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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 17-12-2003, 20.37.53   #51
visechi
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
Domande imbarazzanti?

Citazione:
Visechi, ma quali sono le tue domande imbarazzanti, e che danno fastidio? E molti anni, moltissimi che cerco un Uomo, qualcuno che possa farmi sentire in imbarazzo, ma non con il proprio sapere, quello appreso direttamente o indirettamente, ma quello ricavato dalle proprie dirette esperienze, quello che io definisco COMPRENSIONE. Quella Comprensione ricavata dal proprio Istinto Formativo, e non dalla memoria meccanica.
Vi sono nel mondo centinaia di milioni di individui che hanno acquisito una discreta conoscenza delle cose, ma quanti hanno raggiunto la Comprensione?

Uhhh, santina benedetta. Le domande imbarazzanti. Che strano modo d'interloquire, veramente strano e particolare, secondo me poco adeguato ad uno spirito libero quale tu, Lucifero, dichiari di essere. Il tuo presunto Risveglio dovrebbe esimerti dal sottostare a queste umanissime competizioni. Devo riconoscerlo, sei quasi più irritante dei tanti che ti hanno preceduto. Abbiamo già avuto modo di confrontare i nostri due modi d'interpretare e vedere il mondo, pensavo fosse sufficiente, il mio esalta l'uomo, il tuo la confusione e l'improbabilità.
Non fa nulla!
Vediamo ora quali potrebbero essere le domande che richiederebbero una risposta illuminata da parte di un Illuminato come te. Te ne rivolgerò solo una. Riservo le altre ad una seconda occasione. E' necessario prima valutare il tuo modo di rispondere, poiché se sarà infarcito di stupidaggini e cose insulse, penso sia meglio lasciar perdere. Non badare al mio modo diretto e un po’ brusco di rivolgermi a te, fa parte del gioco, poi, come dice DD, di santoni spocchiosi ne sono passati già parecchi, per cui non ho più molta voglia di perdere troppe energie alla ricerca della quadratura di un cerchio sempre più celata dietro inutili sofismi pseudo spirituali… fra l'altro, nella precedente discussione, quella sull'Immaginazione, non hai mostrato eccellenti doti di dialogo o di lungimiranza… alla fine, irritato, hai solo vomitato disagio. Sono comunque certo che l'illuminazione che dichiari di aver conseguito ti consentirà una ben più posata e serena replica rispetto al mio modo umano (troppo umano) di pormi.
A grandi linee:
la quasi totalità delle teologie note postula che l'uomo non sia solo materia ma che sia 'composto' anche e soprattutto da un qualcos'altro che, rappresentandone l'essenza pura, lo caratterizza e qualifica. Questa materia impalpabile sarebbe l'anima o spirito. La definizione potrebbe essere impropria, ma per semplicità d'esposizione ritengo possa essere accettata.
Si afferma anche che l'anima sia una particella divina, infusa nell'uomo già al momento della nascita e, nel perdurare dell'intera unica o molteplice esistenza, funge da compagna Verace e Lume tutelare dell'uomo. L'essere umano sarebbe dunque il risultato di due ingredienti entrambi fondamentali ed irrinunciabili. Parrebbe che, per un motivo alquanto misterioso, forse per causa della nefasta influenza del corpo e della mente o del libero arbitrio o per qualsivoglia altra causa, il discorso delle cause è alquanto controverso, l'anima, nel corso del tempo, 'smarrisca' il proprio cammino o si assopisca soffocata da una coltre di sofismi e raziocinio che, di fatto, determinerebbe la sua caduta e l'allontanamento dalla divinità da cui promana. Questo avverrebbe essenzialmente per la nefasta influenza che la materia (leggi anche mente, se vuoi) eserciterebbe nei suoi confronti. L'impegno mondano dell'uomo dovrebbe quindi esplicarsi nell'individuare le ragioni di questa 'caduta' o 'allontanamento' di modo da agevolare o rendere concreta la possibilità che non si realizzi l'allontanamento dalla divinità. In pratica la materia corruttibile fungerebbe da virus (siamo in tema) che infetta lo spirito incorruttibile determinandone la perdizione. Tant'è che si afferma che non tutti possono ambire a conquistare il 'paradiso' (ciascuno attribuisca a questo termine il significato che più gli aggrada).
Uno dei miei dubbi è questo:
Essendo l'anima particella divina, traendo la propria origine direttamente da Dio, essere perfetto ed incorruttibile, essendo composta della medesima sostanza di Colui da cui deriva, quindi perfetta ed incorruttibile essa stessa, come può soggiacere alla legge della materia corruttibile e subirne così la nefasta influenza, tanto da essere sviata o separata dall'Ente Supremo da cui promana? Come può quest'essenza divina subire una sorte che, per sua insita ed intima natura, non dovrebbe esserle riservata in sorte? L'anima, derivando da Dio, è particella divina, ma non solo, la divinità e sacralità di Dio non potrebbero in alcun caso essere divisibili, sezionabili o rese per parti, da qui se ne dedurrebbe che sia Dio in tutta la sua perfezione, interezza ed incorruttibilità essa stessa. Ora accade che la quasi (il quasi è solo prudenziale) totalità delle teologie configuri l'eventualità che si verifichi la 'Caduta'. Non pare abbastanza artificioso argomentare siffatta condizione? In caso contrario, se l'anima non fosse soggetta ad essere sviata dal suo percorso, cioè il ricongiungimento con Dio, perché tutto quest'affaticamento per cercare di evitare o scongiurare un evento che non potrebbe o dovrebbe verificarsi mai? Perché il proliferare di tante 'discipline' pseudo spirituali tese ad assicurare, attraverso un cammino tortuoso di difficile comprensione, un epilogo già certo, già scritto nel genoma stesso dell'anima? Non sarebbe, invece, sufficiente vivere lasciandosi vivere senza troppe menate di tipo cabalistico, esoterico, morale, spirituale, filosofico e teologico? Cosa è questa caduta, questa perdita della direzione giusta e della Coscienza Universale, questo allontanamento? Che senso ha tutto questo?

