Il Corano afferma ripetutamente di essere un testo inimitabile, una rivelazione unica nel suo genere, impossibile da eguagliare in contenuto, stile e profondità spirituale. È su questa pretesa–nota come "iʿjāz al-Qurʾān" –che si fonda una parte fondamentale della fede islamica: la convinzione che nessun essere umano o collettivo possa produrre nulla di simile. Ma è davvero così?
Se mettiamo sotto esame le ragioni per cui si dice che il Corano sia inimitabile, e le confrontiamo con un altro testo religioso precedente, il Tanakh (la Bibbia ebraica), scopriamo che nessuna di queste caratteristiche è esclusiva del Corano.
Anzi, molte erano già presenti in pieno nella tradizione ebraica.
Vediamo punto per punto.
1. Il linguaggio
Corano: Spesso si sottolinea la bellezza linguistica del Corano,la sua struttura ritmica, l'uso delle rime, delle pause, delle immagini poetiche.
✅ Tanakh: Sì, assolutamente. L'ebraico biblico ha una poesia potente, con parallelismi, giochi di parole, metafore, ritmo. I Salmi, Isaia, Giobbe, perfino i racconti di Genesi, sono scritti con una maestria che ha influenzato millenni di letteratura.
Lo stile del Tanakh è ricco, espressivo, complesso. I Salmi sono stati cantati e recitati per secoli, suscitando emozioni e devozione. Giobbe e Isaia contengono passaggi di una profondità poetica e teologica altissima.
2. Il contenuto
Corano: Nel Corano si trovano storie di profeti, norme morali, leggi, ammonimenti, metafore spirituali e simboli.
✅ Tanakh: La Tanakh contiene insegnamenti morali (Proverbi), leggi civili e religiose (Levitico, Deuteronomio), riflessioni sull'esistenza e il dolore (Giobbe), profezie, poesia e molto altro. Tratta l'uomo, Dio, la sofferenza, la giustizia, la redenzione con enorme varietà e profondità.Contiene la Torah, i Profeti, gli Scritti sapienziali. C'è una varietà enorme di contenuti: norme giuridiche (Torah), profezie (Isaia, Geremia), poesia spirituale (Salmi), riflessioni esistenziali (Qoèlet), racconti storici.
3. Aspetti scientifici
Corano: Viene spesso detto che anticipa scoperte scientifiche moderne.Alcune affermazioni del Corano che vengono ritenute miracoli scientifici (come lo sviluppo embrionale, la forma della Terra, le barriere tra mari) erano in realtà già conosciute all'epoca attraverso le tradizioni greche, indiane e babilonesi. Quindi non si tratta affatto di miracoli, ma di conoscenze umane preesistenti.
❌ Tanakh: Anche la Bibbia ebraica ha riferimenti cosmologici, biologici, atmosferici... alcuni dei quali sono stati interpretati retroattivamente come "scientifici" e come il Corano, non è un libro scientifico ma religioso.
4. Profezie
Corano: I musulmani affermano che contiene profezie avverate.
✅ Tanakh: Isaia 53 è uno dei testi più discussi: una profezia su un "servo sofferente" che molti cristiani (e non solo) leggono come un riferimento messianico. Numerose altre profezie della Tanakh si sono rivelate influenti e "avverate" nella storia di Israele e non solo.
5. Effetto spirituale
Corano: Il Corano ha cambiato la vita di milioni di persone, commuove chi lo ascolta, ispira fede, sottomissione, timore di Dio.
✅ Tanakh: Anche la Tanakh ha cambiato vite. È il fondamento del giudaismo e ha influenzato profondamente anche il cristianesimo. Ha ispirato preghiere, conversioni, riforme spirituali. I Salmi sono ancora oggi tra i testi più letti e meditati al mondo.
6. Recitazione cantata
Corano: La sua recitazione (tajwid) è una forma d'arte e devozione.
✅ Tanakh: Anche l'ebraismo ha una tradizione antichissima di cantillazione (ta'amim), con accenti musicali usati per recitare la Torah, i Profeti e gli Scritti. Il canto sacro fa parte della liturgia ebraica da millenni.
7. Miracoli numerici
Corano: Il Corano contiene simmetrie numeriche, ripetizioni precise, giochi con lettere e numeri.
✅ Tanakh: Anche nella Tanakh si trovano numerologie complesse: il numero 7, il 40, il 12, e molte strutture poetiche e simboliche. La ghematria (valore numerico delle lettere) è una pratica antica. La simbologia numerica è ovunque, e spesso molto più sofisticata.
8. Incorruttibilità del testo
Corano: Si dice che il Corano non sia stato mai modificato.Il Corano è stato tramandato oralmente e scritto presto.
