanciamenti nella mia dieta…
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Vecchio 16-05-2006, 20.06.59   #40
Yam
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Ma dove azz vivi, nel Parco Nazionale d'Abruzzo o in quello del Gran Paradiso?



Comunque se proprio devi sparare ad un uccello.....spara al tuo.

Yam is offline  

 



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