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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 27-01-2008, 10.34.53   #11
Noor
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Data registrazione: 29-03-2007
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Riferimento: Fede e ragione .. ?

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Originalmente inviato da Mary
Le religioni ne hanno fatto un buon uso per disporre delle menti di milioni di esseri umani da millenni. Sotto la fede ci hanno infilato di tutto deviando la crescita degli individui.
Mentre fede dovrebbe essere quella disponibilità verso l'ignoto, l'inconoscibile, la verità, la crescita, il cambiamento
Le religioni hanno riempito la fede di..credenze,cioè falsità per la mente,invertendo il vero senso oggettivo di quella parola "fede-fiducia":cioè di quella disponibilità verso l'ignoto di cui parli,è vero...
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Vecchio 27-01-2008, 12.16.07   #12
oroboros
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Riferimento: Fede e ragione .. ?

Se non ci fossero ragioni non ci sarebbe la fede, però ci sono ragioni diverse per ognuno e gradi di fede individualmente diversi tra loro. La fede, quando non è "convenienza camuffata", nasce dal riconoscimento dei limiti della ragione, e quando la ragione riesce a penetrare l'esistenza può anche accordarvisi, armonizzandosi alla fede. Entrambe, ragione e fede, sono relative, ma la fede costituisce la possibilità esteriore di essere di ciò che, quando è nel suo stato cosciente e non relativo, dà origine alla possibilità del conoscere diretto e immediato dello sguardo interiore, il quale è in comunicazione col proprio Centro essenziale. Si può ragionevolmente dire che la fede nasca dalla pressione interna dei principi dell'esistenza che non si è ancora in grado di rilconoscere direttamente. Questo stato comunica, senza mediazione, col Trascendente di cui noi serbiamo traccia interiore. Questo è quindi lo stato che conosce in modo assoluto i principi universali che derivano dal Principio unico che è irradiato dal Mistero innominabile dell'Assoluto, Infinito, Eterno. La fede, invece, è un profondo grado di convincimento interiore per il quale si può donare anche la propria vita, ma non è mai, per sua natura, assoluta. Un saluto.
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Vecchio 27-01-2008, 15.25.33   #13
donella
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Riferimento: Fede e ragione .. ?

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Originalmente inviato da Noor
Le religioni hanno riempito la fede di..credenze,cioè falsità per la mente,invertendo il vero senso oggettivo di quella parola "fede-fiducia":cioè di quella disponibilità verso l'ignoto di cui parli,è vero...

Limite tutto mio, fortemente acuito dalla definizione di fede come quotata.

Se il parametro è l'ignoto, o meglio la "disponibilità verso l'ignoto".... la fede (a me) .... sembra essere quell'attitudine... che regge l'idea dell'ignoto per qualche decimo di secondo (il tempo di pronunciare "ignoto")... per poi affrettarsi a cercare una risposta purchè sia.

Diversamente detto: "disponibilità verso l'ignoto"..... non dovrebbe significare disponibilità - anzitutto - ad accettare come ignoto quel che ignoto è?

Cercare di conquistarne il territorio ed illudersi per suggestioni (indotte o autonome) d'esserci riusciti, così negandogli in misura più o meno ampia o vistosa la prima qualifica di "ignoto"..... a me sembra l'esatto contrario della "disponibilità verso l'ignoto".

donella is offline  
Vecchio 27-01-2008, 17.56.18   #14
Noor
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Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
Riferimento: Fede e ragione .. ?

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Originalmente inviato da donella
Cercare di conquistarne il territorio ed illudersi per suggestioni (indotte o autonome) d'esserci riusciti, così negandogli in misura più o meno ampia o vistosa la prima qualifica di "ignoto"..... a me sembra l'esatto contrario della "disponibilità verso l'ignoto".
L'Ignoto non è conquistabile,è territorio senza bussole e meta.
Ignoto si può Essere...quando non si è,ma senza conoscerlo (intendo qui conoscenza come ricordo mentale-temporale di ciò che si è conosciuto)
Ciò che riportiamo dall'Ignoto è solo la consapevolezza che siamo "altro" da ciò che crediamo di essere,ma non v'è nessuna conoscenza.
Quindi vedo questa disponibilità di cui parliamo, come ignoranza che si offre all'apertura in fiducia-fede.
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Vecchio 27-01-2008, 18.09.28   #15
oroboros
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Messaggi: 175
Riferimento: Fede e ragione .. ?