✅ Tanakh: Anche la Tanakh è stata conservata con grande cura. I manoscritti del Mar Morto dimostrano che, in oltre 2000 anni, i cambiamenti sono stati minimi. Il lavoro dei Masoreti è un capolavoro di conservazione testuale.
L'ebraismo aveva già un sistema di copiatura e memorizzazione rigorosissimo, e anche tradizioni orali parallele (come la Mishnah). La Tanakh era già considerata sacra e "non modificabile" molto prima del Corano.
Conclusione
Se il Corano è inimitabile, allora anche la Tanakh lo è. Tutti gli elementi che dovrebbero rendere il Corano "divino" esistevano già, e spesso in forma più antica e più complessa, nella Bibbia ebraica.
Quindi l'affermazione coranica:
> "Se avete dei dubbi su ciò che abbiamo fatto scendere sul Nostro servo, portate una sura simile..." (Sura 2:23)
...è una sfida già persa in partenza.
Il Tanakh aveva già linguaggio elevato, contenuto profondo, profezie, musicalità, potenza spirituale, struttura numerica, trasmissione accurata.
E se una delle affermazioni centrali del Corano – la sua presunta unicità – è falsa, allora dobbiamo chiederci: può davvero venire da Dio? Un'affermazione falsa può provenire da una fonte perfetta?
E se il Corano contiene un'affermazione falsa (cioè quella di essere unico), allora non può venire da Dio.
Perché Dio non sbaglia. Non mente.
E non ignora ciò che ha già ispirato secoli prima.
Nota personale
Questa non è una lotta contro l'Islam. Sono stata musulmana per 20 anni. Ho creduto, ho seguito, ho difeso questa religione.Ma andando a fondo, ho cominciato a notare alcune cose. Ho cercato la verità, con sincerità, senza preconcetti.
E cercando risposte, con onestà, ho scoperto tutto questo.
Non dico che la religione ebraica sia quella giusta.Non sto cercando un'altra religione, ma la verità,
anche se costa. Anche se fa male.
Perché alla fine, la verità è l'unica cosa che conta.
Chi cerca, trova. Ma solo se ha il coraggio di mettere in discussione tutto.
Ben arrivata Stefania. Che dire? Il mio percorso è stato diverso dal tuo. Ho creduto fervidamente nel cristianesimo fino ai 14-15 anni. In seguito mi sono intiepidito, passando per tutti i livelli tipici, fino a giungere ad un panteismo universale. Da circa 40 anni non credo ad esseri superiori, cercando comunque di mantenere il massimo rispetto (ed anche una specie di ammirazione) per chi ci crede. Buona ricerca della e nella verità.
Benvenuta in logos, Stefaniaaa, la questione che poni é interessante.
Fa parte di qualsiasi narrazione mitologica il bisogno di costruire uno stile estetico che dia più forza alla narrazione stessa.
Anche l'Iliade ha un alto valore stilistico, ed é attribuita nell'origine ad un unico personaggio, oltretutto cieco.
Insomma l'affermazione che un testo abbia caratteristiche stilistiche formatesi in maniera magica tende a rafforzarne il valore mitologico.
Nel caso poi dell'islam la magia é attribuita anche alla lingua nella quale é scritto lo stesso corano.
Sono tutte affermazioni, di bellezza, di unicità, di magia, che servono a favorire lo sviluppo di quel messaggio, e in effetti l'islam ha uno sviluppo dimensionale nella sua fase iniziale che non ha pari in tutta la storia umana.
Su queste cose é inutile domandarsi se sono "vere", esse fanno parte di una categoria di concetti che definisco "essere funzionale", costruzioni simboliche Il cui senso sta nel fatto che gli individui, credendoci, riescano a realizzare qualcosa di utile per la società di cui sono parte.
Benvenuta Stefaniaaa.
Di libri sacri veri ce ne può essere solo uno, oppure nessuno, e sempre che la verità, oggetto della tua ricerca, esista.
Se invece non esiste, rimane sempre la positività del tuo ricercare.
Per quanto riguarda i testi sacri per me sono espressione dell'idolatria della scrittura, a cui non sfuggono gli stessi scienziati alla ricerca di una teoria del tutto, unica se non definitiva.
Citazione di: Stefaniaaa il 30 Luglio 2025, 21:20:26 PM4. Profezie
Corano: I musulmani affermano che contiene profezie avverate.
✅ Tanakh: Isaia 53 è uno dei testi più discussi: una profezia su un "servo sofferente" che molti cristiani (e non solo) leggono come un riferimento messianico. Numerose altre profezie della Tanakh si sono rivelate influenti e "avverate" nella storia di Israele e non solo.
