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Spiritualità - Religioni, misticismo, esoterismo, pratiche spirituali.
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Vecchio 07-02-2007, 12.41.15   #121
sangarre
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Data registrazione: 10-01-2007
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Riferimento: Illuminazione religiosa

Un chiarimento su quello che è l'illuminazione secondo la tradizione spirituale:
noi tutti siamo animati: non abbiamo potere su nulla. Non scegliamo di svegliarci la mattina, nè abbiamo scelto di nascere, non controlliamo alcuna delle funzioni del nostro organismo, subiamo ciò che ci accade, malattie, disgrazie di vario genere, nulla possiamo sull'evento della morte: in una parola siamo "animati". Ma l'animante, chi è, dov'è? Dove risiede? Perchè conoscerlo, identificarsi con esso ci darebbe il potere su di noi e su ciò che ci circonda.
Ecco, questa IDENTIFICAZIONE, ma reale, fattiva, riscontrabile, costituisce la vera illuminazione, poichè è un cambiamento di stato totale, un rovesciamento della condizione umana.
E' l'oggetto perseguito da ogni disciplina spirituale, il fine di ogni "animato" stufo della sua esistenza condizionata, che vuol partire per l'avventura della scoperta.
Ora chiediamoci: chi di noi è in grado di avere il potere di cui ho parlato sopra?
Se nessuno ce l'ha, nessuno è illuminato.
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Vecchio 07-02-2007, 17.06.39   #122
Carlo Forin
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Messaggi: 219
Riferimento: Illuminazione religiosa

Rispondo: sono stato illuminato in un punto e non ho voglia di costruire una teoria su di un punto. Riconoscete l'illuminazione dalle opere di chi dice di averla ricevuta.
Perciò propongo una riflessione sul libro di Giobbe:
5 6 Non esce certo dalla polvere la sventura
né germoglia dalla terra il dolore,
ma è l’uomo che genera pene
come le scintille volano in alto.
ediz. Dehoniane, Bologna, 2004.
La nota a 'come scintille volano in alto' dice che traduce dall'ebraico BENE RESHEP, figli di Reshep. BENE Elohim (in 1 6) viene tradotta con figli di Dio, in nota all'ediz. Garzanti 1964.
Sbagliano entrambe. BENE è figli dell'Essere. Nel sumero AB ZU, confusione di dei e demoni, BE NE è figli dell'Essere. Il libro di Giobbe è una riflessione monoteistica su AB ZU sumero, caos di dei e demoni. EL UH IM è l'Essere positivo, BE. RESHEP è RASH AP il dio demone della peste, e la peste è la malattia di Giobbe.
Sono un genio ad elaborare il senso della riflessione non fatta da nessuno prima per generazioni di credenti ed atei?
No, sono un A SIN U, d'oro non perchè geneticamente dotato, ma perchè ho accettato di lasciarmi illuminare. Una cosa che ognuno può fare purchè smetta di dire 'coito ergo sum'! ed accetti la G, la luce del Gnosco e della Gnosis.
BE, l'Essere è in www.siagrio.it /Antares
Carlo Forin is offline  
Vecchio 07-02-2007, 21.00.05   #123
maxim
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Riferimento: Illuminazione religiosa

Citazione:
Originalmente inviato da Carlo Forin
Rispondo: sono stato illuminato in un punto e non ho voglia di costruire una teoria su di un punto. Riconoscete l'illuminazione dalle opere di chi dice di averla ricevuta.
Perciò propongo una riflessione sul libro di Giobbe:
5 6 Non esce certo dalla polvere la sventura
né germoglia dalla terra il dolore,
ma è l’uomo che genera pene
come le scintille volano in alto.
ediz. Dehoniane, Bologna, 2004.
La nota a 'come scintille volano in alto' dice che traduce dall'ebraico BENE RESHEP, figli di Reshep. BENE Elohim (in 1 6) viene tradotta con figli di Dio, in nota all'ediz. Garzanti 1964.
Sbagliano entrambe. BENE è figli dell'Essere. Nel sumero AB ZU, confusione di dei e demoni, BE NE è figli dell'Essere. Il libro di Giobbe è una riflessione monoteistica su AB ZU sumero, caos di dei e demoni. EL UH IM è l'Essere positivo, BE. RESHEP è RASH AP il dio demone della peste, e la peste è la malattia di Giobbe.
Sono un genio ad elaborare il senso della riflessione non fatta da nessuno prima per generazioni di credenti ed atei?
No, sono un A SIN U, d'oro non perchè geneticamente dotato, ma perchè ho accettato di lasciarmi illuminare. Una cosa che ognuno può fare purchè smetta di dire 'coito ergo sum'! ed accetti la G, la luce del Gnosco e della Gnosis.
BE, l'Essere è in www.siagrio.it /Antares


