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Vecchio 22-02-2015, 20.05.37   #41
Davide M.
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Riferimento: L' Essere: da Parmenide ai giorni nostri

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Originalmente inviato da maral
Semplicemente perché finì con il diventarlo storicamente, condannando i moti liberali del 1830 e avversando l'estensione del suffragio universale. Quanto al suo pensiero può certo essere letto (come è stato) secondo una duplice chiave, ma la pretesa di inquadrare ogni cosa in un ambito strutturale totalizzante (ultimo grande tentativo di dare corpo a una metafisica razionale inglobando la contraddizione) difficilmente può collocarlo in una prospettiva rivoluzionaria basata sull'apertura al divenire.
Ti sbagli, Hegel critica duramente i pregiudizi di una metafisica razionale, proprio perché astratta, che rimane sempre alienata rispetto alle immani contraddizioni del mondo reale, riuscendo a penetrare quest’ultimo soltanto nel suo strato superficiale contrassegnato da "inessenziali fenomeni naturali". Hegel invece lascia chiaramente intendere che tutti i contenuti dogmatici della vecchia metafisica andavano riformulati in chiave dialettica, in quanto la dialettica, e non la metafisica razionale (la quale dava per scontata la verità dei propri contenuti), è l'unico vero modo per arrivare all'assoluto. Riguardo i moti del '30 non ne condanna i principi liberali, ma come per la rivoluzione francese, ne condanna i possibili esiti giacobini e ne accetta solo il fatto che dovesse accadere (per lo sviluppo dell'epoca moderna).
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Vecchio 25-02-2015, 21.57.04   #42
SinceroPan
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Riferimento: L' Essere: da Parmenide ai giorni nostri

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[b]

Trovo che tutte queste discussioni non siano molto diverse dalla disputa medievale fra realisti (voi: e credo anche DavideM) e nominalisti (io).


esatto: la questione Se il Concetto/Idea del Tempo (il FONDAMENTO dell'ESSERE per Heidegger: e forse anche per me) che Non Scorre Ma Fa Scorrere sia Eterno.. ovvero il problema: Se il "Tutto Scorre" Sia o Non Sia Qualcosa di Reale che Non Scorre.. è Realisti vs Nominalisti..
lo scrissi pure nel precedente post: si risale a Platone vs Aristotele e poi Hegel vs Locke/Hume.. ed ognuno continuerà a pensarla a modo suo senza poter dire: questa è la Verità e voi avete torto.. in pratica è il Dubbio di Hume applicato non solo a Terzi ma alle sue stesse tesi dell'Empirismo Scettico..

diverso invece il punto Logico sulla Proposizione : "Tutto è Dubbio/Hume od Interpretazione/Nietzsche"..
si tratta SENZA DUBBIO di una AUTO-CONTRADDIZIONE (per la precisione è Indeterminata).. per TOGLIERE l'AUTO-CONTRADDIZIONE LOGICA và Ri-Formulata così: "Tutto è Dubbio/Interpretazione ECCETTO questa stessa proposizione".. oppure detto più banalmente "l'Unica cosa Certa è che Tutto il Resto è Dubitabile".. il dire che il Dubbio sia mera Sospensione del Giudizio (vedi gli antichi Pirroniani) è una mera CONSEGUENZA dell'esser in Dubbio (la Causa) che NON SMONTA L'AUTO CONTRADDIZIONE.. se anche su questo secondo punto la pensi diversamente da ciò che ho appena esposto allora Talebanamente ti dico: sei in errore senza se e senza ma.. e Severinianamente aggiungo: è Destino che sia così..

ciao caro COLLEGA Talebano.. ed alla prox discussione
Piero
.
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Vecchio 25-02-2015, 22.55.01   #43
maral
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diverso invece il punto Logico sulla Proposizione : "Tutto è Dubbio/Hume od Interpretazione/Nietzsche"..
si tratta SENZA DUBBIO di una AUTO-CONTRADDIZIONE (per la precisione è Indeterminata).. per TOGLIERE l'AUTO-CONTRADDIZIONE LOGICA và Ri-Formulata così: "Tutto è Dubbio/Interpretazione ECCETTO questa stessa proposizione".. oppure detto più banalmente "l'Unica cosa Certa è che Tutto il Resto è Dubitabile".. il dire che il Dubbio sia mera Sospensione del Giudizio (vedi gli antichi Pirroniani) è una mera CONSEGUENZA dell'esser in Dubbio (la Causa) che NON SMONTA L'AUTO CONTRADDIZIONE...
D'altra parte Cartesio aveva ragione: anche se dubito di tutto non posso comunque dubitare di dubitare.

