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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 18-11-2004, 02.10.40   #61
Mistico
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Citazione:
Messaggio originale inviato da atisha
...Non si è cercatori a vita..non lo puoi neanche dire... ... e da lì in poi nn c'è niente più da cercare oramai, il cercato ed il cercatore sono la stessa cosa...
Ciao Atisha, grazie per...

Resto convinto che la ricerca non finisce. Le domande sono veramente infinite se non decidiamo di smettere di farcene. Molte risposte sono veramente fuori della nostra portata, vuoi per mancanza di dati, vuoi per insufficenza di intelletto (limiti ne abbiamo certamente, anche se non siamo noi stessi a porceli).
Un esempio? Una domanda alla quale non ho ancora una coerente risposta è questa:

"Può la mente collettiva del Tutto percorrere il tempo all'inverso e così poter indifferentemente -vivere- ed -agire- nei due versi del tempo?"

La domanda non è banale e la risposta ancor meno. Se fosse "SI", la risposta sarebbe coerente al mio credo; se fosse "NO" forse crollerebbero molte mie convinzioni!

Le domande che mi pongo non sono faziose, ma mirate alla pratica: se conosco Dio allora conosco i miei confini all'interno di Dio stesso, ...conosco meglio me stesso e questo mi serve per perseguire meglio il mio scopo che è parte dello scopo del Tutto.
Non mi sta bene di essere un meccanico che non sa dell'esistenza della chiave inglese, non so se mi spiego; vorrei scoprire quali sono gli utensili a mia disposizione, sapere cosa mi manca per essere più "professionale", più efficiente... e vorrei prendere dimestichezza ed esperienza nel usare le mie risorse.
Il fatto è che ad ogni risposta coerente che si trova consegue una vera esplosione di nuove domande che tendono ad un ulteriore passo in avanti... Dio è come la scienza! Ogni risposta è come una nuova invenzione, una nuova scoperta, e porta ad una enorme serie di futuri sviluppi...

Come fai a dire che ci si ferma? Per vecchiaia? Per propria decadenza e limiti vuoi dire? In questo senso ti do ragione... prima o poi ci si ferma (forse)

Ultima modifica di Mistico : 18-11-2004 alle ore 02.26.26.
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Vecchio 18-11-2004, 02.54.09   #62
Mistico
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x Edali

Citazione:
Messaggio originale inviato da edali
...Secondo voi ho qualche chance a trovare l'illuminazione da sola, o con quelli con cui mi sento più in sintonia...
Ognuno intende con "illuminazione" la propria acquisizione dell'idea base del proprio percorso: Il mio gatto (ed è vero) ha imparato ad aprire le mie finestre che hanno la maniglia che ruota di 180 gradi. Da quel giorno apre tutto in casa: frigo, porte cassetti!!! Non si salva niente che non sia chiuso a chiave.
Per lui, quella prima volta, c'è stata una "illuminazione": non ha semplicemente ottenuto una casuale vittoria, ha capito, fatto proprio un sistema ed ha esteso le sue conoscenze in nuove direzioni con piena vittoria! C'è da dire che oltre quello, io ho altri due gatti, e quelli continuano a non aprire niente di niente, nonostante il buon esempio.
Se può un gatto essere illuminato nelle proprie ambizioni, come si può dubitare che una persona possa tantoppiù?

Secondo me il segreto è non seguire troppo ...cose definite "Verità" da troppa gente: la massa delle persone crede per fede e non per conoscenza e questo esclude la possibilità di essere davvero sulla giusta via.

La maggior parte dei gatti non apre le porte chiuse. Pochi lo fanno, gli altri si fermano davanti alla porta e raspano con le unghie spezzandosele o miagolano preghiere ai padroni.

