Atisha:sforzarci coscientemente d' interpretare l'altro.. tralasciando la macchina ed usando un altro sensore chiamato Cuore è cosa ancora troppo ardua


Gia'..e soprattutto nel virtuale e' cio una vera scuola (in quanto piu' ardua)er le nostre proiezione (mente) e per la vera comprensione (cuore).
Osservare cio' non sara' mai abbastanza.

Gia', bellissimo intervento!

E chi mai ha detto che l'osservare non sia compresente all'agire?
Agire consapevolmente consiste appunto nell'essere presenti a stessi pure nell'azione.
Quella di cui tu parli è forse la pura contemplazione.
E poi, chi mai sarebbe colui che esplode...casomai?

Crepuscolo interpreta certamente solo se stessa in questo spettacolo, si lascia interpretare... il ruolo punzecchiante è solo lo spettatore che lo percepisce e magari si sente punzecchiato...per quanto mi riguarda saltello di qua e di là nel computer

certo.. è uno sforzo cosciente.. che porta all'Apertura..
un esercizio veramente utile, secondo il mio vissuto, più di qualunque altro..

e se ami che fai? Agisci,.....e chi agisce? a parole c'è sempre il cane che si morde la coda se non si vuol capire.
Chi esplode? mah? non lo so io non mi fermo mai....a osservare anche perchè chi osserva?
Se volete continuiamo il girotondo.....

X Mimmo:
Nessun girotondo .. ne' tantomeno era un gioco di parole Mimmo..
L'azione dell'Amore,non e' lo stesso movimento dell'esplosione di cui parli,no?
Volevo solo rilevare appunto questa reazione...che non un'azione..

direi che hai nuovamente ragione!

Conferenze dopo la calamità non ne ha più tenute, a parte un dialogo pubblico, di cui esiste la trascrizione. Ha partecipato invece a diversi programmi televisivi lasciandosi per lo più intervistare.
In questo stralcio preso dal programma “Face to Face”, mandata in onda da Asia Televison il 6 giugno 1993 U.G. stesso spiega perché accettava di parlare in televisione.
L’indegna traduzione ovviamente è mia eseguita direttamente da video senza trascrizione. Anzi mettiamola così…. Tutto quello che ti piace nella risposta, ammesso che ti piaccia qualche cosa, è merito di U.G. Quello invece che ti ortica è colpa del traduttore, cioè mia.
(tra parentesi…. L’intervistatrice comunque è una bella donna, ma quello non riesco a tradurlo).

Intervistatrice: Perché allora, hai accettato di partecipare a questa trasmissione televisiva.

U.G. C’è un motivo qui. Non esiste per nulla, un qualche cosa come un’azione senza motivo. Visto che mi avete invitato io ho accettato questo invito ad apparire nel programma “faccia a faccia” con lo scopo di usare voi come mezzo per esprimere ciò che sentivo di esprimere. Ciò che ho trovato da me stesso e per me stesso, è qualche cosa di straordinario e quella “scoperta”, mi ha liberato dalla totalità di quello che ogni uomo ha pensato, sentito e sperimentato prima di me.
Come dicevo un momento fa, questo non è un qualche cosa che non può essere mai parte della mia struttura di esperienza. Quella struttura, non può giocare più nessun ruolo nella mia azioni o nelle mie modo di esprimermi riguardo a quanto sto cercando di comunicare.
Allora se qualcuno la fuori, qualcuno dei vostri ascoltatori, sta attraversando lo stesso problema, cercando le risposte alle sue domande, sperando e sognando che un giorno attraverso l’aiuto di qualcuno lui sarà in grado di trovare le risposte, oppure attraverso quel particolare maestro nel quale ha un grande investimento di fede sarà aiutato a trovare le risposte ai suoi problemi, lui si accorgerà della trappola ed allora dirà a se stesso, ”c’è qualche cosa nelle parole che questo uomo sta dicendo” e se sarà toccato, probabilmente troverà le sue risposte da se stesso e per se stesso.



P.S. la traduzione è mia..... l'"understanding" è vostro!

Condivido questo pezzo di UG.
Tuttavia egli ha insistito parecchio su questo tema non rendendosi conto che le sue parole sono state a loro volta prese come esempio da altre persone. Non vedo alcuna trappola nel seguire questo o quello perché una condizione più “serena” per se stessi, può tranquillamente essere raggiunta con l’obbligato attaccamento a questo o a quello.
Se Atisha si sente illuminata e Yam, studiando stregoneria, si sente al centro di un oceano di silenzio allora significa che UG ha torto perché non è trappola per loro. Lo è stata per lui…lo è per me…ma non per loro in quanto quella condizione fa parte del cammino interiore di ogni uomo che dipende sempre da migliaia di fattori.
Se io mi sento più “sereno” pensando che tutto sia mente e che si viva in una realtà relativa mentre altri, per raggiungere quella condizione di “serenità”, abbisognano di credere di aver scoperto la Realtà Assoluta, significa che esiste sia la mia realtà che la loro Realtà. Non importa ci sia il dubbio o la certezza…non importa ci sia chi ci arriva da solo o chi con un grande maestro…l’importante è migliorare la condizione interiore precedente…anche se si è già degli illuminati!
Lasciare le cose così come stanno è “perfetto”…illuminati, ciarlatani, profeti o depressi sono perfetti così in quanto sono esattamente ciò che devono essere.
Potrebbe esistere l’illuminato se non ci fosse il suo opposto? Essi sono/si sentono tali in virtù del loro opposto e quest’ultimo dovrebbe meritare da parte loro la stessa adorazione che riservano al grande maestro che li ha resi così.