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Filosofia - Forum filosofico sulla ricerca del senso dell’essere.
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Vecchio 20-12-2006, 14.12.10   #31
Tommy2005
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Lightbulb Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo

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Originalmente inviato da maxim
La sessualità è indubbiamente qualcosa di più vasto ma non riesco a scinderla dal piacere...almeno in termini di cosa è in grado di offrire come ritorno...ovverosio, e molto banalmente, si pratica sesso per avere in cambio piacere, sia fisico, sia psicologico!

Mah...veramente avevo affermato il contrario, cioè di non scindere il piacere dalla sessualità...comunque...credo che parlare di "pratica", già ci porta fuori strada, poichè ci focalizzerebbe sull'atto meccanico, e l'atto in sè ha ben poco da dirci, così come il "ritorno" di cui parli non spiega praticamente nulla.

Se vuoi continuare su questa strada, fai pure, ma dubito che ne caverai un ragno da un buco !

E' più conveniente parlare di "sessualità" la quale "comprende" l'atto materiale, ma non è "solo" l'atto materiale !

Nella sessualità troviamo varie componenti, che, oltre all'attrazione fisica, comprendono anche un'intesa caratteriale, una fusione spirituale, una condivisione di valori, di idee, di credo, ecc.

In pratica, la sessualità và oltre la semplice amicizia o affetto, o la nuda e cruda "pratica"...implica anche una "fusione".

Fusione che comincia nello spirito e termina nel corpo...anzi, nella fusione corporea la fusione sprituale si rafforza e si consolida.
La gratifica che ne riceviamo è il piacere, se abbiamo rispettato tutte queste condizioni.

Certamente si può bypassare tutta la prima parte e passare all'atto conclusivo, nell' illusorea speranza di ricavarne lo stesso piacere, come se si fosse svolto tutto il lavoro precedente, che necessariamente deve essere svolto.

Ma è un illusione : quando costruiamo qualcosa dove il piacere è il fine, non otteniamo altro che un piacere superficiale; è cercando la piena realizzazione della sessualità che possiamo realizzare noi stessi, l'altro, e al contempo stesso, come conseguenza, ottenere anche piacere.

Credo che si afferri bene la differenza che ho posto tra "fine" e "conseguenza".

Ciao.
Tommy2005 is offline  
Vecchio 20-12-2006, 16.13.40   #32
maxim
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo

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Originalmente inviato da Tommy2005

………è cercando la piena realizzazione della sessualità che possiamo realizzare noi stessi, l'altro, e al contempo stesso, come conseguenza, ottenere anche piacere.



Taglio tutto e lascio quanto sopraquotato perchè fulcro della presente discussione nonché concetto che io condivido pienamente.
Come “atto sessuale” intendo l’atto dal quale l’uomo trae piacere dal sesso…quindi:
- la “realizzazione sessuale”…
che, occhio Tommy, è differente da persona a persona. Non fare l’errore di schematizzare la sessualità.
Per “atto sessuale” intendo anche la masturbazione, il voyeurismo, il feticismo, il paggismo e perfino l’astinenza coatta…tutte forme sessuali che non prevedono l’”altro” ma la quale pratica realizza sessualmente chi ne è “affetto”.
Tu vedi una piena realizzazione sessuale solo se esiste anche l’altro?

E come si raggiunge la realizzazione sessuale se non realizzandola!...è sempre possibile, in una società come la nostra e della quale ne ho sintetizzato la panaromica in un mio precedente post, realizzarsi sessualmente?
No!
No, in quanto la nostra società è dominata da un principio che è la negazione del principio del piacere…in particolare del piacere dei piaceri, ovverosia quello sessuale.
Spesso sentiamo parlare di sesso libero (termine che una volta ha fatto infuriare Franco ), di canoni societari troppo rigidi da questo punto di vista. Ci lamentiamo, non a torto, dei concetti medievali, talvolta ridicoli, che la chiesa riserva all’argomento…e per di più la filosofia non c’ha mai dato una mano!
Facilmente comprensibile, all’interno di questi schemi, come possa essere di difficile realizzazione un aspetto così intimo, istintivo, spirituale e dalle mille svariate forme come quello sessuale.
…ma una società che reprime la libertà del piacere dei piaceri, potrà mai essere felice e soddisfatta?