Ultima modifica di Mistico : 18-11-2004 alle ore 03.05.43.
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Vecchio 18-11-2004, 08.53.28   #63
atisha
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X MISTICO

Citazione:

Resto convinto che la ricerca non finisce. Le domande sono veramente infinite se non decidiamo di smettere di farcene. Molte risposte sono veramente fuori della nostra portata, vuoi per mancanza di dati, vuoi per insufficenza di intelletto (limiti ne abbiamo certamente, anche se non siamo noi stessi a porceli).
Un esempio? Una domanda alla quale non ho ancora una coerente risposta è questa:

"Può la mente collettiva del Tutto percorrere il tempo all'inverso e così poter indifferentemente -vivere- ed -agire- nei due versi del tempo?"

La domanda non è banale e la risposta ancor meno. Se fosse "SI", la risposta sarebbe coerente al mio credo; se fosse "NO" forse crollerebbero molte mie convinzioni![/b]

Ecco..appunto! convinzioni...
Mi sembra che per te ricerca è sinonimo di filosofia..ed alla stessa non esiste risposta! ecco perchè pensi che la ricerca non abbia mai fine! cerchi risposte...ancora risposte per la mente!
L'Inviolato (come dice Battiato in una canzone..) non rivela...è questa la grande rilassatezza, la grande arresa al nostro "non-sapere"..La mente smette di far domande..e qualcosa viene svelato. Questo un piccolo-grande segreto..per chi ne è pronto...
Il vero segreto è che tutto è "segreto"..inconoscibile! Partiamo da Lì...L'unica esperienza che potremo fare è la nostra stessa divinità..ciò che risiede sepolto sotto lo strato di melma accumulata in millenni..la Beatitudine!...Bisogna scoprirla..e da lì parte una nuova vita..è un nuovo inizio, quello vero.
Tu in sostanza vuoi sapere il progetto di una centrale nucleare avendo nozioni da elementare...esempio blando ma centrato.
Non è cercando quelle risposte che troverai il tuo centro..il tuo nucleo...


Citazione:
Le domande che mi pongo non sono faziose, ma mirate alla pratica: se conosco Dio allora conosco i miei confini all'interno di Dio stesso, ...conosco meglio me stesso e questo mi serve per perseguire meglio il mio scopo che è parte dello scopo del Tutto....
Dio è come la scienza! Ogni risposta è come una nuova invenzione, una nuova scoperta, e porta ad una enorme serie di futuri sviluppi...[/b]

Le domande che ti poni sono importanti...ma va bene porsele per iniziare un cammino...poi dovrebbero entrare in te nuove percezioni per avanzare nel tuo "scopo"..per esempio lasciare l'esterno (macrocosmo) ed iniziare ad indagare nel tuo interno (microcosmo)..ricorda che come è in alto così è in basso..non sono balle!...e quando si approda al mondo interiore avvengono grandi salti quantici, ha inizio la vera Ricerca Spirituale...
Per comprendere a fondo la creazione, bisognerebbe esserne l'Autore...nel frattempo perchè non indagare a che punto noi siamo connessi con lo stesso? (Autore)


Citazione:
Come fai a dire che ci si ferma? Per vecchiaia? Per propria decadenza e limiti vuoi dire? In questo senso ti do ragione... prima o poi ci si ferma (forse) ...[/b]

Come faccio a dirlo? perchè quando cadono i presupposti della ricerca...per forza di cose la stessa finisce..ciò che si è trovato lo si comprende...avviene un profondo rilassamento...E' la nascita della Consapevolezza e conseguente comprensione...questo è l'Inizio..la seconda nascita..il secondo cammino da percorrere, ma senza più cercare..tutto in accadere, perchè avremo trovato la Matrice che spinge la nostra Vita...
atisha is offline  
Vecchio 18-11-2004, 10.00.12   #64
il pensiero
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x mistico

Il mio fratello mistico disse che:

Se ho ben sintetizzato la struttura del tuo "pensiero", tutto il tuo discorso compone una relazione tra gli ingredienti "imposizione", "autorità" ed "ordine" ed il traguardo assegnato consistente nello "amore". Sempre se ho capito bene, allora devo obbiettare che non è detto che il traguardo da assegnare debba essere necessariamente l'amore. Anche tu sei caduto in un dogma caro amico. Un dogma che non hai minimamente tentato di fondare su alcunché ( e se no, che dogma sarebbe?).

