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Vecchio 23-06-2004, 19.30.02   #21
pisquo85
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Data registrazione: 21-06-2004
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Cool risposta ad openmind

“…pensa un po allora una donna che non può…”

bisogna evitare che una donna si trovi in condizione di non poter tenere il bambino… come ho detto bisognerebbe fare leggi che tutelino, anche economicamente, la donna e le permettano, appunto di tenere il suo bambino…

“…o non vuole (x esempio nel caso sia stata violentata) tenere il bambino...”

non c’è nessuna legge che vieta ad una donna di dare in adozione il proprio bambino se non lo vuole, anzi esistono leggi che permettono di partorire in segretezza, nel più assoluto anonimato… e cmq se la madre è stata violentata, il bambino che colpa ne ha ??? Per questo deve essere ucciso? Bisognerebbe aiutare la donna sotto il profilo psicologico ad affrontare il fatto, piuttosto che trovare, semplicisticamente, la soluzione nell’aborto,rischiando, così,di provocarle un altro trauma (l’aborto non è una decisione facile da prendere, e nemmeno è tanto facile da metabolizzare…)

“…e pensa un po il figlio che probabilmente se non e' voluto verra' messo in orfanotrofio...”

può anche essere dato in adozione, ma giustamente penso che tu volessi dire che, quasi certamente, vivrà in orfanotrofio...

“...AL 90 % GLI ROVINI LA VITA....non sarebbe quindi un pò più saggio pensare ad un DIRITTO ALLA VITA SERENA? piuttosto che buttarla li e chiudersi con la vita sopra tutto?...”

non credi che nell’uomo sia più forte l’istinto di vita, cioè non credi che un bambino, una volta diventato adulto, non preferisca esser vissuto in orfanotrofio, non aver conosciuto propri genitori, piuttosto che essere stato ucciso prima che potesse nascere… pensa al forte istinto di vita che hanno gli uomini… seppur vivono in condizioni terribili, sono pochissimi i casi in cui avviene il suicidio (pensa ad Auschwitz: ci furono suicidi, ma pochissimi). L’uomo in fondo non odia la vita… odia le sofferenze che essa può comportare, ma la ama. Alla fine il discorso è sempre lo stesso…per rendere migliore la vita a questi bambini, meno fortunati, che vivono in orfanotrofio, bisognerebbe fare delle leggi tese ad aiutarli, ma come spesso accade i governanti si preoccupano più dei loro problemi o di quelli dell’economia, invece di quelli sociali…

“…poi la chiesa mi sembra che in passato non si sia mai fatta problemi ad uccidere.....quindi incarognirsi contro l’ aborto mi fa solo ridere”

ed infatti la Chiesa ha sbagliato (è andata contro i comandamenti che Dio stesso ha dato agli uomini)… inoltre l’ha riconosciuto essa stessa con l’odierno pontefice…e poi che vuol dire che se uno sbaglia non può più fare cose giuste… siamo esseri umani…certo questo non giustifica e non vuole giustificare ciò che ha fatto la Chiesa, ma il fatto che la Chiesa, nel passato, non si sia fatta scrupoli ad uccidere, non rappresenta un argomentazione che possa dimostrare che la Chiesa sbaglia a, come dici tu, “incarognirsi, contro l’aborto…
E da allora la Chiesa è cambiata…e di parecchio

pisquo85 is offline  
Vecchio 24-06-2004, 02.35.01   #22
Dunadan
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Citazione:
Messaggio originale inviato da dawoR(k)
allora mettiamola così :
io donna gravida
voglio esser libera
di decidere
se partorire o meno
ne consegue evidentemente
che se la pratica dell'aborto
viene messa fuori legge (per legge!)
a far nascere mio figlio
sarà lo stato !!!
(pensa che belle prospettive...)
ok, in un certo senso è lo Stato che ti obbliga a tenerlo.
Però bisogna tenere conto anche di un altro fatto: La donna è tenuta a conoscere le leggi del suo Stato (funziona così, è una regola) e se si è messa in quella situazione lo ha fatto per colpa sua.