PS: In questa discussione, sembrerebbero le donne le più colpite dalla "sindrome di Franco"
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Vecchio 20-12-2006, 16.31.11   #33
maxim
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo

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Originalmente inviato da Yam

(La dispersione del seme e' per le tradizioni Yoga e Taoiste una grave perdita di energia che causa invecchiamento e decadimento precoci.....).


Ti ringrazio per la solita puntuale precisazione sulla cultura orientale per la quale, a differenza di quando si parla di animali , riconosco che sei un esperto...

Un mio caro amico, praticante fedele "tantrista", un giorno ha addirittura affermato che un uomo possiede 15 lt di sperma, consumati i quali, termina la sua vita.
Al che ho pensato che non dev'essere proprio così in quanto io sarei morto prima di terminare la mia fase adolescienziale

..ma è mai possibile debba essere sempre l'uomo a soccombere? son previste pene divine per una donna?

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Vecchio 20-12-2006, 16.57.03   #34
Franco
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo

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Originalmente inviato da Yam
Effettivamente a 18 anni mi innamorai di Shopenhauer e lo portai all'esame di maturita'. In seguito scoprii da dove lui aveva attinto, poverino, senza aver a disposizione testi e traduzioni affidabili e in mumero veramente esiguo.

Non saprei come procedere, credo che la cosa migliore sarebbe "fare della Filosofia" ruspante, lasciando perdere velleita' che non ci competono, onde non fare anche la figura dei pinocchietti di fronte a dei veri filosofi che dispongono di tecniche piuttosto raffinate di indagine ed espressione (purtroppo a volte posseggono solo quelle..)...e che certo non vengono a scrivere in questo forum. Partirei, in sostanza da noi stessi.

_

Yam,

faccio riferimento a quanto citato perchè concernente direttamente un mio intervento. Altrimenti, lo avrei molto probabilmente lasciato alla tua e da te stesso riconosciuta incapacità di giudizio. Detto come tu hai fatto, sembrerebbe che Schopenhauer non sarebbe mai giunto alla sua "metafhysica sexualis" senza le Upanisad. Ma ci andrei molto cauto.

Vorrei poi comprendere meglio ciò che intendi quando parli di pinocchietti, velleità che non competono e veri filosofi. Come può una persona che si da del pinocchietto e del falso filosofo, giudicare di vera filosofia? Non dovrebbe essere il "vero filosofo", quello capace di giudicare coloro che sono "veri filosofi" e coloro che sono "filosofi presunti"? Chi ha la vista meno buona, può giudicare le cose viste nonchè la capacità visiva di chi ha la vista buona o eccellente?

Faccio il nome di Epicurus, perchè è un moderatore. Perchè pensare che Epicurus, data la sua molto giovane età nonchè il livello dei suoi interventi, non possa essere già considerato un potenziale "vero" filosofo? E' veramente necessario vederlo parlare da una cattedra universitaria, un vero filosofo, per stimarlo tale? O forse è necessario che si debba sapere che di lui esistono libri, magari bellamente rilegati e costosi, disponibili in tutte le maggiori librerie italiane ed internazionali?

Quali sarebbero poi queste "raffinate tecniche d'indagine ed espressione"?

Franco

Ultima modifica di Franco : 20-12-2006 alle ore 17.22.26.
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Vecchio 20-12-2006, 17.51.22   #35
Franco
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo

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Originalmente inviato da maxim
Ti ringrazio per la solita puntuale precisazione sulla cultura orientale per la quale, a differenza di quando si parla di animali , riconosco che sei un esperto...

