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#142 | |
Ospite di se stesso
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Messaggi: 2,064
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Citazione:
La spinta dell'evoluzione credo sia proprio quella "forza ad ascendere" che indichi. Sarebbe questa ,secondo me,l'intuizione della vera Metafisica coincidente con la spinta della Spiritualità vera (accontoniamo ,per non confondere, le religioni che affermano troppe cose "troppo umane"..). Ci si chiede spesso cosa rappresenti l'uomo in questo scenario..se cioè "vale" più di un fotone o battero:semplicemente egli è la coscienza osservante di tutto ciò,il testimone. E senza coscienza non "appare " neppure l'Universo:come un occhio che non "vede" e che quindi non crea l'oggetto e ne fa cognizione. .La Creazione è la coscienza di questo Esserci,null'altro. E noi quindi,coscienza di quella ..Coscienza. ![]() |
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#143 |
Ospite abituale
![]() Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Tu dici che l’evoluzionista non esclude dal suo paesaggio il fenomeno della moralità – dovrebbe però dimostrare che l’uomo morale sia più “adattato” e quindi più capace di dar luogo a una discendenza di esseri morali come lui. “Adattato e vittorioso” sono gli aggettivi che qualificano l’essere evoluto; “disadattato e perdente” potrebbero essere quelli che caratterizzano l’individuo pensante e morale (che potrebbe essere il rivoluzionario o semplicemente il fraticello povero nello spirito). Sì, alcuni hanno anche asserito che l’umanità è progredita dai tempi dei trogloditi, altri diranno (come avrebbero detto i francofortesi) che nel suo insieme l’umanità è un misto di esseri adattati e per questo apparentemente morali, cioè qualcosa di simile a un ben riuscito alveare o a un termitaio…..ma è questa, concretamente, la situazione che esiste? Che l’evoluzione sta trasformando l’umanità in una “specie etica”? E che la specie la quale, quando sarà il momento, sostituirà quella attuale sarà non una specie super-tecnologica ma super-morale? Insomma, se fra gli strumenti della selezione è da considerare anche la moralità addio guerre stellari, l’evoluzionismo trasforma la prospettiva di un mondo in preda alla lotta per sopravvivere (homo homini lupus) in un’idillica fiaba che dovrebbe accontentare non chi crede nel male radicale dell’umanità, ma le anime belle. Il fatto è che l’uomo morale non è un’anima bella, e tanto meno un'anima consacrata, ma un essere che almeno in parte vive fuori della natura e può giudicare lo stesso universo, bollando le sue leggi come leggi cattive, il che non è un abuso insensato ma è il punto in cui ritorna attuale la metafisica e la teoria si dimostra lontana da quello che noi veramente siamo (forse la quarta specie di homo, come potrebbe dire il prof. Pievani). La moralità è più in alto della realtà fisica: non è adattamento, cioè supera le necessità evolutive e rappresenta un trionfo se non un riscatto sulla natura, che può essere giudicata "cattiva". La moralità rappresenta una ribellione? Forse è proprio questo, cioè la sindrome del ribelle, che l’evoluzionista non può includere nella sua teoria, il giudizio su qualcosa che non deve esistere: e che non è compiacenza per essere arrivati a uno stato ottimale. Forse un’anormalità dei geni? |
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#144 | |
Ospite di se stesso
![]() Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Citazione:
E' vero è un'anomalia,secondo me. E' creare una coscienza "altra" a quella della Natura (Tao). La peggiore delle creazioni dell'uomo. Perchè è finzione,illusione. E l'uomo non può creare altro.. ![]() |
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#145 |
Ospite abituale
