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Vecchio 02-03-2005, 00.37.28   #131
Mistico
Utente bannato
 
Data registrazione: 05-11-2002
Messaggi: 1,879
Citazione:
L'uomo accresce la sua capacità creativa gradualmente, man mano che procede nel sentiero evolutivo
Questo riguarda alcuni, non tutti gli uomini.
Pochi hanno il carisma ed il destino della Consapevolezza nella propria esistenza.
La maggior parte delle persone ha diversi scopi predeterminati dalla configurazione del Tutto e le azioni sono l’ottima esecuzione della musica scritta in uno spartito già finito e disposto sul legio del musicista. Ogni cosa che facciamo è questo. Anche il tuo darti una missione è ottima esecuzione. Anche il mio parlare in un forum lo é. I risultati delle nostre esecuzioni sono anch’essi in quello spartito, già scritti e non sono, realmente, conseguenze di quel che stiamo facendo, Quel che facciamo non è causa ma “vita”: una lettura fatta di presente relativo alla nostra percezione di un romanzo completo quando osservato fuori dal tempo.
Citazione:
Accresce nello stesso modo il suo "potere", cioè la sua capacità di favorire l'evoluzione, a beneficio dell'umanità e degli altri regni di natura. E' per questa ancora inadeguata capacità di essere "creatore di ben-essere" che ha sfruttato senza rispetto la natura.
Alcune volte, veramente, il miglior modo di favorire l’evoluzione è farsi da parte dimenticando il proprio potere… Non è verissimo che dobbiamo mettere il nostro zampino sempre ed ovunque. Il rispetto nei confronti del Resto consiste anche nel riconoscere e rispettare la sacralità dei suoi confini e delle sue frontiere.
Citazione:
…non declasso l'uomo a "cosa non creatice"; anzi, tutti i nostri atti - e i pensieri da cui questi hanno origine - contribuiscono ad accrescere la luce o l'oscurità del nostro Pianeta (cfr. "Il lato nascosto delle cose" e "Le forme pensiero" C.W.di Leadbeater).
Il problema è che pochi vigilano sugli effetti, tavolta devastanti, di ripetute forme-pensiero negative che si concretizzano, prima o poi, in realtà fisiche.
Si, è amaro pensare a quante cose spiacevoli alcuni possono vedere e riconoscere imponentemente. Si fa quel che va fatto ed accade quel che è prescritto. Tutto dev’essere e tutto deve accadere: le “forme-pensiero” non fanno eccezione… è la natura di Dio, essere, cos’è la nostra volontà di esseri che scelgono, su un binario, se rallentare o affrettarci? Non possiamo fermare niente, non possiamo girare… ed il tempo taglia il nostro nastro esattamente dove e quando il romanzo impone.
Citazione:
Certamente, Mistico, "Tutto è uno", ma chi è più avanti nella scala evolutiva, come l'uomo rispetto agli altri regni di natura, ha più responsabilità: quella di promuoverne l'evoluzione, con rispetto ed amore, così come coloro che sono "più grandi" di noi hanno promosso la nostra.
Si, l’uomo è una parte di Dio molto attiva nella Divina Creazione, ma è una Sua parte temporanea che ha una precisa collocazione nel tempo: fuori dal tempo il Tutto appare qual è proprio grazie al fatto che le sue parti, quali che siano, sono lì per quel che sono.
Non abbiamo alcuna responsabilità nei confronti di Dio, Bianchiara, noi siamo sue parti.
La responsabilità che abbiamo, che comunque è solo apparente, é pensabile solo nei confronti delle altre parti che sono nel nostro intorno contemporaneo.
Citazione:
… l'uomo ha il dovere di essere creatore di ben-essere nei confronti di tutte le creature dell'universo.
L’uomo ha il compito di favorire ciò che favorisce trasformazioni… affinché Dio sia Tutto. Se il “ben-essere” favorisce lo Scopo delle parti di Dio, L’uomo farà e sarà. In questo, siamo paralleli e concordi.

Bianchiara, quel che credi è molto bello, davvero, e c’è molta parte di Verità in quel che dici.

Restiamo distinti ideologicamente per la questione della nostra natura, ma grazie a questa differenza si dimostra che ogni cosa è una parte del Tutto che ci accomuna… Tutto dev’essere!

Che tu sia luce per quel che ti attende, Bianchiara. Tutto dev’essere, ma è bello sapere che qualcosa “è” sapendone il motivo.

