Questo è "mito".. Yam!
Quello che porta fuori rotta!
"Impassibile" "niente poteva toccarlo" "stato ipnotico":
questi sono espressioni di una realtà asettica
diversa dall'interezza di esserci.

Usare queste parole significa dar credito a quella dicotomia
che distrugge la vera natura dell'ascolto.



Gyta

Macche' e' una storia vera....

Scusatemi se mi intrometto nella discussione. Ho bisogno di comprendere il lato pratico dei vostri pensieri e penso che il post iniziale di Giliola fosse estremamente chiaro nel chiedere questo.

I vostri pensieri, le "verità" raggiunte, l'annullamento dell'ego a favore dell'io (scusatemi IO), i proclami d'amore ed in particolare il saper cogliere in qualsiasi persona quel lato positivo e divino insito in lui è andato notevolemente ad influire sulle vostre azioni?

In pratica...

Se metaforicamente parlando un qualcuno vi da un calcio sulle palle....come reagite?

Se, facendo tutti gli scongiuri del caso, domani il medico vi informa che vi resta una settimana di vita...l'IO come reagisce?

Gli tiro un cartone in faccia nel primo caso e lo spiaccico per terra, nel secondo caso mi e' accaduto di recente che mi dicessero che probabilmente avevo un tumore.....mi sono cacato addosso per 15 giorni...sino a che la TAC non ha dimostrato che non c'era.

maxim:
legge di causa-effetto
nulla avviene per caso...
se agisci con Io il calcio nelle palle non ti arriverà
Io=amore
Se tu dai amore (incondizionato) la legge universale di causa-effetto ti fa ricevere amore

Se ti arriva un calcio nelle palle... evidentemente la motivazione va ricercata in una tua "disconnessione" dall'Io.
A questo punto "re-agire" (dominato dall'ego) a cosa ti servirebbe?
a bloccarti solo ulteriormente.
Devi invece "agire" abbandonandoti all'Io


mi comprendi?

Beh...felice per te Yam...

Noto però che nonostante (ma potrei sbagliarmi) la forte spiritualità che tu e Turaz riuscite a descrivere, le reazioni di fronte a certe situazioni potrebbero essere molto diverse...

...o mi sbaglio?

Provare per.. rispondere!
Vedi, per ciò che è la mia esperienza ad un livello molto minore
della tua ipotesi, non c'è "impassibilità" ma viene messa ancor più alla prova il nostro sentirci interi nel mutamento.
Mi spiego meglio.
Il corpo, l'io, si spaventa, soffre, sente dolore ma non cessa
di sentire la Vita dentro tutto questo! La "Vita" come perenne accadere, mutare, sentire!

Questa è la differenza sostanziale tra la consapevolezza di Essere
al di là della soggettività, al di là del pensiero della morte, del pensiero del dolore, del pensiero della.. malattia,
ma all'interno, del sentire più "profondo" diretto.. Quell' "Amore-Pazzia" cantato dai.. poeti e vissuto da chi ha ucciso il pensiero di se stesso per (divenire/restare) Se Stesso.

Ecco perché non può essere un addestramento di tipo unicamente mentale ma di ascolto totale, oltre che di attenzione anche mentale.



Gyta

la "re-azione" è sempre un errore.
se la si ha qualcosa non va

Domani lo saprò anch'io.

Cosa fa la differenza...?

Che adesso vivo intensamente il presente...e domani risponderò, e non reagirò, alla situazione che mi si presenterà con la Consapevolezza del momento.

Tutto qui? Banale?
Per me, no...non mi occorre altro, qui ed ora.

E tutti gli scopi e ambizioni spirituali?
Li lascio alle menti dei grandi ricercatori: io, quando ho fame mangio e quando ho sonno dormo. Semplicemente Zen.

ma ora voglio fare un esempio giusto per far capire:
analizziamo questa situazione

un tizio vede per terra 1000 euro

situazioni:
1) li raccoglie, guarda se non è osservato, li infila in tasca e se ne va
2) li vede si arrovella se raccoglierli o meno alla fine per coscienza non li raccoglie
3) li raccoglie, sta per andarsene, ci riflette, li rimette dove li ha trovati


Quale di queste 3 situazioni per voi aggiungono luce (ossia fanno evolvere) il soggetto maggiormente?


questo credo risponda a maxim