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Vecchio 23-03-2005, 21.51.32   #71
Fake Plastic Trees
Nè Meriti Nè Colpe
 
L'avatar di Fake Plastic Trees
 
Data registrazione: 05-03-2003
Messaggi: 27
Citazione:
Messaggio originale inviato da epicurus
4-5 anni fa scrissi su un mio scritto presente al sito http://www.epicurus.altervista.org/d...vere un libro?:

ora non condivido piu` questo, o meglio credo che il problema del libero arbitrio sia una illusione: a noi non manda nulla.

Fake, mi sembra che alcune parti del tuo scritto siano problematiche, appena ho un po' di tempo scrivo qualcosa a riguardo.


epicurus

Epicuro aspetto ogni tua osservazione a riguardo.

Ciao!

Fake Plastic Trees
Fake Plastic Trees is offline  
Vecchio 24-03-2005, 12.26.00   #72
il pensiero
Utente bannato
 
Data registrazione: 15-10-2004
Messaggi: 1,265
Ciao vecchio finto bonsai nuovo iscritto,
dove la inseriresti la “consapevolezza” in tutti quei bla bla che hai scritto, citato e linkato?

GLOSSARIO:
Consapevolezza = cognizione dell’essere quel che sei e che fai nel momento che sei e che fai..
il pensiero is offline  
Vecchio 25-03-2005, 00.32.50   #73
Granamir
Ospite abituale
 
L'avatar di Granamir
 
Data registrazione: 25-11-2004
Messaggi: 54
Scusate se salto tutto quello che avete scritto fin'ora, rispondo direttamente al primo post.

Primo, nel caso in cui il libero arbitrio non esista non puoi far altro che accettarlo, anche perchè non hai arbitrio nemmeno in questo. :-P

Secondo, l'uomo è (dovrebbe essere)in grado di pensare autonomamente e creare pensieri nuovi, associare, estrapolare, immaginare, ecc.
Quindi un ladro in una società di ladri in cui rubare è normale, o finanche lecito, può sempre pensare che rubare è sbagliato.

Come del resto diceva il buon vecchio Aristotele... o era Socrate... non ricordo. :-P

Granamir is offline  
Vecchio 12-04-2005, 20.58.06   #74
and1972rea
Moderatore
 
Data registrazione: 12-09-2004
Messaggi: 781
Tormentor soffoca il libero arbitrio affondandolo in un mondo meccanicamente determinabile; io credo invece che sia azzardato considerare come presupposto evidente l'idea che tutto sia meccanicamente predeterminato e determinabile.
Non appare infatti per nulla evidente alla nostra ragione , né al nostro intuito più fine ,quel nesso fantomatico fra la causa e l'effetto che tutti noi tendiamo invece a dare per scontato ( Hume insegna). Noi vediamo le cause, vediamo gli effetti, ma riguardo ai nessi, possiamo solo supporre, immaginare, inferire , perche' essi non fanno parte di quel mondo fenomenico che noi possiamo sperimentare positivamente; il nesso meccanico non puo' cioe' essere considerato "positum", "dato", "dato di fatto". E' in questo angolo oscuro coperto dalla nostra incapacita' di conoscere il mondo che il nostro libero arbitrio potrebbe affondare le sue radici piu' forti.

ciao a tutti

Ultima modifica di and1972rea : 12-04-2005 alle ore 21.03.35.
and1972rea is offline  
Vecchio 19-05-2005, 21.49.21   #75
SebastianoTV83
Utente bannato
 
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
WOW!

WOW! Sì, ragioniamo per assurdi! Nessuno trova assurda la cosa? Comunque: in un mondo dove non c'é il libero arbitrio posso prendere tutti coloro che non credono nel libero arbitrio, seviziarli e ucciderli. Possono fare la stessa cosa con l'umanità intera, sterminarla etc. tanto, il libero arbitrio non esiste, io non sono libero ergo, non sono responsabile o biasimevole di questo.