Un mio caro amico, praticante fedele "tantrista", un giorno ha addirittura affermato che un uomo possiede 15 lt di sperma, consumati i quali, termina la sua vita.
Al che ho pensato che non dev'essere proprio così in quanto io sarei morto prima di terminare la mia fase adolescienziale

..ma è mai possibile debba essere sempre l'uomo a soccombere? son previste pene divine per una donna?



Ecco un ottimo esempio di come sia facile demolire "fantasie" orientali.

L'ultima volta in cui ho avuto a che fare con un orientale è stato l'inverno scorso, in un albergo di St. Moritz in Svizzera. Si trattava di un insegnante indiano di Yoga che impartiva le sue "lezioni" di sapienza orientale rivolta al corpo nonchè alla mente di occidentali ai quali diceva che il "sesso" è male.
Mi guardai bene dal ricevere "lezioni".

Franco
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Vecchio 20-12-2006, 20.20.55   #36
maxim
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo

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Originalmente inviato da Franco
Ecco un ottimo esempio di come sia facile demolire "fantasie" orientali.

L'ultima volta in cui ho avuto a che fare con un orientale è stato l'inverno scorso, in un albergo di St. Moritz in Svizzera. Si trattava di un insegnante indiano di Yoga che impartiva le sue "lezioni" di sapienza orientale rivolta al corpo nonchè alla mente di occidentali ai quali diceva che il "sesso" è male.
Mi guardai bene dal ricevere "lezioni".

Franco


Male Franco...molto male....dovresti essere "aperto" a qualsiasi tipo di esperienza!

Tant'è che l'obiettivo della presente discussione, dalla quale non me ne andrò fintantochè non avrò raggiunto una "mia" verità, sarà proprio quello di comprendere perchè il sesso è "male"!

Venghino donne, venghino...che senza di voi non è possibile discutere!
Ci sono più di 4000 iscritti in questo forum e sembra che il sesso interessi solo a me, Franco, Tommy, yam e pochi altri intimi...matematici compresi!
Sindrome di Abelardo?

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Vecchio 20-12-2006, 21.07.47   #37
S.B.
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo

Non sono riuscito a leggere tutto, quindi mi scuso se qualcuno ha già proposto qualcosa di simile, però sarebbe anche molto interessante, secondo me, analizzare il sesso, unito alla riproduzione, in una filosofia come quella di Kant o come molte altre, cioè come il sesso, l'unione di due persone possa "dar vita"(anche se non è una sostanza) a un nuovo "Io penso" che per definizione è l'unità necessaria della nostra mente.

Come ci si pone in una simile situazione... non so magari metà dell'io penso lo porta lo spermatozoo e l'altra metà è nell'ovulo...

Spero che il mio spunto possa rivelarsi utile!
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Vecchio 20-12-2006, 21.42.49   #38
Yam
Sii cio' che Sei....
 
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo

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Originalmente inviato da Franco
Faccio il nome di Epicurus, perchè è un moderatore. Perchè pensare che Epicurus, data la sua molto giovane età nonchè il livello dei suoi interventi, non possa essere già considerato un potenziale "vero" filosofo? E' veramente necessario vederlo parlare da una cattedra universitaria, un vero filosofo, per stimarlo tale? O forse è necessario che si debba sapere che di lui esistono libri, magari bellamente rilegati e costosi, disponibili in tutte le maggiori librerie italiane ed internazionali?

Quali sarebbero poi queste "raffinate tecniche d'indagine ed espressione"?

Franco

Al contrario, credo che la vera filosofia non abbia nulla a che fare con "tecniche" acquisite...che ovviamente sono la qualita' degli studi, le lingue conosciute ecc. ecc. .
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Vecchio 21-12-2006, 08.29.01   #39
Tommy2005
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Originalmente inviato da maxim
Taglio tutto e lascio quanto sopraquotato perchè fulcro della presente discussione nonché concetto che io condivido pienamente.
Come “atto sessuale” intendo l’atto dal quale l’uomo trae piacere dal sesso…quindi:
- la “realizzazione sessuale”…
che, occhio Tommy, è differente da persona a persona. Non fare l’errore di schematizzare la sessualità.
Per “atto sessuale” intendo anche la masturbazione, il voyeurismo, il feticismo, il paggismo e perfino l’astinenza coatta…tutte forme sessuali che non prevedono l’”altro” ma la quale pratica realizza sessualmente chi ne è “affetto”.
Tu vedi una piena realizzazione sessuale solo se esiste anche l’altro?

