mah, io non sarei cosí pessimista riguardo a noi due

comunque il fatto che tu veda la veritá inaccessibile compromette il significato di tale termine, il suo uso. Sostieni ció forse perché:

- sminuisci troppo la nostra conoscenza, anche se fallibile; non solo la conoscenza infallibile é conoscenza, infatti la nostra conoscenza sembra comunque buona.

- innalzi troppo il valore di 'vero'; tale termine viene utilizzato anche per dire "é vero che il mio gatto é sul mio letto", "é vero che sto frequentando l'universitá", etc... Noi non ci pronunciamo solo sul grado di veritá di enunciati ¨profondi¨ come "l'inizio dell'universo é avvenuto col Big Bang" o "Esiste Dio" o "Noi abbiamo il libero arbitrio" (o le negazioni di tali enunciati), etc...


epicurus

sembra?

beh lo so... ma in queste discussioni mi interessa mantenerlo alto...

Quella frase tra virgolette mi pare comunque una forzatura, anche se è "in quel senso".

Sicuramente si intende che noi conosciamo le cose in quanto le abbiamo classificate e gli abbiamo dato un nome, altrimenti per noi umani non esisterebbero.
Ma questo è un discorso relativo all'uomo.

Se invece facciamo un'analisi non umana, sappiamo che "i boschi esistono anche se l'uomo non esiste".

Ok, siamo d'accordo che non sei qua per fare ragionamenti filosofici, cioè non sei qua per usare la ragione.

Ammesso che la ragione ha dei limiti, nessuno può garantirci il grado di attendibilità dei ragionamenti che fai dopo che la tua mente è stata azzerata, che non ha pensato più.
Perchè se la mente è azzerata in quel momento non può di certo pensare (è lo scopo:non pensare). In te senti una certa accettazione e pacatezza che dopo il momento di meditazione, ragionando, chiami "Consapevolezza".

Bada, non sto parlando male della meditazione, che è qualcosa di terapeutico; ho dei dubbi riguardo al fatto che successivamente alla meditazione ti sembra di avere scoperto l'essenza del mondo e della vita, invece magari sei solo stato ingannato dal tuo stesso corpo.


Il mondo come lo percepisco e interpreto ora è un mondo interpretato dall'uomo, è un mondo "relativo".
Però, gli oggetti, in quanto "oggettivi" e non relativi, esisterebbero comunque.
Einstein non voleva forse che gli scienziati analizzassero il mondo eliminando i pensieri relativi?

Ne sei proprio certissimamente sicurissimo?

Ne sei sicuro?

Sarebbbe "una certa forma di energia" ma non "oggetto".

Sarebbe solo ciò che E'.

Diventa "oggetto" solo se c'è la Coscienza...e l'interazione con l'organismo corpo-mente umano.

Dunque questa Verità non siete riusciti a trovarla, ehh? Lo sapevo...

Nexus, in questo forum ho cerato di dimostrare sia che la tesi "esiste x solo fintantochè x è osservato da qualcuno" è falsa (o almeno altamente problematica e non ragionevolmente sostenibile) e che la tesi "il mondo non esiste" non ha senso. Lo so che ho esposto i miei pensieri buttando giù tante piccole riflessioni non molto sviluppate, ma ora sto lavorando a altro e solo quando avrò finito questo mio attuale progetto allora mi butterò a capofitto nella filosofia della conoscenza, approfondendo e sistematizzando le mie riflessioni nel merito.

Spero che quando troverai la Verità la condividerai con noi.

"Per terre incognite
vanno le nostre legioni
a fondare colonie
a immagine di Roma..."

Delenda Chartago, Battiato.