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Vecchio 20-08-2006, 20.56.55   #21
Lucio Musto
Rudello
 
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
....


Puoi rivolgerti a Uno, il moderatore non c'entra nulla.
Se veramente ti interessa, cosa di cui dubito perdonami, ....


Veramente il mio desiderio era solo cercare di capire, non polemizzare, poiché l'argomento (credimi), mi interessa.
Vedo che talvolta, come in questa tua risposta, riesco invece ad intendere perfettamente le tue parole, sia nella lettera che nel concetto.

Cosa mi era poco chiaro invece?... mi permetterò di riportare un tuo periodo:

"Il discorso si fa lungo ma provo ad accennare qualcosa, se prendo una busta da lettera e ci faccio un sigillo di ceralacca, non è detto che non possa farne uno anche tu lungo il bordo della chiusura, però mentre i sigilli materiali provengono dall'uomo e come chiunque può farli chiunque può toglierli, i sigilli di cui parlavo provengono sempre da uomini... ma uomini che possono appartenere a due tipologie, l'Uomo di potere come lo hai definito tu, che per smitizzare a favor di pubblico (so che tu non lo mitizzavi) è un Uomo che ha una buona consapevolezza e quindi sa come muoversi tra le leggi dell'Universo nè più nè meno, l'altro caso è un uomo, semplice come chiunque altro che però fa parte di un qualche tipo di organizzazione e quindi prende il potere che usa da essa spesso senza molta consapevolezza, ripete cose che gli vengono insegnate... a volte le due figure possono coincidere...."

... ecco. Questo, ed anche i successivi. Non mi riesce proprio di capirne il significato "in italiano"!... assai prima del concetto, che non saprei quindi se condividere o meno.
Siccome presumevo di conoscerlo, l'italiano, mi sono chiesto se fosse il vostro un gergo particolare. Tutto qui.
Evidentemente è una mia limitatezza, e non darò ulteriormente fastidio.

Cordialità, Uno (scusa per il "moderatore", l'avevo letto come attributo al tuo nome, qui, a sinistra dell'intervento).
Lucio Musto is offline  
Vecchio 20-08-2006, 23.35.00   #22
angelo2
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
Come risposta vale una parte dell'ultimo post rivolto a Marynella..

di fatto è tutto meno che consapevole... ma non è la sola cosa... quasi tutta la nostra vita è così...



e perchè mai Uno? se la scelte vengono fatte dal diretto interessato in base ai dati che dispone, perchè non dovrebbero essere consapevoli?
con il termine "Consapevoli" non voglio dire che siano scelte giuste, solo consapevoli.
angelo2 is offline  
Vecchio 21-08-2006, 00.02.13   #23
angelo2
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?

vorrei aggiungere, forse mi avvicino di più al punto, che è bene non scambiare le scelte consapevoli con le "non scelte". Si può vivere una vita su un disegno preconfezionato perchè non abbiamo voglia di sceglierne uno che più ci si adatta.
ma in fondo mi rettifico nuovamente, si tratta sempre di una scelta consapevole
angelo2 is offline  
Vecchio 21-08-2006, 00.44.28   #24
Uno
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?

Citazione:
Originalmente inviato da VanLag
Ma a me personalmente hai risposto e sei stato intelleggibile anche perché fai delle concessioni alla ragione che rendono il discorso appunto intelleggibile. Esempio pratico la tua rappresentazione di “un potere più grande” sia come il Dio personale, cioè, Dio o Cristo, sia come un principio impersonale cioè l’Universo.
Come sai se dici Dio il mio sistema va in program ceck mentre se dici l’Universo l’elaborazione va avanti anche se ha la U maiuscola, (il mio software non è case sensitive).
Quanto esprimi ha anche una certa logica ed è stato piacevole ed interessante leggerti.

Ormai dovresti conoscermi e sapere che anche se dico Dio non sto parlando di un vecchio con la barba... e corrisponde perfettamente all'Universo che scrivo maiuscolo per rispetto, come quando scrivo Uomo riferendomi a particolari individui, Cristo se vogliamo aprire una parentesi è un "sottoinsieme" (non è esatta come parola) dell'Universo o di Dio, è suo figlio (come lo siamo anche noi) e allo stesso tempo è della stessa sostanza (come lo siamo noi anche se non ne siamo coscienti)... esotericamente è risaputa anche la sua collocazione dimensionale (intendo spazio e luogo), che evito di scrivere ora per non far partire la serie di post che ci porterebbero fuori tema.

Citazione:
Faccio su Sai Baba una parentesi fuori 3d che però mi sembra importante. [....]

