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Vecchio 11-09-2003, 06.36.29   #111
Sté-detonator
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Vecchio 14-06-2004, 14.15.08   #112
esperantiano
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x Franco1, Rolando e Lorena

Mi sento molto vicino alle vostre idee.
Esse sono in essenza analoghe al senso di "Come in alto così in basso", una delle massime teosofiche dell'antichità (divenuta "come in cielo così in terra" in alcune culture di massa).

Vorrei segnalarvi il libro di Alice Ann Bailey "La coscienza dell'atomo" (Editrice Nuova Era).

esperantiano
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Vecchio 01-11-2004, 15.07.04   #113
Nimrod
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Messaggio originale inviato da Franco1
Ma torniamo alla mia folla idea dell’universo. La scintilla è scoccata in una delle prime lezioni di chimica delle scuole superiori. Si parlava di atomo di elettroni, neutroni, ecc.
Beh..! La banale schematizzazione dell’atomo ed i suoi elettroni era proprio uguale alla schematizzazione del nostro sistema solare. Ma guarda un po’ a voler schematizzare noi rappresentiamo l’atomo ed il sistema solare con lo stesso schema. Per me fu come trovare l’anello di congiunzione.
A riguardo ho mantenuto la stessa tua ipotesi fino a che non l'ho letta da te; mentre leggevo ho però trovato un anello di congiunzione che potrebbe far saltare tale ipotesi anche secondo lo schema del tuo ragionamento.
L'attuale rappresentazione grafica dell'atomo segue lo schema dell'atomo di Rutherford, che immagina l'atomo simile a un sistema solare, con orbite e forze gravitazionali. In base a questo schema è possibile - sulla carta rappresentare composizioni più complesse, che costituiscano dei solidi spaziali. A questo punto scatta l'incongruenza, frutto di una vecchia lettura di Heisenberg, padre della fisica quantistica: come è possibile che un solido spaziale (con valori diversi da zero su tutti gli assi cartesiani) sia formato da atomi bidimensionali? Se lo schema di Rutherford giustifica geometrie con un valore uguale a zero sull'asse Z, non può farlo per forme tridimensionali. Questo perché non sarebbe possibile lo scambio di elettroni tra gli atomi che su un unico, teoretico piano. Giusto per esemplificare il concetto, immaginiamo un foglio di carta privo della terza dimensione (o comunque trascurabile, essendo formata dal solo spessore dell'atomo): l'attrazione atomica crea una superficie piana bidimensionale mantenuta salda dai legami atomici; non essendo però possibile alcun legame sulle superfici superiore e inferiore, non è possibile trasformare il foglio in un solido geometrico.
Per questo motivo da qualche tempo si cercano alternative al modello di Rutherford, paradigma che deve cedere il passo alle nuove intuizioni della fisica dei quanti, un po' come accadde quando la teoria copernicana scavalcò quella tolemaica, che tuttavia rimase valida e sufficiente per definire le rotte marittime con precisione, per esempio. Il modello di Rutherford è servito a sviluppare le scienze, che ora necessitano di un modello più sofisticato; si ipotizza - esempio su tutti - che l'atomo sia formato da sfere concentriche sulle quali gli elettroni possono muoversi liberamente su tutta la superficie, e dunque nelle tre dimensioni. Purtroppo oggi non è ancora dato di saperlo con certezza, poiché nessuno possiede i mezzi per vedere materialmente l'atomo, che per noi è solo un mucchio di formule matematiche alle quali stiamo cercando di dare una forma.
E' per questo principio che non credo più all'universo da te (come me prima, e altri) immaginato: ha un modello troppo semplice. Lo schema che utilizziamo noi per rappresentare l'atomo forse è nato proprio dallo studio sulle forze gravitazionali degli astri, che hanno suggerito ciò che ora è un paradigma giunto al tramonto.
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Vecchio 02-11-2004, 20.21.51   #114
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Re: La mia folle idea di universo

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Messaggio originale inviato da Franco1
Premetto che non sono né un fisico, né un matematico, né uno studioso, ma solo un "pensatore".