Come quelle di "Daniele", tutte profezie sul secondo secolo AC, tutte corrette, da parte di uno che stando all'attribuzione del testo scriveva tre secoli prima... e invece no, anche "Daniele" era del secondo secolo AC e le profezie le aveva già viste avverarsi, si finge perciò autore del quinto secolo AC per azzeccarle tutte tranne una, l'ultima, l'unico evento che non si era ancora verificato, e la toppa, l'unica vera predizione in quel tomo la sbaglia clamorosamente. Di questi "divinamente ispirati" stiamo parlando, gente che produceva falsi con l'abilità di uno scolaro, non essendo neanche capaci di cammuffare il lessico e venendo clamorosamente sgamati da qualche professore del futuro, compreso il fantasioso racconto di "Esodo" di cui dopo milioni di euro spesi in ricerche non si è ancora trovata nessuna traccia.
Al di là di questo, che serviva solo a controbilanciare le tre righe di elogi che fai verso la Tanakh contro la mezza striminzita del Corano (si vede che hai il dente avvelenato), avendoli letti entrambi mi limito a dire che, contenuti a parte, a livello di testo, l'antico testamento è di una qualità che il Corano può solo ammirare, il Corano sembra un bel testo caduto per terra e rilegato a caso.
Attento, Inverno, che quelli I musulmani sono permalosi. Ci mettono poco a metterti nella lista nera.
Non ho mai letto il Corano, e quindi non posso valutare, anche perché a quanto dicono loro il Corano va scritto e letto solo in arabo, l'unica lingua che può riportare le parole del "profeta" senza essere sacrilega.
Comunque lo stile é questione di gusti, se loro vedono il loro testo come bello, perché li devi contraddire, mica sei tu che te lo devi imparare a memoria? Impara da jacopus che, pur non credendo, dice di ammirare coloro che credono.
Se tu non riesci a "vedere" la bellezza che c'é nel Corano, impara a rispettare tutti coloro che invece questa bellezza la vedono.
Ma come si spiega l'ampia diffusione di testi sacri comprensibili a pochi, perchè pochi erano quelli che sapevano leggerli ieri, quanto pochi sono quelli che sanno tradurli e interpretarli oggi?
Non è certo quindi il contatto diretto con la loro presunta perfezione, che ne ha determinato il grande seguito.
Certo, questo possono essere recitati, che però è una lettura di seconda mano, che richiede in ogni caso richiede un intermediario
Citazione di: iano il 31 Luglio 2025, 20:38:02 PMMa come si spiega l'ampia diffusione di testi sacri comprensibili a pochi, perchè pochi erano quelli che sapevano leggerli ieri, quanto pochi sono quelli che sanno tradurli e interpretarli oggi?
Non è certo quindi il contatto diretto con la loro presunta perfezione, che ne ha determinato il grande seguito.
Certo, questo possono essere recitati, che però è una lettura di seconda mano, che richiede in ogni caso richiede un intermediario
Certo le religioni sono più articolate di un libro, esse hanno comunque sempre bisogno di una narrazione mitologica, di una narrazione, cioé, che sia in grado di suscitare forte emozione quando viene narrata. Naturalmente per narrarla servono gli intermediari, anche perché la religione si mantiene come fatto pubblico e sociale, nel momento in cui gli togli la socialità, e la trasformi in qualcosa di individualistic o ne snaturi Il ruolo sociale.
Citazione di: anthonyi il 31 Luglio 2025, 15:27:20 PMSe tu non riesci a "vedere" la bellezza che c'é nel Corano, impara a rispettare tutti coloro che invece questa bellezza la vedono.
Io rispetto le persone, rispetto anche Jacopus che ama Dostojevksi, nonostante penso che Dostojevski scriva molto male (effettivamente è un interessante paragone col Corano), non ho paura che i fan di Dostojevski mi mettano in una lista nera perchè critico un libro. La possibilità di offendere è congenita nella libertà di parola, senza possibilità di offendere non c'è libertà di parola, ne deriva che bisogna rischiare di offendere per essere sinceri.
Preciso che il mio post non è nato con l'intento di creare una gara tra Tanakh e Corano, né per stabilire quale sia più bello, poetico o scritto meglio. L'obiettivo è un altro: fare un confronto logico e dettagliato per smontare – con mente lucida e razionale – il mito secondo cui il Corano sarebbe un testo inimitabile.
Credo che, se anche solo una falsità fosse presente in un libro che si dichiara divino, allora quel libro non può venire da Dio. E ammetto che, in fondo, una parte di me sperava ancora che qualcuno potesse mostrarmi un dettaglio che mi fosse sfuggito, qualcosa che potesse davvero sostenere l'idea dell'inimitabilità del Corano. Sarebbe stato per me un segnale forte, persino una speranza.