Io credo che tu, da un punto di vista prettamente culturale (non spirituale), stia dicendo delle cose veramente interessanti.
Secondo te, sarebbe possibile esporle in maniera più semplice e chiara ed in modo che noi tutti si possa comprendere?...
...perchè ho come la sensazione che tu stia parlando una lingua che conosci solamente tu...



Citazione:
Originalmente inviato da Carlo Forin
purchè smetta di dire 'coito ergo sum'! ed accetti la G, la luce del Gnosco e della Gnosis.
Giammai caro Carlo...l'unico G che accetto e che conosco è quello relativo al "punto"


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Vecchio 08-02-2007, 11.27.03   #124
Carlo Forin
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Riferimento: Illuminazione religiosa

Carissimo, continua pure a coitare. Fuori dal coito, aggiungi la G!come fai, ma tieni le due cose separate!
Io mi rendo conto di aver affastellato tante cose in otto anni a tempo pieno su Antares.
Siamo laici e diciamo chiaro che ho avuto un bel culo! Sono stato matto, perchè ho fatto una cosa estrema, ma ho avuto una bella fortuna a cominciare a riflettere sul nome di quello che oggi è il monte Altare, al centro di Vittorio Veneto, la mia città. E trovare che era monte de Antares e colo maledicto!
Non è stata un'illuminazione religiosa quella che mi ha detto: un toponimo antico collegato a ritrovamenti archeologici (avvenuti nel 1989 dal Gruppo Archeologico del Cenedese, di cui sono diventato il presidente nel 2006) è preziosissimo! E' stata la mia preparazione universitaria -laurea in sociologia- e la mia tendenza 'al rimbecco': il dr Luigi Malnati, Soprintendente Archeologico del Veneto nel 1999, mi diceva di lasciar perdere Antares, perchè i Veneti Primi erano indoeuropei e non potevano centrare con un toponimo asiatico. Tanta la fede nel nulla del Soprintendente, perchè, vedi a proposito della nostra riflessione sulla laicità che sconfina nel laicismo, per te che basi tutto sul coito, e sconfina nella religione per me, che baso sul cogito ragionevole (senza escludere il buono del coito) da escludere un toponimo importante in fede di un credo indimostrato.
Tutti credono agli Indoeuropei perchè tutti dicono questo, solo perchè 'tutti lo dicono'!
-Lo scrivono tutti i dizionari in tutte le lingue e le enciclopedie, per di più. Vuoi che tutti sbaglino, caro Illuminato?-.
Io non sono
Citazione:
un Illuminato
. Non vi dico di non credere agli Indoeuropei, in cui credono tutti, perchè sono un illuminato. Ve lo dico perchè 'loro' non hanno dimostrato la propria esistenza con nessuno scritto!
E sono qui in queste Riflessioni, col mio Antares ed il mio Apuleio gnostico (che Ivo mi ha pubblicato e lo ringrazio) per invitarvi all'ascolto e al dialogo.
Voi avrete la vostra opportunità che vi darà modo di scegliere: mi lascio illuminare o non?
Nota che noi viviamo tutti in Terra, che si etima TE ERRA, in contatto con Erra. Erra è il demonio sumero, che viene chiamato così durante il coito da ERESH KI GAL (da leggere KI ERESH GAL), ma è noto come NERU GAL, disceso dal Cielo e rimasto con lei agli Inferi.
Capisci -e qui scherzo e faccio sul serio- perchè insisto tanto a pregarti di riprendere la G della luce, dopo il coito?
Carlo Forin is offline  
Vecchio 08-02-2007, 12.05.20   #125
fallible
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Riferimento: Illuminazione religiosa

Buon giorno e salve!
mi sembra che ora stiate incominciando a "peccare" in modo grave! meno elecubrazioni e più com-passione claudio
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Vecchio 08-02-2007, 12.26.02   #126
Yam
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Riferimento: Illuminazione religiosa

