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Vecchio 08-09-2007, 11.25.01   #81
Flow
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Quello che si cerca di comunicare e' gia' comunicazione..
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Vecchio 08-09-2007, 13.27.56   #82
atisha
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Citazione:
Originalmente inviato da Flow
Quello che si cerca di comunicare e' gia' comunicazione..

naturalmente...
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Vecchio 08-09-2007, 15.43.00   #83
VanLag
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Citazione:
Originalmente inviato da nexus6
... come “conoscere me stesso” se non c’è alcun “me stesso” da conoscere? Una vita potrei utilizzare per comprendere che non c’è alcunché da discernere in tale frase se non l'irrazionalità di chi l’ha scritta.
Come l’occhio non può vedere se stesso così il “conoscitore” non può conoscere se stesso. Dice il gran verdetto: - ciò che sei puoi solo esserlo – Però il “conoscitore” può fare una cosa, può conoscere la pletora delle false identificazioni che si è attribuito o che gli hanno attribuito, negandole, finché non rimanga più solo ciò-di-cui-nulla-può-essere-detto. Quello credo si intenda per conoscenza di se stessi.

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Vecchio 08-09-2007, 19.28.52   #84
Uno
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Eccomi, un pc scoppiato non può tenermi a lungo lontano, sono altre le cose che potrebbero allontanarmi.
Chi ha la coda di paglia Ati? Mirror? Ma no... sono certo che non se l'è presa.

No Ati i mezzi che girano per la maggiore tentano di portare l'umanità ad una svolta non tanto piacevole, non colpevolizzo i vari operatori, coscienti o no, tutti sono convinti di fare il meglio, ci credono (uso il generale così nessuno si risente e poi non importa chi, è importante cosa), ecco Nexus, prova a comprendere questa cosa altamente irrazionale che ho scritto... irrazionale per chi? per me no, ma ad occhi altrui lo può essere in una altissima percentuale...

Possiamo filosofeggiare, ma quando dal regno delle idee, passando per il prelinguaggio immaginativo, transitando in trasformazione per il prelinguaggio figurativo ed approdando infine in quella che la mente, che abbiamo in prestito, considera lingua madre, alla fine di tutto ciò abbiamo dei dati puri che attraverso la non individualità ricombiniamo nella reale ed unica irrazionalità anche quando non appare come tale e sembra un cosa pensatissima.
Viceversa l'Individuo che realmente pensa (almeno un passaggio prima, non è ancora pensiero individuale e reale ma già ci tende, l'ideale è saperlo fare il più possibile sotto l'idea) è razionale anche se ti parla del potere delle notti di luna piena.

Van la tua definizione è già molto realistica, definisce quello che non siamo e lascia spazio ad un qualche Essere, ma siamo (retorico) sicuri che la negazione sia la sola strada percorribile? Soprattutto siamo sicuri che sia percorribile ed adatta alle caratteristiche psico-fisico-energetiche della maggior parte di noi occidentali e senza guida?
Sia chiaro che conosco questa via, anche con l'insuccesso... per questo cerco di mettere in guardia.

L'occhio si vede anche da solo, solo che non si vede come lo vede un'altro occhio... sapete come deve fare perchè ciò avvenga? Non è difficile quindi non vi tolgo il gusto di provare a pensarci o di rifiutare l'idea senza ascoltarmi...
è comunque una delle chiavi dell'autoconoscenza.

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Vecchio 08-09-2007, 20.47.46   #85
VanLag
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
… ma siamo (retorico) sicuri che la negazione sia la sola strada percorribile? Soprattutto siamo sicuri che sia percorribile ed adatta alle caratteristiche psico-fisico-energetiche della maggior parte di noi occidentali e senza guida?
Più che una strada, la negazione o il rifiuto del falso, (la falsa idea di ciò che siamo), credo sia una componente comune sulle varie vie della conoscenza di se stessi, perché tutte ci portano a pulire e rettificare l’idea che abbiamo di noi stessi.
Ma tu forse dubitavi più sulla definizione che ho dato di ciò che troveremo alla fine come “ciò-di-cui-nulla-può-essere-detto”. Io non so se fa bene agli occidentali, so che non gli fa male. Probabilmente non la registrano come non si registra ogni cosa che non si conosce. Ma se qualcuno dovesse toccare quell’esperienza, quella frase, potrebbe anche fargli comodo.

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
L'occhio si vede anche da solo, solo che non si vede come lo vede un'altro occhio... sapete come deve fare perchè ciò avvenga? Non è difficile quindi non vi tolgo il gusto di provare a pensarci o di rifiutare l'idea senza ascoltarmi...
è comunque una delle chiavi dell'autoconoscenza.
Beh se conosci una delle chiavi dell’autoconoscenza e dopo due 3d, abbastanza partecipati, sull’autoconoscenza non ti sei ancora deciso a condividerla con chi legge, deve esserci sicuramente qualche motivo, che però mi sfugge.