Volevo avere la vostra opinione riguardo alla mia "idea" di universo.
Una delle domande che mi affascinava di più da bambino era quella di chiedermi se l’universo fosse finito. Alcuni mi dicevano che no, che era infinito, cioè continuava per sempre. Ma io non riuscivo a concepire qualcosa che fosse infinito, nella mia vita da bambino tutto era finito.
Certo pensavo se c’è una fine, ci dovrà essere qualcos’altro oltre, cioè alla fine del tavolo, c’è un po’ d’aria, poi c’è la sedia, poi c’è ancora aria, poi c’è la porta, poi le scale, altra porta, strada, cielo, spazio, altri pianeti, galassie e via.
Ma torniamo alla mia folla idea dell’universo. La scintilla è scoccata in una delle prime lezioni di chimica delle scuole superiori. Si parlava di atomo di elettroni, neutroni, ecc.
Beh..! La banale schematizzazione dell’atomo ed i suoi elettroni era proprio uguale alla schematizzazione del nostro sistema solare. Ma guarda un po’ a voler schematizzare noi rappresentiamo l’atomo ed il sistema solare con lo stesso schema. Per me fu come trovare l’anello di congiunzione. Ora Le spiego la mia teoria, che non ha nulla di scientifico e scientifica non vuol essere. Secondo me noi (terrestri) viviamo su una "specie di elettrone" (la terra) che gira intorno al suo nucleo (il sole), l’insieme dei sistemi solari formano materia. Cioè costituiscono tanti atomi che formano, cellule prima ed infine materia. Che tipo di materia non si sa. Questo sistema si espande all’infinito nei due sensi, cioè nel piccolo e nel grande. Cioè penso che, in teoria, un particolare elettrone, di una particolare materia del nostro mondo possa essere vissuto per un istante (del nostro tempo) una micro-civiltà che a sua volta poteva avere i suoi atomi e la sua materia.
Così anche nel “grande” noi (la nostra civiltà umana) siamo esistito per un breve istante nella realtà in scala maggiore dove la nostra terra è stata un elettrone.

Un’altra mia convinzione intimamente legata alla mia idea di universo è quella che esiste un legame tra tempo, spazio e velocità. Non riesco bene a capire come ma riesco ad immaginare un universo così costituito solo se immagino delle grandezze di tempo e di spazio immensamente grandi nel "grande" ed immensamente piccole nel piccolo. Detto brutalmente il tempo scorrerebbe molto lentamente nel grande e molto velocemente nel piccolo.
Tanto che, se anche esistessero, o fossero esistiti "mondi" diversi questi non potrebbero mai entrare in contatto perché hanno un sistema spazio temporale diverso. Cioè non posso entrare in contatto con il micro mondo sia per motivi di dimensioni sia perché la loro civiltà, ammessa che fosse mai esistita, si sarebbe già estinta. Così nel grande le parti s’invertono anche se esistiamo contemporaneamente al livello superiore al nostro questo ci appare Fermo, e ci appare fermo per l'intera durata della nostra civiltà.

Consapevole che le mie sono solo "idee", intuizioni, volevo sapere lei cosa ne pensa e se esiste una teoria che ipotizza un universo pluridimensionale simile a quello pensato da me.

Saluti

Franco1

P.S. In questa ottica mi risulta molto più facile "digerire" ciò che a scuola mi hanno obbligato ad inghiottire a forza, e cioè che sull'asse reale, tra due punti qualsiasi ci sono sempre infiniti punti.

sa che anch'io ho questa concezione?

io penso che la scala sia infinita, che noi facciamo parte di un macrocosmo, che a sua volta ne fa parte di un altro e così via, e si immagini se cosi fosse, io ho fatto qualche ipotesi:

Il sistema solare ha (chissà) 10 pianeti, ed e centrato dal sole che potrebbe essere il nucleo (protoni e neutroni non sono visibili a causa della luce) il corrispondente atomo con 10 elettroni è il Ne (Neon) che è un gas, il che spiegerebbe la lontananza del sistema solare da altre stelle, perche nei gas gli atomi sono lontani tra loro..

