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Vecchio 06-02-2007, 12.09.01   #11
maxim
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Originalmente inviato da Rudello

Mi analizzai, dicevo, e me ne feci una ragione; ancora credo sia valida. Non mi danno fastidio le persone che “amano gli animali”, ma mi fanno senso quelle che li amano “come se fossero persone”!...


Condivido pienamente le parole del saggio Rudello.

Peraltro credo sia abbastanza intuibile, nonchè facilmente dimostrabile, come riversare lo stesso tipo di amore umano agli animali, derivi da una gravissima forma di mancanza affettiva...
...può anche finire che si sentono cagnette che parlano...

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Vecchio 06-02-2007, 13.35.30   #12
Patri15
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....ed aspettano solo pazientemente che io la smetta di accarezzarli sul cranio per vederli aprire e chiudere gli occhi e li lasci andare alle loro faccende.
Naturalmente ognuno si sente giudice, ed ognuno è pessimo giudice di sé stesso. Ed è certo un limite mio il concepire lecito il mio amore per il brutto rospo, ed aberrante quello della principessa che se lo bacia nella speranza che divenga un bel principe… se poi se lo bacia soltanto…

Conosco solo una persona che ama così tanto i rospi da fermarsi quando ne vede uno, anche se è in auto, per raccoglierli e metterli - con l'intento di portarli nel suo giardino - fra il torace e la camicia.

E' il mio dirimpettaio Sei per caso TU???
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Vecchio 06-02-2007, 13.58.28   #13
Lucio Musto
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Originalmente inviato da Patri15
Conosco solo una persona che ama così tanto i rospi da fermarsi quando ne vede uno, anche se è in auto, per raccoglierli e metterli - con l'intento di portarli nel suo giardino - fra il torace e la camicia.

E' il mio dirimpettaio Sei per caso TU???

Quasi!... io tagliai la bottiglia di plastica dell'acqua minerale (quasi vuota però)
per mettercene uno trovato in città e portarlo a casa, in giardino.

(Si trattava però di un rospo smeraldino verde e arancio. Bellissimo!... sono anni che di quelli non se ne vedono più!... o forse solo perché adesso vivo troppo al nord, per loro?... speriamo bene!)
Lucio Musto is offline  
Vecchio 06-02-2007, 14.14.54   #14
klee
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Amori muti
e occhi
che trasmettono
amore

Piccoli
e
grandi
animali

Con
un cuore
gioioso

Ti fanno
Perchè fanno compagnia
e
chiedono
compagnia

Saggi
maestri
questi piccoli
esseri

Saggia
la
mia gatta
Daia

Daia
è il suo nome

Passeggia
tranquilla
nel suo
mondo

Un mondo
tranquillo
dove
regna
l'ordine
e
il disordine...

Adoro gli animali...adoro i cani...adoro accarezzarli..adoro parlare con loro..adoro osservare il loro movimento...adoro osservare quando riposono e quando meditano..



Perchè non regalare
"nuovi amori muti "
per chi cerca l'Amore incondizionato?

6.2.07 cs/Klee
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Vecchio 06-02-2007, 14.22.54   #15
maxim
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Originalmente inviato da Patri15
Conosco solo una persona che ama così tanto i rospi da fermarsi quando ne vede uno, anche se è in auto, per raccoglierli e metterli - con l'intento di portarli nel suo giardino - fra il torace e la camicia.

E' il mio dirimpettaio Sei per caso TU???

Ma tu pensa…
C’è un povero rospo che aspetta trepidante l’arrivo della primavera.
Vivrà molto probabilmente una stagione sola e dovrà subire attacchi dal mare e dall’aria…airone e lucci ne vanno ghiotti.
In quella stagione i suoi unici scopi saranno quello di riprodursi con la giusta compagna e ricercare il cibo che lo sostenterà nella difficilissima impresa. Cominciano i canti delle femmine e tra i gracidii riuscirà a parlarsi ed a capirsi con colei che saprà coronare il senso della sua vita.
Scioccante per il giovane rospo lasciare l’ambiente ove è abituato a trovare il cibo…lui conosce ogni millimetro di erba e sa dove procurarsi gli insetti. Conosce anche le insidie ed i predatori della zona ed avrà imparato a starsene alla larga. Il richiamo dell’amore è forte…una bella notte di primavera decide di lasciare il suo posto, attratto dalla voce della sua sirena che lo sta invocando…affronta la pericolosissima strada…è quasi arrivato sul ciglio opposto ma…che succede?...lucci?...aironi? No…
Il tuo vicino di casa, così tanto amante dei rospi e profondo conoscitore della natura, che lo rapisce per portarselo a casa, nel suo giardino…
S’ha tutto da rifare…
...i rospi si riconoscono a chilometri di distanza e sarà costretto a riprendere nuovamente il suo lunghissimo viaggio con, stavolta, scarsissime possibilità di successo.