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Vecchio 09-09-2007, 09.43.27   #86
atisha
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Citazione:
Originalmente inviato da Uno
No Ati i mezzi che girano per la maggiore tentano di portare l'umanità ad una svolta non tanto piacevole, non colpevolizzo i vari operatori, coscienti o no, tutti sono convinti di fare il meglio, ci credono (uso il generale così nessuno si risente e poi non importa chi, è importante cosa), ecco Nexus, prova a comprendere questa cosa altamente irrazionale che ho scritto... irrazionale per chi? per me no, ma ad occhi altrui lo può essere in una altissima percentuale...

non so cosa hai interpretato in ciò che ho scritto.. mi riferivo alle masse di nuove scuole che propongono il Diksha (mezzi che girano per la maggiore) e similari..
non di certo di noi piccoli e mediocri sottoprodotti del Libero ricercatore !!

Citazione:
Possiamo filosofeggiare, ma quando dal regno delle idee, passando per il prelinguaggio immaginativo, transitando in trasformazione per il prelinguaggio figurativo ed approdando infine in quella che la mente, che abbiamo in prestito, considera lingua madre, alla fine di tutto ciò abbiamo dei dati puri che attraverso la non individualità ricombiniamo nella reale ed unica irrazionalità anche quando non appare come tale e sembra un cosa pensatissima.

quoto.. (serve però anche questo... serve per Formarsi una nuova immagine.. un nuovo percorso)

Citazione:
Viceversa l'Individuo che realmente pensa (almeno un passaggio prima, non è ancora pensiero individuale e reale ma già ci tende, l'ideale è saperlo fare il più possibile sotto l'idea) è razionale anche se ti parla del potere delle notti di luna piena.


più che vero.. non so a quanti questo passaggio (o concetto) sia chiaro..
A qualcuno è chiaro?
se qualcuno ha interpretato siamo sulla buona strada...



Citazione:
L'occhio si vede anche da solo, solo che non si vede come lo vede un'altro occhio... sapete come deve fare perchè ciò avvenga? Non è difficile quindi non vi tolgo il gusto di provare a pensarci o di rifiutare l'idea senza ascoltarmi...
è comunque una delle chiavi dell'autoconoscenza.


sì questa è una delle chiavi.. ma come vedo Van non si è nemmeno preso la briga di riflettere (visto cosa ha risposto sotto).. mi par talmente chiaro..

Ecco la risposta Uno.. l'intuizione a cosa serve nella Via del risveglio...
ci offrono una chiave e non facciamo neanche lo sforzo (brrr che orrenda parola ) di raccoglierla... vorremo che ce la mettessero in mano con portachiave annesso e che magari la infilassero nella nostra serratura...
Poi si dice che non si condivide...

Buona Domenica.. valà...
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Vecchio 09-09-2007, 11.42.43   #87
Mirror
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Citazione:
Originalmente inviato da VanLag
Come l’occhio non può vedere se stesso così il “conoscitore” non può conoscere se stesso. Dice il gran verdetto: - ciò che sei puoi solo esserlo – Però il “conoscitore” può fare una cosa, può conoscere la pletora delle false identificazioni che si è attribuito o che gli hanno attribuito, negandole, finché non rimanga più solo ciò-di-cui-nulla-può-essere-detto. Quello credo si intenda per conoscenza di se stessi.


Atisha, forse ha male interpretato ciò che diceva VanLag...
C'è stato probabilmente un equivoco...
Si parlava dell'occhio, come analogia, che non può vedere se stesso... non di un occhio che può vedere se stesso di fronte ad uno specchio...

Quando arrivi a Comprenderere chi sei scopri che non c'è separazione in te. Tu sei Coscienza, unicità. Soltanto attraverso delle funzioni della Coscienza appare che tu possa essere qualcosa con delle caratteristiche, delle qualità, qualcosa che possa essere definito, valutato...
Ma qualsiasi cosa puoi osservare non puoi essere tu.
Così come l'occhio può vedere tante cose ma non può vedere se stesso, lo specchio può riflettere molte immagini ma non può riflettere se stesso e il coltello può tagliare tante cose ma non può tagliare se stesso perchè è se stesso, anche tu sei te stesso e non puoi percepire te stesso. Puoi solo percepire delle idee di te stesso.
La Coscienza che tu sei non può conoscersi negli oggetti che riflette.