ora provate ad immaginare cosa accadrebbe se il neon fosse oggetto di una reazione chimica e perdesse l'elettrone terra? niente paura, il neon per fortuna è un gas nobile, ha l'ottetto completo e non reagisce facilmente.. quindi non corriamo il rischio di essere strappati via dal sole da un momento all'altro a causa di un esperimento di un qualche macro-chimico qualunque!! PERò, IL il neon viene usato nelle lampadine al neon, quindi potremmo trovarci "illuminati" da un momento all'altro!!
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Vecchio 02-11-2004, 20.29.18   #115
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Messaggio originale inviato da Nimrod
A riguardo ho mantenuto la stessa tua ipotesi fino a che non l'ho letta da te; mentre leggevo ho però trovato un anello di congiunzione che potrebbe far saltare tale ipotesi anche secondo lo schema del tuo ragionamento.
L'attuale rappresentazione grafica dell'atomo segue lo schema dell'atomo di Rutherford, che immagina l'atomo simile a un sistema solare, con orbite e forze gravitazionali. In base a questo schema è possibile - sulla carta rappresentare composizioni più complesse, che costituiscano dei solidi spaziali. A questo punto scatta l'incongruenza, frutto di una vecchia lettura di Heisenberg, padre della fisica quantistica: come è possibile che un solido spaziale (con valori diversi da zero su tutti gli assi cartesiani) sia formato da atomi bidimensionali? Se lo schema di Rutherford giustifica geometrie con un valore uguale a zero sull'asse Z, non può farlo per forme tridimensionali. Questo perché non sarebbe possibile lo scambio di elettroni tra gli atomi che su un unico, teoretico piano. Giusto per esemplificare il concetto, immaginiamo un foglio di carta privo della terza dimensione (o comunque trascurabile, essendo formata dal solo spessore dell'atomo): l'attrazione atomica crea una superficie piana bidimensionale mantenuta salda dai legami atomici; non essendo però possibile alcun legame sulle superfici superiore e inferiore, non è possibile trasformare il foglio in un solido geometrico.
Per questo motivo da qualche tempo si cercano alternative al modello di Rutherford, paradigma che deve cedere il passo alle nuove intuizioni della fisica dei quanti, un po' come accadde quando la teoria copernicana scavalcò quella tolemaica, che tuttavia rimase valida e sufficiente per definire le rotte marittime con precisione, per esempio. Il modello di Rutherford è servito a sviluppare le scienze, che ora necessitano di un modello più sofisticato; si ipotizza - esempio su tutti - che l'atomo sia formato da sfere concentriche sulle quali gli elettroni possono muoversi liberamente su tutta la superficie, e dunque nelle tre dimensioni. Purtroppo oggi non è ancora dato di saperlo con certezza, poiché nessuno possiede i mezzi per vedere materialmente l'atomo, che per noi è solo un mucchio di formule matematiche alle quali stiamo cercando di dare una forma.
E' per questo principio che non credo più all'universo da te (come me prima, e altri) immaginato: ha un modello troppo semplice. Lo schema che utilizziamo noi per rappresentare l'atomo forse è nato proprio dallo studio sulle forze gravitazionali degli astri, che hanno suggerito ciò che ora è un paradigma giunto al tramonto.

ma perche tu credi che il sistema solare sia bidimensionale? anche il modello del sistema solare che trovi sui libri di scienze è una semplificazione.. in realtà i pianeti sono sfasati di piano, e nulla puo provare che con il tempo essi non si spostino in altre direzioni, anzi alcuni fisici lo confermano, se rallentassimo un elettrone fino alla velocità (1anno=1giro) forse vedremmo che esso gira apparentemente su un piano, ma alla velocità della luce potrebbe scoprirsi che esso si sposta dal suo piano, la stessa cosa varrebbe per chi osservasse il sistema-solare da un macrocosmo
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Vecchio 02-11-2004, 23.11.30   #116
Nimrod
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Messaggio originale inviato da Fool:
ma perche tu credi che il sistema solare sia bidimensionale? anche il modello del sistema solare che trovi sui libri di scienze è una semplificazione.. in realtà i pianeti sono sfasati di piano, e nulla puo provare che con il tempo essi non si spostino in altre direzioni, anzi alcuni fisici lo confermano, se rallentassimo un elettrone fino alla velocità (1anno=1giro) forse vedremmo che esso gira apparentemente su un piano, ma alla velocità della luce potrebbe scoprirsi che esso si sposta dal suo piano, la stessa cosa varrebbe per chi osservasse il sistema-solare da un macrocosmo
Le espressioni "nulla può provare", "forse vedremmo" e "potrebbe scoprirsi" non possono essere il presupposto per una discussione empirica, come questa. Mentre l'atomo di Rutherford è un modello unanimamente considerato superato dalla comunità scientifica, le incognite dei fisici non possono ancora guadagnarsi il grado di paradigmi, come nessuna delle teorie non ufficialmente riconosciute come valide in un dato periodo. Il tuo intervento si allaccia a possibilità non dimostrate, ancora teoriche; e purtroppo (ma neanche tanto) i postulati scientifici non si sorreggono sui "se".
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Vecchio 10-11-2004, 23.28.07   #117
nabuco
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Universo olografico

La mia folle idea sull'universo è ancora più folle.
Io credo in una sorta di universo olografico, idea sostenuta da alcuni studiosi di fisica teorica, in seguito a esperimenti, ampiamente descritti in internet.