E come si raggiunge la realizzazione sessuale se non realizzandola!...è sempre possibile, in una società come la nostra e della quale ne ho sintetizzato la panaromica in un mio precedente post, realizzarsi sessualmente?
No!
No, in quanto la nostra società è dominata da un principio che è la negazione del principio del piacere…in particolare del piacere dei piaceri, ovverosia quello sessuale.
Spesso sentiamo parlare di sesso libero (termine che una volta ha fatto infuriare Franco ), di canoni societari troppo rigidi da questo punto di vista. Ci lamentiamo, non a torto, dei concetti medievali, talvolta ridicoli, che la chiesa riserva all’argomento…e per di più la filosofia non c’ha mai dato una mano!
Facilmente comprensibile, all’interno di questi schemi, come possa essere di difficile realizzazione un aspetto così intimo, istintivo, spirituale e dalle mille svariate forme come quello sessuale.
…ma una società che reprime la libertà del piacere dei piaceri, potrà mai essere felice e soddisfatta?



PS: In questa discussione, sembrerebbero le donne le più colpite dalla "sindrome di Franco"

Se non ho capito male (e non credo di sbagliarmi), ciò su cui ti vuoi focalizzare è l'atto puro, l'azione meccanica, non la sessualità.
E quello che segue nel tuo post, conferma questa mia comprensione.
In questo caso, devo fermarmi qui, poichè sò già, per mia esperienza personale, che quando ragioniamo di una cosa, estrapolata da un'altra, alla quale però è logicamente connessa, i ns ragionamenti sono vani.

Parli di non cadere nella schematizzazione : non puoi che trovarmi d'accordo, ma...come suggeriva il buon Socrate, se non ci accordiamo sulla natura di ciò che andiamo discutendo, rischiamo di discutere di cose diverse.
Tirare in ballo masturbazione, il voyeurismo, il feticismo, ecc. nella "sessualità" può andar bene per un sessuologo, un psicologo o un opinionista divoratore di talk-show televisi, ma uno appena appena filosofo, si deve guardar bene da questa mescolanza !
Sono tutte cose che da un punto di vista filosofico, non c'entrano nulla con la sessualità !

Parli di una società che reprime la sessualità e che la considera un male (nel post più avanti)...è vero...ma perchè ?
Non è forse l'ignoranza, condita da un'abbondante presunzione di sapere, che produce nella società questa cattiva considerazione ?
E la mescolanza da te ingenuamente fatta, conferma la gran confusione che c'è nell'uomo riguardo questo argomento !

E' necessario, assolutamente necessario, chiarire prima l'argomento : io ho proposto la "sessualità", la quale comprende diversi elementi, tutti indispensabili, e che è la sola via per comprendere il reale senso del sesso all'interno della sfera umana...parlare solo dell'atto sessuale, ci porta invitabilmente a considerazioni fuorvianti, senza venire a capo di nulla.

Poi ognuno fà come vuole, ma in tal caso, io mi fermo qui perchè sò già a priori che tutto ciò che potrei dire a riguardo sarebbero solo opinioni.

Ciao.
Tommy2005 is offline  
Vecchio 21-12-2006, 10.41.56   #40
maxim
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Riferimento: L'atto sessuale come costituente dell'uomo

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Originalmente inviato da Tommy2005
Se non ho capito male (e non credo di sbagliarmi), ciò su cui ti vuoi focalizzare è l'atto puro, l'azione meccanica, non la sessualità.
E quello che segue nel tuo post, conferma questa mia comprensione.
In questo caso, devo fermarmi qui, poichè sò già, per mia esperienza personale, che quando ragioniamo di una cosa, estrapolata da un'altra, alla quale però è logicamente connessa, i ns ragionamenti sono vani.