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Vecchio 09-09-2007, 12.17.17   #88
giaggio
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Thumbs up Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”



Riflettendo sulla personalità e la Realtà, sono arrivato (per così dire) alla conclusione che di ciò che pensiamo essere, noi stessi ed il mondo, non è altro che un’apparenza, mi spiego: hai presente quando guidando la macchina in estate vediamo come se sulla strada ci fosse acqua? Appare ma non è.
Da questo esempio possiamo dedurre che ciò che immaginiamo essere non lo siamo ed a supporto di questo discorso prendendo in considerazione la Realtà o Dio o Amore (senza concettualizzarla) dando però per scontato che è Unica, Perfetta (cioè che non abbisogna di niente) quindi con assenza di mancanze come possiamo pensare che ha voluto, seppure per gioco creare questo mondo? La creazione ha bisogno del tempo e lo spazio e se la Realtà si servisse di queste dimensioni penso che non sapremo che farci… Sono certissimo, anche se non so dirti il perché, la Realtà non ha mancanze. Il riconoscere la personalità come falsa ci crea quel distacco dagli accadimenti che altrimenti ci sconvolgerebbero, come purtroppo accade….basti sentire un telegiornale…Da questa dissociazione tra la personalità che pensiamo di essere e la Sconosciuta Realtà può accadere di Essere senza intromissione egoica, non c’è memoria. Dal sonno profondo, ci risvegliamo e ci troviamo come prima,dall’Essere si ritorna con una scia di Beatitudine e la certezza che, quella che chiamiamo morte, non fa più paura perché si ha la consapevolezza che la morte non esiste, ciò che muore è tutto ciò che abbiamo accumulato, (esperienze, concetti che i nostri genitori e la società e noi stessi abbiamo contribuito a formare ) cioè quello che immaginiamo essere e non siamo.
non so, forse si forse no. é il mio primo intervento nei forum!
giaggio is offline  
Vecchio 09-09-2007, 12.30.09   #89
atisha
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Riferimento: Un affondo sulla “conoscenza di se stessi”

Citazione:
Originalmente inviato da Mirror
Atisha, forse ha male interpretato ciò che diceva VanLag...
C'è stato probabilmente un equivoco...
Si parlava dell'occhio, come analogia, che non può vedere se stesso... non di un occhio che può vedere se stesso di fronte ad uno specchio...


no Mirror, proprio non mi riferivo a quel pezzo di Van quando ne traevo una "critica" secondo me costruttiva..
ecco ciò che avevo colto di Van:

VanLag: Beh se conosci una delle chiavi dell’autoconoscenza e dopo due 3d, abbastanza partecipati, sull’autoconoscenza non ti sei ancora deciso a condividerla con chi legge, deve esserci sicuramente qualche motivo, che però mi sfugge.

forse dovevo postare il riferimento...

quando al resto..

ora parlo come mangio.. (con semplicità e con le mani...)

il concetto del neti-neti va più che bene.. è la sintesi.. il principale atteggiamento del ricercante..
ma essere obbiettivi e coscienti del neti-neti è ancora una faccenda troppo complicata peril ricercante..
ecco che necessita un'occhio esterno ad indicarci cosa è opportuno togliere ancora..

questo il mio umile pensiero... esperienza..

per il resto Mirror... conosco troppo bene il tuo pensiero.. la tua filosofia..
perchè Mi appartiene.. l'ho compresa e ne ho fatto carne e sangue
o per lo meno sto Costruendo intorno a quella comprensione


oopppsss.. accade che Si costruisca

(butto la pasta che è meglio!)
atisha is offline  
Vecchio 09-09-2007, 13.49.31   #90
Mirror
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atisha:
Citazione:
no Mirror, proprio non mi riferivo a quel pezzo di Van quando ne traevo una "critica" secondo me costruttiva..
ecco ciò che avevo colto di Van:

VanLag: Beh se conosci una delle chiavi dell’autoconoscenza e dopo due 3d, abbastanza partecipati, sull’autoconoscenza non ti sei ancora deciso a condividerla con chi legge, deve esserci sicuramente qualche motivo, che però mi sfugge.

forse dovevo postare il riferimento...

Atisha:
Citazione:
il concetto del neti-neti va più che bene.. è la sintesi.. il principale atteggiamento del ricercante..
ma essere obbiettivi e coscienti del neti-neti è ancora una faccenda troppo complicata peril ricercante..
ecco che necessita un'occhio esterno ad indicarci cosa è opportuno togliere ancora..
L'occhio esterno inteso come specchio riflettente... il quale ti può mostrare ancora quel "qualcosa" di cui non ti sei ancora spogliato, le identificazioni mentali alle quali sei ancora attaccato, gli oggetti dell'immaginazione che credi siano reali... allora sì, inteso in questo senso, concordo.
Forse stato un qui pro quo da parte mia.
Sai succede... più che mai in un forum di forum, in cui si disquisisce su concetti così sottili, ambivalenti... particolari.
Un caro abbraccio sorridente, cara Atisha.

x Uno
Io, comunque, caro Uno, sto cercando di seguire attentamente tuoi ragionamenti ermetici, forse troppo per me, per i miei limiti di ricercatore, amico Uno; ma, onestamente, devo ribadire ciò che ha segnalato VanLag, unendomi a lui, senza spirito polemico credimi, e dirti:
sull’autoconoscenza non ti sei ancora deciso a condividerla con chi legge, deve esserci sicuramente qualche motivo, che però mi sfugge.

Mirror is offline  

 



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