Sai Baba ai miei occhi è un buon manager dei fenomeni spirituali, ha attirato intorno a se un grosso potenziale di attenzione e quindi una grossa energia, questo gli da dei meriti, inoltre alcuni seguendolo anche da lontano poi fanno qualcosa di buono o trovano delle strade, nell'economia dell'Universo c'è bisogno anche di personaggi così... ma non lo vedo nè Avatar ne Santo.. non c'è in lui quell'amore incondizionato che deve essere prerogativa di tali esseri, inoltre nei suoi scopi c'è ancora molto della persona per quanto ben nascosta. Con questo sto solo dicendo quello che vedo e percepisco... la "sua" (del suo movimento) energia la sento anche senza andare nel suo ashram... inoltre sono certo che anche le testimonianze di suoi abusi sono false... quindi come te non ne dico nè bene nè male... forse solo che un paio di gradini più in basso di dove si è messo e dove lo hanno messo, a qualcuno può servire, ed anche per te in quel momento può essere stato un aiuto, ti ha predisposto.


Citazione:
Io non ho detto che tu hai detto che U.G. è o era demente.

Ho solo chiarito

Citazione:
Comunque U.G. ha avuto quel periodo nel quale non sapeva più associare il nome alle cose che vedeva, dopo quella che lui chiama la calamità e che noi chiamiamo l’illuminazione.
Dici che ha ricostruito - anche se non oggettivamente – la sua capacità di relazionarsi con la vita che lo circonda. Quel “non oggettivamente” può essere pieno di senso del tipo che le relazioni che ora ha non sono più duali, cioè non c’è più un soggetto contornato da oggetti, ma parla da un punto di vista di unità, ma non sono certo che tu lo dica in quel senso. Lo dici in quel senso?

Siamo un pò fuori tema.... ma ormai ci siamo...
No lo dico nel senso che qualora quel processo da lui sperimentato avvenga con una preparazione, qualora ci sia un aiuto, c'è una strada di "ritorno" piena e "sicura", cosa che lui ha rischiato di perdere ed in parte ha perso.. (la strada) per questo la vede come una calamità... anche se lui usa altri termini, ti perdi a tutti gli effetti... la fiaba di pollicino e delle molliche di pane indica le "astuzie" perchè non avvenga.
Detto molto tecnicamente, devi arrivare ad un punto di velocità talmente forte che nella nostra percezione umana corrisponde ad uno stallo, il nostro campo magnetico implode e per un tempo variabile (potrebbe anche essere per sempre e li subentra la pazzia) la memoria si dissolve, se ci arrivi preparato hai... diciamo una copia di backup, che però è nuda cruda, solo dati oggettivi, niente di personale, per cui più o meno aiutato una volta fatto il "botto" ripristini la memoria pulita, priva di contaminazioni ed in un certo senso sei un Uomo e per di più nuovo, sei rinato e torni bambino senza perdere la capacità di relazione con gli altri, cosa che è successa a U.G. (anche se recuperata in minima parte), e senza ricominciare proprio tutto da capo...


Citazione:
Interessante anche la tua affermazione che sai cosa ha provato e per dove è passato, il che implica che pensi di avere attraversato un’esperienza analoga.
Puoi rifiutarti di essere radiografato ma è ovvio che ora la mia curiosità ti sottoponga ai raggi X. Non so quanto sai di U.G. (c’è un abbastanza esauriente biografia nel sito che immagino tu abbia letto), ma gli effetti posteriori alla calamità sono stati un reazione allo “svuotamento” al quale era arrivato, quello svuotamento che esprime molto bene, mi pare quando parla della panca di Sanen, dove finì la sua ricerca. E’ in quel momento che c’è stata “l’esplosione” indipendentemente dal follow-out successivo e la mia curiosità e di capire quanto simile sia stata la tua esperienza.
Per altro, non ti biasimerò, se ritieni di non volere ampliare il discorso qui, anche se credo sia un dono condividere le esperienze, quanto più esse sono importanti. Comunque mi sono permesso di chiedertelo solo perché tu hai fatto quella affermazione. (PUNTO).

Non lo conosco di persona ma ne so abbastanza da riconoscere cosa gli è successo, lo "svuotamento" andrebbe fatto solo dopo aver preparato "la copia" ottimizzata e pulita della memoria (non sto parlando di analisi o robe del genere, quelli sono un pò scimmiottamenti -mi perdonino i professionisti, loro non c'entrano nulla- di qualcosa di più profondo), purtroppo spesso in ambienti anche spirituali si seguono alcune... tecniche o si operano dei cambiamenti negli individui senza sapere completamente cosa si sta facendo... anche in ambienti molto colti come quello da cui proveniva U.G.
I tempi canonici di recupero sono dai 3 giorni ad una settimana... qualcuno se la cava con 5, altri meno... altri più, comunque per quanto io sia per l'apertura Van, oltre che provenire da una scuola di tipo ermetico mi rendo conto che non serve a nulla dire certe cose... non tutte insieme almeno... ci sono persone che fanno fatica a seguire post più lunghi di 4 righe.. è un filtro anche quello... anche volendo....

