I Tre ostacoli


Un giorno un Maestro accolse tre candidati che volevano diventare suoi discepoli. Al primo incontro il Maestro iniziò a comportarsi in modo eccentrico a tavola, facendo discorsi assurdi e avendo atteggiamenti strani. Disse anche talune parolacce e mangiò il suo cibo con le mani, asciugandosi la bocca al polsino della camicia. Uno di questi tre discepoli se ne andò, scandalizzato di questo atteggiamento.

Il secondo fu avvisato dai discepoli anziani (istruiti così dal Maestro) che questi era un truffatore, che si stavano organizzando per fargliela pagare e che lui doveva stare ben attento a fidarsi di un uomo così. Anche il secondo uscì dal gruppo.

Al terzo il Maestro proibì categoricamente di prendere la parola ogni volta che la chiedeva e di porre qualsiasi tipo di domande.

Anche il terzo se ne andò, sdegnato ed offeso.

Quando il Maestro fu solo con i suoi allievi disse: “Il comportamento di coloro che se ne sono andati illustra tre validi concetti. Il primo “non giudicare a prima vista”. Il secondo “non giudicare cose di grande importanza da ciò che dicono gli altri”. Il terzo “non fare della tua percezione di stima ed apprezzamento altrui il metro per il tuo giudizio su di loro.”

Bene.

E dunque quale può essere l'atteggiamento corretto quando stai ascoltando un maestro e non capisci. Ma non è che non capisci perchè incorri in uno di quei tre errori. Proprio non ci arrivi. Non sai traslare nello spirito quelle parole.

O non ci arrivi e non sai trasportarle nello spirito proprio a causa di questi errori che ti colpiscono anche se, apparantemente, ti scivolano via come l'acqua. Anche se a te sembrano superati.

Mi si sono attaccati addosso senza che io me ne accorga?

Ciao

Appoggio Freedom

Se fossi stato uno dei discepoli abituali... al terzo discepolo avrei preso il maestro tra colletto e cinta dei pantaloni e l'avrei lanciato fuori dalle balle...

Non c'è nesso tra causa ed effetto per il terzo caso.

Va bene ascoltare ed osservare bene prima, ma poi se qualcosa non è chiara è doveroso chiedere... altrimenti un maestro a che serve? ... sarebbe sufficiente un libro, che parla sempre attraverso la medesima successione di parole e non dice niente oltre quel che vi è scritto.
Un buon maestro afferma anche cose mirate a sollecitare domande nei discepoli, altro chè!
Se mi dici come si chiama lo faccio bannare dall'Albo dei maestri.

Che maestro ciuccio!

No Mistico.......aspetta......... guarda........le cose non sono quasi mai come appaiono in superficie........anche quello che ho espresso io non è come l'hai interpretato tu.........

.....non è che sia doveroso chiedere, è che io non comprendo: è diverso.

Vuol dire che c'è qualcosa che mi sfugge. Tutto qua. Se poi è la stessa cosa che mi sfugge da un buon quarto di secolo e, tendenzialmente, rattristi, questo è un'altro discorso........

....ti imploro non usare quelle parole: noi non conosciamo niente. Inutile prendersela: Mistico ti offro una birra, anzi voglio farti vedere quanto mi stai simpatico: per te stappo un Brunello di Montalcino! Non pretendere le migliori annate però, eh???

Ciao

Magari accetterei un brunella di Montalcino, da un po' più alla testa ma preferisco, grazie.

Tornando estremamente serissimi... Non si capisce se ci mancano le basi. Per ottenerle basta fare un passo o due indietro e poi FARE DOMANDE (appunto).

Ci sono cose che non possono essere affrontate senza i giusti mezzi e quello che non si riesce ad ottenere da sè puo essere chiesto a chi ce l'ha, anche se non è detto che poi lo si ottenga.

...Arriva o no questa brunella?

Ciao a tutti...per il momento solo una bionda

ognuno può leggere la stessa storiella nel modo migliore dalla sua identificazione con la stessa...Lo avete notato?
Ognuno crea una visuale diversa..sottolinea il punto a cui da più valore..mentre la morale sta da un'altra parte..

A Mistico giocando risponderei che dalla sua lettura manca un fondamentale atto di coraggio: la Fiducia verso il prossimo...(che sei ancora Tu)

A Freedom giocando risponderei che manca un finale atto di coraggio verso se stesso: la Fiducia...(che sei ancora gli "Altri")
e che tutti e due non sono assolutamente o ancora pronti per ricevere l'Insegnamento da 1 Maestro...perchè per stare al fianco di un maestro ci vuole grande coraggio...si tratta di arresa..sempre quella

heyhey...stavo giocando! a me niente birra o brunello?? Vigliacchi!!

Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino

gatta? lardo? che dici? (su questo forum manca lo smile con la linguaccia..peccato!)

eccomi, ma nn sono d montalcino e oltretutto l'unica cosa ke posso aggiungere a questa discussione e' ke so d nn sapere d ke state parlando
ki me lo spiega?

Ciao Atisha

Io direi che una cosa è la fiducia, e un'altra l'arresa. Una non implica necessariamente l'altra. Al di sopra di ogni maestro, c'è il Maestro, che ci parla attraverso l'intuizione, e penso che solo a Lui possiamo arrenderci. I veri maestri (quelli tipo la storiella, per intendeci), si contano sulle dita di una mano. Se non fosse per l'intuizione, come faresti a discernere tra un vero maestro che ti mette alla prova, e uno che è semplicemente un imbroglione?? Se dovessimo basarci unicamente sulla fiducia verso il prossimo (che sei ancora tu, per ripetere le tue parole), finiremmo per arrenderci al primo Do Nascimento (il gurù di Wanna Marchi) che passa per la strada, con le conseguenze che si possono facilmente immaginare

Ciao
brucus