Sono onorato.
Mistico is offline  
Vecchio 02-03-2005, 03.23.19   #132
gyta
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Citazione:
Messaggio originale inviato da biachiara
..Il problema è che pochi vigilano sugli effetti, tavolta devastanti, di ripetute forme-pensiero negative che si concretizzano, prima o poi, in realtà fisiche.

.."Tutto è uno", ma chi è più avanti..
ha più responsabilità

Penso anch'io sia molto importante riconoscere la qualità dei pensieri.. per quanto non siano che forme di lettura vaganti a ricoprire il nostro sguardo più profondo, nel momento che ci accompagnano creano realtà più o meno potenti e generano a loro volta altre realtà sulla medesima scia..

Tu parli, usi il termine 'evoluzione' che ho volontariamente tagliato, insieme all'affermazione di un ipotetica supremazia animistica della specie umana sulle altre animali.. dando così alla frase tagliata un mio senso, che potrei così riassumere.. e cioè,
chi è più 'consapevole' è in un certo senso più 'responsabile' di fronte agli altri oltre che -principalmente- a sé stesso, essendolo a sé stesso lo è per forza di cose rispetto agli altri proprio perché intimamante 'legato'/connesso agli altri, al Tutto..

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mistico
..Non possiamo fermare niente, non possiamo girare… ed il tempo taglia il nostro nastro esattamente dove e quando il romanzo impone..

No.. Non sono d'accordo..
Noi siamo 'il romanzo'.. Noi siamo i co-autori del romanzo..
Il romanzo si auto-scrive con noi.. Noi siamo le sue parole..
E' inutile supporre il 'romanzo' al 'completo', come se ci fosse dato modo di leggerlo dal di fuori al completo.. Ciò è vero eppure anche non lo è.. Per noi, adesso qui, non lo è.. La relatività sta nel Gioco, è essenziale a questa 'dimensione'; il riuscire a guardare oltre il proprio naso non significa abbracciare lo scontato e pericoloso nichilismo del 'tutto è già' come non più 'volontà di potenza' ma come affermazione tassativa di impotenza, di irriducibilità ad un reale 'movimento'(muoversi)seppur relativo seppur 'fermo' letto con 'altri' occhi >al di fuori del Gioco.. però !!

Pensieri & azioni di Luce a Tutti !



Gyta
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Vecchio 02-03-2005, 10.02.04   #133
Kannon
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Re: sentiero e Gerarchia.

Citazione:
Messaggio originale inviato da biachiara
L'uomo è un microcosmo immerso in un macrocosmo creatore e vivificatore, definito Cosmo, Natura, Dio, Causa prima, Grande Architetto, Forza suprema, ecc.

In tale macrocosmo noi tutti "viviamo e siamo", percorrendo il nostro sentiero a spirale, nel quale riviviamo esperienze simili (amore, dolore, gioia, relazioni, ecc.) ad un livello sempre più complesso e avanzato, migliorando via via la nostra essenza.
Il macrocosmo è a sua volta inserito in un organismo ancora più grande , che è il corpo di un Grande Essere, e così via, in piani di esistenza che ancora non conosciamo.

L e entità e gli agglomerati di sostanza sono interdipendenti e gerarchicamente ordinati: il maggiore com-prende e sostiene lo sviluppo del minore.

Poichè "come sopra così sotto", anche la Legge della Gerarchia, che si manifesta chiaramente nell'universo, ci indica il nostro compito specifico.
All'uomo, essere dotato di consapevolezza, ragione e capacità di amare, è affidata una grande, difficile ma meravigliosa responsabilità: sostenere - con l' energia della mente e del cuore - il percorso evolutivo dei fratelli e degli altri regni di natura.

L' atteggiamento costante di amorevole cura "fa fiorire" qualità e potenzialità nel giardino del nostro Mondo!

"L'uomo è un microcosmo immerso in un macrocosmo creatore e vivificatore, definito Cosmo, Natura, Dio, Causa prima, Grande Architetto, Forza suprema, ecc."


Cosmo e Natura, sono un ounto in Dio. L'uomo, è un essere senziente, frammento dell'Assoluto!


"In tale macrocosmo noi tutti "viviamo e siamo", percorrendo il nostro sentiero a spirale,"


Molto bene!