Che significa "disponibilità verso l'ignoto"? Non si può essere disponibili verso ciò che non si conosce, si deve invece sapere che non si conosce tutto, ma non mi pare che sia un gran riconoscimento. Non ci si rende disponibili alla conoscenza con il solo affermare di non sapere. Disponibilità verso l'ignoto deve corrispondere al non voler circoscrivere l'ignoto in un sistema di pensiero il quale, per tutto quello che ogni sistema esclude, deve essere limitato. La Verità non è limitata nemmeno dalla falsità la quale è, per lei, una "vera" falsità. La Verità non tutti la possono guardare senza perdere la ragione.
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Vecchio 27-01-2008, 18.28.32   #16
Mary
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Messaggi: 2,624
Riferimento: Fede e ragione .. ?

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Originalmente inviato da donella
Limite tutto mio, fortemente acuito dalla definizione di fede come quotata.

Se il parametro è l'ignoto, o meglio la "disponibilità verso l'ignoto".... la fede (a me) .... sembra essere quell'attitudine... che regge l'idea dell'ignoto per qualche decimo di secondo (il tempo di pronunciare "ignoto")... per poi affrettarsi a cercare una risposta purchè sia.

Diversamente detto: "disponibilità verso l'ignoto"..... non dovrebbe significare disponibilità - anzitutto - ad accettare come ignoto quel che ignoto è?

Cercare di conquistarne il territorio ed illudersi per suggestioni (indotte o autonome) d'esserci riusciti, così negandogli in misura più o meno ampia o vistosa la prima qualifica di "ignoto"..... a me sembra l'esatto contrario della "disponibilità verso l'ignoto".


la fede ti spinge a raggiungere l'orizzonte, la ragione ti fa mettere un piede dopo l'altro ed è sempre all'erta con i sensi per impedirti di precipitare in un burrone o essere divorato dalla fame e dalla sete o da qualsiasi altro pericolo.

L'orizzonte non potrà mai essere raggiunto perchè tu sei l'orizzonte, noi siamo il divino spirituale ma possiamo concepirlo e cercarlo solo guardando oltre, volgendo lo sguardo verso l'orizzonte.
Chi si illude di poterlo imbrigliare, catalogare, imprigionare, afferrare si sbaglia di un mortale errore.

La fede, sempre unita alla ragione, ci fa camminare e sperimentare tutto quello che nel cammino si incontra. Salvo poi a riconoscere di essere sempre stati sulla meta. Ma è una meta sulla quale è impossibile sedersi perchè in quel preciso istante scompare e riappare l'orizzonte.

Siamo solo esseri umani non dimentichiamolo mai.

Oggi più che mai fede e ragione implorano di essere riscoperte e usate.

Se riuscissimo a liberarle dalle briglie millenarie forse saremmo ancora in grado di riprendere il cammino sin qui interrotto.

Quando mi sono staccata dalla chiesa cattolica mi sono ritrovata su di una strada non tracciata, su un ignoto senza confini. Ma la fede nell'aiuto divino e nella mia ragione hanno prevalso ed io continuo il mio pericoloso e ignoto cammino. Non so mai cosa troverò domani, quante volte dovrò cambiare e rinnovare le conoscenze così faticosamente conquistate, ma la mia ragione mi sprona e la mia fede mi sostiene.

La fede e la ragione siano con tutti noi.
Mary is offline  
Vecchio 27-01-2008, 20.29.03   #17
Noor
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Riferimento: Fede e ragione .. ?

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Originalmente inviato da oroboros
Disponibilità verso l'ignoto deve corrispondere al non voler circoscrivere l'ignoto in un sistema di pensiero il quale, per tutto quello che ogni sistema esclude, deve essere limitato. La Verità non è limitata nemmeno dalla falsità la quale è, per lei, una "vera" falsità.
Esattamente...in altre parole è così...
Noor is offline  
Vecchio 27-01-2008, 22.41.31   #18
koan
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Riferimento: Fede e ragione .. ?

Perdonate, ma questo non è un 3d posto nella sezione "filosofia" ..

Nessuno vedo che ha esperienza di Fede personale e a mio vedere questo è molto male...

Mary, questo per me significa essenzialmente possedere una "fede cieca" .. mentre quanto appartiene alla "natura umana caduta" è per me come una goccia dopo l'altra, in grado di scavare persino una roccia: se si condannano altri, facendo di tutt'erba un fascio, si finisce per condannare solo noi stessi ed indurire i nostri cuori ( non solo il nostro, ma anche quello degli altri; o crediamo di aver compreso tutto quello che c'è da dover comprendere nel cammino della nostra Fede ? ).