Citazione di: Stefaniaaa il 01 Agosto 2025, 10:58:15 AMCredo che, se anche solo una falsità fosse presente in un libro che si dichiara divino, allora quel libro non può venire da Dio.
Motivo per cui, se accettiamo questa premessa,
non sono divini neanche Bibbia e Vangelo.
Pieni di inesattezze naturalistiche e scientifiche, (davvero secondo voi il mondo e' stato creato in sette giorni e il sole gira intorno alla terra?) e di bizzarre prescrizioni etico giuridiche talmente strettamente legate al contesto e all'epoca contingente di una micro-tribu' (di pastori) da essere (assolutamente) ridicole nella loro pretesa di universalizzazione ed esportabilita': davvero vogliamo mettere a morte chi mangia gamberetti e veste con camicia e pantaloni fatti di due materiali diversi? No? Quindi, di che cosa parliamo?
Io, quando incontro qualcuno che mi dice che la Bibbia e', ad oggi, il testo migliore e piu' importante del mondo sono terrorizzato, ma non da lui o dalla Bibbia: da quello meno...
Citazione di: niko il 01 Agosto 2025, 11:28:45 AMdavvero vogliamo mettere a morte chi mangia gamberetti e veste con camicia e pantaloni fatti di due materiali diversi? No? Quindi, di che cosa parliamo?
Dov'è scritto questo?
Citazione di: Stefaniaaa il 01 Agosto 2025, 11:38:11 AMDov'è scritto questo?
Non mangiare crostacei > Deuteronomio
Non indossare vestiti fatti di due materiali diversi>
Levitico.
Ma c'è ne sono tantissime, di bizzarrie inattuali simili...
Perche' i testi "divini" direi che sono testi umani...
Citazione di: niko il 01 Agosto 2025, 12:44:58 PMNon mangiare crostacei > Deuteronomio
Non indossare vestiti fatti di due materiali diversi>
Levitico.
Ma c'è ne sono tantissime, di bizzarrie inattuali simili...
Perche' i testi "divini" direi che sono testi umani...
Non si può dire che un libro non sia divino solo perché non capiamo certe leggi. Se Dio ha dato certi comandi, un motivo ci sarà, anche se a noi può sfuggire.
Secondo me, per poter dire che un testo non è divino, bisognerebbe trovare prove che sia stato scritto da un essere umano, come errori concettuali, falsità o affermazioni incompatibili con la realtà (non parlo di errori grammaticali, ovviamente).
Anche il Corano ha leggi che sembrano strane, ma finché ho creduto che fosse rivelato da Dio, le ho seguite senza metterle in discussione.
Detto questo, non è che ora mi metto a seguire il Tanakh: prima di fare un passo del genere, sento il bisogno di studiarlo con attenzione e spirito critico.
A ogni modo, riguardo al divieto di indossare tessuti differenti, si riferisce a un unico capo misto, non a due capi diversi.
E se si legge la legge nel suo contesto – come quella precedente sul non accoppiare due specie animali – l'idea di coerenza e separazione tra categorie ha un suo senso.
Citazione di: Stefaniaaa il 01 Agosto 2025, 10:58:15 AMPreciso che il mio post non è nato con l'intento di creare una gara tra Tanakh e Corano, né per stabilire quale sia più bello, poetico o scritto meglio. L'obiettivo è un altro: fare un confronto logico e dettagliato per smontare – con mente lucida e razionale – il mito secondo cui il Corano sarebbe un testo inimitabile.
Credo che, se anche solo una falsità fosse presente in un libro che si dichiara divino, allora quel libro non può venire da Dio. E ammetto che, in fondo, una parte di me sperava ancora che qualcuno potesse mostrarmi un dettaglio che mi fosse sfuggito, qualcosa che potesse davvero sostenere l'idea dell'inimitabilità del Corano. Sarebbe stato per me un segnale forte, persino una speranza.
Ma che bisogno hai di smontare il mito del Corano? I miti servono a coloro che in essi credono, e se ci credono non esiste ragionamento che possa scalfire tale fede.
Finché tale fede non danneggia nessuno, e aiuta queste persone ad avere punti di riferimento nella vita qual'é il problema?
Tu infatti, a quanto pare, vivi una certa crisi d'identità spirituale, e me ne dispiace, ma é difficile che tu possa trovare segnali di risposta da queste parti, qui la maggioranza si compone di Piú o meno convinti nemici della fede, qualsiasi fede.