![]() Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Naturalmente siamo ben distanti, Noor, nella valutazione della moralità….. Forse tu preferiresti che tutto fosse rimasto allo stato di natura. Purtroppo però anche la natura ha una sua evoluzione, e allora dove vorresti che fosse rimasta? A 4 miliardi di anni or sono, quando non c’era ancora sulla terra la vita? a 2 miliardi, quando c’erano solo esseri unicellulari? O ti basterebbe qualche milione di anni, pur di sapere che l’uomo ancora non c’è e forse c’e solo qualche buon dinosauro? Già, ma non ci saresti neanche tu, e allora come puoi essere certo che la terra era quel luogo felice che tu chiami Tao e la Bibbia paradiso terrestre? Forse la stessa cosa credeva Empedocle prima di gettarsi nell’Etna….E poi, senza andare tanto lontano, basterebbe impegnarsi per cambiare queste stupide leggi e lasciare che ognuno agisca secondo la sua natura …..Del resto anche le galassie e le stelle, anzi tutti i protagonisti di questo universo vivono secondo natura, cioè della morte degli altri – e allora, perché lamentarsi? Se appena eleviamo un poco lo sguardo, siamo tutti in un paradiso. |
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#146 | |
Ospite di se stesso
![]() Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Citazione:
![]() Allora,innanzitutto: l'uomo è natura e si evolve come tutto il resto (quindi non ho accennato minimamente di rimanere in epoche passate..). Il Tao è qui,adesso:è solo sentirsi natura che evolve,che scorre:ed è ciò che siamo,basta riconoscerlo... L'uomo è l'unico a non riconoscerlo (da qui le sue leggi,da qui il "contronatura.. ). Questo è ciò che ho detto. E' chiaro che siamo sull'utopistico..e che andando nel concreto ciò sia impossibile ,se non nel singolo.. Ma non era questo l'argomento ,d'altronde. PS.Ben intesi:non m'interessa chi si lamenta,nè chi cerca il paradiso..Ciao ![]() |
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#147 | ||
Moderatore
Data registrazione: 17-11-2007
Messaggi: 405
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Citazione:
Ma questo non è compito dell'evoluzionista. La dimostrazione che tu richiedi dovrebbe riguardare un disorso scientifico, sociologico o religioso. L'evoluzionista può parlare di morale o moralità solo uscendo dall'ambito scientifico. Citazione:
La moralità, che in questo caso dovrebbe significare anche la possibilità, da parte dell'uomo di criticare le leggi naturali, non mi sembra che non possa essere ricondotta all' interno dell'evoluzione stessa. Non credi che l'uomo può "permettersi" di criticare la natura perchè possiede la capacità di critica grazie all'evoluzione? L'uomo può criticare, camminare, scrivere o giocare alla Play-station perchè l'evoluzione lo ha portato a farlo. (Scusa se sono un po' stringato. Questioni di tempo e di stanchezza). Ciao. |
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#148 |
Ospite abituale
![]() Data registrazione: 10-06-2007
Messaggi: 1,272
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Dunque, per rispondere alla domanda fondamentale di questo argomento, potrei rispondere: sì, si può parlare ancora di metafisica, intendendola però in un modo laico o meglio taoistico, cioè come ciò che non esclude la fisica ma la scioglie o la trasforma in sé. Il pensiero è metafisica, anche se i cognitivisti (come prima gli strutturalisti) fanno di tutto per ridurlo a un gioco di scacchi o un’operazione computeristica, attraverso cui è sempre la fisica a dettar le sue leggi. L’uomo è colui che cerca di uscire da questa gabbia, il che può produrre estasi insensate e perfino disastri, ma anche una speranza di redenzione, cioè il miraggio di un paradiso venturo, anche se ci vorrà, per entrarvi, un tempo infinito, il che può voler dire mai. |
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#149 | |
Ospite di se stesso
![]() Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
Citazione:
Non parlavo di nessun tempo passato o futuro..e questa si che è metafisica.. e ciò può coincidere eventualmente con la beatitudine quando non ce ne facciamo ..un'idea. Ma qui,capisco benissimo ..non può che parlarsi che di idee.. ![]() |
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#150 |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-07-2007
Messaggi: 128
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Riferimento: Quale futuro per la Metafisica?
fatemi capire: quindi secondo voi anche i pensieri e le scelte sono pre-determinati geneticamente? e le categorie intellettuali e le forme della sensibilità sono frutto dell'evoluzione naturale? |
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