Nel senso che dici tu, si "nutre" chi si mette a tavola e mangia un piatto pronto a menù fisso.
Si "nutre" anche chi coltiva da sé il nutrimento… con menù a scelta?

Ci sono tre tipi di persone, osservate dal punto di vista della loro spiritualità:

1) Quelli propensi alla fede in un'idea ed incapaci di oggettiva analisi del proprio credo e nel loro credo, persone che da un certo momento in poi diventano come sordo-ciechi,

2) Quelli propensi alla comprensione di un'idea ed incapaci di accettare senza analisi qualcosa per tradizione o spirito partitico, persone che per tutta la vita cercheranno possibili eventuali interruzioni nel cerchio della propria conoscenza.

3) Quelli che non si pongono affatto il problema e che spiritualmente sono, pertanto, equivalenti ai rettili. Queste persone sono destinate con grande probabilità a svegliarsi spiritualmente in seguito e cambiare, perciò, gruppo di appartenenza.

Quindi, quello che tu dici, può valere per le persone del primo tipo, e mai per quelle del secondo o del terzo.


...e di questo quarto sparuto gruppo, tratto sempre dalla stessa fonte, cosa ne pensi?

“L'approccio tradizionale è dall'esterno verso l'interno; nel riuscire con il tempo, la pratica, la rinuncia, ad arrivare a quel fiore chiuso nell'intimo, quell'intima bellezza e amore - in effetti a fare quanto vi rende angusti, meschini e pretenziosi; nel distaccarvi a poco a poco; nel prender tempo; lo farò domani, lo farò nella prossima vita - e quando infine si arriva al centro non si trova nulla, perché la mente è stata resa incapace, ottusa e insensibile.

Dopo aver osservato questo processo ci si chiede se non esista un approccio completamente diverso - cioè: non è possibile esplodere dal centro?

Il mondo accetta e segue l'approccio tradizionale. La causa primaria del disordine in noi stessi è la ricerca di una realtà promessa da un altro; seguiamo meccanicamente chi ci assicura una confortevole vita spirituale.

L'ordine imposto dall'esterno produce necessariamente disordine.”
il pensiero is offline  
Vecchio 18-11-2004, 10.08.43   #65
il pensiero
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1° 1/2 mela dedicata alle mie ammiratrici...

Poi misticamente mi hanno anche detto che:
Citazione:
Per quanto riguarda l'amore, che tu poni dogmaticamente come fine del percorso di crescita spirituale, ti dico con onestà che hai colto mezza mela mentre il fine è tutto il frutteto.
...allora vi invio anche l’altra mezza...

Cos'è l'amore? La parola è talmente falsata e contaminata che non mi va granché di usarla. Tutti parlano di amore — ogni rivista e ogni giornale, ogni missionario parla incessantemente di amore. Amo Il mio paese, il mio re, qualche libro, quella montagna, il piacere, mia moglie, Dio. L'amore è una idea? Se lo è può essere coltivata, nutrita, accarezzata, comandata a bacchetta, alterata come volete. Quando dite di amare Dio, cosa significa? Significa che amate una proiezione della vostra immagine, una proiezione di voi stessi sotto certe spoglie di rispettabilità secondo quello che credete sia nobile e santo; perciò dire, "Amo Dio", non ha assolutamente alcun senso. Quando adorate Dio, adorate voi stessi — e questo non è amore.

