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Vecchio 31-05-2011, 22.25.16   #1
and1972rea
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spazio e vita

Molti sono convinti che la morte consista semplicemente nell'annullamento di ogni nostra funzione biologica, ovvero nel venir meno di quelle relazioni biofisiche/chimiche che sussistono fra i fondamentali costituenti del nostro corpo di molecole in/organiche; questo tipo di relazioni fra entita' fische ,che possono chiamarsi atomi , ioni ,elettroni o molecole, hanno luogo in un intorno molto ravvicinato sia nel tempo che nello spazio, almeno relativamente al nostro metro di giudizio ( nel senso che un legame di tipo polare, ionico , dativo etc... non si puo' certo formare fra uno o piu' atomi posti reciprocamente a centinaia di km fra loro...oppure a distanza di centinaia d'anni ), non esistono, per esempio, molecole d'acqua le cui funzioni d'onda si estendano per migliaia o miliardi di km...e noi siamo fatti per il 70% d'acqua ,e, forse, e' per questo che ci si riesce a dare un appuntamento al bar sotto casa ...; tornando alla morte fisica, quindi, si presuppone in essa una sorta di tendenza all' allontanamento spaziale dei costituenti che danno vita a tutte quelle relazioni fisico chimiche che caratterizzano il nostro organismo.
Proviamo, ora, a ridurre il ragionamento a due soli elementi in relazione fra loro che danno vita ad un'entita' unica; questa entita' terminera' la sua esistenza nel momento stesso in cui verra' meno la relazione fra i suoi due elementi costitutivi; bastera' allontanare nello spazio ,quindi, i due elementi per porre fine alla relazione che da' vita all'entita' in questione?...per cio' che la fisica e' giunta a conoscere sulla natura della materia...no, non basta, vi sono entita' costituite anche da due soli elementi in relazione istantanea e che non smettono di esistere nemmeno se questi due elementi vengono reciprocamente allontanati di qualsivoglia distanza; alla luce di questo dato di fatto, chi ci vieta di pensare che in natura possano esistere entita' fisiche immortali costituite da moltitudini di particelle in relazione fra loro a distanze incommensurabili rispetto al modo di vedere la realta' nel nostro piccolo intorno spaziotemporale?!
Secondo voi , questa ardita congettura potrebbe diventare materia per un buon libro di fantascienza?



and1972rea is offline  
Vecchio 21-07-2011, 00.31.03   #2
Coscienza
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Riferimento: spazio e vita

Ecco il primo monolite virtuale da riesumare, come da richiesta. Mi trovo però davanti a una colossale arrampicata sugli specchi. Ah però, l'ultima frase dice che è una teoria che serve come niente più che elemento per un possibile libro di fantascenza; in qual caso, sì, può stare decisamente in piedi. Sfruttare il principio di non località per giusificare una coscienza globale o, comunque, estesa a tutta la materia. È abbastanza facile, del resto, usare la meccanica quantistica per erigere teorie fantascentifiche.
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Vecchio 21-07-2011, 21.18.07   #3
and1972rea
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Riferimento: spazio e vita

Citazione:
Originalmente inviato da Coscienza
Ecco il primo monolite virtuale da riesumare, come da richiesta. Mi trovo però davanti a una colossale arrampicata sugli specchi. Ah però, l'ultima frase dice che è una teoria che serve come niente più che elemento per un possibile libro di fantascenza; in qual caso, sì, può stare decisamente in piedi. Sfruttare il principio di non località per giusificare una coscienza globale o, comunque, estesa a tutta la materia. È abbastanza facile, del resto, usare la meccanica quantistica per erigere teorie fantascentifiche.

vero...la materia e' quella fantascientifica, ma il substrato di questo esperimento mentale sulla non localita'/temoralita' e' molto piu' profondo , anche se sviscerato solo in parte in modo del tutto giocoso e surreale; pero'...sopra questo argomento devo rifletterci sopra ancora un bel po' ...per azzardare proposizioni minimamente accetabili al mio raziocinio.
and1972rea is offline  
Vecchio 30-07-2011, 11.51.06   #4
and1972rea
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Riferimento: spazio e vita

...immaginiamo per un momento di abitare sul pianeta terra mentre questo si trovasse a viaggiare ad una velocita' prossima a quella della della luce ..., chissa' quale distanza, misurata dal nostro punto di vista luminale, ci separerebbe dagli enormi sistemi cosmici che ora vediamo a miliardi di anni luce da noi , potremmo misurarla in millimetri? o magari in angstrom ? e quelle stesse enormi galassie... ci apparirebbero davvero cosi' gigantesche? oppure diventerebbero comparabili agli atomi che costituiscono il nostro corpo? oppure si verrebbero a trovare autoreferenzialmente nel ns stesso organismo?..e le loro velocita' relative? quella di una variabile ad eclisse , per esempio, diventerebbe cosi' "veloce" da non poter essere misurata in maniera determinata? ...materia per un buon libro di fantascienza pure questa...