Da queste parti ebbe luogo una acerrima battaglia nella quale io ero praticamente solo contro tutti a difendere il diritto tradizionale dell'Italia di tenere nelle classi scolastiche il simbolo piú importante della nostra tradizione e cultura, cioé la croce.
Citazione di: Stefaniaaa il 01 Agosto 2025, 13:07:29 PMNon si può dire che un libro non sia divino solo perché non capiamo certe leggi. Se Dio ha dato certi comandi, un motivo ci sarà, anche se a noi può sfuggire.
Secondo me, per poter dire che un testo non è divino, bisognerebbe trovare prove che sia stato scritto da un essere umano, come errori concettuali, falsità o affermazioni incompatibili con la realtà (non parlo di errori grammaticali, ovviamente).
Anche il Corano ha leggi che sembrano strane, ma finché ho creduto che fosse rivelato da Dio, le ho seguite senza metterle in discussione.
Piu' falsita' del fatto stesso:
> che esista un Dio
> e che questo personaggio con tutto quello di meglio e di piu' interessante che ha da fare in un universo di novanta miliardi di anni luce di diametro e tredici miliardi di anni di durata si prenda il disturbo di dare dei comandi o dei consigli agli uomini
> e che questi, pur essendo onnipotente, amorevole e buono abbia pensato bene di creare un mondo, quantomeno materiale e terreno, di merda e di sofferenza infinita in nome del valore superiore della conoscenza e/o della liberta' (bella pensata! Davvero!).
La vedo difficile. Molto, difficile.
Citazione di: anthonyi il 01 Agosto 2025, 16:09:54 PMMa che bisogno hai di smontare il mito del Corano? I miti servono a coloro che in essi credono, e se ci credono non esiste ragionamento che possa scalfire tale fede.
Finché tale fede non danneggia nessuno, e aiuta queste persone ad avere punti di riferimento nella vita qual'é il problema?
Tu infatti, a quanto pare, vivi una certa crisi d'identità spirituale, e me ne dispiace, ma é difficile che tu possa trovare segnali di risposta da queste parti, qui la maggioranza si compone di Piú o meno convinti nemici della fede, qualsiasi fede.
Da queste parti ebbe luogo una acerrima battaglia nella quale io ero praticamente solo contro tutti a difendere il diritto tradizionale dell'Italia di tenere nelle classi scolastiche il simbolo piú importante della nostra tradizione e cultura, cioé la croce.
Non sto cercando di smontare il Corano per convincere gli altri. Se una persona sta bene nella propria fede e nella vita che conduce, davvero: meglio per lei, non ho nulla da ridire.
Ma come hai detto tu, io sto vivendo una crisi spirituale profonda, e non è arrivata per caso. È nata perché ho visto, letto, riflettuto... e alcune cose non tornano.
Il mio unico obiettivo, in tutto questo, è capire. Voglio essere sicura di avere ragione. Per me stessa.
Per questo ho condiviso il mio post su vari siti: non per provocare, ma per ascoltare più voci, raccogliere opinioni diverse e confrontarle con ciò che sto studiando.
Chi è in cerca della verità, non ha paura delle domande. Io sto facendo le mie.
Citazione di: Stefaniaaa il 01 Agosto 2025, 16:30:14 PM... e alcune cose non tornano.
Chi è in cerca della verità, non ha paura delle domande. Io sto facendo le mie.
Sarei proprio curioso di sapere quali sono le cose che per te non tornano.
Considera che le religioni sono costruite per tante persone, e le persone non sono tutte uguali, ciò che si adatta a qualcuno può non adattarsi ad altri.
Ad esempio io sono sempre stato perplesso di fronte al comandamento: "onora Il padre e la madre". Se uno si trova ad avere dei genitori problematici, che gli causano grandi sofferenze, cosa deve fare?
Citazione di: anthonyi il 01 Agosto 2025, 17:09:28 PMSarei proprio curioso di sapere quali sono le cose che per te non tornano.
Considera che le religioni sono costruite per tante persone, e le persone non sono tutte uguali, ciò che si adatta a qualcuno può non adattarsi ad altri.
Ad esempio io sono sempre stato perplesso di fronte al comandamento: "onora Il padre e la madre". Se uno si trova ad avere dei genitori problematici, che gli causano grandi sofferenze, cosa deve fare?
Le cose che non tornano nel Corano le ho già scritte nel post.
Non sto cercando assurdità nei testi per screditare l'Islam, ma sto semplicemente analizzando con logica ciò che viene presentato come divino e inimitabile.
Il mio obiettivo non è parlare male dell'Islam, ma ragionare su ciò che, secondo me, non quadra.