Tieni presente che la domanda è unica, ma è composta di tanti 'piccoli' quesiti intermedi… il resto delle domande ad un altro momento, sono prima curioso di leggere la tua risposta a questo semplicissimo problema.

Citazione:
Deirdre, io non cerco dalle reazioni altrui delle risposte, anche perchè non ho più domande da pormi, ma voglio dimostrare quello che si nasconde dietro all'apparente dignitosa e intelligente personalità di ogni uomo, quello che sta dietro alle quinte.

Rodi, nella via della ricerca vi sono ostacoli che difficilmente il soggetto riesce ad individuare e soprattutto a rimuovere. L'ostacolo più grande sono per l'appunto i propri vizi, abitudini e difetti caratteriali, quali, odio, invidia, gelosia, vanità, orgoglio etc.. Solitamente questi sentimenti negativi, vengono tenuti all'oscuro, gelosamente nascosti, ma che invitabilmente si manifestano ogni qual volta l'individuo si sente minacciato. Ecco è questo quello che voglio fare intendere al vero ricercatore, che quello che si deve ricercare, per trovare innanzitutto se stessi, è quello di rimuovere questi enormi ostacoli. Ecco perchè delle mie provocazioni, per mettere l'individuo (vero ricercatore) o meglio l'uomo occulto davanti allo specchio, per far si che possa operare un buon travaglio su se stesso. Quindi nulla di personale.


Veniamo ora a quest'altra questione. Interessante! considerato che l'insistente invito è stato rivolto a me, parrebbe proprio che, supportato dall'illuminazione divina, tu sia orientato a far emergere con chiarezza ciò che si cela dietro la mia <…apparente dignitosa ed intelligente personalità…>, ma cosa ben più stupefacente, sembra proprio che tu voglia far emergere i miei innegabili <… vizi, abitudini e difetti caratteriali, quali, odio, invidia, gelosia, vanità, orgoglio etc..>. Io, invece, semplicemente ti dico, chiedi e ti sarà dato… ops… detto. La tua provocazione ha forse un fine? Forse quello di <… mettere l'individuo (vero ricercatore <… sigh!(ndr)>) o meglio l'uomo occulto davanti allo specchio, per far si che possa operare un buon travaglio su se stesso…>. Non male. Ti sussurro un suggerimento <leggi attentamente il tutto, forse nel mio particolare modo di porti le domande e d'interagire vi è qualcosa che dovrai scoprire. Forse la risposta potrebbe essere già scritta in quel che affermo, forse la risposta esiste, ma son quasi certo (certezza umana) che non la saprai individuare. Se ne avrò voglia e se lo riterrò opportuno, ti fornirò la mia di risposta>. Dopo aver fornito la tua personalissima chiave di lettura, rivelami pure cosa hai capito?