Ultima modifica di and1972rea : 30-07-2011 alle ore 21.08.22.
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Vecchio 03-08-2011, 11.19.35   #5
Coscienza
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Riferimento: spazio e vita

Direi di no. Perchè lo spazio-tempo che si modifica attorno a te ha un raggio limitato, non è che va a rimpicciolirti (seppur relativamente a te) l'universo intero. Solo una zona intorno a te, così come il Sole con la sua massa curva lo spazio-tempo del sistema solare, che è certamente grande ma ha un dato raggio. Certo, bisognerebbe vedere a tot massa che curvatura corrisponde, ma non sono esperto, bisognerebbe chiedere a qualcuno di fare i calcoli. Il fatto è che se il raggio, con grandissime masse, diviene particolarmente lungo (anni luce) rischi di fare danni alle varie galassie circostanti e quindi il tuo scenario lo vedresti per un po' finchè non esplode tutto.
Ci vorrebbe qualcuno che si intende di relatività.
Coscienza is offline  
Vecchio 03-08-2011, 20.55.28   #6
and1972rea
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Riferimento: spazio e vita

Citazione:
Originalmente inviato da Coscienza
Direi di no. Perchè lo spazio-tempo che si modifica attorno a te ha un raggio limitato, non è che va a rimpicciolirti (seppur relativamente a te) l'universo intero. Solo una zona intorno a te, così come il Sole con la sua massa curva lo spazio-tempo del sistema solare, che è certamente grande ma ha un dato raggio. Certo, bisognerebbe vedere a tot massa che curvatura corrisponde, ma non sono esperto, bisognerebbe chiedere a qualcuno di fare i calcoli. Il fatto è che se il raggio, con grandissime masse, diviene particolarmente lungo (anni luce) rischi di fare danni alle varie galassie circostanti e quindi il tuo scenario lo vedresti per un po' finchè non esplode tutto.
Ci vorrebbe qualcuno che si intende di relatività.

......non conosco quasi nulla della fisica di questo strano nostro mondo...ma riflettendo: se un raggio di luce ti corre incontro , e tu viaggi contro di lui ad una velocita' prossima a quella della luce, nel tuo sistema di riferimento non vedrai certo un raggio di luce a velocita' quasi doppia, ma lo stesso raggio ti correra' incontro alla velocita'che misurerai di circa 300 000 km/ sec; il fatto ormai assodato che la velocita' della luce non cambia in virtu' del sistema di riferimento su cui la si misura ( rammento vagamente un esperimento di piu' d' un secolo fa...di un paio di argute menti curiose), dovrebbe portare tutti ( bambini ingenui e scienziati esperti, politici e calciatori, indiani e lapponi ... ) a concludere che il raggio che ti corre incontro dovra' percorrere spazi sempre piu' grandi davanti a te, nella direzione in cui lo incalzi , senza limitazione alcuna ( come l'orizzonte che si vede al mare ... ),proprio per compensare agli occhi di un terzo osservatore la tua velocita' man mano che questa si avvicina sempre piu' a quella della luce; se pero' tu vuoi fare un ragionamento un po' piu' speciale... tirando in ballo la gravita' e la massa...be'...non saprei..., all'esperto chiederei come vedresti gli oggetti nel momento in cui questi cadessero in un buco nero, forse si fermerebbero e si spalmerebbero su una sorta di orizzonte ( circoscritto per noi ?..e per loro ? )e nulla piu'...bo'...sicuramente i veri esperti sanno cio' che accade ...no? ...speriamo ci diano delucidazioni in merito.
and1972rea is offline  
Vecchio 13-08-2011, 11.13.30   #7
Il_Dubbio
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Riferimento: spazio e vita

Per i cultori di fantascienza applicata alla scienza c'è un interessante articolo di "Le scienze" di Agosto (non è che sia un giornale eccezionale visto che scrive spesso Odiffeddi e Boncinelli , ma qualche volta si legge anche qualcosa di interessante).

L'articolo è di un certo "Vlatko Vedral" dal 2009 professore di fisica all'Università di Oxford e alla National University di Singapore.

L'articolo da il titolo alla copertina: Nel mondo dei quanti- la meccanica quantistica non riguarda solo le piccole particelle subatomiche, ma anche piante, uccelli e forse esseri umani.

Non posso (per ragioni di spazio e di contenuti) fare un buon riassunto, ma si parla del fenomeno dell'entaglement quantistico, del già citato, milioni di volte, gatto di Schrodinger; si fa accenno anche ad alcuni nuovi esperimenti. Io ero rimasto per esempio all'esperimento su molecole di fullerene, ma tra il 2005 e il 2011 esistono nuovi esperimenti che proverebbero ancora la presenza di quegli strani effetti quantistici anche su sistemi ritenuti fino a ieri troppo grandi. Ne dico solo una: aumento dell'efficienza della fotosintesi dovuto ad effetti quantistici in due specie di alghe...
La questione fantascientifica (scritta dall'autore dell'articolo) è quella di ipotizzare per il futuro una biologia quantistica (ed io aggiungo: magari per spiegare un pochino meglio l'evoluzione? ).
Il_Dubbio is offline  
Vecchio 13-08-2011, 16.16.04   #8
Eretiko
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Citazione:
Originalmente inviato da Il_Dubbio
..."Le scienze" di Agosto (non è che sia un giornale eccezionale visto che scrive spesso Odiffeddi e Boncinelli...