Ok, non sono maniaco sino a questo punto ma ragioniamo sulla funzionalità delle cose e smettiamola di masturbarci mentalmente sul COME funziona ma sul PERCHE' c'é? Infrango la morale, viene valutato quanta libertà avevo nell'azione, quanto sono responsabile. vengo punito/rieducato/eliminato. Ordine sociale ristabilito. Utilità di questi concetti: morale, libero arbitrio, siamo al centro dell'Universo, Dio ha un progetto per noi: evitare che l'ordine sociale venga infranto. Mi pare un buon motivo per crederci e in ogni caso, rimane il buon senso che non sbaglia mai.

Oltretutto... personalmente credo in Dio etc. etc. se c'é qualcuno che vuole martirizzarmi per questo scagli pur pietre come si farebbe a un omosessuale dichiarato.. tanto sono anche quello!

comunque, raga.. un bello sfogo sessuale fa bene alla mente!
SebastianoTV83 is offline  
Vecchio 20-05-2005, 15.11.41   #76
Gianfry
Ospite abituale
 
Data registrazione: 02-06-2003
Messaggi: 401
[B]Libero arbitrio e coscienza di sé[/B]

E’ un bell’argomento questo! A mio avviso noi facciamo molta confusione. Anzitutto vorrei chiedere: a chi si riferisce il libero arbitrio? Certo, se lo riferiamo alla personalità (ego) non esiste, o meglio è solo parziale. E ciò a causa dei nostri attaccamenti che ci legano a persone, cose, animali, luoghi, dogmi, ideologie, credenze, ecc. Sono questi legami che limitano più o meno il nostro libero arbitrio, nel senso che ci spingono a fare quello che magari non vorremmo fare. Più sono forti gli attaccamenti e più siamo schiavi dei pensieri e delle emozioni inconsce che determinano le nostre scelte. E’ come se si scontrassero due forze: una è quella inconscia di cui sopra e l’altra è la forza della nostra coscienza o consapevolezza che (per le persone non evolute) è più debole della prima. Le due forze in fondo sono rappresentate l’una dalla nostra Anima (che è la vera Consapevolezza) e l’altra dalla nostra Personalità, o meglio dalle nostre personalità poiché ne abbiamo parecchie che costituiscono le cosiddette maschere. Ad ogni maschera è associata una certa personalità. Ora il Libero Arbitrio si riferisce principalmente all’Anima, creata da Dio a sua immagine e somiglianza, che possiede anche il Potere Creativo. L’anima ha cioè il potere di creare la propria realtà tramite il pensiero e di viverla emotivamente tramite la forma cui è legata la personalità. In fondo la vita che viviamo è stata scelta dalla nostra anima che sin dal concepimento ha registrato nel nostro DNA il “programma della nostra vita”, cioè il nostro karma (positivo e negativo), che racchiude in sé tutte le sfide (esperienze) che dobbiamo viverci per imparare la lezione che ogni esperienza ci vuole impartire. Il karma non è altro che una catena lunghissima di forme-pensiero, con relative cariche emotive, che ci è stato tramandato geneticamente dai nostri antenati ed è memorizzato nel nostro DNA. Il karma quindi rappresenta sia i pensieri e comportamenti negativi (karma negativo), sia i pensieri e comportamenti positivi (karma positivo) dei nostri antenati. E sono proprio questi pensieri (con relative cariche emotive) che ci attirano, per la legge di “Attrazione Universale” (in basa alla quale il simile attira simile), le varie esperienze che dobbiamo viverci. Il karma negativo dobbiamo comprenderlo (trascenderlo) e rilasciarlo tramite la nostra volontà. Inoltre dobbiamo integrare le polarità complementari per fonderle con il pensiero che le unisce. Per esempio le polarità del pessimismo e dell’ottimismo le integriamo nel pensiero del realismo che le unifica. Il karma positivo invece non dobbiamo rilasciarlo ma viverlo ed incorporarlo in noi. Nella misura in cui rilasciamo il karma negativo, incorporiamo in noi sempre più consapevolezza dalla nostra anima, cioè la nostra anima compenetra sempre più la nostra forma ed accresce la nostra coscienza liberandoci sempre più dagli attaccamenti (legami) che limitano la nostra libertà. Quanto più l’anima si fonde con la forma, tanto più siamo liberi e creativi. Ci liberiamo sempre più da una vita predefinita dal nostro karma ed abbiamo il potere di creare la nostra vita come noi la desideriamo. Questa è in fondo l’evoluzione o ascensione spirituale. La vita di chi non ascende è già tutta scritta nel suo DNA, ma se uno vuole può cambiare la propria realtà (vita) e quindi non deve subire il karma che ha ereditato dai propri antenati. Se per esempio un nostro antenato si è suicidato ed il suo gesto (forma-pensiero + carica emotiva) ci è stato tramandato geneticamente, in un certo momento della nostra vita saremo inconsciamente spinti al suicidio, ma se la nostra volontà cosciente di sopravvivenza prevale sull’impulso al suicidio, allora non dovremo subire il karma e saremo liberi di continuare a vivere.

