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Vecchio 20-01-2005, 17.10.37   #131
Kannon
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Messaggio originale inviato da Aristippo
Grazie per le cortesi risposte e per la precisazione sull'aborto, anche se non capisco come mai non sei contrario, seguendo un filo logico (posso sbagliarmi, anzi quasi sicuramente mi sbaglio) dovresti essere contrario alla distruzione di una posibile vita umana. Anche quella è una sorta di eutanasia.

Comunque, non mi hai risposto afd una domanda, la seguente :


"E poi scusa con quali elementi tu dici di sapere perfettamente quello che pensi e scrivi ? Queste prove da dove ti nascono ? Se mi sveli queste tue prove potrei anche cambiare opinione. Se mi parli di fede invece, si ritorna al solito discorso al quale io e molti come me non credono. Io ti farei la tua stessa domanda, ma che logica è questa ? Quella di dire che se ho fatto male allora adesso devo pagare ? chi lo dice, quali sono ste prove ? Con che ragionamento sei arrivato a questa conclusione ? Dio non dovrebbe perdonare anziche' punire ?, comunque quel che mi preme è capire quali sono gli elementi che ti portano a credere nell'esitenza di un Dio interiore "

Saluti cordiali
Francesco

"Grazie per le cortesi risposte e per la precisazione sull'aborto, anche se non capisco come mai non sei contrario, seguendo un filo logico (posso sbagliarmi, anzi quasi sicuramente mi sbaglio) dovresti essere contrario alla distruzione di una posibile vita umana. Anche quella è una sorta di eutanasia."


No, non è la stessa cosa. Ma non posso risponderti in modo troppo esplicito, anche se so che vorresti sapere ben oltre. Le risposte, spesso, potrebbero condizionare altri anche le interpreterebbero però, poi, ad un ben diverso livello. Tuttavia, vorrei sottolineare che la mia posizione non sta a significare che quindi, si può fare quello che si vuole, giocando su questa cosa tanto poi si può abortire. Il discorso, è molto diverso.
Comunque, vedremo, ...


"E poi scusa con quali elementi tu dici di sapere perfettamente quello che pensi e scrivi ? Queste prove da dove ti nascono ? Se mi sveli queste tue prove potrei anche cambiare opinione. Se mi parli di fede invece, si ritorna al solito discorso al quale io e molti come me non credono."


Nessuna fede. Io ho fede solo in ciò che conosco, che sento e che vivo. E tutto ciò sta solo dentro di me, da nessun altra parte.


"Io ti farei la tua stessa domanda, ma che logica è questa ? Quella di dire che se ho fatto male allora adesso devo pagare ?"


Non è che devi pagare, ti correggo il termine, spesso usato, abusato e quindi non più valido: devi "SPERIMENTARE", che significa come quando vai a scuola, e la maestra alla fine della lezione ti da i compiti da fare a casa. Ti ricordi? In genere non piaceva a nessuno farli, vero? Eppure sono necessari per imparare e crescere. Più chiara così questa "misteriosa" logica?


"chi lo dice, quali sono ste prove ? Con che ragionamento sei arrivato a questa conclusione ? Dio non dovrebbe perdonare anziche' punire ?,"


Non è infatti una punizione, questa è una visione "primitiva" da religione. Si tratta di una concessione che Dio fa all'essere (che è sempre Lui) rendendolo/Si libero dentro ogni essere per vivere libero da se stesso e sperimentare. E sperimenta tutto ciò che fa, in ogni essere, che sempre e solo Lui, E'!

Ti stai avvicinando?


"comunque quel che mi preme è capire quali sono gli elementi che ti portano a credere nell'esitenza di un Dio interiore "


Il mio vissuto personale.


Ciao.

p.s. a domani.
Kannon is offline  
Vecchio 21-01-2005, 13.30.07   #132
iris_1
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Messaggio originale inviato da Kannon
Bisogna vedere, quanto "conosce".

Nessuna impone niente a nessuno, poi.

Semplice, no?

Ciao.

Ciao Kannon,
cosa significa "bisogna vedere quanto si conosce?"