Dal momento che non siamo capaci di risolvere questa faccenda tipicamente umana chiamata amore andiamo a rifugiarci nelle astrazioni. L'amore può essere l'ultima soluzione a tutte le difficoltà, i problemi e le pene dell'uomo, dunque come faremo a scoprire cos'è l'amore? Limitandoci a definirlo? La chiesa lo ha definito in un modo, la società in un altro, e c'è una gran quantità di deviazioni e di inter-pretazioni sbagliate. Adorare qualcuno, dormirci insieme, lo scambio emotivo, l'amicizia — è questo quello che intendiamo per amore? Questa è stata la norma, il modello, ed è diventata una cosa cosi estremamente personale, riferita ai sensi e limitata che le religioni hanno dichiarato che l'amore è qualcosa di molto più grande. In quello che esse chiamano amore umano vedono piacere, competizione, gelosia, desiderio di possedere, di tenere stretto, di controllare e di interferire nel pensiero di un altro, e conoscendo la complessità di tutto ciò affermano che deve esserci un altro tipo di amore, divino, bellissimo, intatto, non corrotto.
In tutto il mondo, I cosiddetti santoni hanno sostenuto che guardare una donna è qualcosa di sbagliato. Affermano che non ci si può avvicinare a Dio se si indulge al sesso, e quindi lo allontanano per non esserne divorati. Ma negando la sessualità oscurano i loro occhi e tagliano via le loro lingue poiché negano l'intera bellezza della terra. Hanno gelato I loro corpi e le loro menti; hanno disidratato l'essere umano; hanno bandito la bellezza poiché la bellezza è associata alla donna.
L'amore può essere diviso in sacro e profano, umano e divino, o c'è solamente amore? L'amore appartiene a uno e non a molti? Se dico. "Ti amo", esclude forse ciò l'amore dell'altro? L'amore è personale o impersonale? Morale o immorale? È qualcosa di intimo o no? Se amate l'umanità potete amare Il particolare? L'amore è un sentimento? È una emozione? È piacere e desiderio? Tutte queste domande indicano, non è vero?, che abbiamo delle idee sull'amore, idee su ciò che dovrebbe e non dovrebbe essere; un modello o un codice maturato nella cultura in cui viviamo.
Cosi per approfondire là questione di cosa sia l'amore dobbiamo come prima cosa liberarci dalle incrostazioni dei secoli, mettere da parte tutti gli ideali e le ideologie su ciò che dovrebbe o non dovrebbe essere. Dividere qualsiasi cosa in quello che dovrebbe essere e in ciò che è, è i! modo più ingannevole di vivere.