Sul punto
Citazione:
Se il "Tutto Scorre" Sia o Non Sia Qualcosa di Reale che Non Scorre
può essere molto interessante prendere in esame il metodo della diagonalizzazione utilizzato da Cantor (e richiamato da Severino in "Oltrepassare" a proposito di come si rivela la Gloria degli essenti) per dimostrare la cardinalità maggiore dei numeri reali rispetto a quella dei numeri naturali (o più in generale quella dell'insieme potenza rispetto a quella dell'insieme che lo genera). L'insiemistica può essere di grande aiuto per inquadrare le vecchie questioni metafisiche.
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Vecchio 26-02-2015, 09.52.37   #44
sgiombo
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diverso invece il punto Logico sulla Proposizione : "Tutto è Dubbio/Hume od Interpretazione/Nietzsche"..
si tratta SENZA DUBBIO di una AUTO-CONTRADDIZIONE (per la precisione è Indeterminata).. per TOGLIERE l'AUTO-CONTRADDIZIONE LOGICA và Ri-Formulata così: "Tutto è Dubbio/Interpretazione ECCETTO questa stessa proposizione".. oppure detto più banalmente "l'Unica cosa Certa è che Tutto il Resto è Dubitabile".. il dire che il Dubbio sia mera Sospensione del Giudizio (vedi gli antichi Pirroniani) è una mera CONSEGUENZA dell'esser in Dubbio (la Causa) che NON SMONTA L'AUTO CONTRADDIZIONE.. se anche su questo secondo punto la pensi diversamente da ciò che ho appena esposto allora Talebanamente ti dico: sei in errore senza se e senza ma.. e Severinianamente aggiungo: è Destino che sia così..

ciao caro COLLEGA Talebano.. ed alla prox discussione
Piero
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No, nessuna autocontraddizione:

TUTTO E' DUBBIO, COMPRESA QUESTA AFFERMAZIONE

TUTTO E' DUBBIO implica che anche questa stessa affermazione (che fa parte del "tutto") é dubbia, e se vuoi perderti in un regresso all' indfinito, é dubbia anche l' affermazione che questa affermazione é dubbia e così via...

Sospendere il giudizio, cioé essere scettici, non implica contraddizione alcuna.

ciao caro COLLEGA Talebano.. ed alla prox discussione ,

MA GLI ERRORI SONO, TALEBANISSIMAMENTE, TUTTI TUOI !!!

Giulio
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Vecchio 26-02-2015, 11.37.29   #45
maral
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Originalmente inviato da sgiombo
No, nessuna autocontraddizione:

TUTTO E' DUBBIO, COMPRESA QUESTA AFFERMAZIONE

TUTTO E' DUBBIO implica che anche questa stessa affermazione (che fa parte del "tutto") é dubbia, e se vuoi perderti in un regresso all' indfinito, é dubbia anche l' affermazione che questa affermazione é dubbia e così via...

Sospendere il giudizio, cioé essere scettici, non implica contraddizione alcuna.

Sgiombo, perdonami, ma nel momento in cui dubiti che tutto è dubbio, proprio dubitandone, non fai che dimostrare l'incontestabile verità del dubbio. Ossia proprio dubitandone dimostri che non si può dubitarne senza cadere in autocontraddizione. E, in merito a questa constatazione, Cartesio aveva completamente ragione.
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Vecchio 26-02-2015, 12.44.07   #46
sgiombo
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Sgiombo, perdonami, ma nel momento in cui dubiti che tutto è dubbio, proprio dubitandone, non fai che dimostrare l'incontestabile verità del dubbio. Ossia proprio dubitandone dimostri che non si può dubitarne senza cadere in autocontraddizione. E, in merito a questa constatazione, Cartesio aveva completamente ragione.


Beh, sinceramente comincio proprio a pensare che voi severiniani abbiate una concezione alquanto "peculiare" della contraddizione (e autocontraddizione).

Cadrei in contraddizione se affermassi che sono certo che di tutto si può dubitare.