Semplicemente, penso che l'universo, così come lo conosciamo, non esista, è come un sogno, esiste solo nella nostra testa. I nostri sensi, captano varie frequenze, e le trasmettono al cervello e lui le interpreta come immagini, suoni ecc.
Esistono frequenze di tutte le cose possibili, e noi scegliamo, a un livello di coscienza più profondo, quelle che vogliamo sperimentare.
Poi, la nostra mente, che non accetta cose illogiche, dà una connessione logica, all'universo che ci circonda, dandoci l'impressione che il tempo abbia un suo corso regolare, che gli eventi abbiano una loro connessione.
Un pò come descritto in Matrix.
Tutto l'universo è una proiezione olografica ci ciò che siamo noi. Ogni cosa è uno specchio di noi stessi, rappresenta qualcosa di noi stessi.
E noto, che nel mondo riusciamo a vedere solo ciò che abbiamo dentro, e tuttavia il mondo ci serve per vedere cosa abbiamo dentro.
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Vecchio 11-11-2004, 20.59.18   #118
kantaishi
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E infatti è così.

Ed è proprio così ma pochi riescono ad accettare questa realtà perchè fa paura.
Gli antichi veggenti dell'India non sapevano nulla di ologrammi ma dicevano:

"Nell'Universo esiste solo Brahman,uno senza secondo
e tu sei Brahman,
medita su ciò nel loto del tuo cuore."

Precisazione:la Trimurti indiana è composta da Brahma,Vishnù e Shiva ,ma questi dei non sono al di sopra dell'uomo e tuttavia sono Brahman(con la N finale)il Sommo Dio che è il tutto come il Tao dei cinesi e l'uomo,assieme agli dei,è parte di Brahman come la goccia d'acqua è parte dell'oceano, ma l'oceano è acqua come la goccia.
Altra cosa strana:gli dei Shiva,Vishnù,Annapurna,Parvati ecc. esistono solo se tu pensi a loro,altrimenti non esistono.
Perchè?Perchè sei tu Shiva e Shiva è Brahman come te.
Quando gesù diceva:"Io e il Padre siamo uno."non ragionava in senso cristiano ma in senso Shivoita ed è per questo che è stato frainteso.
In una famosa conferenza il prof.Nikilananda ha confuso tutti gli ascoltatori(nel 1936)dicendo che la religione indù è l'unica religione monoteista,anche se venera 350 dei.
Ma ha spiegato che 350 dei sono Brahman,il Dio Unico.
E alla fine ha detto:"Se volete aggiungere ai nostri dei anche Gesù,Maometto,Mosè e San Francesco,ben vengano!
Anche loro sono Brahman,uno senza secondo!

Hare S.Francesco,uno senza secondo!

Pace e bene.

Kantaishi.
kantaishi is offline  
Vecchio 11-11-2004, 23.12.09   #119
nabuco
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In effetti è una relatà inquietante, non a caso la verità ci viene rivelata quando siamo pronti ad accettarla, o forse ci viene rivelata continuamente e noi la vediamo solo quando siamo pronti...
proprio come nel film Matrix, ora non so se gli autori conoscevano questo, o sono cose finite lì per caso. Tra le varie figure che rappresentano gli autori, e le simbologie, è un insieme di varie filosofie, miti.

Resta da capire il perchè di tutto questo.
Tutto l'universo potrebbe essere non più grande della punta di uno spillo, con una piccolissima scintilla divina che si crea il suo universo immaginario. Benvenuti nella dura, cruda desertica realtà......
Il passato sarebbe anch'esso una proiezione, un passato mai esistito, creato all'istante, nessun futuro, solo l'eterno presente, l'eternità, anch'esso di durata infinitamente piccola, pari a ZERO, il numero che lo rappresenta.
Zero e infinito, il nulla e il tutto, è sempre la stessa cosa, siamo sempre e solo noi.... o io
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Vecchio 12-11-2004, 09.43.56   #120
Kannon
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Messaggio originale inviato da nabuco
In effetti è una relatà inquietante, non a caso la verità ci viene rivelata quando siamo pronti ad accettarla, o forse ci viene rivelata continuamente e noi la vediamo solo quando siamo pronti...
proprio come nel film Matrix, ora non so se gli autori conoscevano questo, o sono cose finite lì per caso. Tra le varie figure che rappresentano gli autori, e le simbologie, è un insieme di varie filosofie, miti.

Resta da capire il perchè di tutto questo.
Tutto l'universo potrebbe essere non più grande della punta di uno spillo, con una piccolissima scintilla divina che si crea il suo universo immaginario. Benvenuti nella dura, cruda desertica realtà......
Il passato sarebbe anch'esso una proiezione, un passato mai esistito, creato all'istante, nessun futuro, solo l'eterno presente, l'eternità, anch'esso di durata infinitamente piccola, pari a ZERO, il numero che lo rappresenta.
Zero e infinito, il nulla e il tutto, è sempre la stessa cosa, siamo sempre e solo noi.... o io

Dura, cruda, de che? Perchè?

Ciao.
Kannon is offline  

 



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