"nel quale riviviamo esperienze simili (amore, dolore, gioia, relazioni, ecc.) ad un livello sempre più complesso e avanzato, migliorando via via la nostra essenza."


Non sempre "migliornado". Il termine significativo è "esperienza"!


"All'uomo, essere dotato di consapevolezza, ragione e capacità di amare, è affidata una grande, difficile ma meravigliosa responsabilità: sostenere - con l' energia della mente e del cuore - il percorso evolutivo dei fratelli e degli altri regni di natura."

"L' atteggiamento costante di amorevole cura "fa fiorire" qualità e potenzialità nel giardino del nostro Mondo!"





Ciao.
Kannon is offline  
Vecchio 02-03-2005, 10.37.31   #134
Mistico
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Messaggi: 1,879
Citazione:
Messaggio originale inviato da gyta
...No.. Non sono d'accordo..
Noi siamo 'il romanzo'.. Noi siamo i co-autori del romanzo..
Il romanzo si auto-scrive con noi.. Noi siamo le sue parole..
E' inutile supporre il 'romanzo' al 'completo', come se ci fosse dato modo di leggerlo dal di fuori al completo.. Ciò è vero eppure anche non lo è.. Per noi, adesso qui, non lo è.. La relatività sta nel Gioco, è essenziale a questa 'dimensione'; il riuscire a guardare oltre il proprio naso non significa abbracciare lo scontato e pericoloso nichilismo del 'tutto è già' come non più 'volontà di potenza' ma come affermazione tassativa di impotenza, di irriducibilità ad un reale 'movimento'(muoversi)seppur relativo seppur 'fermo' letto con 'altri' occhi >al di fuori del Gioco.. però !! ...
Non è nichilismo, è realismo: Prova ad immaginare questo attimo di presente espandersi da un lato nel passato e da un lato nel futuro fino ad includere tutto il tempo compresi i due infiniti del tempo... Ecco a te il Tutto fotografato.

Le varianti possibili stanno nella nostra immaginazione ed in un tempo ed in un luogo diversi da quelli che pretenderemmo noi !

Il Tutto è una entità compiuta e perciò reale!

Mi dispiace non poter condividere questa nozione tanto fondamentale, credimi, essa è l'origine di una enormità di risposte tutte coerenti e senza contraddizioni...

P.S.
Mi dispiace molto! La variabilità e quindi la Vita del Tutto, consistono nella espansione nei due infiniti... del passato e del futuro... che dettano l'impossibilità per il Tutto di essere davvero sè stesso... ma soltanto il Tutto Possibile. E' in questo che sta l'apparente mistero che fa di Dio una cosa viva: Cosa resterà nel Nulla incluso nel Tutto se il tempo è infinito e le cose infinite????

Risposta: "NULLA"

Perciò Dio è completo in sè stesso e quindi Tutto è prescritto.

Ultima modifica di Mistico : 02-03-2005 alle ore 10.48.24.
Mistico is offline  
Vecchio 02-03-2005, 13.21.17   #135
gyta
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rispondo a Mistico !

Scusa Mistico,
ma hai letto Bene ciò che ho scritto..?

A me pare stiamo dicendo -ora!- le medesime cose con persino i medesimi termini..Ciò che trovavo nel tuo scritto -prima di quest'ultimo!- discordante col mio pensiero era la seguente frase tua che a me faceva intendere tu ipotizzassi una totale non-libertà nostra, cosa discordante con l'essere (noi)essenza di Dio stesso.. : "Non possiamo fermare niente, non possiamo girare… ed il tempo taglia il nostro nastro esattamente dove e quando il romanzo impone.."
Visto che invece -a mio avviso- il "romanzo" =le nostre vite è scritto da noi, 'parti' di Dio!

Dicendo 'è inutile supporre il romanzo al completo' = // le nostre vite dimensione/visione umana + Tutto il 'resto' //
intendevo dire è inutile -qui ed ora, supporre di poter leggere il Tutto al completo, poiché in questa nostra 'modalità' di umani esiste il tempo in un unica direzione, e non contemporaneamente il passato ed il futuro, ma solo al di fuori del Gioco (=dimensione Universo) è possibile abbracciarne la totalità.