Dunque, come farò a scoprire cos'è questa fiamma che chiamiamo amore — non per esprimerlo a qualcuno altro ma per sapere cosa esso sia in se stesso? Come prima cosa devo respingere quello che la chiesa, la società, i miei genitori e amici, quello che ogni persona e ogni libro ha detto su di esso, perché voglio scoprire da solo cosa è. Ecco un problema immenso che coinvolge l'intera umanità, ci sono stati migliala di modi per definirlo ed io stesso sono intrappolato in alcuni modelli o in altri secondo quello che mi piace o che mi fa godere in un determinato momento — dunque potrei io, per poter comprendere cosa sia l'amore, liberarmi come prima cosa dalle mie inclinazioni e pregiudizi? Sono confuso, dilaniato dai miei desideri, cosi mi dico, "Come prima cosa cerchiamo di chiarire tutta questa confusione". Forse si può scoprire cosa sia l'amore partendo da quello che non è.
Il governo dice: "Va' e uccidi per amore del tuo paese". È amore questo? La religione dice: "Dimentica il sesso per amore di Dio". È amore questo? L'amore è desiderio? Non dite di no. Per la maggior parte di noi lo è — desiderio e piacere, il piacere che è derivato dai sensi, dalla attrazione sessuale e dalla soddisfazione. Non sono contrario al sesso, ma cercate di vedere cosa in esso sia implicato. Quello che il sesso vi da momentaneamente è il totale abbandono di voi stessi, poi finite per ritornare alla vostra confusione, e cosi volete ripetere e ripetere quello stato in cui non c'è preoccupazione, problema, io. Dite di amare vostra moglie. In quell'amore è implicato il piacere sessuale, il piacere di avere qualcuno in casa che badi ai vostri bambini, che cucini. Voi dipendete da essa; vi ha dato il suo corpo, le sue emozioni, il suo incoraggiamento, una certa sensazione di sicurezza e di benessere. A un certo punto se ne va, si stanca o se ne va con qualcun altro, e tutto il vostro equilibrio emotivo è distrutto, e questo turbamento, che a voi è sgradito, è detto gelosia. C'è sofferenza in esso, ansietà, odio e violenza. Cosi quello che in realtà dite è: "Fino a che tu mi appartieni io ti amo ma nel momento in cui non mi appartieni più comincio a odiarti. Fino a che posso fare affidamento su di te per soddisfare le mie necessità, sessuali o altro, ti amo, ma nel momento in cui non mi soddisfi più smetto di amarti". C'è dunque un antagonismo, una separazione, e quando vi sentite separati da un altro non c'è amore. Ma se potete vivere con vostra moglie senza che il pensiero crei tutte queste situazioni contraddittorie, tutti questi problemi senza fine dentro di voi allora forse — forse — comprenderete cosa è l'amore. Allora siete completamente libero e altrettanto lo è lei, mentre se dipendete da lei per tutti i vostri piaceri siete suo schiavo. Perciò quando si ama bisogna essere liberi, non solo dall'altra persona ma anche da se stessi.
L'appartenere a un altro, l'essere psicologicamente nutrito da un altro, dipendere da un altro — in tutto ciò deve esserci sempre ansietà, paura, gelosia, colpa, e finché c'è paura non c'è amore; una mente oppressa dal dolore non saprà mai cos'è l'amore; il sentimentalismo e l'emotività non hanno assolutamente niente a che fare con l'amore. E cosi l'amore non ha niente a che fare col piacere e il desiderio.
L'amore non è un prodotto del pensiero che è il passato. Il pensiero non può assolutamente coltivare l'amore. L'amore non è limitato o intrappolato dalla gelosia poiché la gelosia appartiene al passato. L'amore è sempre attivo presente. Non è "Amerò" oppure "Ho amato". Se conoscete l'amore non seguirete nessuno, l'amore non obbedisce. Quando amate non c'è rispetto né irriverenza.
Non sapete cosa realmente vuoi dire amare qualcuno — amare senza odio, senza gelosia, senza rabbia, senza volere interferire con quello che l'altro fa o pensa, senza condannare, senza far paragoni — non sapete cosa vuoi dire? Dove c'è amore c'è paragone? Quando amate qualcuno con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutto il corpo, con tutto il vostro essere c'è paragone? Quando vi abbandonate completamente a quell'amore allora non c'è l'altro.

......

Ultima modifica di il pensiero : 18-11-2004 alle ore 10.12.24.
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Vecchio 18-11-2004, 10.10.20   #66
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2° mezza mela