Amare la natura significa conoscerla…e no parlare con la tartarughina che abbiamo sul poggiolo.

maxim is offline  
Vecchio 06-02-2007, 14.57.48   #16
stellanera
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Smile Riferimento: Amori muti

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Originalmente inviato da cannella
Carenze affettive... forse in parte ci si riconosce negli animali, nel loro bisogno di affetto e di piccoli accudimenti....

Forse è un senso materno e paterno che ci guida nei confronti dei "piccoli", ma credo che chi ama gli animali, in ogni caso sappia amare.

E forse chi è insofferente verso di loro ha carenze più gravi che non è riuscito a risolvere, e sente un'assurda rivalità contro chi crede ingiustamente accudito?


la penso esattamente come te.
se non si AMANO "gli esseri indifesi", non si può aver la capacità di dare AMORE anche agli umani (pibedi)
stellanera is offline  
Vecchio 06-02-2007, 15.05.08   #17
webmaster
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Originalmente inviato da Rudello
Quasi!... io tagliai la bottiglia di plastica dell'acqua minerale (quasi vuota però)
per mettercene uno trovato in città e portarlo a casa, in giardino.

(Si trattava però di un rospo smeraldino verde e arancio. Bellissimo!... sono anni che di quelli non se ne vedono più!... o forse solo perché adesso vivo troppo al nord, per loro?... speriamo bene!)
Approfitto di questo post di Rudello per ricordare a tutti che il forum non è una chat e nemmeno un blog.
Vi invito a rispettare le finalità del forum, grazie.
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Vecchio 06-02-2007, 17.01.02   #18
cannella
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Riferimento: Amori muti

Citazione:
Originalmente inviato da Rudello
Amore ferino



E’ con una certa preoccupazione di ferirti senza intenzione, che mi inserisco nel tuo discorso, Cannella, perché anch’io sono talvolta come quel tuo conoscente che trova certe persone assai fastidiose, insieme con le bestiole che le accompagnano… anzi anche di più! Repulsione direi, ed un po’ di schifo.

Talvolta, non sempre. Perché ci ragionai su, a suo tempo, e cercai di spiegarmi lo strano fenomeno. Strano soprattutto per me, poco propenso a disgustarmi dei miei simili ed incondizionatamente amante di ogni animale. Nessuno escluso, anche quelli che ammazzo.

Mi analizzai, dicevo, e me ne feci una ragione; ancora credo sia valida. Non mi danno fastidio le persone che “amano gli animali”, ma mi fanno senso quelle che li amano “come se fossero persone”!...

Come, (anzi proprio!) mi darebbe ripugnanza un amore contro natura, un sordido feticismo, un sentimento putrido o artefatto.

Da sempre innamorato dell’amore io vedo le creature come capolavori di un altro offerti con gioia alla nostra ammirazione, al nostro godimento fisico, al nostro sorriso spirituale. E se a volte per gioco insulto i numerosi rospi del mio giardino per quanto oggettivamente sono brutti, non me ne sento in colpa, perché sono certo che loro non se ne dispiacciono, ed aspettano solo pazientemente che io la smetta di accarezzarli sul cranio per vederli aprire e chiudere gli occhi e li lasci andare alle loro faccende.
Naturalmente ognuno si sente giudice, ed ognuno è pessimo giudice di sé stesso. Ed è certo un limite mio il concepire lecito il mio amore per il brutto rospo, ed aberrante quello della principessa che se lo bacia nella speranza che divenga un bel principe… se poi se lo bacia soltanto…

Rudello 6 febbraio 2007
..

Nessun ferimento, ci mancherebbe, ma non ho compreso molto bene cosa intendi per amare gli animali come fossero persone.
Forse ti riferisci all'eccessiva preoccupazione per il pelo storto o per la marca di scatolette, o per la preferenza data a loro rispetto agli umani.