E' vero che nessuno impone niente a nessuno, ma è anche vero che nel tuo precedente post hai scritto: "Ah! Un altra cosa, toglierla, non serve comunque a nulla, perchè tanto ribusserà alla tua porta. Perchè tanto hai dato, e tanto ricevi.". Per me questo significa imporre le proprie idee, non fisicamente certo, ma con "la paura", con la minaccia che se una persona pratica l'eutanasia presto ne subiràleconseguenze sulla propria pelle.
Capisco che per te che probabilmente sei cattolico, l'indurre la "buona morte" o l'omicidio siano la stessa cosa, ma volevo farti leggere un trattato, non so se già lo conosci; si tratta del Sinodo Valdese riguardo all'eutanasia, un dibattito avvenuto tra rappresentanti delle chiese evangeliche, tra cui la chiesa evangelica valdese; lo stato del dibattito cita:
"4.10 Questi mutamenti rilevanti sono senza dubbio conseguenti alla nuova normativa in vigore in Olanda, attuata dal governo olandese a partire dal 1990 e trasformata in legge il 1º giugno 1994. Secondo questa normativa, il medico che opera l’eutanasia deve rispettare precise condizioni: vi deve essere una ripetuta, confermata, volontaria richiesta da parte del malato; lo stato del paziente deve essere così grave da rendere intollerabile la sofferenza e non vi deve essere più alcuna possibilità di intervento medico; prima di praticare l’eutanasia il medico deve consultarsi con un collega esperto, che non abbia prima avuto in cura il paziente. Dopo la morte del paziente, il medico segnala il caso all’autorità giudiziaria: solo il procuratore del distretto può decidere se sono stati rispettati i criteri previsti e di conseguenza autorizzare la sepoltura senza intraprendere un procedimento penale nei confronti del medico.

4.11 L’evoluzione delle norme sull’eutanasia in Olanda costituisce un esempio di come un contesto culturale particolarmente attento agli interessi di tutte le componenti sociali (la gran maggioranza dei cittadini dei Paesi Bassi da tempo si è dichiarata favorevole alla depenalizzazione dell’eutanasia) e una posizione aperta e non dogmatica della professione medica possono consentire di raggiungere su questioni drammatiche delle soluzioni accettabili. È pur vero che sono segnalati circa 1.000 casi l’anno di eutanasia su pazienti che non avevano espressamente indicato la loro volontà in tal senso; essi devono certamente preoccupare e far riflettere, ma il fatto che si conoscano i termini del problema consente di intervenire per ridurli e se possibile eliminarli. Essi non stanno comunque ad indicare che l’Olanda si sia incamminata su un pendio scivoloso: possiamo, infatti, supporre che casi del genere si verificassero ben prima che la nuova normativa fosse accettata e che una pratica simile esista anche nei paesi nei quali l’eutanasia non è accettata.

4.12 L’eutanasia e il suicidio assistito, praticati in un contesto di precise regole e di controlli validi, ma non vessatori, nei confronti tanto del paziente quanto del medico, costituiscono un’espressione di libertà dell’individuo nel momento in cui egli giudica che la medicina non sia più in grado di migliorare il suo stato e che l’esistenza, ulteriormente prolungata, sarebbe intollerabile. È opportuno sottolineare come, in definitiva, solo l’essere umano pienamente cosciente sia in grado di decidere se la propria vita sia ancora degna di essere vissuta; donne e uomini sono responsabili delle loro vite e delle loro scelte e nessuno, medico, istituzione religiosa o società, può in ultima analisi imporre l’obbedienza a valori non condivisi.

4.13 Tenendo conto di tutto quanto detto in precedenza, una ponderata depenalizzazione dell’eutanasia e del suicidio assistito non implicano necessariamente rischi incontrollabili per la società; conseguentemente dovremmo evitare di esprimere la nostra opinione in conformità a principi astratti e valori nei quali non tutti i cittadini di un paese sono tenuti a riconoscersi"

questa è solo una parte, ma se sei interessato a leggerlo tutto clicca qui http://www.chiesavaldese.org/pages/d...eutanasia.html

Come puoi vedere, anche chi crede in Dio, in alcuni casi è favorevole all'eutanasia.
Io per esempio, fino a che non mi sono trovata direttamente a contatto conquesta realtà, anche se potevo immaginare cosa spingeva alcunepersona a richiedere l'eutanasia, non riuscivo a comprenderlo pienamente... poi, quando decisi quale sarebbe stato il mio futuro lavoro, frequentandol 'università, studiando l'etica e la bioetica e infine, trovandomi a diretto contatto con queste persone e vedendo con i miei occhi la sofferenza, il dolore e la morte... mi sono resa conto che mai avrei potuto imporre la mia opinione (favorevole o meno all'eutanasia) ad una persona con un'idea totalmente diversa dalla mia e non avrei mai potuto pensare che questa persona avrebbe vissuto, successivamente alla propria scelta, conseguenze negative per ciò che aveva chiesto oper ciò che aveva fatto.
Un caro saluto