Citazione:
Originalmente inviato da sangarre
Un chiarimento su quello che è l'illuminazione secondo la tradizione spirituale:
noi tutti siamo animati: non abbiamo potere su nulla. Non scegliamo di svegliarci la mattina, nè abbiamo scelto di nascere, non controlliamo alcuna delle funzioni del nostro organismo, subiamo ciò che ci accade, malattie, disgrazie di vario genere, nulla possiamo sull'evento della morte: in una parola siamo "animati". Ma l'animante, chi è, dov'è? Dove risiede? Perchè conoscerlo, identificarsi con esso ci darebbe il potere su di noi e su ciò che ci circonda.
Ecco, questa IDENTIFICAZIONE, ma reale, fattiva, riscontrabile, costituisce la vera illuminazione, poichè è un cambiamento di stato totale, un rovesciamento della condizione umana.
E' l'oggetto perseguito da ogni disciplina spirituale, il fine di ogni "animato" stufo della sua esistenza condizionata, che vuol partire per l'avventura della scoperta.
Ora chiediamoci: chi di noi è in grado di avere il potere di cui ho parlato sopra?
Se nessuno ce l'ha, nessuno è illuminato.


Quando uno dei piu' grandi maestri del Mahayana, il fondatore della scuola Soto Zen, ossia Dogen afferma: "non c'e' differenza tra la pratica e l'illuminazione" intende una cosa ben precisa.
Cosa intendeva?
Cio' che tutte le vie non-duali intendono.
Scoperto il Hua Tou (Chan) o Rig-Pa (Dzogh Chen) o IO SONO o anche chiamata con altri nomi, che altro non e' che quell'innata "pura presenza", il semplice "sentire di essere", quando li dimoriamo, ossia nello spontaneo sentire del cuore, completamente sciolti e disidentificati da cio' che si manifesta e viene afferrato (ossia dalla personalita') ebbene siamo Illuminati. Questa e' l'indicazione che viene data dai Maestri delle vie dirette.
C'e' una cosa pero' da osservare.

Quella "pura presenza", pur non essendo separata dalla matrice originaria (che e' il Brahman per Atman, Chiara Luce Madre e Chiara Luce Figlia per lo Dzogh Chen) si puo' espandere.
Questa espansione accade al momento dell'illuminazione (morte dell'ego) o alla morte fisica (nella prima fase della morte che ho gia descritto).

Nel Mahayana e' il Tathagatagarba o Natura di Buddha, quella pura presenza. Esso e' il nostro spirito individuale. Su questo punto ci furono molte prese di posizione diverse nelle varie scuole Mahayana. La visione di Dogen e' rintracciabile nelle Upanishad piu' antiche (! e una ragione c'e') o nella descrizione dei Maestri dell'Advaita Vedanta quali Ramana Maharshi o Nisargadatta, o in chi semplicemente ha avuto esperienze di Illuminazione.

La natura di Buddha e' presente ovunque, anche nella Materia, anche nel regno minerale.

Ora, tolto il velo dell'identificazione nella mente discorsiva o ego o personalita', e' qui, in questo istante, in quella pura presenza che c'e' ogni cosa, anche perche' non e' mai esistito altro che questo: lo spontaneo sentire l'attimo presente.

Edit: In pratica possiamo essere liberi dal nostro EGO e al limite cadere e poi rialzarci, imparando a "riconoscerlo". Ci sono diversi metodi e anche non metodi (sic!). Gia' questo e' piu' che sufficiente.

Ultima modifica di Yam : 08-02-2007 alle ore 14.54.50.
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Vecchio 08-02-2007, 14.41.24   #127
sangarre
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X Yam

D'accordissimo sul fatto che la "pura presenza" sia innata.
E' il dimorare costantemente in essa , che è quasi impossibile.
La via "non duale" è estremamente affascinante, ma è talmente asciutta da non essere che per pochissimi, nati già pronti per questo.
Il pericolo insito , per noi occidentali, in questa via, è il poter giungere a credere di aver già risolto , già realizzato, con un semplice procedimento intellettivo di identificazione, ma che in realtà non è affatto risolutivo.
Il maestro Nisargadatta non era certo un semplice tabacchino in seguito illuminato! Era un puro essere già "da prima", "da sempre", credo non dobbiamo farci fuorviare dalla apparente semplicità della sua avventura umana. In lui la suprema identità era sempre stata. Non è così per la maggioranza di noi. Io credo che il riscontro da parte di un maestro sia necessario, per non imboccare strade sterili.
Con tutto questo, ovviamente non mi permetto di giudicare i passi avanti di nessuno. non ne sarei in grado. Tuttavia , per me, il domorante nella suprema identità ha le siddhi, anche se non è detto che voglia servirsene.
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Vecchio 08-02-2007, 15.13.58   #128
Yam
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Citazione:
Originalmente inviato da sangarre
X Yam

D'accordissimo sul fatto che la "pura presenza" sia innata.
E' il dimorare costantemente in essa , che è quasi impossibile.