Ok i sigilli sono rimasti indietro, e ho allungato anche troppo questo post (apparentemente fuori tema, ma potrò usare alcune delle cose scritte oggi per chiarire il discorso sigilli) al prossimo assolutamente essi saranno l'obiettivo principale.

Citazione:
Non è facile tradurre in parole certe cose, ma spesso ha un suo senso farlo. Mi sento di ringraziarti, anche se non so bene il perché, forse perché sento un genuino impegno nel tentare di spiegare, cosa che non è proprio diffusissima.
Grazie a te... senza la tua voglia di dialogo probabilemente mi sarei fermato al 1° post
Uno is offline  
Vecchio 21-08-2006, 11.06.39   #25
VanLag
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?

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Originalmente inviato da Uno
Siamo un pò fuori tema.... ma ormai ci siamo...
No lo dico nel senso che qualora quel processo da lui sperimentato avvenga con una preparazione, qualora ci sia un aiuto, c'è una strada di "ritorno" piena e "sicura", cosa che lui ha rischiato di perdere ed in parte ha perso.. (la strada) per questo la vede come una calamità... anche se lui usa altri termini, ti perdi a tutti gli effetti... la fiaba di pollicino e delle molliche di pane indica le "astuzie" perchè non avvenga.
Come per Sai Baba, anche per U.G. vorrei fare delle precisazioni, (anche se fuori 3d), non tanto per te che hai delle idee precise in merito, quanto per altri eventuali lettori che possono essere interessati al “fenomeno”. Diciamo che è un “dovere di cronaca” che mi sembra opportuno, se si vuole dare spessore a questo scambio di informazioni, cioè alla comunicazione attraverso il forum.

L’uso del termine “calamità” da parte di U.G. è strumentale al suo obbiettivo, come strumentali sono i suoi attacchi alle religioni, ai maestri, agli insegnamenti ed alla ricerca.
In altre parti infatti definisce la nostra unicità come - una perla della quale ignoriamo il valore. – …… - Davvero non avete idee di quanto straordinaria sia. – dice.
Diciamo che il suo obbiettivo è abbastanza semplice e coerente nel senso che afferma che è la ricerca stessa che ci tiene separati dalla realizzazione di ciò che siamo, da lì il suo tentativo di strapparci la ricerca e nel farlo è una tigre che sta mettendo tutta se stessa nella lotta.

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Detto molto tecnicamente, devi arrivare ad un punto di velocità talmente forte che nella nostra percezione umana corrisponde ad uno stallo, il nostro campo magnetico implode e per un tempo variabile (potrebbe anche essere per sempre e li subentra la pazzia) la memoria si dissolve, se ci arrivi preparato hai... diciamo una copia di backup, che però è nuda cruda, solo dati oggettivi, niente di personale, per cui più o meno aiutato una volta fatto il "botto" ripristini la memoria pulita, priva di contaminazioni ed in un certo senso sei un Uomo e per di più nuovo, sei rinato e torni bambino senza perdere la capacità di relazione con gli altri, cosa che è successa a U.G. (anche se recuperata in minima parte), e senza ricominciare proprio tutto da capo...
Questo che esprimi ci stà nell’esperienza di U.G. ma di un tale fenomeno non ne parlano, ad esempio, ne Ramana Maharishi ne Nisargadatta Maharaji.
Ramana Maharishi invece parla come U.G. di un’esperienza di morte.
Puo’ essere che non ne abbiano parlato perché sono dati troppo tecnici o troppo individuali, oppure non ne hanno parlato perché non necessariamente succede a tutti la stessa cosa.

