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La riflessione

La Riflessione   Indice

 

Islam e ragione

di Nomask Cesarscoin

per Riflessioni.it - gennaio 2006

  • Capitolo 19 - Due “Capricci” di Gesù

CAPITOLI
01 Le Credenziali
02 Corruzione Nauseante
03 Amputare le Mani al Ladro
04 Controllo della Moralità
05 Guardie di Allah
06 Fiutare la Satanicità
07 Ricercare la Verità
08 Smascherare le Truffe
09 Allah Imbecca la Ragione

10 La coscienza Controlla le Azioni
11 Un Angelo accanto ad ogni Cervello
12 Lo Spirito dei Libri Sacri
13 Eretici e Ortodossi
14 La Verità Scolpita nei Cuori
15 L’Uomo è Nano
16 Inutili Stragi
17 Equilibrare le Tendenze
18 Credere
19 Due “Capricci” di Gesù

Tutti possono accettare Gesù. Difatti tutti i buoni l'accettano nei loro cuori. Come tutti accettano principi apparentemente musulmani o buddisti o induisti, ma in realtà principi universali espressi sotto quelle culture. Un attore è sempre lo stesso sia vesta i panni di Giulio Cesare sia di King Lear sia di Giuda. Tanti respingono Gesù, ma se si va in fondo, lo fanno solo apparentemente. In realtà i buoni schivano un Gesù mascherato e associato con i crimini e rifiuti barbarici dei suoi seguaci. Se Gesù viene presentato nella sua autenticità storica, i buoni l'accolgono con gratitudine e seguono anche volentieri qualche suo "capriccio". A Gesù per esempio piacerebbe che i suoi simpatizzanti, come simbolo efficace di vitalità, si lasciassero immergere nell'acqua come il riso o si facessero annaffiare come il grano o i fiori. Il seme senz'acqua non germoglia, non produce, resta sterile. Un microscopico seme di trifoglio germoglia e cresce con una vitalità gioiosa in tre o quattro giorni solo se bagnato con un po di acqua tiepida ogni giorno. L'acqua - cioè la dottrina di Gesù - può stimolare e rivitalizzare potenzialità inesplorate e invisibili dentro ogni persona. Così la bontà naturale, se conosce Gesù, sboccia felice a nuova primavera e ottimismo.
E' bello anche adottare un altro "capriccio" di Gesù. Egli vuole che si banchetti di tanto in tanto in nome suo. Ma su questi due gesti universali, semplici ed espressivi, nei secoli si accumulano caterve di teorie teologiche, dogmi e ornamenti che alla fine seppelliscono l'essenziale e lo fanno fermentare e corrompere in modo maleodorante, nauseabondo.
Il clero ritorni alle linee semplici della ragione. Dissipi le nebbie delle specializzazioni interpretative che quasi sempre confondono le idee e le difficoltà spariranno come d'incanto. Per Paolo di Tarso leggi e regolamenti impediscono all'uomo di diventare adulto moralmente. La bontà è lo sforzo convinto di fare il meglio che si può senza minacce di punizioni o paure di non essere conformista. La fame e la sete di giustizia non parte dai condizionamenti, ma dalla sincerità interiore o dallo Spirito Santo che abita nei cuori. In quei giorni - sono ora - la legge viene scritta dentro di ognuno e Gesù aiuta solo a leggerla correttamente e a interpretarla adeguatamente o fedelmente. Se la religione presenta le cose semplicemente, non occorrono più maestri e discepoli. I colti e analfabeti riconoscono subito Gesù e le altre quattro verità. La religione può proporre senza scandalizzare anche le verità più fantastiche trasmesse dalla immaginazione o tradizione dei padri.