Bye
visechi is offline  
Vecchio 18-12-2003, 08.54.20   #52
antonioc
Ospite
 
Data registrazione: 16-12-2003
Messaggi: 8
Credo che il quesito posto da Visechi prenda spunto da ipotesi sbagliate ovvero che esiste l’anima e che questa sia diretta emanazione di Dio.
Ritengo che il quesito sostituita questa ipotesi iniziale possa avere un semplice soluzione.
L’anima altro non è che la coscienza, intesa come capacita di pensiero, di razionalità ma anche e forse soprattutto, di irrazionalità, che tutti noi abbiamo. Non esiste come entità a se stante.
Il concetto di anima, di respiro divino, di spirito, chiamiamolo come si vuole, è una “invenzione” che si perde nella notte dei tempi.
Del resto se l’uomo fosse solo corpo, le religioni a cosa servirebbero?
antonioc is offline  
Vecchio 18-12-2003, 17.27.33   #53
Lucifero
Ospite abituale
 
Data registrazione: 07-12-2003
Messaggi: 179
Risposte imbarazzanti?

X Visechi

A mio parere, il guaio fondamentale che caratterizza lo strano psichismo dell'uomo è che vi è stato inculcato fin dall'infanzia, ed ormai perfettamente armonizzato col vostro modo di pensare, o meglio di immaginare, un modo automatico di percepire qualsiasi impressione di tipo nuovo, e funziona così bene che vi permette di sottrarvi alla necessità di fare un benchè minimo sforzo individuale durante tutta la vostra vita.
Uno dei più terribili inganni a cui e stato sottoposto l'uomo è di avergli inculcato, fin dalla notte dei tempi, <<che possiede un'Anima>>. L'Anima è una grande Energia, che solo gli esseri iniziati posseggono, poichè viene fabbricata di sana pianta tramite sofferenze coscienti e rinuncie volontarie. Travaglio, questo, che puoi ben vedere documentato, nelle vaste bibliografie della vita dei Santi. Quindi innanzi tutto l’Anima non è particella divina, poiché l’emanazione di Dio, la scintilla divina è UNO, ma questa unicità è composta da una Trinità. Questo è il problema fondamentale: qual’è effettivamente questa Trinità che caraterizza l’Essere umano? Tutti chiaramente rispondono, Spirito, Anima e Corpo. Ma se lasci da parte, per un momento, tutto ciò che hai acquisito direttamente e indirettamente, e ti soffermi a un’attenta riflessione volontaria e cosciente, potresti intravedere un modo diverso di pensare, e non di immaginare.
Prova ad esempio a sostituire Spirito, Anima e Corpo con: Funzione Intellettuale, Funzione Emozionale, Funzione Meccanica, inoltre aggiungerei una quarta funzione, l’Immaginazione. Scoprirai che queste sono le principali funzioni o organi che costituiscono la Mente ordinaria dell’uomo. Ora Tu chiaramente, ti domandi: e la Coscienza? La Coscienza è lo Spirito, quale forza inattiva nell’uomo, poiché questa funzione è solo un potenziale. Al suo posto vi è la Coscienza Morale soggettiva. Come ad esempio al posto dell’Anima vi è la funzione Emozionale. Come ancora, al posto delle funzioni dell’intelletto vi è l’apparato formatore.
Come giustamente Tu hai fatto notare, se l’uomo possedesse un’Anima e una Coscieza Oggettiva ben formata e cristallizzata, non avrebbe alcun motivo di cercare altro, poiché sarebbe UNO. Ma ovviamente, siccome l’uomo non possiede le caratteristiche che lui stesso si è attribuito, ecco il caos, il non senso delle cose. Se cerchi dentro te stesso, se ti soffermi per un momento a riflettere su tutto ciò, lo puoi sperimentare, e quando l’avrai sperimentato, ti sorprenderai di te stesso, poiché avrai prove certe, della NON esistenza dell’Anima dello Spirito e della Coscienza, ma avvertirai con tutto te stesso delle funzioni simili.
Alla nascita siamo tutti UNO, ma questa unicità viene persa fin dalla più tenera età, quando l’Ego, e cioè la funzione meccanica, comincia ad fabbricarsi di sana pianta tutti i meccanismi di auto-difesa. E una volta istaurotosi questo meccanismo, man mano l’individuo perde la Coscienza di Sé, si identifica al mondo esterno, e una volta identificato viene come travolto da costanti passioni e desideri.
Ora che l’uomo è diventato “grande” ricerca quell’UNITA’ perduta, la cerca nei libri, in luoghi lontani, la cerca nelle dottrine, ma la sua ricerca è alquanto vana, poiché si è perso nell’immenso labirinto della sua Mente, e non trova più la Via del ritorno. Chiede aiuto, cerca qualcuno che conosce la Via, non sa più dove sbattere la testa, vuole assolutamente tornare a “casa”.
Il mio nome è Riccardo, avevo poco più di 14 anni (ora sono nonno) quando mi assalivano questi stessi tuoi dubbi, fino a diventare delle ossessioni, finchè un giorno smisi di cercare e cominciai ad interrogare me stesso. Quando cominciai a “sentire” me stesso, cominciai a prendere coscienza di me medesimo. Cominciando a prendere coscienza di me, cominciai incosciamente il vero cammino iniziatico. Passai moltissimi anni d’inferno, nei profondi meandri della mia Mente e nelle remote dimensioni della coscienza, tutte le forze della natura mi si scatenarono contro, il dolore e la sofferenza furono i miei unici compagni e spietati maestri. E quando ogni lacrima, quando ogni forma di paura, quando ogni forma di inquietudine e di dubbio li commutai in Comprensione, compresi che quella era la fine del mio lungo viaggio. Ora sono semplicemente un Uomo libero, sono in pace. Quello che posso offrire sono solo le mie esperienze, e vi posso assicurare che riguardo l’evoluzione e il risveglio della coscienza la so assai lunga. Ho scritto un libro, che verrà pubblicato da una casa editrice di Roma, entro Aprile prossimo, il titolo è: Il risveglio della Coscienza. Anzi se qualcuno di voi desiderasse ricevere una copia del libro sarei disposto con vivo piacere a spedirvela in allegato via mail.
Lucifero is offline  
Vecchio 18-12-2003, 18.59.17   #54
irene
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Citazione:
Messaggio originale inviato da rodi
'Uomo conosci te stesso e conoscerai Dio e L'universo?.

