Salve e buona nottata!
ero tentato di rimandare a domani l'spressione del mio "pensiero" ma poi...scrivo in questo forum per esercitarmi nella digitazione non si sa mai dovessi, in un altra dimensione, fare la segretaria... scherzi a parte caro amico, quello che mi differnzia da te che ti professi credente Bahà'i e quindi, da quello che hai scritto in un altro 3d o meglio ho capito, di una religione salvifica...il mio percorso o Via mi porta , o meglio cerca di farmi vivere in uno stato di "consapevolezza ricettiva" la vita è quindi tutta qui e ora attenendomi ai cinque precetti del Buddha e con la consapevolezza che il fine ultimo sarà quello della non rinascita claudio
ps sono stato succinto per l'ora e perchè domani voglio andare in montagna a fare una passeggiata e vorrei dormire

ciao claudio
scrivi.. e se invece fosse tutta qui.. cioè nel porre una diversa relazione con la stessa?

già.. per me significa la stessa cosa..
cioè, cercare una via d'uscita equivale che l'essere deve porsi in "diversa relazione con la stessa vita"

ne convieni??

Vedo che pur affermando "scherzi a parte caro amico, quello che mi differnzia da te che ti professi credente Bahà'i e quindi, da quello che hai scritto in un altro 3d o meglio ho capito, di una religione salvifica...il mio percorso o Via mi porta , o meglio cerca di farmi vivere in uno stato di "consapevolezza ricettiva" la vita" non credo Tu vivi la vita in uno stato di "consapevolezza ricettiva" se con tale affermazione intendi diventare consapevole di ciò che ci circonda, la consapevolezza di cui parli è solo materiale o anche spirituale, si limita a questo mondo o vola nell'universo intero?

Non sò cosa hai capito della Fede Bahá'í, certo è che la salvezza per noi non risiede solo nel credere ma principalmente nell'agire in conformità dei principi.
In un certo senso noi nasciamo "salvi" poi ci perdiamo per strada, vuoi per i condizionamenti altrui o per usanze locali o meglio ancora vittime della nostra stessa materialità. Il punto è che non bisogna rincorrere una presunta "salvezza" ma vivere la vita al meglio delle nostre capacità, ciascuno per le proprie senza dolersi accorgendosi che un altro ha qualità superiori, l'altro di sicuro non se ne è accorto.

Se però Ti ho dato, con i miei posts, l'impressione di cercare una "salvezza" con la Fede Bahá'í, devo fare ammenda e chiederTi scusa. La Salvezza non dipende da noi, come il perdono viene dato senza essere chiesto, la "salvezza" non possiamo costruircela dobbiano solo ottenerla con le nostre azioni, non è detto che poi "un acino di pepe non ci rovini la minestra".

Insomma voglio dire che non si è mai sicuri di essere salvi nemmeno se si è santi, pensa se io mi possa sentire "salvo" solo perchè sono un credente, probabilmente Tu sei migliore di me chi lo può dire.

Cmq spero Ti sia fatta una bella passeggiata in montagna.

Siamo di nuovo Off Topic.
L'argomento era Osho.

Fallible... mi piacerebbe leggessi queste parole di Osho con apertura, comparandole a ciò che sperimenti e sai...


"La meditazione è solo una tecnica per raggiungere lo stato dell'estasi, lo stato di ebbrezza divina.
E' una tecnica semplice, ma la mente la rende molto complicata.
La mente deve renderla molto complicata e difficile, in quanto le due realtà non possono coesistere. La meditazione è la morte della mente (s'intende silenzio della mente.. fermare o sfumare il pensiero, ovvio); naturalmente, la mente si oppone ad ogni sforzo teso verso la meditazione.
L'osservazione è la chiave della meditazione. Osserva la tua mente. Non fare nulla.
Limitati a osservare qualsiasi cosa faccia la mente.
Non disturbarla, non prevenirla, non reprimerla; non fare assolutamente niente in prima persona.
Limitati a essere un osservatore. E il miracolo dell'osservare, è meditazione.

Allorché ti limiti a osservare, pian piano la mente si svuota di pensieri. Ma non ti addormenti, al contrario divieni più sveglio, più consapevole.
E con lo svuotarsi della mente, la tua energia diviene una fiamma di risveglio. Allorché la mente è assolutamente assente - se n'è andata del tutto, e non la riesci più a trovare da nessuna parte - per la prima volta, diventi consapevole di te stesso, perché la stessa energia che era assorbita dalla mente , non trovandola più, si ribalta su se stessa.

Grazie all'osservazione, la mente e i pensieri scompaiono. E il momento più estatico, si ha quando ti ritrovi pienamente all'erta, senza che esista in te un singolo pensiero... ma solo il cielo silente del tuo essere interiore.

Questo è il momento in cui l'energia si volge all'interno: questa inversione è improvvisa, è repentina! E quando l'energia si volge all'interno, porta con sé una gioia infinita.
Quando la meditazione ritorna alla propria sorgente, esplode in una gioia immensa. Questa gioia, nel suo stadio supremo, è illuminazione (Nel suo stadio Supremo.. sia ben inteso! ).

(OSHO)

allora.. la meditazione è una tecnica.. per accedere all'Arte del meditare.. il ritorno alla Sorgente

Salve a tutti,
Ho appena terminato di leggere questo magnifico libro, intriso, in ogni sua frase, all'interno di ogni sua sfumatura, di una saggezza profonda e, come lo rivela il titolo stesso del libro, innocente.
Credo proprio che stasera mi ritufferò nella lettura poichè voglio assaporarne il contenuto fino in fondo, voglio tirar fuori più miele possibile dalla scatola.

Cosa ne pensate di Osho? Aveta mai letto questo o altri libri?

Diamo inizio ai dibattiti!

Mah...l'osservatore è solo un camuffamento dell'io che da coinvolto si ricicla in Testimone. Forse un rimedio peggiore del male....

Hai ragione se diventa un soggetto... ma se il Testimone è solo Testimoniare
allora la faccenda cambia: non c'è più un "io" che rivendica l'osservazione.
Quindi, non c'è più nè male nè rimedio... ma solo il ciò che è... simultaneamente Uno e Trino: osservatore, osservato e l'osservare.

Giusto. Ma anche il Testimoniare presuppone qualcosa da testimoniare, un atto di un soggetto, sia pure sottile. Ma "una distinzione sottile come un capello e cielo e terra sono separati"...

Beh,si',quel soggetto direi che e' il corpo-mente,che ancora permane...e vi accade,di tanto in tanto, qualcosa da testimoniare.