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Originalmente inviato da Uno
Non lo conosco di persona ma ne so abbastanza da riconoscere cosa gli è successo, lo "svuotamento" andrebbe fatto solo dopo aver preparato "la copia" ottimizzata e pulita della memoria (non sto parlando di analisi o robe del genere, quelli sono un pò scimmiottamenti -mi perdonino i professionisti, loro non c'entrano nulla- di qualcosa di più profondo), purtroppo spesso in ambienti anche spirituali si seguono alcune... tecniche o si operano dei cambiamenti negli individui senza sapere completamente cosa si sta facendo... anche in ambienti molto colti come quello da cui proveniva U.G.
Io ho avuto modo di conoscerlo e di restare un po’ con lui, non tantissimo ma abbastanza per studiare come “funziona” e posso assicurarti che al di là della sua filosofia così apparentemente scoraggiante lui ha una straordinaria intelligenza nel gestire i rapporti umani.
Non ha affatto perso la capacità di relazione. A questo indirizzo nel sito di riflessioni https://www.riflessioni.it/esperienze...UG.htm#Baveno. c’è una descrizione di un'attrice indiana, che ha frequentato molto U.G. che esprime, in maniera chiara ed efficace, il modo limpido col quale U.G. vive le relazioni umane.


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Originalmente inviato da Uno
comunque per quanto io sia per l'apertura Van, oltre che provenire da una scuola di tipo ermetico mi rendo conto che non serve a nulla dire certe cose... non tutte insieme almeno... ci sono persone che fanno fatica a seguire post più lunghi di 4 righe.. è un filtro anche quello... anche volendo....
Appunto come tu dici ci sono persone a cui questi discorsi sono preclusi perché hanno un diverso back-ground culturale. Lo stesso sarebbe per me se leggo un 3d dove si parla di Baseball. Ma non credo che per sviluppare un discorso ci debba necessariamente essere l’interesse di tutti.
Sull’utilità o meno ci sarebbe da parlane. In un 3d con te ho affermato, più o meno, che un approccio dialettico è pressoché inutile ai fini di crescita personale ma è un’affermazione parzialmente vera....


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Originalmente inviato da Uno
Ok i sigilli sono rimasti indietro, e ho allungato anche troppo questo post (apparentemente fuori tema, ma potrò usare alcune delle cose scritte oggi per chiarire il discorso sigilli) al prossimo assolutamente essi saranno l'obiettivo principale.
Si i sigilli sono rimasti indietro per colpa anche mia…… chiedo venia e torno in buon ordine nel mio scranno di lettore.

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Vecchio 21-08-2006, 12.03.45   #26
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?

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Originalmente inviato da VanLag
Questo che esprimi ci stà nell’esperienza di U.G. ma di un tale fenomeno non ne parlano, ad esempio, ne Ramana Maharishi ne Nisargadatta Maharaji.
Ramana Maharishi invece parla come U.G. di un’esperienza di morte.
Puo’ essere che non ne abbiano parlato perché sono dati troppo tecnici o troppo individuali, oppure non ne hanno parlato perché non necessariamente succede a tutti la stessa cosa.

Ti metto tre stralci dalla pagina https://www.riflessioni.it/enciclopedia/maharaj.htm
Citazione:
......Ramana non ebbe maestri, non lavorò, non si sposò. Ragazzino, dopo una tremenda esperienza di alterazione della coscienza fino alle soglie della morte, abbandonò il villaggio natale.....
Citazione:
L'"esplosione" interiore avviene dopo tre anni,
Citazione:
Tu sei quel puntolino, e muovendoti ricrei ogni volta il mondo. Ti arresti, e il mondo scompare. Va' dentro, e vedrai che quel punto luminoso è l'"io sono", come il riflesso nel corpo dell'immensità della luce. Solo la luce è, tutto il resto appare"
Da cui posso dirti che anche se ne parlano in altro modo, come è giusto che sia, l'esperienza è la stessa in sostanza.


I Sigilli


Utilizzo la firma di Yam, sapendo che ne sarà contento
Citazione:
Per mezzo dell’impronta risaliamo al sigillo e a colui al quale appartiene l’impronta e il sigillo e al quale l’una e l’altra cosa sono perfettamente uguali.
San Basilio Vescovo III secolo

L'impronta sappiamo che è il negativo della forma, è uno stampo con il quale è possibile riprodurre delle forme identiche, se noi non pensiamo a forma solo come raffigurazione nella dimensione... intendo per esempio che conosco la forma di un televisore come parallelepipedo, con tasti, uno schermo ect, ma ne percepiamo esploriamo anche la sua estensione, es nel televisore l'emanazione dei raggi, sia luminosi visibili che di altro tipo, dicevo che se non pensiamo alla forma solo come modello statico possiamo immaginare che la catena di montaggio della fabbrica dei televisori (impronta e stampo) seppur non direttamente predispone la casa dove mettiamo il televisore a ricevere i programmi delle emittenti.
Voglio solo mettere in chiaro, che noi nel caso del battesimo ect non siamo il televisore ma la casa e chi ci vive, qualcuno dirà:"e io non ascolto e non vedo il televisore"... eppure lui sta acceso in sottofondo, finchè non ne prendo atto... dopo è acceso lo stesso ma qualcosa cambia... posso anche usufruirne
La metafora è riuscita bene dal mio punto di vista, ma non so se e quanto comprensibile, quindi mi fermo.
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Vecchio 21-08-2006, 12.19.32   #27
Uno
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?

