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Vecchio 13-09-2007, 12.14.26   #141
Flow
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2006
Messaggi: 317
Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Il movimento dipende sempre dal pensiero,
forse vi fa paura questa parola.

La paura e' il rifiuto del pensiero.
Il pensiero coscente e un rifiuto.

Piu' viene rifiutato, piu' alza la voce.
Non ci sono vie d'uscita...
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Vecchio 13-09-2007, 15.24.45   #142
fallible
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Salve e buon pomeriggio!
Mettiamo che io sia preda di una paura, non meglio identificata, (ne ho talmente tante che non saprei neppure quale scegliere), mettiamo che io abbia rivolto lo sguardo al soggetto, a colui che ha paura… sono con lui, lo vedo… Mettiamo che ho smesso da un pezzo di giudicarmi e nel vedere quel povero, piccolo “me” che ha paura, mi prenda persino un senso di tenerezza e di simpatia verso quella parte di me …..

Ma poi, che si fa poi?

contemplo "la paura" ....cosa è la paura? elaborazione della mente ; quando mi succede (non sono certo più coraggioso di te ) mi fermo e osservo...è chiaro che se sono in una situazione "fisicamente" pericolosa presto maggiore attenzione a ciò che faccio claudio

ps verso quella parte di me è meglio non dividersi in tante parti claudio
fallible is offline  
Vecchio 13-09-2007, 15.39.19   #143
fallible
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Salve!
Se non c'e' ricerca non c'e' nemmeno rifiuto,
Il pensiero coscente e un rifiuto.


e se ci sedessimo un attimo a meditare? claudio
fallible is offline  
Vecchio 13-09-2007, 17.07.43   #144
Noor
Ospite di se stesso
 
L'avatar di Noor
 
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Citazione:
Originalmente inviato da Yam
Quando questo riconoscimento e' chiaro li si dimora, in quel pacifico silenzio. Le modificazioni della mente o identificazioni accadranno comunque, per esempio la paura, ma verranno testimoniate da quel pacifico centro.

Quando i maestri Advaita vogliono potenziare quel riconoscimento di solito tacciono, rimangono in silenzio..anche per lungo tempo...dipende dalle capacita' della persona.
Perche'?


Testimonianza e silenzio:
per non ricadere nella mente-logica discorsiva..
Noor is offline  
Vecchio 13-09-2007, 17.51.42   #145
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Data registrazione: 02-11-2004
Messaggi: 4,124
Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Non sono la mente né l’intelletto né il pensiero
Né il senso dell’ io.
Non sono l’udito né il gusto né l’odorato né la vista.
Non sono l’etere né la terra né il fuoco né l’aria.
Sono Coscienza e Beatitudine assolute
Sono Siva, sono Siva.

Non sono il prana né i cinque soffi vitali
Non sono i sette elementi costitutivi del corpo né le
cinque guaine.
Non sono la parola né le mani né i piedi, né gli
organi di generaziuone o di escrezione.
Sono Intelligenza e Beatitudine asoolute
Sono Siva, sono Siva.

Non possiedo né attrazione né avversione né avidita’ né
turbamento.
Non provo orgoglio, né invidia.
Non ho desideri, fini, doveri, né liberazione da
augurarmi.
Sono Intelligenza e Beatitudine assolute
Sono Siva, sono Siva

Per me non esistono né le buone né le cattive azioni,
né il piacere né la sofferenza.
Non esistono le cerimonie rituali, i luoghi santi,i
Veda o l’atto sacrificale.
Non sono il fruire né l’oggetto di fruizione e neppure
il soggetto che fruisce.
Sono Intelligenza e Beatitudine assolute.
Sono Siva sono Siva.