Quanto al comandamento "onora tuo padre e tua madre", sì, è presente sia nella Bibbia che nell'Islam. Ma nell'Islam, anche se i genitori sono tossici e creano problemi, il figlio dovrebbe comunque allontanarsi con rispetto e continuare ad aiutarli se sono in difficoltà.
Citazione di: niko il 01 Agosto 2025, 16:25:55 PMPiu' falsita' del fatto stesso:
> che esista un Dio
Bè, tu non credi proprio in Dio e questo è un altro discorso...
Io invece, anche se non capisco perché Dio ci abbia messi in un mondo di merda pieno di sofferenze, continuo a credere nella sua esistenza.
Hai mai letto Isaia nella Tanakh?
Citazione di: Stefaniaaa il 01 Agosto 2025, 10:58:15 AMCredo che, se anche solo una falsità fosse presente in un libro che si dichiara divino, allora quel libro non può venire da Dio.
Beh, te ne ho dato un boccone non esaustivo alla prima risposta, il cosidetto "Daniele" finge di essere uomo del quinto secolo (il "vero" Daniele) per fare predizioni sul secondo secolo, quando in realtà era una persona del secondo secolo che parla di eventi già avvenuti. Siamo oltre alle "predizioni vaghe di Nostradamus" siamo all'impersonare una persona morta tre secoli prima per concedere all'autore la capacità di fare previsioni magiche, ma gli esempi sono così tanti che si arriva a pagina venti.
Le pretese sul Corano sono dogmatiche, l'
inerranza del testo è un cappio al collo che i mussulmani si sono messi da soli e ora devono provare a conviverci, tanto come i fondamentalisti ebrei o cristiani. Pensa a Maometto, se hai letto il Corano sai che Allah lo prende continuamente in giro e lo tratta come un povero stolto, ma col passare degli anni Maometto viene divinizzato, nonostante le accuse di essere un falsificatore sono registrate nel Corano stesso, il dogma ha pian piano avvolto anche la sua figura, da uomo a (semi?)dio che vola sulla luna e la taglia a metà.
I libri sacri sono una fabbrica di atei senza pausa, se cerchi una nuova religione non leggere il suo libro sacro! E' veramente difficile alla fine di una lettura di quei testi rimanere seri e pensare che il creatore dell'universo apprezza mandrie di bovini come regalo dopo un saccheggio dei vicini, o che vuole gli vengano consegnate una quota di vergini, o che apprezza l'odore di grasso combusto, ci manca solo la porchetta con il bicchiere di birra, per questo Dio "umano troppo umano".
Citazione di: Stefaniaaa il 01 Agosto 2025, 16:30:14 PMNon sto cercando di smontare il Corano per convincere gli altri. Se una persona sta bene nella propria fede e nella vita che conduce, davvero: meglio per lei, non ho nulla da ridire.
Ma come hai detto tu, io sto vivendo una crisi spirituale profonda, e non è arrivata per caso. È nata perché ho visto, letto, riflettuto... e alcune cose non tornano.
Il mio unico obiettivo, in tutto questo, è capire. Voglio essere sicura di avere ragione. Per me stessa.
Per questo ho condiviso il mio post su vari siti: non per provocare, ma per ascoltare più voci, raccogliere opinioni diverse e confrontarle con ciò che sto studiando.
Chi è in cerca della verità, non ha paura delle domande. Io sto facendo le mie.
Quattro ciechi si riunirono un giorno per esaminare un elefante. Il primo toccò la gamba dell'animale, e disse: <<L'elefante è come un pilastro>>. Il secondo palpò la proboscide e disse: <<l'elefante è come una clava>>. Il terzo cieco tastò il ventre e dichiarò: L'elefante come una grossa giara>>. Il quarto infine mosse un orecchio dell'animale, e disse a sua volta: L'elefante e come un ventilabro>>. Poi cominciarono a disputare sull'argomento. Un passante chiese loro la ragione della discussione; essi gliela esposero, e lo incaricarono di farsene arbitro. Egli allora disse: <<Nessuno di voi ha visto bene l'elefante. Non ha l'aspetto di un pilastro ma le sue gambe sono appunto dei pilastri; non ha l'aspetto di un ventilabro, ma i suoi orecchi vi rassomigliano. Non ha l'aspetto di una giara, ma certamente il suo ventre è cosi. Non è una clava, ma soltanto la sua proboscide è simile ad una clava. In fondo l'animale è una combinazione di tutte queste cose: gambe, orecchie, proboscide e ventre>>.
In tal guisa disputano coloro che non hanno veduto se non uno degli aspetti della Divinità.