Ultima modifica di iris_1 : 21-01-2005 alle ore 13.36.14.
iris_1 is offline  
Vecchio 21-01-2005, 13.47.28   #133
Kannon
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Messaggio originale inviato da iris_1
Ciao Kannon,
cosa significa "bisogna vedere quanto si conosce?"

E' vero che nessuno impone niente a nessuno, ma è anche vero che nel tuo precedente post hai scritto: "Ah! Un altra cosa, toglierla, non serve comunque a nulla, perchè tanto ribusserà alla tua porta. Perchè tanto hai dato, e tanto ricevi.". Per me questo significa imporre le proprie idee, non fisicamente certo, ma con "la paura", con la minaccia che se una persona pratica l'eutanasia presto ne subiràleconseguenze sulla propria pelle.
Capisco che per te che probabilmente sei cattolico, l'indurre la "buona morte" o l'omicidio siano la stessa cosa, ma volevo farti leggere un trattato, non so se già lo conosci; si tratta del Sinodo Valdese riguardo all'eutanasia, un dibattito avvenuto tra rappresentanti delle chiese evangeliche, tra cui la chiesa evangelica valdese; lo stato del dibattito cita:
"4.10 Questi mutamenti rilevanti sono senza dubbio conseguenti alla nuova normativa in vigore in Olanda, attuata dal governo olandese a partire dal 1990 e trasformata in legge il 1º giugno 1994. Secondo questa normativa, il medico che opera l’eutanasia deve rispettare precise condizioni: vi deve essere una ripetuta, confermata, volontaria richiesta da parte del malato; lo stato del paziente deve essere così grave da rendere intollerabile la sofferenza e non vi deve essere più alcuna possibilità di intervento medico; prima di praticare l’eutanasia il medico deve consultarsi con un collega esperto, che non abbia prima avuto in cura il paziente. Dopo la morte del paziente, il medico segnala il caso all’autorità giudiziaria: solo il procuratore del distretto può decidere se sono stati rispettati i criteri previsti e di conseguenza autorizzare la sepoltura senza intraprendere un procedimento penale nei confronti del medico.

4.11 L’evoluzione delle norme sull’eutanasia in Olanda costituisce un esempio di come un contesto culturale particolarmente attento agli interessi di tutte le componenti sociali (la gran maggioranza dei cittadini dei Paesi Bassi da tempo si è dichiarata favorevole alla depenalizzazione dell’eutanasia) e una posizione aperta e non dogmatica della professione medica possono consentire di raggiungere su questioni drammatiche delle soluzioni accettabili. È pur vero che sono segnalati circa 1.000 casi l’anno di eutanasia su pazienti che non avevano espressamente indicato la loro volontà in tal senso; essi devono certamente preoccupare e far riflettere, ma il fatto che si conoscano i termini del problema consente di intervenire per ridurli e se possibile eliminarli. Essi non stanno comunque ad indicare che l’Olanda si sia incamminata su un pendio scivoloso: possiamo, infatti, supporre che casi del genere si verificassero ben prima che la nuova normativa fosse accettata e che una pratica simile esista anche nei paesi nei quali l’eutanasia non è accettata.

4.12 L’eutanasia e il suicidio assistito, praticati in un contesto di precise regole e di controlli validi, ma non vessatori, nei confronti tanto del paziente quanto del medico, costituiscono un’espressione di libertà dell’individuo nel momento in cui egli giudica che la medicina non sia più in grado di migliorare il suo stato e che l’esistenza, ulteriormente prolungata, sarebbe intollerabile. È opportuno sottolineare come, in definitiva, solo l’essere umano pienamente cosciente sia in grado di decidere se la propria vita sia ancora degna di essere vissuta; donne e uomini sono responsabili delle loro vite e delle loro scelte e nessuno, medico, istituzione religiosa o società, può in ultima analisi imporre l’obbedienza a valori non condivisi.

