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 La Riflessione - Commenti sugli articoli della omonima rubrica presente su WWW.RIFLESSIONI.IT - Indice articoli rubrica


Vecchio 21-07-2012, 12.36.42   #221
sma
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

Il concetto di unità e di pluralità presuppone l'adesione ai modelli propri dell'ambito, in cui siamo collocati. Pertanto, anche le nozioni di politeismo e di monoteismo, o un tentativo di intersezione fra le medesime, possono essere ingannevoli o frutto di interpretazioni diversificate, secondo il contesto culturale, in cui ci si collochi. Vi sono molte "costruzioni teologiche", tante quante le varie religioni, e la diatriba dell'autoaffermazione di ciascuna di esse sulle altre si scontra con l'esigenza di un'effettiva comprensione di ciò che ci sfugge.
Il limite è il tentativo di ridurre tutto a chiavi concettuali comprensibili dall'essere umano, volgendo uno sguardo al trascendente, attraverso strumenti linguistici ed ermeneutici che sono propri dell'uomo e compatibili con i propri limiti cognitivi e che colgono, forse, solo una parte di ciò che ci sfugge dietro l'orizzonte. Estrapolare "elementi comuni", archetipi permanenti all'interno della pluralità dei culti è probabilmente un elemento in avanti per ottenere un maggiore contatto con la tendenza all'ecumenismo, anche ove si aderisca a un determinato "credo". In ogni modo, non abbiamo strumenti sufficienti, per trovare una certezza assoluta su tematiche così determinanti. Si spera che col tempo si arrivi a certezze "relative", che ci consentano di trovare una collocazione almeno parzialmente soddisfacente nella nostra vita
In ogni caso, la frantumazione delle sollecitazioni mistiche e pseudo-mistiche genera un senso di confusione, talora parecchio frustrante.
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Vecchio 16-09-2012, 07.44.55   #222
gyta
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

Se la coscienza è una
perché mappe mentali
tanto differenti?

E' nel nocciolo
la medesima questione.

Noi vediamo "fuori" fondamentalmente
secondo quella medesima coscienza
che abbiamo di noi stessi.

Il nostro rapporto con "Dio" o "il Mistero della Vita"
è in sostanza della medesima entità
della capacità di cogliere noi nella nostra identità
sottostante la nostra storia personale.
Così nel "piccolo" una stragrande maggioranza
crede di essere il pensiero che indossa
e non l'energia (primordiale) che lo forgia.
Tanto quanto si crede che le forze fisiche
siano fra loro distinte
e non l'occhio che le coglie
che imprescindibilmente discerne.


Citazione:
Estrapolare "elementi comuni", archetipi permanenti all'interno della pluralità dei culti
è probabilmente un elemento in avanti per ottenere un maggiore contatto con la tendenza all' ecumenismo
(sma)

Sostituirei "ecumenico" con "universale"
(per una maggiore "flessibilità" del termine).

Citazione:
la frantumazione delle sollecitazioni mistiche e pseudo-mistiche
genera un senso di confusione, talora parecchio frustrante
(sma)
Puoi spiegarti meglio?
Non si capisce (o non capisco io)
cosa si frantuma (ed a qual fine, se mai ci fosse).
Forse intendi che il concettualizzare (=frantumare?)
l'esperienza mistica porta spesso a confusioni di sorta.
Nel tal caso condivido.
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Vecchio 17-09-2012, 20.03.04   #223
sma
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

La frantumazione cui alludo è l'aggregazione di elementi talora eterogenei, appartenenti a religioni differenti, da cui deriva il tentativo di enucleare nuovi (pseudo)misticismi.
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Vecchio 18-09-2012, 11.55.50   #224
sma
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

Oltre all'aggregazione, può esserci anche una disaggregazione. In realtà, con il termine "frantumare" intendevo riferirmi alla tendenza a snaturare l'essenza di certe concezioni, per approdare a esiti non sempre agevolmente comprensibili e in certi casi aberranti, come nell'ipotesi di radicali atteggiamenti fondamentalisti
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Vecchio 19-09-2012, 07.11.10   #225
gyta
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