Citazione:
Da cui posso dirti che anche se ne parlano in altro modo, come è giusto che sia, l'esperienza è la stessa in sostanza.

Anche se con le differenze che ti ho detto due post fa... U.G ha rischiato di non tornare
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Vecchio 22-08-2006, 17.52.32   #28
Uno
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?

Provo ad andare avanti un momento... riprendo la metafora della televisione, cerchiamo di "sezionarla".
Abbiamo detto che noi siamo la casa ed i suoi occupanti (potrebbe essere carino anche studiare la storia degli occupanti... noi siamo convinti di essere dei single padroni del nostro appartamento )
La fabbrica è la Chiesa Cattolica (in questo caso ma vi sono altri tipi di sigilli), il negoziante che ce la vende e installa è la parrocchia dove pratichiamo o praticavamo... a questo punto mancano due cose che ci sfuggono... la prima l'abbiamo vista, che non ci accorgiamo di averla sottofondo... continua a funzionare e noi non la ascoltiamo con l'attenzione cosciente... ma la seconda è che c'è qualcuno che trasmette i programmi tv , il fatto che questo modello di tv sia presintonizzata non significa che lo sia in maniera errata, significa solo che riceviamo le notizie da essa anche quando capitano di fronte a casa nostra, invece che affacciarci alla finestra continuiamo ad ascoltare le notizie che ci da lei.
Esiste un tecnico che possa chiuderla o cambiare sintonia? Mah... si ci sono... ma è necessario? Sembra la barzelletta del cane che si morde la coda, a chi servirebbe non lo troverà e chi potrebbe trovarlo non ne ha bisogno perchè è in grado di sfruttare quel segnale che entra in casa per ciò in cui va bene, ma è anche in grado di comprarsi una radio, un'altro tv a schermo piatto, uno al plasma etc etc... fin quando non vedrà alla finestra che c'è il sole e che è piacevole affacciarsi, invece chi avrebbe bisogno dell'altro tecnico non lo troverà perchè ogni tanto guarderà il tv, ci vedrà la ripresa del panorama furoi di casa sua... e crederà di guardare fuori....
Poi oggi ci sono quelli che continuano a comprare televisori ma non ne guardano neanche uno... tutti di sottofondo....

Che differenza c'è con le iniziazioni? Beh per rimanere in tema Cattolico le iniziazioni qui sono la consacrazione a sacerdote ed i passaggi successivi di grado... ma non spiega cosa sono o cosa dovrebbero essere... e visto che non interessa a nessuno... sono tutte stupidaggini che non esistono e che ho terminato la discussione secondo il thread o filo iniziale vi auguro un buon proseguimento.

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Vecchio 13-09-2006, 09.25.06   #29
Mary
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?

Io non sono più cattolica ma questo non vuol dire che rinneghi la cristianità.

Non vi pare che vi sia un poco di confusione nel dire cattolico uguale cristianità? il cristianesimo si è frammentato in così tante chiese che quasi hanno svuotato l'essenza stessa che è amore e comprensione e tolleranza.

Del vero cristianesimo, non parlo dei vangeli apocrifi, ma dei vangeli ufficiali dalle chiese viene applicato ben poco, per non osare dire più niente.

Io non rinnego niente di quel che è stata la mia storia, tutto era necessario al mio cammino.
ciao
mary
Mary is offline  
Vecchio 14-09-2006, 00.15.16   #30
cstg
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Riferimento: Che significa non essere Cattolici?

Che dire, che dire....
In sintesi, grosso modo son d'accordo con te, Mary.
Le religioni, un ammasso di regole dogmatiche, atte a frazionare Dio Stesso.
Che significa non essere cattolici? Quel che significa NON essere trevigiani, NON essere milanisti, NON essere musulmani, NON essere qell'altro... Ma che è, definirsi NON essere? Come nelle etichette "non contiene polifosfati" Ma non contiene neppure topi morti, ddt, e sai che lista di"NON"...
Personalmente VORREI esser cristiano, ma è difficile AMARE IL PROSSIMO COME ME STESSO E FARGLI QUEL CHE VORREI MI FACESSE Con questo insegnamento del Maestro dei Maestri , tutto il resto di qualsiasi religione, diventa dettaglio di poco conto, irrilevante...
Saluti a tutti
cstg is offline  

 



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