Scusatemi, ma che è sta ricerca o sorta di consapevolezza forsennata verso l'insoluto, l'ignoto, l'assoluto, l'irraggiungibile, l'orizzonte di un'evoluzione che finisce per essere solo il pretesto del nostro senso di voler fare come ci pare e piace, come arbitri del nostro senso delle cose che sono .. neanche provenissimo da noi stessi, volendo filtrare tutto attraverso la nostra bacata e filosofeggiante RAGIONE ?

Non è questo il 3d che vuole porre una disputa tra "fede" e "ragione", già presente su altri 3d di ben altra sezione.

Sono queste, dunque, le ragioni della nostra Fede

E' una facoltà della mente umana la Fede o, peggio ancora, il bisogno di "credere" in qualcosa di disincarnato, evanescente, astratto, irraggiungibile, idilliaco, onirico .. ? .. !?

Chi possiede una Fede, non prega ?
e chi o che cosa si prega ?
ma soprattutto, qual è il risultato di questa preghiera ?

La Fede non nasce affatto dalla mente e non si fonda per niente sul NULLA.

Vi invito a rendere una "Testimonianza vivente" in questo 3d sulle ragioni della propria Fede, attraverso esperienze di vita personale: pratiche e concrete .. Se le si possiedono... cioè se si possiede la Fede, la quale si fonda su fatti di vita vissuta e di vita concreta da poter offrire a quanti navigassero e fossero interessati a questo argomento.

Non vi parlo ancora della mia esperienza, perché ho bisogno di parlare con mia madre per poter raccontare una storia che sia più completa possibile, trovando il tempo e la calma per poterlo fare ...

La filosofia ha bisogno di astrarre di tutto, anche quel che invece è molto sostanziale di per sé, mentre la pre-sunta "ragionevolezza" logica non fa che materializzare ogni cosa svuotandola della propria essenza; mentre non è questa la funzione della Fede, di una Fede che non può che essere vissuta quotidianamente... Aiutatemi in questo intento, che significa anche comunicare la sostanza che è propria della nostra Fede e perdonate la mia scrupolosità nel voler affermare, se possibile, in maniera pratica e concreta la "quinta essenza" de: le ragioni della nostra Fede.

Saluti
koan is offline  
Vecchio 28-01-2008, 09.44.54   #19
donella
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Riferimento: Fede e ragione .. ?

Citazione:
Originalmente inviato da koan
Perdonate, ma questo non è un 3d posto nella sezione "filosofia" ..

Nessuno vedo che ha esperienza di Fede personale e a mio vedere questo è molto male...

Mary, questo per me significa essenzialmente possedere una "fede cieca" .. mentre quanto appartiene alla "natura umana caduta" è per me come una goccia dopo l'altra, in grado di scavare persino una roccia: se si condannano altri, facendo di tutt'erba un fascio, si finisce per condannare solo noi stessi ed indurire i nostri cuori ( non solo il nostro, ma anche quello degli altri; o crediamo di aver compreso tutto quello che c'è da dover comprendere nel cammino della nostra Fede ? ).

Scusatemi, ma che è sta ricerca o sorta di consapevolezza forsennata verso l'insoluto, l'ignoto, l'assoluto, l'irraggiungibile, l'orizzonte di un'evoluzione che finisce per essere solo il pretesto del nostro senso di voler fare come ci pare e piace, come arbitri del nostro senso delle cose che sono .. neanche provenissimo da noi stessi, volendo filtrare tutto attraverso la nostra bacata e filosofeggiante RAGIONE ?

Non è questo il 3d che vuole porre una disputa tra "fede" e "ragione", già presente su altri 3d di ben altra sezione.

Sono queste, dunque, le ragioni della nostra Fede

E' una facoltà della mente umana la Fede o, peggio ancora, il bisogno di "credere" in qualcosa di disincarnato, evanescente, astratto, irraggiungibile, idilliaco, onirico .. ? .. !?

Chi possiede una Fede, non prega ?
e chi o che cosa si prega ?
ma soprattutto, qual è il risultato di questa preghiera ?

La Fede non nasce affatto dalla mente e non si fonda per niente sul NULLA.

Vi invito a rendere una "Testimonianza vivente" in questo 3d sulle ragioni della propria Fede, attraverso esperienze di vita personale: pratiche e concrete .. Se le si possiedono... cioè se si possiede la Fede, la quale si fonda su fatti di vita vissuta e di vita concreta da poter offrire a quanti navigassero e fossero interessati a questo argomento.

