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Vecchio 01-08-2005, 15.55.33   #1
La_viandante
stella danzante
 
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Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
riduzionismo o dualismo?

per molto tempo e fideisticamente ho identificato la mente con i semplici scambi sinaptici, ossia il pensiero sarebbe null'altro che biochimica cerebrale
ora, non riesco a identificare piu' la mente nel semplice scambio sinaptico, un pensiero,una credenza ha una materialita' e una concretezza ben maggiore che una semplice scintilla tra due neuroni

faccio fatica sia a dare una esistenza a se' della mente, sia a identificarla nella biochimica cerebrale... non ne vengo a capo, so che potrei tranquillamente fregarmene, ma non ci riesco, percio' come al solito amorevole nei vostri confronti vi ci tiro dentro

la mia idea e' che potrebbe essere che da un contatto neurale si sprigioni un'onda energetica.. ecco quello sarebbe il pensiero...devo per forza dare una materialita' alla cosa aiutatemi please
cercate di dare corpo sia a una tesi che all'altra affinche' io possa formulami una idea con un minimo di argomentazione dietro
La_viandante is offline  
Vecchio 01-08-2005, 16.38.30   #2
nonimportachi
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Quel che ad oggi si sa di vero lo trovi ben riassunto su un libro di Sagan:

"IL DRAGO NELLO SPECCHIO"

E' il mio saggio preferito.

Non proprio digeribilissimo, ma molto ricco è una divulgazione multidisciplinare sulle nostre zucche (Alto un dito in verticale.... preparati a faticare per leggerlo tutto...).

Comunque, il tuo pensiero, che percepisci come una cosa unica singola mutevole nel tempo è in realtà un'insieme di fenomeni complessi correlati tra loro.

E non voglio più sentir parlare te di misteriose "onde energetiche" scatenate dai "contatti neurali"........

sono onde energetiche? come si misurano?
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Vecchio 01-08-2005, 17.09.50   #3
La_viandante
stella danzante
 
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e che ne so come si misurano.. me le sono appena inventate!!!
non le direi misteriose pero', se fai vibrare una corda tesa emette onde sonore, che si propagano nell'aria, perche' una connessione sinaptica non potrebbe crearne una??????? e' un movimento, puo' generare energia
va be' pura fantasia, ma ... cio' nn toglie che non mi hai aggiunto nulla ne' al riduzionismo ne' al dualismo... hai solo distrutto le mie onde energetiche...

eppure non le escludo
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Vecchio 01-08-2005, 17.11.04   #4
La_viandante
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devi distruggerle con piu' argomenti
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Vecchio 01-08-2005, 17.24.52   #5
nonimportachi
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Ma l'idea che il pensiero sia un vasto insieme di fenomeni chimici-elettrici che coinvolgono buona parte del tuo cervello proprio non ti va giù?

sinapsi: collegamento fisico tra neuroni, una sorta di binario per "messaggeri" chimici. Non vibra, veicola.
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Vecchio 01-08-2005, 17.31.36   #6
z4nz4r0
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...se vi sgamasse il pensiero... uuhhh come si infurierebbe!
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Vecchio 01-08-2005, 17.35.57   #7
z4nz4r0
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...passato l'imbarazzo.
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Vecchio 01-08-2005, 17.39.06   #8
Lord Kellian
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Messaggi: 348
Rispondo brevemente cercando di cogliere la materialità dei pensieri. Per il momento non mi baso su teroie, ma solo su quello che mi viene in mente.... (quindi non avrò molti argomenti!)

Secondo me bisogna considerare che noi impariamo a pensare. Pensare non è affatto un attività naturale. Se fossimo cresciuti con delle scimmie, non saremmo in grado di pensare.

Impariamo a pensare perché siamo dotati della lingua. Quando da bambini la mamma ci parla, impariamo per imitazione, ripetendo misteriosamente i suoni che la mamma ci proprina. Non facciamo nessuna associazione. Imitiamo e basta. Ma già abbiamo qualcosa che gli altri animali non hanno.