L'immacolata Concezione - per esempio - è una verità o una "fantasia" della Chiesa Romana. La madre di Gesù - dice la chiesa cattolica - è concepita senza peccato originale. E' senza macchia. E' tutta bella. E' senza tracce di difetti congeniti. Se un figlio potesse fabbricarsi la mamma, se la plasmerebbe perfetta. Gesù - che esiste “prima di Abramo” - si fa la mamma come uno sceglie il sito dove vuole abitare, si progetta la casetta e poi la costruisce a suo gusto. I non cattolici assicurano che questa dottrina è impossibile (e quello che non è possibile è impossibile) e soprattutto non è biblica. "La Madonna è favorita da Dio. E' piena di Grazia. E' benedetta fra tutte le donne. Tutte le genti la chiameranno fortunata. E' madre del suo Signore". Ma ciò non significa - insistono specialmente i protestanti - che Dio la preferisce. Dio non guarda in faccia a nessuno, dice la Bibbia. La Bibbia una volta scritta e interpretata a proprio modo lega le mani e i piedi a Dio stesso. Lo impastoia come uno scalpitante e focoso cavallo. Anzi lo imbavaglia. Non vuole che si penta di quello che dice una volta e le cambi le carte in tavola. Dio è capace di farle fare una figuraccia come a Giona. La parola è sacra e non si muta. (Questo sarà il motivo per cui a Maometto parla l'arcangelo Gabriele in nome di Allah. Il povero Dio Allah cade nella trappola che tende agli altri. E' come il fato che diventa schiavo di se stesso. Ma se Dio è imbavagliato come può Gabriele parlare in nome suo? Dio non può parlare neppure a Gabriele).
Tutti sanno quello che Dio è capace di fare e quello che non è capace di fare. (Chi sa se Dio lo sa!). Gli atei poi non ammettono l'esistenza di Dio e non possono ammettere l'esistenza di un altro essere senza difetti, per giunta una donna: Molti atei sono perfetti solo nei loro concepimenti evolutivi. Da un niente fanno tutto come Dio che crea dal nulla tutte le cose. Solo che Dio presume di farlo subito e gli evoluzionisti danno un tempo passato infinito che può fare ogni cosa, meno un'immacolata. (A proposito le femministe volevano che Maria fosse stata uomo e Gesù donna per denunciare apertamente la discriminazione in cui era tenuta la donna fino a quel tempo. Volevano invertire il ruolo di uomo e di donna. Ma Dio è maschilista e fa un Messia uomo. Vergogna!).
La chiesa cattolica nell'accettare la tradizione cristiana dell'Immacolata è la più ragionevole dopotutto. Dio - dice la chiesa - può fare tutto. Può fare anche un gioiello perfetto. Dunque l'ha fatto. Gli atei negano giustamente l'esistenza di Dio facendo un ragionamento simile a quello della chiesa romana. Il mondo è impasticciato. Perciò Dio non è onnipotente e se Dio non è onnipotente, Dio non esiste. Se Dio facesse una creatura ineccepibile l'ateo dovrebbe ammettere l'esistenza di Dio. Ma gli atei non vogliono problemi. Allora logicamente dichiarano le creature perfette inconcepibili. Così né Immacolata Concezione né Dio. Gli atei negano Dio non per motivi poco qualificabili, ma solo per motivi scientifici e razionali. Difatti una cosa imperfetta come l'uomo non può neppure immaginare o concepire una realtà perfetta e perciò è tutto imperfetto nelle loro menti e Dio non esiste perché non fa cose perfette.
L'umanità nasce tarata. Ha malattie ereditarie. Ha debolezze congenite fisiche e mentali. Nessuno deve venire alla luce privo di queste macchie e vergogne. E' una proprietà privata familiare inalienabile. Lo riconoscono ormai perfino i comunisti. Nessuno deve nascere sano di mente o spiritualmente innocente. Sarebbe un insulto alla natura umana. Solo un adulatore come il clero romano potrebbe vederci un segno di bontà divina per riassicurare tutta l'umanità che Egli è papà e prima o poi redimerà l'uomo a una libertà felice che neppure la fantasia più ardita può sognare. Ma per i protestanti questo modo di pensare sarebbe un ritorno all'ancien régime spazzato via dalla rivoluzione francese. Nessun privilegio per nessuno senza eccezione. L'eccezione è il primo passo per ricostituire l'antica classe di nobili. Egalité in tutto. Male comune mezzo gaudio. Se uno sta bene, l'impegno democratico è di farlo star male ad ogni costo. Difatti la Madonna la feriscono uccidendole l'unico figlio.
