Osservazione condivisibile, ed anche concreta.

Il “prema”, l’amore puro per Dio – non contaminato da alcun altro sentimento – non è descrividile né con la “mente discorsiva” né con la filosofia, è la pura essenza di tutti i percorsi mistici, l’unico modo per comprenderlo è sperimentarlo, non c’è altro modo.



E’ capitato di recente anche a me (..la mamma), capisco i tuoi sentimenti, ora potrebbe essere una prova vera….io ci sono già passato e la storia si è definitivamente chiusa….scusami non volevo assillarti …

Questo è un altro nonsense? Ditemelo, per favore, sennò non mi ci raccapezzo più, smarrisco di nuovo il "senso" profondo a cui un attimo fa avevo avuto accesso, per ritornare al bisogno di "senso", quello meramente umano dell'uomo che aspira, che desidera ardentemente per il proprio benessere psichico; questo è vero non-senso ai miei occhi, più che nonsense...

E il vero Spirituale inizia con la fusione dei due...
qui vedo tanti Filosofi

Ogni esperienza della Vita, che tu sia spirituale o no, che tu sia identificato o no, ti fara' crescere, crescere come Uomo Consapevole di Se', delle sue azioni, del Suo Essere al mondo.
Cosa c'e' di strano?
Non penso tu abbia compreso cio' di cui si stava parlando, ossia di una fuga dal Reale possibile attraverso forme deviate di Spiritualita'.
In realta' potremmo parlare in termini perfettamente laici e materialisti della Consapevolezza dell'Essere al Mondo, l'Esserci dell'Esistenzialismo...per esempio.
La fuga dal Mondo, di certa mistica basata sull'ascetismo e la rinuncia a vivere, dove la Vita viene vista come "errore" della totalita', come manifestazione onirica, come irreale materializzazione dei nostri schemi di pensiero e' un errore possibile e molto diffuso, spesso basato sulla soppressione dell'attivita' discorsiva della mente. Il risultato sono stati alterati di coscienza.....ma qui andiamo sul difficile non solo per te Nexus, ma per la maggior parte dei cosiddetti spirituali che ingenuamente hanno praticato certe forme di meditazione. E' un terreno minato....
La disidentificazione dall'intelletto meccanico e' cio' che si puo' coltivare attraverso la Consapevolezza (Logos). Uno sguardo alla filosofia Antica, non-orientale, ti puo' aiutare a comprendere cosa gli uomini pensavano prima di approdare alla visione antropocentrica.

già...

Gia', ma dall'altra parte c'e' anche una moda della ricerca dell'esperienza Mistica a tutti i costi...come fuga......

Ognuno di voi si esprime con una "sovrastruttura razionale" differente; mi dite che non è fuga, poi mi dite che è fuga, poi ancora che non è fuga. "Desiderio di fuga" ha un preciso significato: voler essere da un'altra parte, voler essere qualcos'altro, voler essere qualcun'altro, perchè non piace dove si sta, cosa si è o chi si è.

Dunque non giriamo in tondo. Non piace come si è, cosa si fa e dunque si cerca di evolversi, di cambiare, attraverso magari la meditazione, la spiritualità e quant'altro. Si trova qualcosa che piace, che dona benessere e si staziona lì, in attesa di altre tempeste, che ci porteranno verso altre evoluzioni; ci si dice pure "ora finalmente ho capito ciò che sono"...... vi suona familiare questa frase?

Il meccanismo mi sembra più che chiaro e mi sembra pure molto chiaro che ci siamo tutti dentro, nessuno escluso; lo so, fa male sentirselo dire, ma è così.

il discorso che tu fai è cmq collegato con la consapevolezza.
Ossia può far "male" a chi non ne è consapevole.
Inoltre quanto dici per mia esperienza vale sino a che non ti connetti a ciò che chiamo io
i kabbalisti parlano di "desiderio-realizzazione"
"luce-buio".
Il "fermarsi" è sempre errato
ciao

Condivido quanto scritto da Nexus...
E' una triste "realtà".

Ho paura che anche la perfetta connessione con l'Io sia solo nutrimento per l'ego.

A proposito...c'è qualcuno di voi che puoi darmi la definizione di "vero spiritualista"?

Si ma la si vorrebbe fare sempre filosofeggiando
una vera esperienza Mistica preparata ha bisogno di molta preparazione..... e se è spontanea in qualche modo si è preparata