Dei suoni articolati. Ora questi suoni sono qualcosa di molto reale, sono delle vibrazioni nello spazio. Il nostro cervello ha ereditato la capacità di interpretarli correttamente e di riprodurli fedelmente. Misteriosi poteri dell'evoluzione.

Ma la nostra mente primordiale è fatta di emozioni e sentimenti, che esprimono i nostri bisogni primari, quello di essere amati e protetti. Le emozioni e i sentimenti sono qualcosa di reale, sono visibili tramite mutamenti fisiologici ed è chiaro che quando un bambino sta piangendo vuol dire che soffre e ha bisogno di qualcosa dai genitori.

Mentre cresciamo impariamo ad associare al suono "mamma" la nostra cara genitrice. E al suono "baubau" il caro Fido domestico.
Oltre che di emozioni e sentimenti, la natura ci ha anche dotati di memoria. In qualche modo misterioso i suoni che sono stati pronunciati rimangono nella nostra memoria, che è essenzialmente un luogo inconscio. Da questo luogo abbiamo la capacità di estrarre le parole.

I pensieri sono i ricordi dei suoni. Man mano che cresciamo impariamo più parole e poi, verso i sei anni, impariamo a ragionare. Poi possiamo creare dei dialoghi interiori, attraverso un'altra fantastica facoltà umana, l'immaginazione.

Per ora concludo (chissà che mi vengano altre idee).

P.s.: per me il riduzionismo va a pari passo col dualismo. semmai si contrappone al non-dualismo, all'olismo. Capra docet
Lord Kellian is offline  
Vecchio 01-08-2005, 19.34.44   #9
La_viandante
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Messaggio originale inviato da nonimportachi
Ma l'idea che il pensiero sia un vasto insieme di fenomeni chimici-elettrici che coinvolgono buona parte del tuo cervello proprio non ti va giù?

sinapsi: collegamento fisico tra neuroni, una sorta di binario per "messaggeri" chimici. Non vibra, veicola.

certo ma chi lo mette in dubbio? io faccio fatica pero' a identificare pensiero e sinapsi, ma allo stesso tempo se penso all'insieme della biochimica cerebrale non riesco a farne fuoriscire un qlksa di estraneo.. e' un po' come pensare all'infinito, nn riesco a contemplarlo ma allo stesso tempo nn riesco a pensare al limite, al confine dell'universo deve necessariamente iniziare qlks'altro... e' una inadempienza mentale...
comunque non si e' mai raggiunto un accordo nemmeno fra neuroscienziati, ... quindi io posso spingere anche per le mie onde.. poi le onde cerebrali esistono, non me le sto mica inventando io ora, che siano il pensiero quello non lo giurerei
La_viandante is offline  
Vecchio 02-08-2005, 10.01.46   #10
nonimportachi
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Messaggio originale inviato da La_viandante
.....io faccio fatica pero' a identificare pensiero e sinapsi, ma allo stesso tempo se penso all'insieme della biochimica cerebrale non riesco a farne fuoriscire un qlksa di estraneo..

Forse riponi un po' troppa fiducia nelle tua capacità di astrazione mentale.
Se ci fai caso, ogni nostra percezione è grossolana e approssimativa rispetto alla reale natura di ciò che percepiamo. La materia è un caoso di particelle in movimento, e noi la percepiamo come solida ed omogenea, la luce e i suoni sono ondulatori, eppure non siamo capaci di percepire l'ondulazione....

per il ns pensiero non è poi così difficile immaginare che valga la stessa cosa, percepiamo come molto semplice qualcosa di estremamente più complesso. Gli scenziati non conocordano sull'identificazione della coscienza, spesso non concordano neanche sulla sua definizione..... ma certo concordano su meccanicismi noti, ad un particolare atteggiamento corrispondono precisi fenemeni neurali, per riconoscere le parole sono sempre le stesse aree a lavorare, sempre nello stesso modo, per richiamare ricordi idem etc etc.... noi percepiamo il pensiero come pensiero, ma un pensiero può essere decisamente differente da un'altro.

Io prenderei la cosa, più che come un nodo da sciogliere, una presa d'atto dell'inadeguatezza della nostra capacità mentale nel modelllizzare fedelmente la realtà.
nonimportachi is offline  

 



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