4.13 Tenendo conto di tutto quanto detto in precedenza, una ponderata depenalizzazione dell’eutanasia e del suicidio assistito non implicano necessariamente rischi incontrollabili per la società; conseguentemente dovremmo evitare di esprimere la nostra opinione in conformità a principi astratti e valori nei quali non tutti i cittadini di un paese sono tenuti a riconoscersi"

questa è solo una parte, ma se sei interessato a leggerlo tutto clicca qui http://www.chiesavaldese.org/pages/d...eutanasia.html

Come puoi vedere, anche chi crede in Dio, in alcuni casi è favorevole all'eutanasia.
Io per esempio, fino a che non mi sono trovata direttamente a contatto conquesta realtà, anche se potevo immaginare cosa spingeva alcunepersona a richiedere l'eutanasia, non riuscivo a comprenderlo pienamente... poi, quando decisi quale sarebbe stato il mio futuro lavoro, frequentandol 'università, studiando l'etica e la bioetica e infine, trovandomi a diretto contatto con queste persone e vedendo con i miei occhi la sofferenza, il dolore e la morte... mi sono resa conto che mai avrei potuto imporre la mia opinione (favorevole o meno all'eutanasia) ad una persona con un'idea totalmente diversa dalla mia e non avrei mai potuto pensare che questa persona avrebbe vissuto, successivamente alla propria scelta, conseguenze negative per ciò che aveva chiesto oper ciò che aveva fatto.
Un caro saluto

“Ah! Un altra cosa, toglierla, non serve comunque a nulla, perchè tanto ribusserà alla tua porta. Perchè tanto hai dato, e tanto ricevi.". Per me questo significa imporre le proprie idee, non fisicamente certo, ma con "la paura", con la minaccia che se una persona pratica l'eutanasia presto ne subiràleconseguenze sulla propria pelle.”


Io non faccio minacce, stai “esagerando”. Dico solo quello che credo, se mi va, e quando mi va, e con chi mi va.


“Capisco che per te che probabilmente sei cattolico,”


Che? Stai “delirando”!!!!


“l'indurre la "buona morte" o l'omicidio siano la stessa cosa,”


Non è proprio la stessa cosa, secondo me, tuttavia, muorire prima del tempo equivale ad uccidersi.


"ma volevo farti leggere un trattato, non so se già lo conosci;”


Letto.


“Come puoi vedere, anche chi crede in Dio, in alcuni casi è favorevole all'eutanasia.”


E che centra! Lo sai che anche i terroristi dicono di credere in Dio ed uccidono in suo nome?
E che credi, che tutti quelli che credono in Dio, o dicono quindi di crederci, sia vero? No perché, allora è vero anche quello che dicono i terroristi, o no?


“Io per esempio, fino a che non mi sono trovata direttamente a contatto conquesta realtà, anche se potevo immaginare cosa spingeva alcunepersona a richiedere l'eutanasia, non riuscivo a comprenderlo pienamente... poi, quando decisi quale sarebbe stato il mio futuro lavoro, frequentandòl'università, studiando l'etica e la bioetica e infine, trovandomi a diretto contatto con queste persone e vedendo con i miei occhi la sofferenza, il dolore e la morte... mi sono resa conto che mai avrei potuto imporre ad un'altro la mia opinione (favorevole o meno all'eutanasia) ad una persona con un'idea totalmente diversa dalla mia”


Finiscila con questa terminologia dell’imporre (senza offesa, eh?). Qui nessuno impone niente a nessuno. Ognuno esprime solo la propria idea, e basta!



“e non avrei mai potuto pensare che questa persona avrebbe vissuto, successivamente alla propria scelta, conseguenze negative per ciò che aveva chiesto oper ciò che aveva fatto.”


Il fatto che tu non l’abbia mai potuto pensare, non significa che non lo possa fare un altro che non è te. E si perché, siamo tutti diversi. E quello che non vedi tu, magari, lo vede un altro (e anche il contrario, così siamo tutti contenti).