Shri Ramakrishna (alla ricerca di Dio) cap.687
Citazione di: InVerno il 01 Agosto 2025, 08:58:45 AMIo rispetto le persone, rispetto anche Jacopus che ama Dostojevksi, nonostante penso che Dostojevski scriva molto male (effettivamente è un interessante paragone col Corano), non ho paura che i fan di Dostojevski mi mettano in una lista nera perchè critico un libro. La possibilità di offendere è congenita nella libertà di parola, senza possibilità di offendere non c'è libertà di parola, ne deriva che bisogna rischiare di offendere per essere sinceri.
Libertà di parola vuol dire libertà di esprimere idee, e non c'é nessuna idea nelle offese. Dire che i musulmani non capiscono la qualità estetica del Corano non é un'idea, é solo un'offesa.
Per quanto mi riguarda, poi, i testi sacri di tutte le religioni dovrebbero avere una tutela particolare, dissacrarli ed offenderli vuol dire ferire in maniera profonda tutti coloro che in questi testi credono, chi lo fa dovrebbe essere sanzionato.
Citazione di: InVerno il 01 Agosto 2025, 08:58:45 AMIo rispetto le persone, rispetto anche Jacopus che ama Dostojevksi, nonostante penso che Dostojevski scriva molto male (effettivamente è un interessante paragone col Corano), non ho paura che i fan di Dostojevski mi mettano in una lista nera perchè critico un libro. La possibilità di offendere è congenita nella libertà di parola, senza possibilità di offendere non c'è libertà di parola, ne deriva che bisogna rischiare di offendere per essere sinceri.
😁. Questa me l'ero persa nel flusso di coscienza del forum. "Son Zeneise, riso reou, strinzo i denti e parlo cieu". Ma non avevi detto che Genova non ti piaceva? evidentemente questo è un carattere genetico di tutti i liguri. Ad ogni modo, forse perché non sono originario della Liguria, questa roba che libertà di parola comprende il rischio di offesa "nun se pó sentì" (detto nel mio dialetto originario). Certo che se sei affettato come un piemontese sono d'accordo, ma esiste una via di mezzo, che se adottata, permette di esprimere la propria opinione e il proprio dissenso con quello che gli inglesi definiscono "fair play". Penso che assumersi il rischio di "offendere" denota una visione del mondo (Weltaschaung, te lo dico in tedesco per offenderti un pochino) bipolare (non in senso psichiatrico) e conflittuale. Qualche volta può funzionare (ci sono passato personalmente) ma sono più le volte che serve solo a radicalizzare lo scontro. E comunque in realtà il tuo è solo un vezzo, perché molto difficilmente offendi, sei molto attento a contrastare le idee. Non hai mai usato l'argomentum ad hominem, neppure con Niko🤓. (È possibile anche che vi sia un complesso di Edipo risolto solo parzialmente, ma questa interpretazione la lascio al tuo psicoanalista).
Citazione di: Stefaniaaa il 01 Agosto 2025, 16:30:14 PMIl mio unico obiettivo, in tutto questo, è capire. Voglio essere sicura di avere ragione. Per me stessa.
kephas ha portato l'esempio dell elefante. Il fatto è che tutte le religioni vogliono avere ragione ma tutte le religioni hanno toccato solo una parte dell elefante (Dio). Perciò non ci sono religioni sbagliate se per religione intendiamo quel tentativo, quel sacrario che l'uomo ha compiuto nei secoli per avvicinarsi al divino.
Sacro vuol dire "separato" libri sacri, templi sacri, luoghi sacri. é una legittima proiezione della mente quella di rivestire di sacralità libri, tempi e luoghi? rivestirli quindi di rispetto , di differenza, di qualcosa di particolare e diverso da un libro comune. Io penso di sì. E lo penso perchè vedo che viviamo in una cultura in cui tutto è visto, dal punto di vista del marketing,come convergenza verso il soggetto , tutto deve apparire attraibile, appassoniabile e ci deve di-vertire . I libri sacri hanno un altra funzione, non quella di divertire ma quella di con-vertire. La differenza è propio fisica, con-vergere /di-vergere , vergere indica il verso su cui va la propia attenzione "convertire" indica quindi convergere , rientrare in , rientrare in te stesso. Non uscire da te , rientra dentro di te , perchè la verità risiede nell uomo interiore , così diceva Sant Agostino in De vera religionis. è vero? io credo propio di sì e penso che i libri sacri abbiano questa funzione. la Bibbia,così me la tanak ,così come il Corano, così come i grandiosi Sutra Buddisti e potrei andare avanti sono solo alcuni dei santuari che l'umanità ha costruito alla propia coscienza per potervi dimorare , per poterla pulire, per poterla rigenerare in modo sempre più luminosa nella misura in cui un popolo è fortunato ad avere una religione. Ultima cosa che voglio dire è che la bibbia così come gli altri libri non è la parola di Dio, ma contiene la parola di Dio. Se la bibbia non diviene oggetto di discernimento allora diventa la peggiore delle prigioni .