Se ti riferisci a questo, sono d'accordo, anche se personalmente non riesco a disgustarmi della vecchietta sola che parla con il suo gatto raccontandogli del marito defunto(forse perchè non ha alternative?).

Disgustosa è la moda di prendersi animali esotici e obbligarli ad una cattività innaturale, o il cane di moda peloso ed enorme costretto in un afoso monolocale, o animali vestiti come fossero bambini, truccati (esiste anche la cosmesi per cani e gatti..) e obbligati a frequentare il salone del parrucchiere per essere tinti di rosa.

Non credo siano forme d'amore queste e per la mia piccola esperienza esistono delle relazioni fra amori irresponsabili umani/animali.

Il rapporto rispettoso può passare anche attraverso il gioco secondo me: non so se dall'esterno potrei essere considerata come una di quelle disgustose persone che considerano "troppo" gli animali, forse sì.

Nel senso che ho spesso sacrificato il mio tempo; ma a pensarci era un tempo speso a compensare quello usato male da altre persone: senza dimenticare che un cane abbandonato su una strada rappresenta un serio pericolo per l'incolumità umana.

P.s.: ora faccio volontariato presso le scuole, con i bambini
cannella is offline  
Vecchio 06-02-2007, 20.02.37   #19
Lucio Musto
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Riferimento: Amori muti

La “cana”

La mia “cana” sta male.

No. Non sta morendo. Non ancora… è solo vecchia. Più vecchia di quanto è pensabile sia una cagna della sua razza. E sente gli acciacchi della sua vecchiezza. Normale…
ma lei, è la mia cana… la “mia” cana…

La saluto. “Ciao, Vé” (il suo nome, per intero, è Vega, ma è troppo lungo, e da molto tempo, lei ed io, abbiamo deciso di accorciarlo così, perch’io non sprechi inutilmente fiato).
Mi guarda, come al solito, con quel suo sguardo dolcissimo, impregnato di saggezza, di pazienza, di comprensione per me… chissà? … fors’anche di affetto; un affetto canino, diverso dal nostro.

La saluto sempre così, ogni sera, quando chiudo il portoncino e lei rimane in giardino e alla cuccia (non so se ci vada per comodo suo o solo per farmi piacere), mentre io mi barrico dentro, mi infosso nel mio inutile guscio di pietra e d’acciaio, tremebondo di mille insidie soltanto sognate.
Ogni sera così da oltre dieci anni (per lei da una vita).
E lei sempre risponde col suo sguardo sognante ed un breve uggiolio.
Lei ed io, abbiamo deciso che quello è il suo “buonanotte!” per me.

Stasera, il suo uggiolio, aveva un tono diverso.
Ed anche il suo sguardo, mi pareva diverso.
Può darsi, ho pensato, che stasera io sono più sbronzo di sempre? E vedo di nuvole e nebbie che in realtà non ci sono? o forse sono solo più stanco?… o che cosa?… di cosa, mi vuole parlare stasera, la cana?… Sono sveglio di nuovo, ed attento: il sonno è passato, e la nebbia scomparsa.

La cana mi ha detto: che cosa?… non credo di avere capito.

La guardo. Mi guarda.
Ma io non capisco. Lei aspetta paziente: rifletto.

“Cana, mia piccola amica che ora sei vecchia,
“che cosa ti ho dato e in che cosa ho mancato
“in tant’anni di tua compagnia,
“in tutto ‘sto tempo che ti ho avuta vicina,
“che mi hai amato,
“compreso,
“perdonato e capito,
“mentr’io non sapevo e capivo quasi nulla di te?

Mi viene di chiedere scusa:
alla cana, sì, alla cana… perché?… mi sembra
di non averla amata abbastanza. O almeno
non tanto… quanto lei ha amato me.

E poi mi difendo: “Ma guarda:
“che il mondo va avanti così.
“Perfino il mio Dio, il Pastore di tutte le genti,
“non è stato più dolce con me.
“Non mi ha destinato le cose
“che di più ho cercato;
“le gioie più belle e i piaceri
“più intensi, li ha dati a quegli altri:
“a quelli diversi da me. Ai nemici!

Mi guarda, la cana, e sorride.
(si, sorride,… perché?…).
Mi guarda e sorride,… ancora
non ho capito un granché.