Ciao.
Kannon is offline  
Vecchio 21-01-2005, 17.48.28   #134
iris_1
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x kannon

Se ho capito male riguardo alla tua fede allora scusami.
Cmq anche tu non hai capito quello che volevo dire io.
La parola minaccia l'avevo messa tra virgolette proprio perché non intendevo minaccia in senso letterale.
Non ho detto chese una religione afferma che praticare l'eutanasia sia giusto allora vuol dire che lo è realmente.
Ti ho portato l'esempio del Sinodo Valdese perché:
"Il Sinodo è l’assemblea generale che esprime l’unità di tutte le chiese. Nello svolgimento delle sue attività agisce nell’obbedienza alla Parola di Dio, come assemblea di credenti che ricerca la guida dello Spirito Santo. Esso è la massima autorità umana della Chiesa in materia dottrinaria, legislativa, giurisdizionale e di governo. " (DV, art. 27).
Esso è costituito da pastori e deputati (laici) eletti dalle chiese locali e responsabili di particolari settori di attività. Il numero dei pastori non deve essere superiore a quello dei deputati. Complessivamente i membri con voce deliberativa sono 180, a cui si aggiunge un certo numero con voce solo consultiva.

Il Sinodo Valdese ha una grandissima importanza nelle discussioni in materia di bioetica e non mi sembra opportuno paragonarlo con i terroristi che predicano l'omicidio degli infedeli... è tutta un'altra cosa.
Cmq... ti ho parlato del sinodo, visto che ti sei interessato all'eutanasia, non perché ha la ragione piena in questo argomento, ma perché è molto discusso tra i membri dei vari comitati di bioetica italiani e credevo che potesse interessarti... anche qui mi sono sbagliata, perdonami.
Ciao
iris_1 is offline  
Vecchio 23-01-2005, 14.24.34   #135
Sté-detonator
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Cool x cannon

-“Che cosa è per te l'universo? Come si è creato?” Son domande che non troveranno risposta. Ogni risposta che proviene dal nostro cervello non sarà esauriente della concretezza della questione, perciò quelle domande là non hanno senso. Il tutto è il tutto, l’universo una forma di Vita pulsante, non ha inizio né fine, questi ultimi due son parametri del nostro meccanismo di comprensione, non esistono in natura.
-Quando sentono che la sopravvivenza non è più possibile, la loro intelligenza decide di spengere le funzioni vitali da sé, il loro orgnanismo a differenza del nostro, ‘sa’ che nulla è perso, energeticamente.
-non ho da mantenere né da degenerare, non c’è nulla da costruire per me, su una questione del genere, la mia 'costruttività' sta nell'annullare le forme di illusione che ti mantengono su una certa visione
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Vecchio 26-01-2005, 11.16.50   #136
Kannon
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Re: x kannon

Citazione:
Messaggio originale inviato da iris_1
Se ho capito male riguardo alla tua fede allora scusami.
Cmq anche tu non hai capito quello che volevo dire io.
La parola minaccia l'avevo messa tra virgolette proprio perché non intendevo minaccia in senso letterale.
Non ho detto chese una religione afferma che praticare l'eutanasia sia giusto allora vuol dire che lo è realmente.
Ti ho portato l'esempio del Sinodo Valdese perché:
"Il Sinodo è l’assemblea generale che esprime l’unità di tutte le chiese. Nello svolgimento delle sue attività agisce nell’obbedienza alla Parola di Dio, come assemblea di credenti che ricerca la guida dello Spirito Santo. Esso è la massima autorità umana della Chiesa in materia dottrinaria, legislativa, giurisdizionale e di governo. " (DV, art. 27).
Esso è costituito da pastori e deputati (laici) eletti dalle chiese locali e responsabili di particolari settori di attività. Il numero dei pastori non deve essere superiore a quello dei deputati. Complessivamente i membri con voce deliberativa sono 180, a cui si aggiunge un certo numero con voce solo consultiva.

Il Sinodo Valdese ha una grandissima importanza nelle discussioni in materia di bioetica e non mi sembra opportuno paragonarlo con i terroristi che predicano l'omicidio degli infedeli... è tutta un'altra cosa.
Cmq... ti ho parlato del sinodo, visto che ti sei interessato all'eutanasia, non perché ha la ragione piena in questo argomento, ma perché è molto discusso tra i membri dei vari comitati di bioetica italiani e credevo che potesse interessarti... anche qui mi sono sbagliata, perdonami.
Ciao

Ma certa-mente!