Non riesco a comprendere come questa frase c'entri con le provocazioni.

Ritieni che una persona possa essere 'spinta' alla comprensione attraverso un dialogo? Attraverso una discussione e non attraverso le esperienze di vita?

Questo atteggiamento mi fa pensare a poca esperienza nel trattare determinati argomenti.

Esprimevo nella mia precedente risposta che ciascuno di noi procede in base a quella che è la sua interiorità.

Ritengo che nessun umano si possa prendere la briga di giudicare ciò che è giusto per un altro. Non siamo tutti uguali Lucifero e non c'è un modo più giusto di un altro per portare avanti la propria esistenza, sempre che non si creino danni agli altri esseri umani.

Se per te è corretto il tuo modo di procedere fai bene a proseguire, per quel che mi riguarda continuo ad essere di un parere diverso.
E la comprensione che posso avere di me stessa, dell'universo e di Dio non c'entra.
C'entra, forse, il fatto che non ritengo di poter stabilire io quale sia il cammino corretto per un altro essere umano.
C'entra che, per me, questo è un luogo di incontro e di scambio e non un luogo in cui salgo su un pulpito e mi metto ad educare gli altri.

Non è con una citazione che si aumenta la consapevolezza di chi sta di fronte a te.

Ma poi perchè dobbiamo essere tutti uguali? Credo che mi annoierei a morte in un mondo così.

Ognuno con il suo modo di procedere, purchè non sia dannoso per gli altri.




Condivido.
E aggiungerei un'altra cosa. Il valore della testimonianza personale, concreta, limitata quanto si vuole, ma reale, viva, e sofferta. Che abbia essa condotto alla fatidica "illuminazione" o, più plausibilmente, a cadute, dubbi, ripensamenti, cambiamenti di rotta.
Nessuna teoria nasce per germinazione spontanea in un improbabile iperuranio senza lacrime nè sangue.
Ma questa è, naturalmente, solo una mia opinione.
Buona serata a tutti.

irene is offline  
Vecchio 18-12-2003, 19.33.26   #55
Golden
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Lascia che sia...

