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Vecchio 30-09-2008, 11.44.04   #1
ignatius
Ospite
 
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Data registrazione: 29-09-2008
Messaggi: 18
La coscienza post mortem

Salve a tutti,
Uno dei quesiti che mi sono sempre posto, e che penso si pongano quasi tutte le persone, è che cosa succede alla coscienza dopo la morte (quella con il cuore fermo e l'elettroencefalogramma piatto)? Pensiamo ancora? E se si, per quanto tempo? Naturalmente noi vivi possiamo solo fare delle ipotesi. Quali sono le vostre ipotesi? Grazie in anticipo delle risposte. Ignatius
ignatius is offline  
Vecchio 01-10-2008, 00.27.19   #2
Il_Dubbio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
Riferimento: La coscienza post mortem

Ciao

Quando arriva la morte è un mistero. Spesso si fa riferimento alla morte celebrale, mentre gli altri organi continuano a vivere. Oggi è messa in discussione anche questa, perchè sembra che il cervello continui ad avere qualche attività elettriche anche quando sembra certa la morte celebrale. Questo come si sa diventa un problema etico per la questione degli espianti.

Comunque è utile sapere che "oggettivamente" alla coscienza si associano alcune onde fisica. Queste chiaramente sono verificabili.

queste sono:

lo stato di veglia: onde beta tra i 12 e 30 Hz
gli stati di meditazione e di rilassamento: onde alfa tra gli 8 e 12 Hz

Onde Theta tra i 5 e 8 Hz: stato dormiveglia di sonno o ipnosi
onde delta tra i 2 e 5 Hz quando effettivamente dormiamo.

Queste onde fisiche possono anche esistere in contemporanea.

Nella morte celebrale nessuna di queste onde è presente, almeno che io sappia.

ciao
Il_Dubbio is offline  
Vecchio 01-10-2008, 07.25.44   #3
Marius
Ospite abituale
 
Data registrazione: 13-06-2007
Messaggi: 529
Riferimento: La coscienza post mortem

Citazione:
Originalmente inviato da ignatius
Salve a tutti,
Uno dei quesiti che mi sono sempre posto, e che penso si pongano quasi tutte le persone, è che cosa succede alla coscienza dopo la morte (quella con il cuore fermo e l'elettroencefalogramma piatto)? Pensiamo ancora? E se si, per quanto tempo? Naturalmente noi vivi possiamo solo fare delle ipotesi. Quali sono le vostre ipotesi? Grazie in anticipo delle risposte. Ignatius

Ti rispondo con un'altra domanda.....Che inizio ha la coscienza "ante vitam" ?
Se una coscienza si forma "gradualmente" dovrebbe anche disfarsi "gradualmente".
Problema filosofico : una coscienza è anche un io (principio di identità).
Puo' l'identità di se avere diverse gradazioni fino ad annullarsi ? Esiste, allora, un principio di identità "debole" ?
E ancora....Puo' cio' che esiste (la coscienza di se che in noi è "autoevidente" e quindi, secondo me, "giustificata", secondo la terminologia di un altro 3d) trasformarsi in nulla (cio' che non esiste)...E al contrario : Puo' dal nulla provenire la coscienza di se che è un "ente" ?
Marius is offline  
Vecchio 01-10-2008, 08.55.47   #4
Noor
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Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
Riferimento: La coscienza post mortem

Esiste una coscienza identificata col corpo-mente che chiamiamo "io" che è in fondo la sua memoria accumulata in quel cervello.
Ciò non corrisponde alla Coscienza immanente impersonale,e della quale siamo solitamente inconsapevoli.
La Coscienza,si manifesta dualmente dall'Immanifesto dal quale sorge, cioè Dio ,come Coscienza Io-sono, consentendo l'individuazione e che il Mondo Sia.
L'inconsapevolezza di Essere Coscienza ,come dicevo,fa si che ci si identifichi in un Gioco illusorio col corpo-mente e con l'impermanenza- finitezza ,suo manifestarsi nel corpo-mente, non permettendo così di riconoscere quell'Io Coscienza che non nasce ,nè muore.
Ma ciò,al di fuori delle parole ,e quindi non comunicabile,nel puro Silenzio e spazio d'assenza individuale, è ancora constatabile,ritrovabile. (Il significato,o l'iter di questo RitrovarSi ,ad esempio nella Tradizione Cristiana,è riscontrabile nella Parabola del Figliol Prodigo).
Non so se è molto chiaro..e a te le conclusioni su cosa nasce e muore..o su Chi è coscienza della morte,o meglio, cosa muore..
Noor is offline  
Vecchio 01-10-2008, 14.48.28   #5
epicurus
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Messaggi: 2,725
Riferimento: La coscienza post mortem

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Originalmente inviato da ignatius
Salve a tutti,
Uno dei quesiti che mi sono sempre posto, e che penso si pongano quasi tutte le persone, è che cosa succede alla coscienza dopo la morte (quella con il cuore fermo e l'elettroencefalogramma piatto)? Pensiamo ancora? E se si, per quanto tempo? Naturalmente noi vivi possiamo solo fare delle ipotesi. Quali sono le vostre ipotesi? Grazie in anticipo delle risposte. Ignatius

Naturalmente nessuno sa con ragionevole certezza che cosa succede dopo che si è morti, però possiamo cercare di identificare la teoria più razionale a riguardo.