Quindi- sempre a mio avviso abbiamo esposto lo stesso pensiero..!
Ciò che invece nuovamente non comprendo (così come non era comprensibile e non è comprensibile affermare di essere Dio stesso -parti di Dio stesso, se vuoi- e concepire di non essere autori del romanzo stesso, come tu sembri incongruentemente deciso a sostenere..!! )

Dicevo, ciò che nuovamente non comprendo del tuo discorso è perché mai affermi (a dispetto dell'affermazione tua -a mio avviso giustissima-"Il Tutto è una entità compiuta e perciò reale!")
"[l' espansione dei due infiniti... del passato e del futuro...] dettano l'impossibilità per il Tutto di essere davvero sé stesso.. [ma soltanto il Tutto Possibile.]"
Cosa trovi d'incongruente tra l'essere Tutto (>sé stesso) ed il Tutto Possibile ? Non pensi che queste distinzioni sembrano quasi appartenere ad un genere di geometria 'euclidea' (è una battuta!Intendo dire il 'Possibile' non è un concetto assolutamente relativo alle capacità sensoriali e cognitive dell'osservatore..? Perciò dicevo 'è inutile ipotizzare, immaginare il 'romanzo al Completo', non perché non esistesse, ma per l'impossibilità di poterlo 'abbracciare anche solo concettualmente.. oddio, forse in ambito matematico, ma io sono rimasta ad analisi 2 -primo capitolo- quindi non penso proprio di esserne all'altezza, e poi son passati 5 anni ed anche ricordassi non sono che le basi e non è matematica pura!!!)

Altra incongruenza, domandi :"Cosa resterà nel Nulla incluso nel Tutto se il tempo è infinito e le cose infinite????
Risposta(tua!): 'NULLA' "

Ora qui in occidente, prendendo spunto dalle filosofie orientali usiamo tranquillamente termini come "IL Nulla" come se fossero concetti il più scontati possibili, ma -sempre a mio avviso!- il "Nulla" a cui fanno riferimento le tradizioni buddiste non è Negazione di Qualcosa, come a noi (occidentali) è immediato pensare e tradurre ma "Sostanza" al di là degli opposti terreni-mentali concepiti "Essere"/"Non-Essere", questo a mio avviso vogliono intendere con "Nulla" non negazione di qualcosa, ma di un Qualcosa talmente inconcepibile per i nostri sensi da immaginare da poterlo chiamare solo "IL Grande Vuoto"/"Il NUlla"
Che -ripeto- a mio avviso non significa che c'è un gran buco o la negazione stessa del gran buco ma che le trascende entrambe (tali definizioni) in una sostanza che nel nostro immaginario può solo lontanamente avvicinarsi a tale concetto, non concettualizzabile-immaginabile e perciò (a tal fine di non poterlo immaginare) così genericamente definito.. coincidente tra l'altro col "Tutto"..

Beh, io ce l'ho messa tutta a cercare di spiegarmi..
se ancora risultasse <oscuro> qualche virgola del mio 'intellettualizzare sul <NOI>' sarò ben lieta di riprendere in mano la grammatica italiana, e la sezione punteggiatura..
Scherzo.. insomma cercherei d'essere maggiormente chiara..!"



Gyta
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Vecchio 02-03-2005, 14.06.00   #136
atisha
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belli i vostri confronti!..apparentemente discordanti solo nella Forma di esposizione...
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Vecchio 02-03-2005, 15.48.13   #137
Mistico
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Re: rispondo a Mistico !