Non conosco la morte né il dubbio né le distinzioni
Degli ordini sociali.
Non ho padre né madre.Non sono mai nato.
Non ho alcun amio, parente, né maestro né discepolo.
Sono Intelligenza e Beatitudine assolute.
Sono Siva, sono Siva

Sono non-determinato, senza forma.
Per la mia onnipresenza, non ho relazione con gli
Organi dei sensi.
Non ho da conseguire alcuna liberazione.
Non sono il soggetto conoscente e nemmeno l’oggetto
Conosciuto perché sono Intelligenza e Beatitudine
Assolute.Sono Siva, sono Siva.

(Nirvanasatkam) Adi Shankara

Sull'Advaita L'Esperienza dell'Assoluto
Yam is offline  
Vecchio 13-09-2007, 18.24.03   #146
Flow
Ospite abituale
 
Data registrazione: 05-12-2006
Messaggi: 317
Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Il pensiero dice che esiste qualcosa oltre il pensiero,
se questo pensiero non viene rifiutato smette di parlare.

smettendo di parlare smette anche la divisione
Il pensiero rifiutato e' questa divisione.

Se si guarda in faccia il problema diviene la soluzione,
Se si ripete quello che dicono i maestri si rifiuta..
Flow is offline  
Vecchio 13-09-2007, 18.45.02   #147
VanLag
Ospite abituale
 
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Data registrazione: 08-04-2002
Messaggi: 2,959
Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Citazione:
Originalmente inviato da Yam
Che fare? (Dice VanLag)

Nulla.
Lo dice anche U.G. no? - Non occorre fare nulla -

Citazione:
Originalmente inviato da Yam
VanLag e' chiaramente e dichiaratamente un non-dualista, quindi procedo in questo senso...
Questa, anche se mi lusinga, è una tua proiezione.... Finché mi definisci, bianco o nero, bello o brutto, alto o basso, buono o cattivo, non dualista dualista..... non stai vedendo me. Non che il fatto di vedermi o meno, penso ti importi ..... è solo per sottolineare, una volta di più come funziona la nostra mente......

VanLag is offline  
Vecchio 13-09-2007, 21.20.15   #148
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Messaggi: 4,124
Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Citazione:
Originalmente inviato da VanLag

Questa, anche se mi lusinga, è una tua proiezione....

Chi e' che si sente "lusingato"?

Il tuo (nostro comune) vero Se'?

Certo che e' una mia proiezione, perche' anche io sono non-dual...

Citazione:
Finché mi definisci, bianco o nero, bello o brutto, alto o basso, buono o cattivo, non dualista dualista..... non stai vedendo me.

Giusto!
Non sto vedendo Te, il Brahman privo di attributi di cui non posso dire neanche che e' l'UNO senza secondo!

O per caso ti riferivi al tuo nama-rupa, al nome che ti hanno appioppato quando sei nato e a tutte le idee che ti sei fatto su questo mondo e di te stesso

No, perche' c'e' anche chi si sente molto, molto importante e unico e irripetibile....che e' anche vero..perche' ogni persona e' diversa da tutte le altre ...e questo e' fantastico!


Citazione:
Non che il fatto di vedermi o meno, penso ti importi ..... è solo per sottolineare, una volta di più come funziona la nostra mente......


La mente?
E che roba e'?
Centra forse con i neuroni e le sinapsi?
I miei neuroni hanno fatto tutti la scuola di circo e finalmente stanno giungendo tutti a lavorare sinergica-mente: ci sono i trapezzisti, i saltimbanchi, i clown, i domatori di animali (altri neuroni con istinti bassi), i contorsionisti (praticano Hatha yoga per avere un corpo flessibile..non certo per raggiungere il Nirvikalpa Samadhi), gli illusionisti...e purtroppo ce ne sono anche a cui tocca lavorare (ma indossano la maglietta di Snoopy con scritto: Je suis allergique au Travail).
Sono contento per te VanLag, Uppaluri Gopala ti ha fatto un grande dono.
Yam is offline  
Vecchio 14-09-2007, 10.15.12   #149
aschilio
Ospite abituale
 
Data registrazione: 11-06-2007
Messaggi: 60
Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Citazione:
Originalmente inviato da VanLag
Sull’onda del 3d sulla conoscenza di se stessi, sposto l’asse del discorso per ampliare un po’ le riflessioni in merito a questo argomento. Una volta stabilito che sono “le false idee che abbiamo di noi stessi”, che ci precludono l’accesso alla “conoscenza” emerge la domanda su come rimuovere queste false idee e quale via seguire, per arrivare ad una corretta conoscenza di se stessi.