Sì, grazie, ho compreso e sono d'accordo:
il "lavoro di sintesi", di cogliere il cuore comune deve/dovrebbe essere un cogliere il cuore dal cuore
e non una compiacente seppure benevola accozzaglia di sintesi cerebralmente estrapolate e stipate ad arte ed a forza.
Insomma, penso che senza un percorso profondo di conoscenza dell'interiorità umana
e di reale autoconoscenza, le buone intenzioni di accomodare la lontananza delle tradizioni
possano diventare un modo di ucciderle dentro un minestrone insipido,
andando perduto il senso profondo in favore di una apparenza accomunante e conciliante.
Altro è se la sintesi cui si giunge è sintesi come risultato di un percorso vissuto interiormente
giunto a cogliere per davvero quella divinità sperimentata interiormente spogliata da quel
medesimo percorso da noi un tempo intrapreso.
Sennò, seppure banale l'esempio, ogni tentativo di condivisione si rivelerà
un confronto fra differenti contenitori di cui il contenuto prenderà forma.
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Vecchio 30-09-2012, 20.45.56   #226
ulysse
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

Citazione:
Originalmente inviato da gyta
Sì, grazie, ho compreso e sono d'accordo:
il "lavoro di sintesi", di cogliere il cuore comune deve/dovrebbe essere un cogliere il cuore dal cuore.
Ad essere rigorosi, il "cuore" è un muscolo più o meno eguale per tutti e sarebbe facile cogliere un "cuore" comune... se si trattasse veramente di cuore/muscolo!
Ma il busillis è che con "cuore" si vuole intendere la mente, il sentimento, la cultura, la storia ed il vissuto dai primordi della specie e di una certa specifica gente, o di ciascuno, ecc...

Sono tutte cose diversificantisi per i diversi popoli...per i loro specifici vissuti esperienziali.

In tali cose i popoli trovano la loro stessa identità che spesso esprimono attraverso la loro specifica narrazione religiosa e fede.
Citazione:
...e non una compiacente, seppure benevola, accozzaglia di sintesi cerebralmente estrapolate e stipate ad arte ed a forza.
Infatti non si introducono sistemi religiosi dall’alto: quando, nella storia, è accaduto, ne sono conseguiti scismi, lotte e massacri.
Dai famosi Padri Pellegrini che sfuggivano a repressioni religiose è nata persino l’America…gli USA...che ancor oggi celebrano i sudddetti Padri!

Oppure occorre l'avvento di un leader che sappia usare la lingua come strumento di omologazuione di un sentire comune, di orientamento delle coscienze, di trasmissione di convinzioni e attegimenti mentali con lo scopo di farli assumere dal popolo tutto...inconsapevomente... quasi o spontanamente.
Un nuovo Gesù insomma...fosse esso persona reale o costruzione intellettuale per successivi interventi di abili opinons maker.

Citazione:
Insomma, penso che senza un percorso profondo di conoscenza dell'interiorità umana e di reale autoconoscenza, le buone intenzioni di accomodare la lontananza delle tradizioni possano diventare un modo di ucciderle dentro un minestrone insipido, andando perduto il senso profondo in favore di una apparenza accomunante e conciliante.

Infatti, a causa dell'atavica mancanza di comunicazione che fiumi, mari, forsete e catene montuose interposte, hanno impedito, i popoli, evoluti come diversi, hanno evoluto ed espresso diverse culture e quindi diverse religioni...magari le due cose in contemporanea.

Magari noi cerchiamo altrove, ma, in realtà, la geografia è stata la prima causa delle diversità culturali e religiose: il divino, col suo Dio, che sia unico o multiplo, viene dopo geografia...è una conseguenza non l'origine.

Ora, che potenti tecnologie spianano mari, fiumi, montagne e foreste, verranno gli anni della omologazione culturale e religiosa sempre più eguale per tutti.

Prima si appiattirà la cultura generale...che non ha guardiani...è già in parte lo è…appiattita ...infatti non abbiamo diverse scienze e diverse tecnologie o diversi concetti economici: con la globalizzazione tutto è più o meno equiparato in tutto il mondo.

Poi si omologheranno le religioni, i cui guardiani (papi, patriarchi, santoni, eredi di profeti, mullah, leader e ...persino... kamikaze, ecc...) tentano oggi ogni strategia per mantenere l’alterità e l'identità propria...magari persino cedendo, per certe similitudini, alla cultura in cui si arriva.
Citazione:
Altro è se la sintesi cui si giunge è sintesi come risultato di un percorso vissuto interiormente giunto a cogliere per davvero quella divinità sperimentata interiormente spogliata da quel medesimo percorso da noi un tempo intrapreso.