Parli di non cadere nella schematizzazione : non puoi che trovarmi d'accordo, ma...come suggeriva il buon Socrate, se non ci accordiamo sulla natura di ciò che andiamo discutendo, rischiamo di discutere di cose diverse.
Tirare in ballo masturbazione, il voyeurismo, il feticismo, ecc. nella "sessualità" può andar bene per un sessuologo, un psicologo o un opinionista divoratore di talk-show televisi, ma uno appena appena filosofo, si deve guardar bene da questa mescolanza !
Sono tutte cose che da un punto di vista filosofico, non c'entrano nulla con la sessualità !

Parli di una società che reprime la sessualità e che la considera un male (nel post più avanti)...è vero...ma perchè ?
Non è forse l'ignoranza, condita da un'abbondante presunzione di sapere, che produce nella società questa cattiva considerazione ?
E la mescolanza da te ingenuamente fatta, conferma la gran confusione che c'è nell'uomo riguardo questo argomento !

E' necessario, assolutamente necessario, chiarire prima l'argomento : io ho proposto la "sessualità", la quale comprende diversi elementi, tutti indispensabili, e che è la sola via per comprendere il reale senso del sesso all'interno della sfera umana...parlare solo dell'atto sessuale, ci porta invitabilmente a considerazioni fuorvianti, senza venire a capo di nulla.

Poi ognuno fà come vuole, ma in tal caso, io mi fermo qui perchè sò già a priori che tutto ciò che potrei dire a riguardo sarebbero solo opinioni.

Ciao.

Tutto ciò che riguarda il sesso deve far parte delle presente discussione.
Ho parlato di “atto meccanico” proprio per partire dalla cosa più semplice possibile. Ho tirato in ballo altre forme di “sessualità” per comprendere tutto lo scibile umano sull’argomento partendo dal piacere che esso offre e contestualizzandolo sulla società odierna quindi, se hai qualcosa di “filosofico” da dire sul rapporto esistente tra uomo-donna, uomo-uomo, donna-donna, uomo e donna presi singolarmente, e che abbia a che fare con il piacere di un’attività che noi definiamo “sessuale” (che attenzione…piacere che può essere cerebrale, fisico, sentimentale, spirituale, poetico, maiale), dillo tranquillamente! Accetto ben volentieri la tua proposta di parlare di “sessualità” con tutti i suoi elementi collegati…al massimo correremo il rischio di incappare nelle speculazioni platoniche e rendere nuovamente “poetica” la visione del sesso e come ben sappiamo la poesia esige che l’argomento sia sgrezzato della parte sporca. La poesia esige argomenti candidi e casti mentre la visione che abbiamo dell’atto meccanico sessuale non lo è…eppure è essenziale. Le lettere d’amore tra Abelardo ed Eloisa erano poesia…il turbinio di sensi, le penetrazioni, lo sperma sul corpo di Eloisa, affare sporco e peccaminoso! Come mai tutta questa differenza di visioni tra l’approccio poetico, il quale fine era lo sperma sul corpo di Eloisa, e l’atto sessuale vero e proprio senza il quale quelle poesie non avevano ragion d’esistere?
Tu attribuisci la colpa all’ignoranza e alla presunzione di sapere! Io invece ho focalizzato l’attenzione sulla nostra società costruita sulla negazione del principio del piacere che punta, generazione in generazione, ad annullare gli istinti biologici dell’uomo in virtù di una ragione sempre più settaria che porta all’automatizzazione delle azioni umani. Il “momento” sessuale deve essere valorizzato in quanto “io sono” proprio in virtù di quel momento (coito ergo sum non a caso) e ri-porta l’uomo un po’ più vicino all’”io sono” in qualsiasi istante egli ripeta quel momento!


Ultima modifica di maxim : 21-12-2006 alle ore 11.31.21.
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