Citazione:
Messaggio originale inviato da Lucifero
X Visechi

A mio parere, il guaio fondamentale che caratterizza lo strano psichismo dell'uomo è che vi è stato inculcato fin dall'infanzia, ed ormai....................


Riccardo, quanti hanno scritto "quel" libro ancora conservato nelle pagine del proprio cuore...stesso Autore, stesso protagonista, stesso spettatore! stesso seme..quel "io sono", stesso Niente che contiene Tutto. Ora Tu Sei semplicemente come Io Sono ed altri Sono, ossia la nostra vera natura.. il ritorno Cosciente al nostro essere. Questo è il vero scopo ed l'inizio dello Spettacolo!
Ma quanto e difficile comprendere quel fenomeno chiamato "coscienza"..quanto difficile è capire il grande bluff.. quell'illusione, ancor più difficile è ACCETTARE dove risiede il principio del dolore per trascenderlo.
Offri le chiavi della cassaforte ma ancora non basta... offri gratuitamente cibo per lo Spirito ed ancora si richiede alimento per la mente (quale ego).
Questo è l'uomo, lo psichismo umano... e "tu" sei solo colui che vede questo insieme senza sentire il bisogno primario di esibire la propria conoscenza... vuoi esclusivamente condividere, diventare Comunione, perchè Tu sei Amore....ma la mente ingorda... altro pretende ed ancora a se stessa mente!

Finchè esisterà la paura...esisterà una capanna, un rifugio sicuro!

Solo pochi saranno in grado di "vedere" le grandi opportunità di Risalita.. e quei pochi potranno essere beati perchè godranno di coraggio e Fiducia. Quei tanti invece continueranno il proprio orgasmico sonno. Così E'...così Vuole.

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Vecchio 18-12-2003, 19.51.06   #56
Marco_532
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Re: Lascia che sia...

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Citazione:
... il ritorno Cosciente al nostro essere. Questo è il vero scopo ed l'inizio dello Spettacolo!
...confermo, ma perchè vi ostinate a definire "ritorno"?...avete qualche prova in meirto?...potete avrne?...NO...quindi = SCOPETRA cosciente al nostro essere......

Per il resto, a parte (a parer mio)l'uso improprio di termini superflui, condivido il pensiero...

Ciao, .
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Vecchio 18-12-2003, 21.17.44   #57
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Re: Re: Lascia che sia...

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...confermo, ma perchè vi ostinate a definire "ritorno"?...avete qualche prova in meirto?...potete avrne?...NO...quindi = SCOPETRA cosciente al nostro essere......

Per il resto, a parte (a parer mio)l'uso improprio di termini superflui, condivido il pensiero...

Ciao, .


Che senso ha sezionare il termine "ritorno" se l'hai compreso?
Anche semplificando i concetti se la mente (ego) non si rilassa.....

Sperimentando non avremo né più domande né implicite e incomprensibili risposte!
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Vecchio 18-12-2003, 23.16.51   #58
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Re: Re: Re: Lascia che sia...

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Messaggio originale inviato da Golden
Che senso ha sezionare il termine "ritorno" se l'hai compreso?
Anche semplificando i concetti se la mente (ego) non si rilassa.....

Sperimentando non avremo né più domande né implicite e incomprensibili risposte!

prova
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Vecchio 19-12-2003, 01.11.40   #59
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Allenta la presa...simpatica...

Sono daccordo...solo una precisazione : ritengo che una maggiore chiarezza in materia faciliti la comprensione...sono sicuro che lo pensi anche tu...non può essere altrimenti...daltronde hai già sperimentato le conseguenze di "alcune parole"...

Ciao, .
Marco_532 is offline  
Vecchio 19-12-2003, 09.10.53   #60
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Messaggio originale inviato da Marco_532
Allenta la presa...simpatica...

Sono daccordo...solo una precisazione : ritengo che una maggiore chiarezza in materia faciliti la comprensione...sono sicuro che lo pensi anche tu...non può essere altrimenti...daltronde hai già sperimentato le conseguenze di "alcune parole"...

Ciao, .

Ci si avvicina sempre più....quasi a toccarsi.
Ti sto aspettando..... e Tu aspetti Me
Golden is offline  

 



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