Citazione:
Messaggio originale inviato da gyta
…a me faceva intendere tu ipotizzassi una totale non-libertà nostra, cosa discordante con l'essere (noi)essenza di Dio stesso.. : "Non possiamo fermare niente, non possiamo girare… ed il tempo taglia il nostro nastro esattamente dove e quando il romanzo impone.."
Visto che invece -a mio avviso- il "romanzo" =le nostre vite è scritto da noi, 'parti' di Dio!
Il romanzo ci parla di un uomo che scrive un solo capitolo dello stesso romanzo… il vero autore della trama di quel capitolo è il personaggio o l’autore del tutto completo? E’ sottile la questione… Una parte, può essere la mano che scrive… mentre avverte caldo macchiando il foglio di sudore, o avvertendo il freddo e scrivendo con tremore e pessima grafia… L’autore è la compiutezza del Tutto: è il Fato.
E’ per questo che ripeto, un po’ ovunque, che non è il Tutto ad avere uno scopo… ma le sue parti hanno quello di stare al proprio posto: in cima ad altre che sono nel passato, e sotto i piedi di altre ancora che sono nel futuro. Come le parole di un romanzo, come le pagine, come i capitoli… ma l’Opera è quella che è e non ha scopi, è l’Opera lo Scopo delle pagine, come il senso è lo scopo delle frasi. Quando ascoltiamo un discorso non attribuiamo alle parole il merito del significato, ma all’oratore. Ugualmente, noi siamo parole ed il nostro oratore è la Configurazione di Dio: “il Fato”. Non ci siamo messi da soli e per nostro volere in questo attimo del tempo!
Citazione:
…Ciò che invece nuovamente non comprendo (così come non era comprensibile e non è comprensibile affermare di essere Dio stesso -parti di Dio stesso, se vuoi- e concepire di non essere autori del romanzo stesso, come tu sembri incongruentemente deciso a sostenere..!! )
Incongruamente posso esprimermi. Posso ottenere risultati incongrui con le mie parole perché a questa parte mancano non una… ma molte rotelle ...Mi mancano le tue, per esempio; come a te le mie. Se sapessi qual è la giusta successione di parole da usare per dischiudere magicamente il tuo portale, le avrei già pronunciate. Vorrà dire che non è scritto che io faccia questo… e non c’è nulla da fare! Questo è un mio carisma, i tuoi sono altri.
Citazione:
…Cosa trovi d'incongruente tra l'essere Tutto ed il Tutto Possibile ?
Ci sono cose che resteranno idea e sono appunto “idee”, queste cose che non si realizzeranno appartengono al Tutto quanto al Nulla incluso nel Tutto. Le idee sono quel che noi crediamo alternative a nostra disposizione (per il nostro libero arbitrio) di decidere se far questo o quello… invece poi facciamo quel che ieri era futuro e domani sarà passato: facciamo quel che va fatto, bene o male che sia. Le alternative “scartate” restano nel Nulla quali idee che hanno avuto il proprio tempo… e come ogni altra cosa hanno lasciato il posto a cose nuove.
Il Tutto Possibile è la fatale configurazione di Dio, il Tutto Completo è quello più le idee venute in esistenza ma finite nel Nulla. Non è facile dire a parole… Vieni a vedere da qui, ti offro anche un caffè!
Citazione:
…Altra incongruenza, domandi :"Cosa resterà nel Nulla incluso nel Tutto se il tempo è infinito e le cose infinite????
Risposta(tua!): 'NULLA' "
Ora qui in occidente…
Per comprendere il Nulla bisogna pensare al Resto (Tutto meno noi) intorno a noi... Tu avverti quel che è, ed immagini che avrebbe potuto essere tutt’altro. Questa sensazione, questa idea, è la evocazione realizzata del Nulla: Il nulla è fatto di ogni variante non compiuta di ogni cosa che in qualunque possibile momento poteva essere diversa da quel che poi è stato, è necessariamente un punto diffuso senza dimensioni, senza luogo eppure ovunque distribuito nel tempo… e vuoto.

Chi ha detto che diciamo cose diverse?

Ultima modifica di Mistico : 02-03-2005 alle ore 16.04.38.
Mistico is offline  
Vecchio 02-03-2005, 16.05.50   #138
oizirbaf
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... il Nulla e' la nostra liberta', il regno delle nostre Possibilita'.
Estrarre dal Nulla la nostra vita e' scrivere la nostra storia.
... librarsi, vento nel vento del tutto, e' la nostra saggezza.
Lo scopo del Tutto e' non avere scopi: il nostro scopo e' invece uscire dal nostro scopo, dal nostro io, per diventare Noi, Mistero, particella dell'Universo ... el naufragar ci e' dolce in questo Oceano-Mare, senza scopo se non il suo perenne farsi-disfarsi-fluire.
oizirbaf is offline  
Vecchio 02-03-2005, 16.15.46   #139
Kannon
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Messaggio originale inviato da oizirbaf


Lo scopo del Tutto e' non avere scopi


Obbligato, a nessuno scopo?



Ciao.
Kannon is offline  
Vecchio 02-03-2005, 17.08.00   #140
Kannon
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Messaggio originale inviato da Mistico
Fabrizio forse intendeva che tanto non ha scopo che il proprio è non averne... Non vedo obblighi.

Così, se ne volesse, non ne avrebbe?

Adesso, lo vedi?

Obbligato, a nessuno scopo?



Ciao.
Kannon is offline  

 



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