...
Forse che l'amore ha delle responsabilità e dei doveri, e ne fa uso? Quando fate qualcosa al di fuori del dovere, c'è amore? Nel dovere non c'è amore. La struttura del dovere in cui l'essere umano è intrappolato lo va distruggendo. Finché sarete costretti a fare qualcosa perché è vostro dovere non amerete quello che fate. Quando c'è amore non c'è dovere o responsabilità,
Molti genitori, sfortunatamente, credono di essere responsabili dei loro figli e il loro senso di responsabilità si esplica nel dire loro cosa devono fare e cosa non devono fare, cosa devono diventare e cosa non devono diventare. I genitori vogliono che i loro figli abbiano una sicura posizione nella società. Quello che chiamano responsabilità fa parte di quella rispettabilità che adorano; e mi sembra che dove c'è rispettabilità non ci sia ordine; essi si curano solo di diventare dei perfetti borghesi. Quando preparano i bambini a introdursi nella società non fanno altro che protrarre la guerra, il conflitto, e la brutalità. E chiamate ciò cura e amore?
In realtà prendersi cura di qualcosa vuoi dire prendersi cura come se lo steste facendo per un albero o una pianta, annaffiandola, studiando i suoi bisogni, il miglior suolo, curandola con attenzione e tenerezza; ma quando preparate i vostri bambini a introdursi nella società li state preparando a essere uccisi. Se amaste I vostri bambini non ci sarebbe guerra.
Quando perdete qualcuno che amate piangete — queste lacrime sono per voi stessi o per colui che è morto? piangete per voi o per un altro? avete mai pianto per un altro? Avete mai pianto per vostro figlio che è stato ucciso in un campo di battaglia? Avete pianto, ma quelle lacrime sono sgorgate per autocommiserazione o avete pianto perché un essere umano è stato ucciso? Se piangete per autocommiserazione le vostre lacrime non hanno valore poiché sono versate per voi stessi. Se piangete perché siete stato privato di qualcuno per il quale avete provato un grande affetto, non era un vero affetto. Quando piangete per vostro fratello che muore piangete per lui. È molto facile piangere per voi stessi perché lui se ne è andato. In apparenza piangete perché il vostro cuore è rimasto ferito, ma non è rimasto ferito per lui, è ferito dall'autocommiserazione, ed essa vi rende duri, vi circonda, vi rende ottusi e stupidi.
Quando piangete per voi stessi, è amore? — piangete perché siete soli, perché siete stati abbandonati, perché non avete più forza
— dolendovi del vostro destino, della vostra condizione, — sempre voi in lacrime? Se lo comprendete, cioè venite in contatto con esso altrettanto direttamente come se toccaste un albero, o un pilastro o una mano, allora vi renderete conto che il dolore è creato da noi stessi, il dolore è creato dal pensiero, il dolore è la conseguenza del tempo. Tre anni fa avevo mio fratello, ora è morto, ora sono solo, soffro, non c'è nessuno a cui io possa guardare per averne conforto o compagnia e questo mi fa piangere.
Se ci fate caso potete vedere che tutto ciò accade dentro di voi. Potete vederlo con pienezza, completamente, in uno sguardo, senza sprecare tempo a farci su delle analisi. Potete vedere in un momento l'intera struttura e natura di questa piccola cosa senza valore chiamata "io", le mie lacrime, la mia famiglia, la mia nazione, la mia fede, la mia religione — tutte queste brutture sono dentro di voi. Quando ve ne renderete conto con il cuore, non con la mente, quando ve ne renderete conto dal più profondo del cuore, allora avrete la chiave che potrà mettere fine al dolore.
Il dolore e l'amore non possono procedere a fianco, ma nel mondo cristiano la sofferenza è stata idealizzata, posta su una croce e adorata, e ciò implica che voi non potrete mai sfuggire il dolore tranne che per quella particolare porta, ed è questa tutta la struttura di una società religiosa sfruttatrice.

Cosi quando chiedete cos'è l'amore, potreste essere troppo spaventati per vedere la risposta. Essa potrebbe significare un cambiamento radicale; potrebbe frantumare la famiglia; potreste scoprire di non amare vostra moglie o vostro marito o i vostri bambini — no?
— potreste dover distruggere la casa che avete costruito, potreste non tornare più al tempio.
Ma se volete ancora scoprirlo, vedrete che la paura non è amore, che dipendere non è amore, la gelosia non è amore, la possessività e il desiderio di dominare non sono amore, la responsabilità e il dovere non sono amore, l'autocommiserazione non è amore, l'angoscia di non essere amato non è amore, amore non è l'opposto di odio più di quanto umiltà non sia l'opposto di vanità. Cosi se potete eliminare tutto ciò senza sforzo, lavando via come la pioggia lava la polvere che si è accumulata nei giorni su una foglia, allora forse giungerete a quello strano fiore che l'uomo sempre tanto brama.
Se non avete amore — non solo un poco ma in gran quantità
— se non ne siete ricchi — il mondo giungerà al disastro. Sapete a livello intellettuale che l'unità del genere umano è essenziale e che l'amore è l'unico mezzo per ottenerla, ma chi vi insegnerà ad amare? Ci sarà forse qualche autorità, qualche metodo o sistema che vi dica come si ama; se qualcuno ve lo può dire, allora non è amore. Potete dire, "Praticherò l'amore. Ogni giorno mi siederò e ci penserò. Mi sforzerò di essere dolce e gentile e di prestare attenzione agli altri"? Intendete dire di potervi costringere ad amare, ad esercitare la volontà di amare? Quando esercitate una disciplina e la volontà di amare, l'amore se ne scappa dalla finestra. Praticando un metodo o un sistema per amare potete diventare estremamente abili o più gentili o giungere ad uno stato di non-violenza, ma questo non ha assolutamente niente a che fare con l'amore.