Ma forse qui, è il caso di spendere due parole sul dove porta questo percorso, per dare un minimo di senso logico alla discussione, perché, se vogliamo fare una strada, è legittimo che sappiamo, almeno a grandi linee, cosa troveremo alla fine del nostro cammino.

In ambito orientale il fine della “conoscenza” (conoscenza in genere), è legata all’illuminazione o auto-realizzazione, due termini associati al concetto di pieno sviluppo dell’individualità con il diffuso senso di soddisfazione che ne conseguirebbe. (Se non sbaglio, qualche cosa di simile lo ha fatto, in ambito occidentale, la psicanalisi chiamando “individuazione” quello stato di completezza che si raggiungerebbe alla fine del percorso analitico).

La “conoscenza di se stessi”, si colloca nella “ricerca di conoscenza in genere”, come specializzazione ed affinamento della stessa ed emergerebbe laddove un ricercatore, stancatosi di indagare invano sul campo dello scibile umano e divino, volgerebbe alfine la sua ansia di sapere verso se stesso.

Non qualificherei ulteriormente quella “conoscenza”, perché, qualsiasi cosa ci aspettiamo, qualsiasi immagine mentale ci facciamo, su ciò che troveremo finirebbe per condizionare la ricerca.

Conoscersi, quindi, per evolvere ad un piano di vita caratterizzato da maggiore armonia, completezza ed equilibrio. Dicono i maestri di questa scuola, che nessun altro metodo, nessuna altra ricerca, nessuna altra disciplina, convergono, così direttamente, sulla meta.

Se questa dunque è la strada maestra della nostra “fioritura”, e se l’ostacolo sono le false idee che abbiamo di noi stessi, la domanda subito conseguente è: - Come si individuano e si fugano queste false idee? Come riconoscerle, visto che colui che indaga è esso stesso il prodotto di quelle idee? Come pulire la nostra identità dalla false attribuzioni e le false identificazioni che abbiamo adottato? -

Ogni idea in merito è ben accetta, come, è ben accetta, ogni esperienza che ci abbia aiutato in questa scoperta, mentre chiederei la cortesia, a chi dissente sostanzialmente dalla mia lunga premessa, di evitare di intervenire nel 3d.


Evidentemente non hai recepito tutti gli insegnamenti del tuo maestro… se in chiusura della premessa precludi l’intervento di qualcuno… che non la pensa come te.
aschilio is offline  
Vecchio 14-09-2007, 10.27.29   #150
aschilio
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Citazione:
Originalmente inviato da renzananda
Scusa Van ma tu stesso dissenti e contraddici la tua stessa premessa. Hai già dato per scontato (solo tu, peraltro) che sono le false idee (ma ogni idea è falsa in quanto già proiezione e mai attingimento immediato) a precludere la conoscenza di sè, anche l'idea stessa che le false idee precludano la conoscenza di sè. A questo punto chiedi un apporto di idee in merito al fatto che le false idee (ma ogni atto di ideazione è falso) precludono la conoscenza di sè. Se ne deduce che chiunque dovrebbe astenersi da ogni risposta. O no?
Accoglienza dell’altro ecco….come ripulire la nostra identità dalle false attribuzioni e le false identificazioni di noi stessi. In questo l’insegnamento cattolico è chiaro… non nelle canzoni ed inni sacri.
aschilio is offline  

 



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