Ma non ne sono affatto certo, dubito anche di questo; infatti affermo:
"tutto (sottinteso: compresa questa stessa affermazione) é dubbio".

Del resto non può essere autocontraddittorio un giudizio che non viene espresso ma resta sospeso: per contraddirsi bisogna giudicare, non evitare di giudicare (=sospendere il giudizio).
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Vecchio 26-02-2015, 17.04.47   #47
maral
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E dubitando di dubitare confermi che stai dubitando. La certezza del dubitare è puramente logica.
Severino comunque non c'entra nulla, è Cartesio, il padre del razionalismo scientifico che se ne è accorto più o meno 4 secoli fa. Prenditela con lui.
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Vecchio 26-02-2015, 17.34.13   #48
CVC
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Per sdrammatizzare con De Crescenzo:
- Solo gli stupidi non hanno dubbi
- Sei sicuro?
- Non ho dubbi!

Credo sia interessante la resi di Piaget secondo cui le grandi tesi filosofiche altro non sarebbero che intuizioni successivamente rielaborate dalla ragione.
Vale a dire che il dogma in qualche modo si insinua in noi, e poi noi lo difendiamo a spada tratta con tutti i mezzi della nostra coerenza.
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Vecchio 26-02-2015, 18.28.20   #49
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Sul punto può essere molto interessante prendere in esame il metodo della diagonalizzazione utilizzato da Cantor (e richiamato da Severino in "Oltrepassare" a proposito di come si rivela la Gloria degli essenti) per dimostrare la cardinalità maggiore dei numeri reali rispetto a quella dei numeri naturali (o più in generale quella dell'insieme potenza rispetto a quella dell'insieme che lo genera). L'insiemistica può essere di grande aiuto per inquadrare le vecchie questioni metafisiche.

conosco un poco la diagonale di Cantor.. dimostra Logicamente che Aleph dei Naturali e uguale a Razionali (Cardinalità =1).. mentre quella dei Reali è Aleph 2.. ed a Matrioska OO Transfiniti uno Dentro l'Altro..

ma ora spiegami (SE NE HAI VOGLIA) un poco come il "genio AND matto" (Algebra boolenana = Vera quando ENTRAMBE sono Vere) la applicherebbe in OltrePassare alla sua Contraddizione C (se leggi i post dove parlavo della "Totalità delle SubTotalità" in pratica parlavo del matto) ed a quella Follia che lui chiama Gloria (PS: ovviamente ed al contrario lui chiama Follia il Senso Comune del 99,9999999999% degli Umani che si Credono Mortali).. però cerca di farlo con linguaggio da bar.. spesso quando ti leggo non ci capisco nulla.. sono un sempliciotto ruspante, nonché vile approfittatore delle matematiche finanziarie, i vostri termini per me son spesso vaghi ed oscuri..

ad occhio io me la immagino così: il matto dice che la SubTotalità Pres-Ente ha Aleph 1.. mentre la "Totalità delle SubTotalità Passate/Presenti/Future" (che Mai Apparirà Quantitativamente.. ma che Eternamente Appare Qualitativamente.. cioè Appare il Concetto del suo Apparire.. Concetto che è IntraScendibile.. e che di fatto assomiglia al mio discorso sul Panta Rei che Fa Scorrere ma Non Può Anch'Esso Scorre) avrebbe Aleph pari a 2..
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Vecchio 26-02-2015, 18.47.47   #50
sgiombo
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E dubitando di dubitare confermi che stai dubitando. La certezza del dubitare è puramente logica.
Severino comunque non c'entra nulla, è Cartesio, il padre del razionalismo scientifico che se ne è accorto più o meno 4 secoli fa. Prenditela con lui.


Appunto: dubitando confermo (= affermo; dubbiosamente*) di stare dubitando (e di non contraddirmi; almeno nel senso che i non-severiniani attribuiscono al concetto di "contraddizione"), come da me sempre sostenuto e da te negato.

Casomai me la prenderei (eventualmente) con te o al limite con Severino, e non certo con Cartesio, di cui ho un' ottima opinione.
E' stato ed é uno dei miei primi "venerati" maestri.

* Le affermazioni non devono per forza essere perentorie, possono benissimo essere dubbiose. Esempio: "mi sembra che (fuori dall' edificio in cui mi trovo) non piova, ma non ne sono sicuro" é un' affermazione sensatissima pur essendo dubbiosa.
sgiombo is offline  

 



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