Lei, ha messo in condizione lo Stato di obbligarla ad abortire perchè è rimasta in cinta e se ne è fregata di una legge che vieta l'aborto !!!
Lo Stato avrebbe una percentuale della colpa, ma non la percentuale maggiore, no?

Tu, donna in cinta, dirai quindi : "Ho sbagliato a rimanere in cinta e quindi a farmi costringere da quel porco di uno Stato"

Citazione:
"Prima di esserci la legge dovrebbe esserci la persona che evita di rimanere in cinta."

beh...
e qui invece
sprofondiamo nell'utopia
poichè a questo mondo
la maggior parte delle cose
non sono come "dovrebbero essere"
ed è inevitabile
trattandosi di un mondo di uomini
Eh si, le leggi dovrebbero essere più a misura dell'uomo imperfetto, anche se questo non serve a dare ordine.
Qui si apre un grosso discorso sulla razionalizzazione del mondo umano, che lo rende anche schiavo.
Comunque, sbagliare è lecito, ma l'uomo deve anche abituarsi a pagare quello sbaglio, perlomeno quando si tratta della formazione di un essere vivente.
Quindi: Leggi elastiche, ok, ma non giochiamo troppo con queste cose. Non tutto è riparabile con un capriccio.

Citazione:
"Meglio essere vivi e sapere che i propri genitori non si amavano ma si attraevano, piuttosto che non vivere mai, non trovi?"

la mancanza d'amore
non è quasi mai
la causa di un aborto
bhe, avevi messo in campo te questa idea, dicendo che era meglio non nascere se per caso non si era nati da atto d'amore.
Dicendo così, sembrava tu volessi dire che l'aborto è utile quando non c'è vero amore tra i genitori.
Secondo me è la causa di molti aborti.

ciao

Ultima modifica di Dunadan : 24-06-2004 alle ore 02.39.28.
Dunadan is offline  
Vecchio 24-06-2004, 05.56.26   #23
shakespeare
Utente bannato
 
Data registrazione: 17-06-2004
Messaggi: 421
Dunque l'aborto;
Ebbene c'era qualche tempo fa un medico di una clinica americana dove con noncuranza e forse leggermente annoiato praticava centinaia di aborti( era il fautore di circa 7.000 aborti all'anno)!
ora invece è uno dei più strenui anti-abortisti....???
ci siamo persi tutto il film; cosa mai sarà successo nel mezzo del cammin...? semplice; c'è il prima, e c'è il dopo.....aver visto come ciò accade!
se prima in pratica si limitava a raschiare e festa finita, DOPO, avendo visto l'orrore vero e proprio, è barcollato sulle gambe e la coscienza, pesante quanto l'universo, l'ha schiacciato definitivamente!
E cosa mai avrà visto, quale orrore per far "convertire" il Dr.Aborto?....una cosa straziante; il "pargolo che se ne stà pacioso nel pancione "protettivo" della "Mamma"; così bello, così tranquillo in attesa di emettere i primi gemiti dopo aver visto la luce, e forse già pensa a cosa o chi potrebbe essere nella vita; per ora però godiamoci questa oasi di tranquillità in attesa dell' <Amore> della madre......poi, improvvisamente una scossa; il bambino è spaventato e si ritrae; ma come, è solo un feto, come fà ad essere consapevole, ad avere paura?..noi professoroni pensavamo che i sentimenti si hanno solo con la coscienza dopo i 3 anni, come è possibile che un embrione si ritragga terrorizzato?....poi le pinze tranciano i piedini, e il feto, sì sì, stento a crederci ma emette un urlo, un urlo straziante di dolore, un urlo di sofferenza, di morte!..............
Bèh signora, torni pure a trovarci quando vuole, ma la prossima volta usi il preservativo; .......
Prima di dare un giudizio o condannare, sappiate!
E sappiate anche che la Bibbia non sbaglia mai; il peccato produce peccato, dal veniale si passa al MORTALE !...
molti si condannano agli occhi del Signore per egoismo e superbia;
per chi non crede, solo una giornata come un altra, in attesa del risveglio della coscienza assopita!
Sì, il "Dr.aborto" aveva compreso; aveva compreso che un feto è già un essere umano fin dal primo secondo che viene concepito se non da prima, perchè, come dicono le Scritture, il Signore ha fatto il nostro nome prima che i tempi fossero, non li sono sconosciute le nostre ossa!
Pace e bene!
shakespeare is offline  
Vecchio 24-06-2004, 10.16.24   #24
pisquo85
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Data registrazione: 21-06-2004
Messaggi: 167


bella storia ma non credo che piacerà a tutti...