Citazione di: anthonyi il 01 Agosto 2025, 21:17:19 PMLibertà di parola vuol dire libertà di esprimere idee, e non c'é nessuna idea nelle offese. Dire che i musulmani non capiscono la qualità estetica del Corano non é un'idea, é solo un'offesa.
Per quanto mi riguarda, poi, i testi sacri di tutte le religioni dovrebbero avere una tutela particolare, dissacrarli ed offenderli vuol dire ferire in maniera profonda tutti coloro che in questi testi credono, chi lo fa dovrebbe essere sanzionato.
Ho editato il post mentre rispondevi perchè lo ritenevo a rischio di risultare offensivo per il tono sprezzante, non perchè ho sostenuto che i mussulmani non capiscono il Corano, questo è un fatto, una significante parte (penso maggior parte?) dei mussulmani non conosce la lingua del Corano e ripete cose di cui non capisce il significato. Un pò come le messe in latino per un italiano moderno, anche in quel caso direi che il partecipante non capisce cosa viene detto, se questo si offende mi dispiace tanto per lui come per il mussulmano, ma sono fatti.
E' questa la differenza Jacopus, hai ragione, io cerco di non essere intenzionalmente offensivo, ma mi prendo spesso il rischio, spesso controllo questo rischio prima di premere invio ed edito le parti che potrebbero risultare offensive verso qualcuno, ma molto più spesso concludo che non è mia responsabilità se delle cose che ritengo oggettive offendono qualcuno, se si tratta di retorica sprezzante quella magari la tolgo, come nel caso prima, se si tratta di una idea che credo di poter difendere in maniera degna, mi spiace se ti offendi ma sono tutti affari tuoi, cosa c'entro io?
Se uno sta cercando di esprimere la propria opinione non può vagare nel campo minato delle debolezze altrui, che non c'entrano niente del fatto che questa opinione sia corretta, verosimile (etc) o meno. Questi punti di pressione sono tutti soggettivi e tutti egualmente leciti, pensa in Russia è "offensivo" criticare il governo, lo fai con uno al bar questo poi chiama la polizia, come se avessi bruciato un Corano in Iraq, i cristani tollerano la critica al testo i mussulmani no, io potrei non tollerare che continui ad accostarmi ai liguri ben sapendo che da tempo sono emigrato in Lunezia e le braccia mi si sono allungate come per miracolo!
[scusate il siparietto tra moderatori]
Citazione di: InVerno il 01 Agosto 2025, 17:50:25 PMBeh, te ne ho dato un boccone non esaustivo alla prima risposta, il cosidetto "Daniele" finge di essere uomo del quinto secolo (il "vero" Daniele) per fare predizioni sul secondo secolo, quando in realtà era una persona del secondo secolo che parla di eventi già avvenuti. Siamo oltre alle "predizioni vaghe di Nostradamus" siamo all'impersonare una persona morta tre secoli prima per concedere all'autore la capacità di fare previsioni magiche, ma gli esempi sono così tanti che si arriva a pagina venti.
Ho approfondito le profezie di Daniele, controllando con attenzione le date in cui si dice che siano state scritte e quelle in cui in realtà sono state composte. Il risultato? Sono rimasta davvero sconvolta.
Citazione di: InVerno il 01 Agosto 2025, 17:50:25 PMLe pretese sul Corano sono dogmatiche, l'inerranza del testo è un cappio al collo che i mussulmani si sono messi da soli e ora devono provare a conviverci, tanto come i fondamentalisti ebrei o cristiani. Pensa a Maometto, se hai letto il Corano sai che Allah lo prende continuamente in giro e lo tratta come un povero stolto, ma col passare degli anni Maometto viene divinizzato, nonostante le accuse di essere un falsificatore sono registrate nel Corano stesso, il dogma ha pian piano avvolto anche la sua figura, da uomo a (semi?)dio che vola sulla luna e la taglia a metà.
Dal mio punto di vista, non è Dio a prendere in giro Maometto, ma è piuttosto Maometto che lo tratta come se fosse un genio della lampada. Ogni volta che si trova in difficoltà, ha bisogno di qualcosa o vuole ottenere un vantaggio, fa scendere un versetto apposta, come se potesse comandare a piacimento.
Per quanto riguarda la divinità di Maometto, sono i musulmani stessi che, adorandolo, commettono idolatria, un peccato gravissimo nell'Islam.