Mi spinge più oltre: “rifletti!”
ripete il suo sguardo:

“affonda nell’animo la mente
“e più dentro nel cuore ricerca
“le emozioni che muovono il mondo!
“cerca il vero, l’essenza, la linfa
“che rende giustizia alla vita!…”

Un poco ci penso.
Un poco capisco.
Forse.
La cana, può darsi, ha voluto pagare
tutt’assieme,
le scodelle di zuppa che ha avuto…
ma non credo.

Non lo so, ma m’è parso solo
che lei dicesse “Grazie”.
“perché mi hai permesso d’amarti”.




Rudello 14 giu. 02 parole 526
Lucio Musto is offline  
Vecchio 06-02-2007, 22.53.10   #20
Sublimilmente
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Citazione:
Originalmente inviato da Rudello
La “cana”

La mia “cana” sta male.

No. Non sta morendo. Non ancora… è solo vecchia. Più vecchia di quanto è pensabile sia una cagna della sua razza. E sente gli acciacchi della sua vecchiezza. Normale…
ma lei, è la mia cana… la “mia” cana…

La saluto. “Ciao, Vé” (il suo nome, per intero, è Vega, ma è troppo lungo, e da molto tempo, lei ed io, abbiamo deciso di accorciarlo così, perch’io non sprechi inutilmente fiato).
Mi guarda, come al solito, con quel suo sguardo dolcissimo, impregnato di saggezza, di pazienza, di comprensione per me… chissà? … fors’anche di affetto; un affetto canino, diverso dal nostro.

La saluto sempre così, ogni sera, quando chiudo il portoncino e lei rimane in giardino e alla cuccia (non so se ci vada per comodo suo o solo per farmi piacere), mentre io mi barrico dentro, mi infosso nel mio inutile guscio di pietra e d’acciaio, tremebondo di mille insidie soltanto sognate.
Ogni sera così da oltre dieci anni (per lei da una vita).
E lei sempre risponde col suo sguardo sognante ed un breve uggiolio.
Lei ed io, abbiamo deciso che quello è il suo “buonanotte!” per me.

Stasera, il suo uggiolio, aveva un tono diverso.
Ed anche il suo sguardo, mi pareva diverso.
Può darsi, ho pensato, che stasera io sono più sbronzo di sempre? E vedo di nuvole e nebbie che in realtà non ci sono? o forse sono solo più stanco?… o che cosa?… di cosa, mi vuole parlare stasera, la cana?… Sono sveglio di nuovo, ed attento: il sonno è passato, e la nebbia scomparsa.

La cana mi ha detto: che cosa?… non credo di avere capito.

La guardo. Mi guarda.
Ma io non capisco. Lei aspetta paziente: rifletto.

“Cana, mia piccola amica che ora sei vecchia,
“che cosa ti ho dato e in che cosa ho mancato
“in tant’anni di tua compagnia,
“in tutto ‘sto tempo che ti ho avuta vicina,
“che mi hai amato,
“compreso,
“perdonato e capito,
“mentr’io non sapevo e capivo quasi nulla di te?

Mi viene di chiedere scusa:
alla cana, sì, alla cana… perché?… mi sembra
di non averla amata abbastanza. O almeno
non tanto… quanto lei ha amato me.

E poi mi difendo: “Ma guarda:
“che il mondo va avanti così.
“Perfino il mio Dio, il Pastore di tutte le genti,
“non è stato più dolce con me.
“Non mi ha destinato le cose
“che di più ho cercato;
“le gioie più belle e i piaceri
“più intensi, li ha dati a quegli altri:
“a quelli diversi da me. Ai nemici!

Mi guarda, la cana, e sorride.
(si, sorride,… perché?…).
Mi guarda e sorride,… ancora
non ho capito un granché.

Mi spinge più oltre: “rifletti!”
ripete il suo sguardo:

“affonda nell’animo la mente
“e più dentro nel cuore ricerca
“le emozioni che muovono il mondo!
“cerca il vero, l’essenza, la linfa
“che rende giustizia alla vita!…”

Un poco ci penso.
Un poco capisco.
Forse.
La cana, può darsi, ha voluto pagare
tutt’assieme,
le scodelle di zuppa che ha avuto…
ma non credo.

Non lo so, ma m’è parso solo
che lei dicesse “Grazie”.
“perché mi hai permesso d’amarti”.




Rudello 14 giu. 02 parole 526

Mi ha commosso questa storia
Sublimilmente is offline  

 



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