Ma tu sei proprio ossesionato da questi 2 signori !

Citazione:
Originalmente inviato da Il_Dubbio
Nel mondo dei quanti- la meccanica quantistica non riguarda solo le piccole particelle subatomiche ... ...

Non è una grande novità; ad esempio l'effetto tunnel avviene in una giunzione come contributo statistico dell'effetto tunnel sui singoli elettroni che attraversano la barriera di potenziale. L'elettronica dello stato solido si basa su fenomeni quantistici. Gli effetti quantistici in biologia erano ipotizzati fin dagli anni '70, e scoperti in laboratorio, se non erro, verso la fine degli 90 (a Vienna...?) su molecole di un particolare isotopo di carbonio.

Citazione:
Originalmente inviato da Il_Dubbio
La questione fantascientifica (scritta dall'autore dell'articolo) è quella di ipotizzare per il futuro una biologia quantistica (ed io aggiungo: magari per spiegare un pochino meglio l'evoluzione? ).

Non è fantascienza, ma proprio scienza, e già da alcuni anni. Vale però la pena sottolineare che, come succede ogni qualvolta che si parla di fenomeni quantistici, c'è sempre una schiera di gente pronta a immaginare spiritelli eterei in azione o presunte vibrazioni cosmiche là dove il povero De Broglie si era limitato a ipotizzare onde...
Quanto avevi ragione, Einstein !
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Vecchio 13-08-2011, 19.47.11   #9
Il_Dubbio
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Riferimento: spazio e vita

Citazione:
Originalmente inviato da Eretiko
Gli effetti quantistici in biologia erano ipotizzati fin dagli anni '70, e scoperti in laboratorio, se non erro, verso la fine degli 90 (a Vienna...?) su molecole di un particolare isotopo di carbonio.

Ma non è che ti riferisci alle molecole di fullerene (1999)?
L'ho appena scritto...

Qui si parla però di qualcosa di molto più grande e di complesso.

Non parlerei di spiritelli eterei ma almeno di una trasformazione completa dei nostri modelli deterministici in qualcos'altro.

Siccome l'argomento lo richiede, questa trasformazione porta anche ad una visione del mondo dove lo spazio-tempo einsteiniano non è l'unico scenario dove accadono i fenomeni, del resto l'entenglement è questo che ci suggerisce. E se la vita è uno di questi fenomeni... bla bla
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Vecchio 14-08-2011, 18.00.37   #10
Eretiko
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Citazione:
Originalmente inviato da Il_Dubbio
Ma non è che ti riferisci alle molecole di fullerene (1999)?
L'ho appena scritto...

Chiedi troppo alla mia memoria... sullle molecole di fullerene mi ricordo articoli recenti, ma tanto alla fine sempre carbonio è.

Citazione:
Originalmente inviato da Il_Dubbio
Non parlerei di spiritelli eterei ma almeno di una trasformazione completa dei nostri modelli deterministici in qualcos'altro.

Ecco, qundo sento queste affermazioni rabbrividisco e penso agli spiritelli maligni ! Sbaglio, o il determinismo è stato abbondanato già dai primi decenni del '900 ? E il "qualcosa'altro" già esiste, visto che ormai lo sappiamo che per spiegare il mondo dobbiamo sovrapporre una parte di casualità ad una parte di determinismo.

Citazione:
Originalmente inviato da Il_Dubbio
Siccome l'argomento lo richiede, questa trasformazione porta anche ad una visione del mondo dove lo spazio-tempo einsteiniano non è l'unico scenario dove accadono i fenomeni, del resto l'entenglement è questo che ci suggerisce. E se la vita è uno di questi fenomeni... bla bla

Bene, dunque stanno costruendo una nuova fisica dove non esiste più lo spazio-tempo ? Scusa, ma dove le prendi queste notizie, da Fausto Intilla ?
Per carità, può anche accadere che nessuno riuscirà mai ad integrare meccanica quantistica e spazio-tempo della relatività generale (mentre ti faccio notare che la mq è perfettamente integrata allo spazio-tempo della relatività ristretta), ma questo non autorizza a fare salti pindarici solo sulla base del solito "mantra" dell'entanglement quantistico (che "sembra" violare la relatività ristretta, ma è proprio così?).
Forse sarò scemo a fidarmi solo delle pubblicazioni dei vari dipartimenti universitari, ma almeno lì si parla di fisica nell'unico linguaggio possibile e comprensibile: la matematica.
Eretiko is offline  

 



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