Il progressivo venir meno delle barriere geografiche...(un venir meno, favorito da autostrade, alte velocità, aeroporti, voli transoceanici, reti internet, ecc...) favorirà l'omologazione e assimilazione delle culture e quindi delle sintesi religiose ovviamente spontanee: un passo o mille passi verso questa omologazione sarà data dalle migliaia di migliaia di bambini nati da coppie miste...cosa ora ostacolata persino da padri omicidi!

Ma tali padri assassini scompariranno presto sotto il peso della civiltà e del melting pot incombente... che dà forma alla cultura globale ed alla comunanza del pensiero religioso.
Citazione:
Sennò, seppure banale l'esempio, ogni tentativo di condivisione si rivelerà un confronto fra differenti contenitori di cui il contenuto prenderà forma.
Ma non esempio banale! E’ cio' che sta accadendo: il confronto dei diversi contenitori li porta logicamnte a confondersi ed uniformarsi in una unica forma...anzi, se sono contenitori di religioni, spariscono in una religione unica…o in nessuna religione.

Dio diventa veramente unico o semplicemente scompare con la scomparsa della geografia che non divide più i popoli: la globalizzazione non può che portare ad una cultura omologata ed appiattita…anche se di alto livello.

Che l’uniformità sia un bene comunque, o un male... non saprei.

In genere la crescente entropia culturale porta al conformismo ed alla morte della cultura medesima.

Per quanto...

...abbiamo l'esempio della scienza, che pur prescindendo dal Dio, si basa su principi univoci ed è omologata in tutto il mondo: non ci sono due scienze...per quanto teorie diverse (relatività e quantistica ) tendano alla interpretazione dell'unico universo (suddiviso in micro e macro) con metodologie diverse…ma tendenti ad una unica sintesi e capacità predittiva.

La differenza con le molte religioni è che la scienza persegue il razionale...coltivato da "sacerdoti" di alto livello intellettule: ha regole imprescindibili e non è necessaria la paretecipazione emotiva del popolo.

Le religioni perseguono il cosiddetto “cuore”...o, piuttosto, la mente/anima incarnata...che, fuori dal controllo del razionale, difficilmente si stabilizza nell’uniforme: ognuno coltiva ataviche credenze ..confortato in ciò dal culto dei sacri testi...dei propri sacrti testi ...di ciascuno...di ciascuna setta!

Ovvero, mentre la scienza richiede di essere esplicata e capita nella suo convergere ed evolvere verso il futuro ...le religioni richiedono di essere credute nel loro mantenimento e culto di diversi passati.

Questo secondo aspetto, con gente sempre più smaliziata...dalla scienza, appunto... diventa sempre più difficile da perseguire..

Comunque, che il processo religioso, evolva verso una sintesi globale insieme con la sintesi e omogeneizzazione delle culture laiche e scientifiche…sembra logico.
Oppure che, sotto la spinta emotiva, evolva verso una ulteriore disgregazione e polverizzazione in particolari credenze e sette...ognuna adorante il proprio vero Dio ...è difficile predire.

Stranamente, pur in un trend decrescente dello spirio religioso globale, nel particolare, invece, sembra che oggi proprio la seconda ipotesi prevalga!

Ultima modifica di ulysse : 01-10-2012 alle ore 14.00.32.
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Vecchio 01-10-2012, 17.29.14   #227
gyta
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

Citazione:
Oppure occorre l'avvento di un leader che sappia usare la lingua come strumento di omologazuione di un sentire comune, di orientamento delle coscienze, di trasmissione di convinzioni e attegimenti mentali con lo scopo di farli assumere dal popolo tutto...inconsapevomente... quasi o spontanamente.
Un nuovo Gesù insomma...

Ma se ne abbiamo già massacrato uno.. pardon!
No, non servirebbe.
Diciamo che è venuto il tempo di mettere in pratica individualmente
ciò che ci è dato di comprendere.. ed il massimo del lavoro "intellettuale"
è già stato sbrigato da gente come Merton, Panikkar e simili. Anche Zolla.
Per cui chi vuole giungere a comprendere gli elementi li trova.
Se invece si fa finta di cercare un punto in comune alle tradizioni
senza fare nemmeno lo sforzo di informarsi un pochettino
allora continuerà solo un blà blà incapace di smuovere cosa.
Il papa cattolico (questo) poi è un pessimo ambasciatore.


Citazione:
Magari noi cerchiamo altrove, ma, in realtà, la geografia è stata la prima causa delle diversità culturali e religiose: il divino, col suo Dio, che sia unico o multiplo, viene dopo geografia...è una conseguenza non l'origine.