Ciao.
Kannon is offline  
Vecchio 26-01-2005, 11.19.04   #137
Kannon
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Re: x cannon

Citazione:
Messaggio originale inviato da Sté-detonator
-“Che cosa è per te l'universo? Come si è creato?” Son domande che non troveranno risposta. Ogni risposta che proviene dal nostro cervello non sarà esauriente della concretezza della questione, perciò quelle domande là non hanno senso. Il tutto è il tutto, l’universo una forma di Vita pulsante, non ha inizio né fine, questi ultimi due son parametri del nostro meccanismo di comprensione, non esistono in natura.
-Quando sentono che la sopravvivenza non è più possibile, la loro intelligenza decide di spengere le funzioni vitali da sé, il loro orgnanismo a differenza del nostro, ‘sa’ che nulla è perso, energeticamente.
-non ho da mantenere né da degenerare, non c’è nulla da costruire per me, su una questione del genere, la mia 'costruttività' sta nell'annullare le forme di illusione che ti mantengono su una certa visione

Questo per te. Per me no, però.

Ciao.
Kannon is offline  
Vecchio 26-01-2005, 12.41.19   #138
AM3
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Dico che per me è giusta e deve essere una scelta rigoroso del paziente , libero arbitrio insomma , nessuna imposizione però vi deve essere .
tutto quì .

Saluti
Alessio
AM3 is offline  
Vecchio 26-01-2005, 13.00.46   #139
epicurus
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Se la faccenda e` da intendere (in senso filosofico) come 'E` giusto l'aborto?', non arriveremo mai alla soluzione, non perche` irraggiungibile dai nostri cervellini, bensi` perche` tale domanda non riguarda la verita` o falsita` del mondo.
Quindi non si potra` che arrivare a compromessi.

Se invece vogliamo vedere la faccenda dal punto di vista sociale, allora la faccenda e` questa:'Con che regolamentazione dell'eutanasia riusciamo ad avere una societa` piu` vivibile?'.

Io sono sicuto (ma la mia non e` la sicurezza del mistico, ma di una persona comune) che un'eutanasia forza come un divieto forzato dell'eutanasia siano entrambi soluzioni errate per giungere nella direzione evidenziata poco piu` sopra.

Se si desse ad una persona la possibilita` di scelta (ovviamente le regolamentazioni dell'eutanasia dovranno essere ben costruite) di adoperare o meno l'autanasia sono sicuro che sarebbe la soluzione migliore.

E` ovvio che questo discorso vale, appunto, se si da` valore all'uomo. Quindi la scelta e`: si sta con l'uomo o contro?
Si e` disposti a sacrificare l'uomo a ideologie o si ha la forza di costruire un mondo a misura d'uomo?


epicurus

Ultima modifica di epicurus : 26-01-2005 alle ore 13.02.51.
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Vecchio 26-01-2005, 14.12.50   #140
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Messaggio originale inviato da epicurus
Se la faccenda e` da intendere (in senso filosofico) come 'E` giusto l'aborto?', non arriveremo mai alla soluzione, non perche` irraggiungibile dai nostri cervellini, bensi` perche` tale domanda non riguarda la verita` o falsita` del mondo.
Quindi non si potra` che arrivare a compromessi.

Se invece vogliamo vedere la faccenda dal punto di vista sociale, allora la faccenda e` questa:'Con che regolamentazione dell'eutanasia riusciamo ad avere una societa` piu` vivibile?'.

Io sono sicuto (ma la mia non e` la sicurezza del mistico, ma di una persona comune) che un'eutanasia forza come un divieto forzato dell'eutanasia siano entrambi soluzioni errate per giungere nella direzione evidenziata poco piu` sopra.

Se si desse ad una persona la possibilita` di scelta (ovviamente le regolamentazioni dell'eutanasia dovranno essere ben costruite) di adoperare o meno l'autanasia sono sicuro che sarebbe la soluzione migliore.

E` ovvio che questo discorso vale, appunto, se si da` valore all'uomo. Quindi la scelta e`: si sta con l'uomo o contro?
Si e` disposti a sacrificare l'uomo a ideologie o si ha la forza di costruire un mondo a misura d'uomo?


epicurus

Ciao Epicurus.... ben tornato!

Sono d'accordo con te... negarla è come negare il diritto di sciegliere cosa fare della propria vita... è quindi una negazione della libertà, ma deve essere ben regolamentata per evitare gli abusi che potrebbero derivare dalla sua legalizzazione.

iris_1 is offline  

 



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