pisquo85 is offline  
Vecchio 24-06-2004, 11.47.46   #25
alexmexxomalex
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w il relativismo

Secondo me sull'aborto come sull'eutanasia, come sulla fecondazione assistita, in tutti quei casi, cioè, in cui è in gioco una diatriba di principio (la vita è sacra? La vita è bene disponibile o è solo dato in "concessione"?) vale ,nel momento in cui bisogna fare una legge (che, non dimentichiamolo, è un'imposizione assoluta), una semplice constatazione,quasi sillogistica: dato che esistono sul campo diverse concezioni, un legislatore che voglia dirsi democratico (nel senso "forte" del termine:democrazia significa relativismo) non può tagliare il nodo a colpi di prescrizioni, disciplinando nel merito, dovrà piuttosto garantire il rispetto delle varie posizioni individuali.
Per capirci, se tu sei contro l'aborto per motivi filosofici, religiosi o quant'altro nessuno può impedirti di non abortire, ma, pretendere che tutti siano vincolati da una posizione ideologica particolare per legge è per me illiberale. Poi, questo non significa che non si potrà regolamentare (come del resto l'attuale legge sull'aborto fa), ciò che è invece contestabile è la generale imposizione di principio.

au revoir
alexmexxomalex is offline  
Vecchio 24-06-2004, 12.31.36   #26
Rotaflex
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Messaggi: 139
okkio...

Bada a non fare del "relativismo" un'altro assurdo "Assoluto"...
Non lo fa il "Gran Capo" vorresti lasciarlo fare agli uomini?
..I ribelli tradizionalmente parlando sono amati quanto gli altri,
ma perseverare poi, li fa demoni...
Rotaflex is offline  
Vecchio 24-06-2004, 12.56.31   #27
pisquo85
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Wink in risposta a alexmexxomalex

Sul vocabolario la definizione di “Democrazia” è:
forma di governo in cui la sovranità risiede nel popolo che la esercita per mezzo delle persone e degli organi che elegge a rappresentarlo.

Più nello specifico uno “Stato Democratico” è uno Stato che garantisce l’estensione dei diritti individuali a tutti i cittadini, e riconosce il diritto del popolo, come totalità organica, a governarsi da se.
Quindi per garantire “i diritti individuali a tutti i cittadini” ” lo Stato deve promulgare delle leggi che garantiscano libertà agli individui, senza però che questa vada ad intaccare la libertà di un altro…
un individuo, per propria coscienza, è “libero” di rubare, ma questo atto va a colpire la libertà di un altro uomo che è libero di avere delle proprietà e a cui rubando viene negato il diritto di possedere qualcosa. Lo Stato deve quindi intervenire per evitare che ciò accada, o cmq per rimediare.
Quindi quando dici

“(nel senso "forte" del termine:democrazia significa relativismo)”

sono d’accordo con te se intendi RELATIVO nel senso che ognuno deve essere libero di professare la propria fede, di esprimere le proprie idee, di appartenere ad un partito politico, ad un’associazione…e la legge deve garantire questi diritti.
Ma non sono d’accordo se questo relativismo, in democrazia, va a colpire diritti fondamentali nella vita sociale (per cui la democrazia è nata) come quello alla VITA.
Se infatti l’embrione è vita, ed è quindi un essere umano, un individuo, con l’aborto gli si nega il diritto alla vita…

“Per capirci, se tu sei contro l'aborto per motivi filosofici, religiosi o quant'altro nessuno può impedirti di non abortire, ma, pretendere che tutti siano vincolati da una posizione ideologica particolare per legge è per me illiberale.”