Già! Fallo capire a chi continua coi paraocchi, però.

Citazione:
Ma non esempio banale! E’ cio' che sta accadendo: il confronto dei diversi contenitori li porta logicamnte a confondersi ed uniformarsi in una unica forma...anzi, se sono contenitori di religioni, spariscono in una religione unica…o in nessuna religione.
Dio diventa veramente unico o semplicemente scompare con la scomparsa della geografia che non divide più i popoli: la globalizzazione non può che portare ad una cultura omologata ed appiattita…anche se di alto livello.

Che l’uniformità sia un bene comunque, o un male... non saprei.
In genere la crescente entropia culturale porta al conformismo ed alla morte della cultura medesima.

Vedo che siamo il massimo del pensiero positivo noi due..
Ma sul "l'alto livello" avrei i miei seri dubbi..
Il livello "alto" è proporzionale alla capacità di mantenere in vita
l'amore reale per la conoscenza e verso l'arte del pensare..
E, pensiero originale ed omologazione da sempre fanno a botte..

Citazione:
Le religioni perseguono il cosiddetto “cuore”...o, piuttosto, la mente/anima incarnata...che, fuori dal controllo del razionale, difficilmente si stabilizza nell’uniforme: ognuno coltiva ataviche credenze ..confortato in ciò dal culto dei sacri testi...dei propri sacrti testi ...di ciascuno...di ciascuna setta!

Quando giungerà estremo il bisogno di ritornare all'individualismo (non di superficie)
allora forse una minuscola speranza che la spiritualità autentica
si sviluppi dalla coscienza individuale rinata a soppiantare definitivamente
ogni residuo fideistico e la religione divenga ciò che da sempre avrebbe dovuto essere,
l'arte sublime dell'unione, l'evoluzione di una psicoanalisi umanista prematuramente defunta..

Ovvero, riparliamone fra 5000anni..

Ultima modifica di gyta : 02-10-2012 alle ore 13.35.11.
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Vecchio 02-10-2012, 19.43.58   #228
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Riferimento: Se Dio è uno, perchè tante religioni?

Citazione:
Originalmente inviato da gyta
Ma se ne abbiamo già massacrato uno.. pardon!
No, non servirebbe.
Diciamo che è venuto il tempo di mettere in pratica individualmente
ciò che ci è dato di comprendere.. ed il massimo del lavoro "intellettuale"
è già stato sbrigato da gente come Merton, Panikkar e simili. Anche Zolla.
Per cui chi vuole giungere a comprendere gli elementi li trova.
Se invece si fa finta di cercare un punto in comune alle tradizioni
senza fare nemmeno lo sforzo di informarsi un pochettino
allora continuerà solo un blà blà incapace di smuovere cosa.
Il papa cattolico (questo) poi è un pessimo ambasciatore.

La mia era solo una ipotesi....
Pole sempre esse che domattina il sole non sorge!
Infatti non ci sarà mai una unificazione del pensiero religioso come non esiste una unificazione del pensiero filosofico o politico: c'è sempre qualcuno che vuole emergere o vuole abbaiare per conto proprio per l’esigenza di esprimere sue proprie idee con cui affascinare le genti....sia per aspetto personale che per parole acconce e idee che colpiscano il cuore, l'immaginazione, la razionalità a seconda dei caratteri degli individui.

Se intuisci come penetrare l’amigdala di chi ti ascolta… è fatta: ti seguiranno!
Ma mai capita che “tutti” ti seguiranno...i dissidenti, i bastian contrario esistono sempre come sorgenti di origine ed espansione di nuove punti di vista ed ideologie: costituiscono la cultura aggregante del domani!

E’ per questo che i “regimi stabilizzati” siano essi politici o religiosi (o le due cose insieme) odiano ed eliminano i bastian contrari già da piccoli....se crescono è già tardi…prima o poi una nuova primavera ci sarà!

a meno che...

…a meno che tu non sia dotato di superpoteri...ed allora farai di tante visioni una sola visione…di tanti dei un solo Dio!
Ma non durerà tanto…anche se ti inventerai una fede…con tutti gli ammennicoli della fede…punizione per i malvagi, premio per i buoni, conforto per gli addolorati, ecc…
Inevitabilmente...ciclicamente ...la diaspora non potrà che ricominciare e ciascuno, da solo o a gruppi o a popoli, ecc... si avvierà per una sua nuova via...per tante nuove vie… alto o basso che sia il livello intellettuale e spirituale…ecc…tutto, comunque, commisurato alle esigenze che lo specifico ambiente tecno-geo-politico svilupperà.