http://www.ascensione.com
Gianfry is offline  
Vecchio 22-05-2005, 18.40.11   #77
SebastianoTV83
Utente bannato
 
Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
Gianfry.. hai una percezione particolarmente "vedica" - "induista" - "buddhista" della cosa! Con una punta di Cristianesimo. Ammetto che è affascinante ma il sistema karmico mi pare tanto un sistema di "attribuzione punti esperienza" da rpg: è un'ottima simulazione ma possiamo veramente ragionare in modo "se faccio il bravo ricevo il premio"? Anche nella questione DNA è stato dimostrato come non funzioni esattamente così e per questo rimando alla teoria dei "campi morfogenici" o "coscienza di massa" e tante altre cose che dovrebbero essere trattate in un contesto filosofico..
Comunque sono d'accordo con te nell'attribuzione del libero arbitrio a un'entità immateriale e bla bla bla che credo conosciamo tutti. Anche perché non sarebbe possibile scegliere senbza una componente dell'essere umano esterna al mondo fisico (dei meccanicismi preimpostati). Rimane comunque il problema: chi ha messo in moto il meccanismo?

Rimango fermo (cavolo, in tutti i post di oggi rimango fermo) su un punto: non è rilevante che il libero arbitrio esista o meno, l'importante è non mettere in dubbio che valga per l'uomo. Le conseguenze della diffusione di una "coscienza del determinismo" può essere deleteria a fini sociali.
SebastianoTV83 is offline  
Vecchio 23-05-2005, 15.32.36   #78
Gianfry
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Messaggi: 401
X SebastianoTV83

Dio ha dato a ciascun'anima il libero arbitrio e il potere di creare, ma ha anche creato, a mio avviso, un sistema meritocratico in cui chi si impegna di più merita di raggiungere vette evolutive sempre più elevate. Questo principio vale principalmente per le anime le quali poi lo applicano agli stessi esseri umani (forme) nei quali si incarnano.
Il meccanismo a mio avviso lo ha messo in moto Dio stesso che ha creato il Gioco della Vita e miriadi di anime come giocatori, nonché le stesse regole del gioco. Sul Gioco della Vita propongo la lettura dell’interessante articolo sottostante:

http://www.ascensione.com/articolo_26.htm

L'evoluzione è fondamentalmente un fatto di informazione. Più informazioni si hanno sulla vera realtà e più si comprendono i propri limiti. Il possesso di questa informazione viene solitamente chiamato "consapevolezza" o "coscienza". E la vera consapevolezza è quella che consiste di informazioni provenienti dalla propria anima..solo Dio infatti conosce veramente come stanno le cose e solo l'Anima, scintilla divina, ha la fortuna di ricevere da Dio attraverso il Regno Angelico le informazioni che quell'Anima necessita per proseguire la sua evoluzione. Dobbiamo infatti comprendere una cosa fondamentale: nessuna informazione vera sulla realtà è compresa senza il supporto di Dio stesso. Solo Lui infatti, seguendo personalmente e da sempre l'evoluzione di ogni singola Anima esistente, decide se e quando una determinata Anima, grazie agli sforzi ed all'impegno mostrato al fine di evolvere ed imparare sempre più, è pronta a ricevere coscientemente ulteriori informazioni che le permettano di continuare la propria evoluzione. Se è vero quindi che le Anime fanno una loro personale evoluzione e sono libere, tale fatto è sempre e solo possibile grazie a Dio il quale da buon Maestro e Padre segue con Amore ogni Anima e le dà il supporto che tale Anima merita.
Gianfry is offline  
Vecchio 24-05-2005, 18.06.41   #79
SebastianoTV83
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Data registrazione: 11-05-2005
Messaggi: 639
Woah!