Il clero può estasiarsi con i fedeli e proporre cose simili, ma quasi scherzando e quasi scusandosi dell'entusiasmo nel recitare apparenti sciocchezze. Ma ognuno deve poter leggere nel suo volto l'innocenza evidente e la volontà sincera di non offendere la sensibilità poco poetica o la suscettibilità umiliata dalla durezza della vita. Difatti solo un sommo poeta può alienarsi in modo razionale e "nonsensical". Egli canta nelle sue visioni serio e illogico come un bambino stupito davanti all'imprevedibile. Non tradisce la più sottile venatura che sta giocando con le parole. Non sta facendo indovinelli. Con profonda logica illogica il poeta esclama che la Madonna "è vergine e madre; è figlia del suo figlio; è umile ed alta più che creatura; è termine fisso d'eterno Consiglio".
Solo l'umiltà e l'intelligenza fanno accettare le perfezioni semplicissime. La presunzione è sempre ottusa e il dolore toglie le forze per idealizzare. La presunzione e la sofferenza sono tentate di credere piuttosto a complicatissimi sogni e negare l’evidenza storica dell'ebreo umile e onnipotente, Gesù di Nazaret. E' l'unico vero mistero umano. Gli altri misteri l'uomo sa di non poterli conoscere. Ma perché un uomo è tanto testardo che appena vede la realtà chiude subito gli occhi per poter giurare che non vede niente? Uomo, fa lo stupido se ti piace. Ma non esserlo. Almeno cerca di non esserlo, perché c'è il pericolo di diventarlo a forza di pretenderlo.
Un uomo buono o un san Tommaso al massimo direbbe: "Non credo a Gesù che è onnipotente, ottimo e sincero. Ma non credo certamente alle favole umane che sostanzialmente sono tutte false e bugiarde, malgrado le intenzioni soggettive".
I cristiani, musulmani, gli atei, i laici, gli induisti, i buddisti, gli ebrei (specialmente?) tutti gli uomini di buona volontà di qualsiasi idea devono spogliarsi di tutti gli abiti elisabettiani - specialmente femminili - ingombranti e maleodoranti e rivestirsi in stile semplice e funzionale. Molti vestiti vengano conservati solo nei musei a perpetua memoria di irrazionalità. Maometto oggi, per esempio, si spoglierebbe dei cumuli di vestiti di cui i musulmani lo caricano da secoli e del novantasette per cento dello stesso Corano e si prostrerebbe sinceramente con lo stesso spirito profetico davanti ad Isa che libera dalle maglie legalistiche e dogmatiche. Troppe leggi e tradizioni catturano i figli di Dio come la ragnatela irretisce la mosca. Gesù dà il coraggio di non cadere più nell'antica schiavitù di legalismi coranici o canonici o farisaici. Ma prima si esca subito dal bozzolo per volare definitivamente al di sopra dell'inquinamento generale. Si respiri.
Non ci si intestardisca a non voler sapere quello che si sa e a pretendere di sapere quello che non si sa. Soprattutto non si difendano le idee irrazionali con strumenti razionalmente perversi come l'odio omicida contro gli "infedeli" alla propria mentalità o propria verità o cultura o camicia di forza o sistema.

 

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Altre Riflessioni

 

Bibliografia di Nomask Cesarscoin

1) Sincere at Least in Our Heart - Athena Press
    da cui è tratto il capitolo presente in queste pagine, nella unica versione italiana.
2) The Strange Works of God (at the origin of religions or cultures) - Inkwater Press
3) I See I Understand I Believe (tell no one) - Inkwater Press
4) Intelligent Honest Free - Inkwater Press
5) Ultima Parabola di Gesù per Creduloni non Credenti - Edizioni Segno


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