Del resto succede continuamente: qualcuno trova le parole adatte nella contingenza del momento e nella particolare situazione emotiva degli astanti...e allora si vota Bush...che parla di conquiste...dopo si vota Obama... che parla di solidarietà...oppure... da noi... con l’eccedenza di giovani precari e disoccupati, si vota Renzi che esalta la rottamazione, ...oppure Vendola…tollerante per i diversi,…magari Grillo che promette di liberare il mondo dai corrotti, magari da tutti ...dato che tutti sono corrotti e ti sfruttano: mangiano a ufo sulle tue spalle!

Ma potrebbe anche capitare un Papa dalle parole alate!...E quasi è capitato…con quella specifica voce e pronuncia:

1)-Andate a case e date una carezza ai vostri bambini e dite: questa è la carezza del Papa!
oppure:
2)- …se sbaglio, mi corrigirete!
3)- ecc….

E, sul piano politico,…Kennedy a Berlino divisa:
-….io sono berlinese!…
Non occorre molto, ma sono espressioni che superano ogni intellettualismo!

Direi, infatti, che mai, il favore popolare, è questione di lavoro veramente intellettuale di intellettuali veri: interesserebbe solo pochi intellettuali!
Quasi sempre è lavoro di opinion maker che interpretano il particolare momento ed emozione popolare e vi si adeguano…magari la dirigono…subdolamente!.
Citazione:
Vedo che siamo il massimo del pensiero positivo noi due..
Ma sul "l'alto livello" avrei i miei seri dubbi..
Il livello "alto" è proporzionale alla capacità di mantenere in vita
l'amore reale per la conoscenza e verso l'arte del pensare..
E, pensiero originale ed omologazione da sempre fanno a botte.
Infatti ho parlato di “entropia culturale” che porta al conformismo ed al pensiero unico...infine al “non pensiero”.

Sono importanti l’amore per la conoscenza e l’arte del pensare, ma senza cime e avvallamenti essi non insorgono: quindi occorre sempre che emerga un rimescolamento di esigenze emotive e di culture.
Citazione:
Quando giungerà estremo il bisogno di ritornare all'individualismo (non di superficie)
allora forse una minuscola speranza che la spiritualità autentica
si sviluppi dalla coscienza individuale rinata a soppiantare definitivamente
ogni residuo fideistico e la religione divenga ciò che da sempre avrebbe dovuto essere,
l'arte sublime dell'unione, l'evoluzione di una psicoanalisi umanista prematuramente defunta..
Ovvero, riparliamone fra 5000anni..

Ma la miglior religione è la “non religione”…in ogni senso!
Del resto una religione non fideistica non esiste…sarebbe un controsenso!
…comunque non sarebbe religione!

E poi fra 5000 anni saranno tutti spiriti autentici… oltre ogni fideismo…quelli che ci saranno: il Sole sarà una Supernova e saranno tutti abbrustoliti!
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Vecchio 05-10-2012, 19.34.40   #229
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Originalmente inviato da ulysse
La mia era solo una ipotesi....
Pole sempre esse che domattina il sole non sorge!

Ma veramente ...penso che domattina sorge...anche col nuvolo...è quasi certo!

Citazione:
E poi fra 5000 anni saranno tutti spiriti autentici… oltre ogni fideismo…quelli che ci saranno: il Sole sarà una Supernova e saranno tutti abbrustoliti!
Errata corrige!
Chiedo scusa!...ho peccato di pessimismo...come oggi è d'uso del resto!
Il Sole, infatti, esploderà in una supernova, fra 5 miliardi di anni...dicono (non i Maya, ovviamente) quando il combustibile sara finito...o costerà troppo...per le troppe accise nel frattempo accumulate!
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Vecchio 16-10-2012, 23.03.11   #230
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Citazione:
Del resto una religione non fideistica non esiste…sarebbe un controsenso!

Se per religione intendiamo ed intendessimo la capacità di fare esperienza in noi del sentimento di unione
allora la fede si realizzerebbe e la si intenderebbe semplicemente come
fiducia nella possibilità di realizzare interiormente quella unione.
E di certo forse per come si sono sviluppate le tradizioni
è meglio abbracciabile sotto il termine di spiritualità o dimensione spirituale umana.

Invece, come sintetizza una storiella si mira troppo spesso al dito (le varie strade religiose ed i differenti nomi di Dio)
anziché a ciò che quel dito indica.
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