… non è una posizione ideologica, o meglio, il fatto di non uccidere è alla base del vivere insieme…QUINDI TI CHIEDO… NON E’ PIU’ ILLIBERALE UCCIDERE UN INDIVIDUO???
Non credi che il principio del “non uccidere” sia alla base della convivenza civile e sociale?

Ciao
pisquo85 is offline  
Vecchio 24-06-2004, 13.32.24   #28
alexmexxomalex
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x pisquo

ehm...pisquo evitiamo di coglionarci, please. Il punto per nulla chiaro e dibattuto da presupposti opposti (e contrastanti) è proprio se l'embrione sia Persona (con tutte le implicazioni giuridiche che ne conseguono) oppure un semplice agglomerato di cellule, privo di "personalità giuridica"! insomma, che sia,come dici, "Vita Umana" non è per nulla scontato, anzi!
Si tratta di un dibattito aspro, violento, appassionato come lo sono tutti i dibattiti in cui si scontrano differenti visioni della realtà.
Dire che la democrazia è relativistica significa proprio affermare che lo stato democratico per la sua stessa struttura rappresentativa e competitiva impedisce di assumere a suo fondamento, proprio dal punto di vista ontologico,una Verità assoluta.
Sicuramente possono esistere valori comuni "di sistema", anche se estremamente rarefatti e variamente interpretati, ma certo nn puoi dire a faccia seria che la personalità dell'embrione sia un dato talmente condiviso da porsi come "valore di sistema".

x rotaflex
no! un Assoluto è un concetto o matematico o teologico. Qui stiamo parlando semplicemente di una conseguenza di sistema.



in definitiva: rispetto la vostra posizione riguardo all'aborto ma attenti, ve lo dico dal punto di vista "umano", a non peccare di arroganza nel pretendere la sua imposizione anche a chi parte da presupposti ed esigenze diverse. Il relativismo non è un habitus mentale è una costatazione di fatto!
alexmexxomalex is offline  
Vecchio 24-06-2004, 13.50.49   #29
Rotaflex
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Data registrazione: 16-06-2004
Messaggi: 139
Spock pensiero...

x rotaflex
no! un Assoluto è un concetto o matematico o teologico. Qui stiamo parlando semplicemente di una conseguenza di sistema.

NO?...Davvero?
Se analizzo la struttura semantica del tuo fluire dialettico (che poi è la manifestazione sonora del tuo pensiero) trovo che allora quel borborigmo sonoro - "conseguenza di un sistema" - sia o del tutto illogica o quantomeno assurda [nel senso ha la pregnanza di un qualcosa a cui debba essere ancora affibiato un significato per convenzione umana bada bene]. L' hai "suonata con la lingua quell'affermazione?

Se la logica non è un'opinione allora logicamente ciò che ti appare come "conseguenza" [di un qualsiasi sistema] ha delle premesse, dei termini.

Se non le avesse allora ..è il "caso"? O una tragica combinazione tra le premesse o le conseguenze di un'origine imperscrutabile che nella successione degli eventi consequenziali del sistema stesso fa scattare un'aspetto qualitativo che tu chiami "conseguenza" o se preferisci caso...
V'è da chiedersi cosa sia per te un sistema....
Rotaflex is offline  
Vecchio 24-06-2004, 14.11.53   #30
spada di fuoco
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Messaggi: 195
Forse... non dovremmo pensare al perchè l'aborto è così importante per noi?
E', forse, perchè pensiamo che la vita sia importante, vero?
Ma quale vita? Qualunche vita vero? Quella di chi ha più di che vivere così come quella di chi... sta morendo di fame!
Ma chi sta morendo di fame... a chi importa? La Vita è anche questa, chi ha la fortuna di nascere in un posto e chi in un altro, se si potesse scegliere dove nascere, forse.. sarebbe più facile...
Possiamo provare a dirgli che appena nato dovrà morire di fame?
Possiamo dire qual'è il bene per una persona?
Perchè allora essere assolutisti? Non è perchè abbiamo paura della Vita, altrimenti... potremmo scoprire che la Vita è anche questo...

Forse, come ogni cosa... dipende


ciao

spada di fuoco
spada di fuoco is offline  

 



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