Non vi parlo ancora della mia esperienza, perché ho bisogno di parlare con mia madre per poter raccontare una storia che sia più completa possibile, trovando il tempo e la calma per poterlo fare ...

La filosofia ha bisogno di astrarre di tutto, anche quel che invece è molto sostanziale di per sé, mentre la pre-sunta "ragionevolezza" logica non fa che materializzare ogni cosa svuotandola della propria essenza; mentre non è questa la funzione della Fede, di una Fede che non può che essere vissuta quotidianamente... Aiutatemi in questo intento, che significa anche comunicare la sostanza che è propria della nostra Fede e perdonate la mia scrupolosità nel voler affermare, se possibile, in maniera pratica e concreta la "quinta essenza" de: le ragioni della nostra Fede.

Saluti

Non ho esperienza di fede, Koan, ma permettimi di congratularmi per la chiarezza e luminosità della chiave di lettura fornita con il quotato, che differenzia profondamente questa discussione dalle altre che ruotano intorno agli stessi concetti , generando - col suo far perno nella testimonianza - un'atmosfera fresca e totalmente rinnovata, davvero arricchente per chiunque si accosti all'argomento.

Non per divagare, ed anzi per provocare un tuo chiarimento che credo utile alla discussione come da te impostata, avrei solo da chiederti questo: è secondo te corretto definire "fede" qualunque percorso di ricerca interiore che presupponga un "ignoto" IN LUOGO della nitida percezione di UN Principio, Fine, Essere?
Mi piacerebbe, insomma, capire se è mia sterile rigidità o se, invece, è oggettivo uso improprio di termini e correlati concetti, l'impiego del termine fede nei casi indicati, laddove - PER ME - "fede" è sempre e comunque punto "di partenza" e "di arrivo" insieme : punto di partenza del proprio incerto e vacillante percorso soggettivo, orientato alla sempre miglior consonanza verso IL punto d'arrivo già posseduto nella assoluta luminosità e guida di Essere, Principio e Fine GIA' certi. Mi turba e confonde, in parole più che semplici, sentir parlare di "fede" in rapporto a quei percorsi individuali che, non di rado, potrebbero riassumersi in "nell'ignoto..."qualcosa" c'è...perchè non può non esserci, lo "sento".
A volte dubito d'essere pericolosamente integralista di cervello (nel senso che se fossi fedele potrei esserlo solo da integralista).... ma trovo pazzesco che tanti abbiano l'ardire di estrapolarsi e ritagliarsi una "fede" a propria misura, basata fondamentalmente sul proprio "sentire", e che a me sembra, appunto,... solo "fede" in se stessi....
Sbaglio io?
donella is offline  
Vecchio 28-01-2008, 10.13.39   #20
oroboros
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Riferimento: Fede e ragione .. ?

La Fede, per definizione, non è la Conoscenza diretta e immediata, ma è sua parente, anche se lontana, nel senso che deriva dallo stesso intuire superiore che però, a differenza che nella conoscenza, non si mostra nei suoi principi essenziali... al conoscere anche individuale ma rimane, in quanto fede, come sospeso e sorretto dalla volontà che abbisogna di lei per attaccarsi all'azione che prelude al miglioramento di sé. Non è quindi né totale, né assoluta a maggior ragione. Alla fede si oppone sempre la possibilità che questa fede, per interventi esterni, vacilli. La fede è in movimento e può addirittura cambiare di stato e pure di forma, oltre che d'intensità, ma nel suo variare non si potrà mai centrare in quella fissità che, quando raggiunta, la trasformerebbe in fede consapevole di sé e delle proprie, assolute, ragioni. Nella Conoscenza, quindi. Fede e ragione sono in uno stato di apparente opposizione, quando osservate da un punto di vista che non concepisce l'unitarietà del tutto. Questo punto di vista, limitato all'inconciliabilità delle due realtà, quando si eleva vedrà quell'opposizione divenire una complementarietà di due aspetti del reale che si integrano vicendevolmente e spiegano, anche evideniando i limiti che caratterizzano entrambe le dimensioni, fino a che questa complementarietà non ridiventi unità nelle stesso unico principio che le ha dinamicamente generate, allo scopo di perfezionarsi nel ritorno ciclico, cosciente questa volta, alla loro origine comune. La Fede è volontà d'abbandono dell'io al Sé assoluto, la Conoscenza è consapevole e attiva uscita dall'io, il quale s'arrende al proprio Sé, che è suo Centro e sua ragione d'essere.
oroboros is offline  

 



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