Infatti, e' impossibile.
L'identificazione puo' pero' essere svelata sempre piu' rapidamente e un certo calore inizia a sorgere nella regione circostante il cuore fisico, perche' e' li che c'e' la nostra Anima che si e' generata dallo Spirito nel momento dell'incarnazione. Quella memoria inizia a svuotarsi facendo questo lavoro di essere presenti a se stessi. (edit: si svuota dai condizionamenti accumulati in questa Vita, a partire dall'infanzia..)

Citazione:
La via "non duale" è estremamente affascinante, ma è talmente asciutta da non essere che per pochissimi, nati già pronti per questo.
Il pericolo insito , per noi occidentali, in questa via, è il poter giungere a credere di aver già risolto , già realizzato, con un semplice procedimento intellettivo di identificazione, ma che in realtà non è affatto risolutivo.

Certo c'e' il rischio di praticare con la testa, con l'ego, per questo e' meglio verificarsi con un Maestro o con altri Amici Spirituali piu' avanti sul sentiero.
Non si puo' sbagliare, e' un lavoro lungo, ma la purificazione dalle Vasana e' una esperienza concreta.

Citazione:
Il maestro Nisargadatta non era certo un semplice tabacchino in seguito illuminato! Era un puro essere già "da prima", "da sempre", credo non dobbiamo farci fuorviare dalla apparente semplicità della sua avventura umana. In lui la suprema identità era sempre stata. Non è così per la maggioranza di noi. Io credo che il riscontro da parte di un maestro sia necessario, per non imboccare strade sterili.

Come era il Maestro Nisargadatta non ha nessuna importanza, mica pratichiamo per ottenere qualcosa! Pratichiamo per una offerta spontanea di Amore verso la Vita e la Sua origine. La purezza dell'Anima e' un dono di Amore alla Vita. Smetterla di torturare lo Spirito, ossia noi stessi e gli altri, e' una cosa meravigliosa e riempie il Cuore.
Certo sul Maestro sono daccordo, anche se alcuni dimostrano di essere in grado di andare avanti da soli...sino ad un certo punto....poi e' necessario (questo e' solo il mio punto di vista).


Citazione:
Con tutto questo, ovviamente non mi permetto di giudicare i passi avanti di nessuno. non ne sarei in grado. Tuttavia , per me, il domorante nella suprema identità ha le siddhi, anche se non è detto che voglia servirsene.

Lascia stare le Siddhi e tutte le Supreme identita'. E' importante liberarsi da quelle proiezioni fantasiose e fare esperienza. Riconoscere la mente e tornare nel nostro pacifico centro...sapendo che ogni cosa che si manifestera', per quanto dolorosa, e' sempre e solo un fenomeno.
Questo lavoro e' lungo e faticoso, ma funziona. Non e' adatto a tutti, e' vero. Nisargadatta era una persona semplice e semplicemente prese sul serio le parole del suo Maestro.