Le neuroscienze ci hanno insegnato che l'attività del cervello è strettamente legata alla nostra vita mentale, quindi alla vita in quanto persona. Senza entrare troppo nel dettaglio di cosa significhi esattamente "strettamente legata", ma cercando di rimanere il più neutrale possibile, si può dire che per ora è ragionevole supporre la seguente tesi:

(CN) L'attività cerebrale del cervello è condizione necessaria per la vita umana.

Essendo questa tesi ben documentata e provata in campo scientifico, (CN) è ben giustificata e razionale.
Una conseguenza diretta di (CN) è che senza attività cerebrale del cervello non vi è vita umana. Questo, credo, è ciò che siamo tenuti a credere razionalmente.

epicurus is offline  
Vecchio 01-10-2008, 15.41.49   #6
Il_Dubbio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 03-12-2007
Messaggi: 1,706
Riferimento: La coscienza post mortem

Non mi sento di condividere la tesi "razionale" di epicurus in quanto la coscienza è da alcuni autori non imbrigliabile con elettrodi e marchingegni vari. Se poi si scoprisse che l'attività del cervello (come ho accennato sopra) non termini totalmente con la descrizione di morte celebrale (quindi encefalogramma piatto), non si può che "fermare il giudizio" razionale e affidarsi a quello etico.
Il_Dubbio is offline  
Vecchio 01-10-2008, 16.14.38   #7
Noor
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Messaggi: 2,064
Riferimento: La coscienza post mortem

Citazione:
Originalmente inviato da Il_Dubbio
Non mi sento di condividere la tesi "razionale" di epicurus in quanto la coscienza è da alcuni autori non imbrigliabile con elettrodi e marchingegni vari.
L'errore è scambiare la coscienza con la mente-cervello..
Solo quest'ultimo è materia impermanente..
La coscienza non è legata al corpo:è Essere, non memoria di essere qualcuno..

Noor is offline  
Vecchio 01-10-2008, 16.49.36   #8
Giorgiosan
Ospite abituale
 
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
Riferimento: La coscienza post mortem

E' evidente che per parlare di qualsiasi stato dell'uomo oltre la morte, bisogna ipotizzare quella realtà che si chiama spirito.

In questa realtà si inscrive la coscienza.

Credo che non ci sia alcuna soluzione di continuità nella vita della coscienza fra la vita biologica e quella che della vita post-biologica.
Tutti i "parametri" della persona permangono: personalità, carattere, inclinazioni, orientamenti e memoria essenziale.

E' anche ovvio che la vita dello spirito non può essere misurata e quantificata con parametri fisici.
Giorgiosan is offline  
Vecchio 01-10-2008, 18.48.32   #9
Noor
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Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
Riferimento: La coscienza post mortem

Citazione:
Originalmente inviato da Giorgiosan
Tutti i "parametri" della persona permangono: personalità, carattere, inclinazioni, orientamenti e memoria essenziale.
Dove permangono?
Siamo forse quella memoria stratificata di attributi nella quale ci si identifica, detta "personalità" (praticamente un 'immagine illusoria costruita dalla mente..)?
Noor is offline  
Vecchio 01-10-2008, 19.22.55   #10
odos
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Riferimento: La coscienza post mortem

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Originalmente inviato da Il_Dubbio
Non mi sento di condividere la tesi "razionale" di epicurus in quanto la coscienza è da alcuni autori non imbrigliabile con elettrodi e marchingegni vari. Se poi si scoprisse che l'attività del cervello (come ho accennato sopra) non termini totalmente con la descrizione di morte celebrale (quindi encefalogramma piatto), non si può che "fermare il giudizio" razionale e affidarsi a quello etico.

La tesi razionale di Epicurus sostenva che senza il sostrato materiale non si dà pensiero, e dunque coscienza. Questa cosa credo la possiate accettare pure voi. Dai determinati danni cerebrali si è in grado di osservare la scomparsa di determinate sensazioni, sentimenti, capacità.

Questo non significa che sensazioni e sentimenti siano meno nobili o profondi, però lascia pensare che una morte cerbrale implichi la scomparsa di ogni pensiero di sorta.

La tesi spiritualista, cioè della presenza di pensiero oltre la materia, può essere un'altra spiegazione. Però mi chiedo cosa vi abbia potuto persuadere di questa possibilità, e mi riferisco, se ho capito bene, a Giorgiosan e Il Dubbio. Io ad esempio non la escludo a priori, però mi piacerebbe sapere cosa vi ha convinto, o perlomeno se riuscite a ricordare quali indizi vi hanno portato a tali conclusioni.
odos is offline  

 



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