In questo mondo lacerato e arido non c'è amore perché il piacere e il desiderio giocano I ruoli più importanti, e quindi senza amore la vostra vita quotidiana non ha valore. E non potete avere amore poiché il piacere e il desiderio giocano i ruoli più importanti, e quindi senza amore la vostra vita quotidiana non ha valore. E non potete avere amore se non c'è bellezza. La bellezza non è qualcosa che possiate vedere — non un albero bellissimo, un bellissimo quadro, una bella costruzione o una bella donna. C'è bellezza solo quando U vostro cuore e la vostra mente sanno cos'è l'amore. Senza amore e senza quel senso della bellezza non c'è virtù, e sapete molto bene che, anche facendo quel che volete, cercando di migliorare la società, nutrendo i poveri, non farete che creare altro danno, perché senza amore c'è solo bruttura e povertà nel vostro cuore e nella vostra mente. Ma quando c'è amore e bellezza, qualsiasi cosa facciate è giusta e in ordine. Il sapere come amare vi permette di fare quel che volete, perché esso risolverà tutti gli altri problemi.
E cosi siamo arrivati al punto: può la mente incontrare l'amore senza bisogno di disciplina, pensiero, sforzo, senza alcun libro, o maestro o guida — incontrarlo come si incontra un bel tramonto?
Mi sembra che una cosa sia assolutamente necessaria e che questa sia la passione non causata da uno stimolo — la passione che non sia il risultato di un impegno o di una devozione, passione che non sia lussuria. Un uomo che non sa cosa sia la passione non conoscerà mai l'amore poiché l'amore può nascere solo quando ci sia un totale autoabbandono.
Una mente che ricerca non è una mente appassionata e incontrare l'amore senza cercare è l'unico modo per trovarlo — incontrarlo ignari, e non come risultato di uno sforzo o di una esperienza. Questo amore, scoprirete, non appartiene al tempo; questo amore è sia personale che impersonale, appartiene sia ad uno che a molti. Come per un fiore profumato che voi potete odorare o trascurare. Quel fiore è li per chiunque, anche per colui che si prende la pena di odorarlo profondamente e di guardarlo con piacere. Sia egli molto vicino nel giardino o molto lontano, per il fiore è la stessa cosa, essendo ricco di quel profumo lo distribuisce a tutti.
L'amore è qualcosa di nuovo, fresco, vivo. Non ha ieri né domani. E al di là della confusione del pensiero. Solo la mente innocente sa cosa sia l'amore, e la mente innocente può vivere nel mondo che .innocente non è. È possibile scoprire questa cosa straordinaria che l'uomo ha cercato eternamente, nel sacrificio, nell'adorazione, nel rapporto, nel sesso, in ogni forma di piacere e di dolore, .solamente quando il pensiero arriva a comprendere se stesso e giunge naturalmente a fine. Allora l'amore non ha opposto, non ha conflitto.
Potete chiedere, "Se trovo questo amore, cosa succede a mia moglie, ai miei bambini, alla mia famiglia? Essi hanno diritto alla sicurezza". Quando ponete una simile domanda vuoi dire che non siete mai stati al di fuori del campo del pensiero, della coscienza. Quando almeno una volta voi foste stati al di fuori di quel campo non fareste mai.,una simile domanda, perché allora sapreste cosa è l'amore in cui non c'è pensiero e quindi non c'è tempo. Potete leggere queste parole ipnotizzati e incantati, ma andare al di là del pensiero e del tempo realmente — cioè andare al di là del dolore — vuoi dire essere consapevoli che c'è un'altra dimensione chiamata amore.
Ma non sapete come raggiungere questa straordinaria sorgente — cosa fate dunque? Se non sapete che fare, non fate niente, non è vero? Assolutamente niente. Allora intimamente voi siete nel più completo silenzio. Capite cosa vuoi dire? Vuoi dire che non cercate, non volete, non andate a caccia di qualcosa; non c'è assolutamente un centro. Allora c'è amore.