Ultima modifica di Yam : 08-02-2007 alle ore 17.05.09.
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Vecchio 08-02-2007, 15.27.22   #129
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Originalmente inviato da Carlo Forin
Carissimo, continua pure a coitare. Fuori dal coito, aggiungi la G!come fai, ma tieni le due cose separate!
Io mi rendo conto di aver affastellato tante cose in otto anni a tempo pieno su Antares.
Siamo laici e diciamo chiaro che ho avuto un bel culo! Sono stato matto, perchè ho fatto una cosa estrema, ma ho avuto una bella fortuna a cominciare a riflettere sul nome di quello che oggi è il monte Altare, al centro di Vittorio Veneto, la mia città. E trovare che era monte de Antares e colo maledicto!
Non è stata un'illuminazione religiosa quella che mi ha detto: un toponimo antico collegato a ritrovamenti archeologici (avvenuti nel 1989 dal Gruppo Archeologico del Cenedese, di cui sono diventato il presidente nel 2006) è preziosissimo! E' stata la mia preparazione universitaria -laurea in sociologia- e la mia tendenza 'al rimbecco': il dr Luigi Malnati, Soprintendente Archeologico del Veneto nel 1999, mi diceva di lasciar perdere Antares, perchè i Veneti Primi erano indoeuropei e non potevano centrare con un toponimo asiatico. Tanta la fede nel nulla del Soprintendente, perchè, vedi a proposito della nostra riflessione sulla laicità che sconfina nel laicismo, per te che basi tutto sul coito, e sconfina nella religione per me, che baso sul cogito ragionevole (senza escludere il buono del coito) da escludere un toponimo importante in fede di un credo indimostrato.
Tutti credono agli Indoeuropei perchè tutti dicono questo, solo perchè 'tutti lo dicono'!
-Lo scrivono tutti i dizionari in tutte le lingue e le enciclopedie, per di più. Vuoi che tutti sbaglino, caro Illuminato?-.
Io non sono . Non vi dico di non credere agli Indoeuropei, in cui credono tutti, perchè sono un illuminato. Ve lo dico perchè 'loro' non hanno dimostrato la propria esistenza con nessuno scritto!
E sono qui in queste Riflessioni, col mio Antares ed il mio Apuleio gnostico (che Ivo mi ha pubblicato e lo ringrazio) per invitarvi all'ascolto e al dialogo.
Voi avrete la vostra opportunità che vi darà modo di scegliere: mi lascio illuminare o non?
Nota che noi viviamo tutti in Terra, che si etima TE ERRA, in contatto con Erra. Erra è il demonio sumero, che viene chiamato così durante il coito da ERESH KI GAL (da leggere KI ERESH GAL), ma è noto come NERU GAL, disceso dal Cielo e rimasto con lei agli Inferi.
Capisci -e qui scherzo e faccio sul serio- perchè insisto tanto a pregarti di riprendere la G della luce, dopo il coito?

Francamente…a me non pare di fondamentale importanza quanto vai dicendo…tenuto conto che tutto lo studio è nato da un nome (antares) che potrebbe non essere quello (altare) e quindi, perlomeno, non sufficiente a far comprendere l’eterno incomprensibile.
Non mi pare di fondamentale importanza anche perché continui a dialogare con te stesso e dubito veramente che qui, qualcuno abbia compreso od abbia saputo dare un filo logico a quel che vai dicendo.
Io mi lascerei illuminare ben volentieri da te (anche se per dire il vero mi attira molto la paccottiglia orientale di Yam) ma dovresti stimolare un po’ di più la mia curiosità. Inoltre dovresti anche saper dare prova di avvenuta illuminazione senza arrivare a giudizi affrettati e non proprio corretti sul mio conto perché se a te diverte molto giocare con l’etimo a me diverte moltissimo giocare con la parola pratica…
…il mio “coito ergo sum” lo devi vedere alla fonte e non quando è già “sum” perché ti ricordo che tu SEI esclusivamente in virtù di un coito…che potrebbe essere nato tranquillamente da solo...anche senza quella “G” di luce.

Erro?...o in questa parola ne intravedi il demonio sumero?

Quindi ben venga il tuo invito all’ascolto e al dialogo ma è necessario parlare nelle stessa lingua…e qui il sumero non credo lo conoscano in molti. Potresti ad esempio cominciare a spiegare quale nesso intravedi tra L’”archeologia del linguaggio” e la “spiritualità”.

Ti offro l’ultima possibilità per farmi illuminare da te…altrimenti mi rivolgo alle paccottiglie di Yam che per quanto possano sembrare bizzarrie spirituali, paiono più ordinate ed assettate rispetto ai miti degli dei.

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Vecchio 08-02-2007, 19.39.43   #130
Yam
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Riferimento: Illuminazione religiosa

Citazione:
Originalmente inviato da maxim

Ti offro l’ultima possibilità per farmi illuminare da te…altrimenti mi rivolgo alle paccottiglie di Yam che per quanto possano sembrare bizzarrie spirituali, paiono più ordinate ed assettate rispetto ai miti degli dei.


Credo che le riflessioni sui logoi spermatikoi che ti propone Carlo siano ottime, molto meglio della mia paccottiglia, risuoneranno dentro di te sino a che udrai una musica soave: sono le trombe degli Angeli.
Hai presente il "Sogno di Giacobbe" raffigurato nella prima tavola del "Mutus Liber"?

Ultima modifica di Yam : 09-02-2007 alle ore 09.48.45.
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