Ho letto, ho letto.. ma mi risulta una sofisticazione: non che non comprenda i passaggi, sono tutto sommato semplici ma penso non portino a conclusioni ma a circoli viziosi mentali. Un circolo di quel tipo porta a bloccare la mente in un'unica area di pensiero e la limita. penso. Inoltre, Dio crea un grande gioco e tante anime per giocare.. in questo modo vedo l'umanità come un gregge di pedine e poi (non per presunzione perché così dicendo estendo il complimento a tutti gli umani, simpatici e antipatici al mio parametro di giudizio) ma penso che la coscienza umana trascenda di gran lunga qualsiasi scala evolutiva su piani, che siano dieci o diecimila. Inoltre, se devo aspettare informazioni da Dio, hai voglia! Mi sa di consegna Fede nella concezione cattolica: Dio decide chi ha Fede, gli altri all'inferno. Inoltre sono creazionista e questa teoria si allaccia forzatamente alla teoria evolutiva di Darwin (teoria ottecentesca ex novo cui tutti tentano di aggrapparsi con la progressiva scientizzazione della religione).

Ora, mi darai del giocatore passivo etc. etc. nei riguardi del grande Gioco ma io ho tutta un'altra concezione capacissima di farmi sentire felice di quello che ho. Credo nella giustezza dell'individualità, non intendo dissolvermi in Dio in un Nirvana capace di rendere tutti mediocri (più mediocri della fuga dal dolore e concezioni buddhiste varie non ne conosco) o simili cose. Non vivo tanto nella luce quanto in una magnifica notte stellata in cui l'umanità è un firmamento che si riflette in un oceano profondo e oscuro: da qualche parte c'é un Elisio circondato da acque che ci chiama. Tutti, indistintamente è sufficente avere il coraggio di amare.
SebastianoTV83 is offline  
Vecchio 24-05-2005, 18.15.48   #80
FalcoAntonio
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Messaggi: 128
“Conseguenzialità”

Brevemente.

Da un qualsiasi dizionario “economico”:

Conseguenza: ciò che deriva o è provocato da altro/effetto.

Conseguente: seguente, che viene dopo; che vien di conseguenza/ che deriva logicamente; coerente.

Da cui:

“Conseguenzialità”: processo della realtà secondo cui il suo stato ad un certo istante deriva (o è provocato) dallo stato ad un istante precedente e da una “rete-catena” di azioni ed interazioni interconnesse di cui non tutto si conosce (ed è conoscibile) sulla loro natura e tipologia, oltre che sulla loro complessa modalità interattiva.

Esiste un'evidente concatenazione dei micro e macro eventi: la nostra volontà e le nostre decisioni sono anch'esse soggette a tale processo.
E' assolutamente illusorio che il singolo individuo sia autonomo e scorrelato rispetto al contesto passato e presente della realtà di cui fa parte; ciascun evento (comprese le decisioni individuali) sono contemporaneamente prodotto univoco del pregresso e pre-condizioni propulsive per il futuro.

Poco si può affermare con certezza sulla natura deterministica o indeterministica della realtà.
Allo stato si può affermare solo che all’osservazione umana alcuni fenomeni sono classificabili come deterministici ed altri sembrano non poter essere classificabili tali.
Rimane discutibile se l’indeterminismo sia strutturale alla realtà ovvero se sia invece da correlare ai limiti strutturali dell’ osservazione umana.
Ciao a tutti.
Antonio
FalcoAntonio is offline  

 



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