Pensiero di J.K. da
Libertà dal conosciuto
Ubaldini editore.

Ultima modifica di il pensiero : 18-11-2004 alle ore 10.13.12.
il pensiero is offline  
Vecchio 18-11-2004, 11.14.44   #67
Uno
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Posso mediare tra la mia amica Atisha e l'amico Mistico?
Direi che la Ricerca non termina mai finchè si è qua ... cambia la modalità, la percezione di essa... e soprattutto "il luogo" prima si cerca fuori... poi si cerca dentro.... poi si uniscono....

Non solo la mente collettiva del tutto lavora nelle due direzioni.... anche le nostre piccoli menti lo fanno, la differenza è che quella grande ne è cosciente e noi no
Uno is offline  
Vecchio 18-11-2004, 11.19.38   #68
il pensiero
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Il bello della diretta...

X mirror
Citazione:
I pensieri accadono sempre...ma si riesce a distinguere fra quelli che servono per la risposta alla situazione nel tempo presente e quelli che emergono o si impongono come frutto reattivo di emozioni passate...
se usi un pensiero per “rispondere” alla situazione attuale allora non è una risposta attuale....
il pensiero is offline  
Vecchio 18-11-2004, 11.26.08   #69
Kannon
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Re: x Edali

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mistico
Ognuno intende con "illuminazione" la propria acquisizione dell'idea base del proprio percorso: Il mio gatto (ed è vero) ha imparato ad aprire le mie finestre che hanno la maniglia che ruota di 180 gradi. Da quel giorno apre tutto in casa: frigo, porte cassetti!!! Non si salva niente che non sia chiuso a chiave.
Per lui, quella prima volta, c'è stata una "illuminazione": non ha semplicemente ottenuto una casuale vittoria, ha capito, fatto proprio un sistema ed ha esteso le sue conoscenze in nuove direzioni con piena vittoria! C'è da dire che oltre quello, io ho altri due gatti, e quelli continuano a non aprire niente di niente, nonostante il buon esempio.
Se può un gatto essere illuminato nelle proprie ambizioni, come si può dubitare che una persona possa tantoppiù?

Secondo me il segreto è non seguire troppo ...cose definite "Verità" da troppa gente: la massa delle persone crede per fede e non per conoscenza e questo esclude la possibilità di essere davvero sulla giusta via.

La maggior parte dei gatti non apre le porte chiuse. Pochi lo fanno, gli altri si fermano davanti alla porta e raspano con le unghie spezzandosele o miagolano preghiere ai padroni.

"Ognuno intende con "illuminazione" la propria acquisizione dell'idea base del proprio percorso: Il mio gatto (ed è vero) ha imparato ad aprire le mie finestre che hanno la maniglia che ruota di 180 gradi. Da quel giorno apre tutto in casa: frigo, porte cassetti!!! Non si salva niente che non sia chiuso a chiave.
Per lui, quella prima volta, c'è stata una "illuminazione": "

????

Ciao.
Kannon is offline  
Vecchio 18-11-2004, 11.29.20   #70
Kannon
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Re: Vedete, l'argomento spiritualità

Citazione:
Messaggio originale inviato da freedom


Perchè in 4.000 anni di civiltà umana non è emerso ancora nulla di convincente e valido per tutti?


In 4.000 (ma io dire anche 6.000) anni di civiltà umana ci sono stati importanti insegnamenti di cui l'umanità, nel suo processo evolutivo che va conosciuto però, per essere capito, ha acquisito e mantiene i sè.

Ciao.
Kannon is offline  

 



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