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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 08-02-2007, 10.39.48   #101
maxim
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

Citazione:
Originalmente inviato da Rudello
Nonché diversi altri!

Naturalmente era abbastanza prevedibile l'alzata di scudi diffusa che vedo contro la mia parola "scappatelle" e "rigidamente monogama"... e chissà, forse l'avevo anche prevista davvero! Non c'è da sentirsi indovini!

Ed allora, perché sono stato così ingenuo da espormi?

Non perché sono ingenuo, e nemmeno spavaldo, ma perché avevo preannunziato che avrei detto tutto il mio parere, che esso parere avrebbe dato fastidio, e soprattutto perché voglio introdurre l'ultimo concetto, secondo me fondante del matrimonio, ma anche di qualunque altro rapporto corretto o ancor più d'amore che si possa stabilire fra due persone.


Ma la farò breve.

Esistono valori, esistono obiettivi, esistono esigenze. I valori devono essere comuni, per gli obbiettivi ci si batte uno a fianco all'altro e vanno custoditi in buon accordo, le esigenze vanno mediate, ove possibile assecondate, o almeno accettate. In ogni caso comprese e condivise senza ipocrisia.
Perché l'ipocrisia, cioè il mentirsi reciprocamente è il seme della diffidenza, e nessun rapporto che sia d'amore, o almeno corretto può resistere su una base di diffidenza, di sospetto.

Aggiungiamo ora che i rapporti, quelli corretti ed ancor più quelli d'amore fondano sulla generosità e mai sull'egoismo, sul concedere prima che sul pretendere, come ritornella una recente canzone credo di Giorgia.
Un po' quello che nel sociale si chiama "Filosofia del dare" (ma per il sociale ne parliamo in altra sede).

L'altro, lui o lei indifferentemente si aspetta che io lo ami come lui desidera essere amato, e non come sono disponibile ad amarlo io, e si stizza se io cerco di imporre le mie regole, e pretendo che queste regole valgano per tutt'e due!

Ed allora, come dicevo ad una dolcissima mia lettrice, vado a concludere che il matrimonio (ma in pratica anche qualsiasi alro rapporto umano duraturo) è un infinita sequela di compromessi, di cedimenti, di rinunce, di capitolazioni, di sconfitte... ma fatte spontaneamente nell'amore per amore dell'altro, in una infinita gara di donazione di sè, in una costante attenzione di ogni dettaglio che possa piacere all'altro, senza badare al mio giudizio, senza prima sottoporlo alla mia valutazione e critica ma facendo del giudizio dell'altro il bene per cui vivere il rapporto.

Perché in questa gara d'amore vincerà chi più è riuscito a donare.

Citazione finale?

"NON C'E' AMORE PIU' GRANDE CHE DARE LA VITA PER I PROPRI AMICI" [Gv 15,13]

Non vorrei si fosse interpretato malamente il mio intervento o fosse stato visto come un improvviso, quanto improbabile, mio slancio da "uomo dai fermi principi e valori".
Tutt’altro…tra le mie idee contorte che ruotono attorno alla parola “matrimonio” esiste quella che non contempla mai, nel corso di una lunga vita matrimoniale, la parola “fedeltà sessuale”.
Se mi sono permesso di esprimere un giudizio è solo perché anch’io, come te, ho esperienza di “scappatelle” ed in virtù dell’idea esposta precedentemente, non potrei mai affermare con sicurezza che mia moglie ne sia indenne (buon per lei).
Sono peraltro convinto che l’”esigenza” di un’attività sessuale esterna alla coppia, sia imputabile ad una mancanza (fisiologica, naturale, capricciosa) o al calo di interesse sessuale che è servito a legare saldamente quella coppia all’inizio.

Scavando ancora un po’ più in profondità, abbandonando la morale che imporrebbe di dettare principi, talvolta assurdi, al sacramento del matrimonio, ho scoperto che regolare (non annullare) ed agire su quelli che tu hai definito:
- valori, obiettivi, esigenze…
può formare una coppia ove tutto ciò che esisteva anche prima, ma sommerso e ben nascosto all’interno del componente la coppia, può venire a galla ed unirsi, aiutarsi, gioire assieme all’altra persona…non più come fatti privati che riguardano un solo componente…ma fatti privati che riguardano la coppia...
...mi spiego?

Gli ingredienti essenziali per il verificarsi di queste condizioni è che la coppia sia già saldamente ancorata da vecchia data e che da parte dei componenti, vengano completamente rasi al suolo tutti quei principi che fanno del matrimonio un luogo di dolore e sofferenza.
In tal caso è possibile sperimentare un rapporto di coppia ove l’unico obiettivo è il far crescere i figli vivendo, questa volta si, nel reciproco rispetto dell’altra persona. Non più gelosie, non più bugie, non più invidie, non più litigi ma solo discussioni (e neanche tanto accese)! Una complicità senza paragoni dove il colloquiare con l’altra persona significa colloquiare con se stessi. Come può, in questo caso, esserci divisione nel momento in cui il partner è diventato te stesso?

Sono i matrimoni che dipendono da dio che scoppiano facilmente...i liberi professionisti ancora s'arrangiano!

maxim is offline  
Vecchio 08-02-2007, 10.52.05   #102
acquario69
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

Citazione:
Originalmente inviato da atisha
era prevedibile da come ti sei inizialmente esposto... hai voluto trarre in inganno l'opinione pubblica bacchettona.. ora invece somministri il dolcetto finale, che ognuno di noi non può che condividere: L'amore è Dare..
E non ci piove... anche se aggiungerei che è necessario essere in due a dare.. a donarsi all'altro come meglio si può.. dunque non c'è relazione... scambio energetico.

Inizialmente, se non erro, parlavi di di mantener nei limiti le scappatelle, senza che ne fosse intaccata la stabilità familiare né umiliata la dignità matrimoniale... Io ho messo in dubbio che ciò possa essere avvenuto, anche se non si dichiarano le (ripetute) scappatelle; nella realtà dei fatti chi fa ciò ha leso la fiducia e la dignità del matrimonio o relazione che sia..
poi, il saper perdonare è un grande atto d'amore.. una lezione che molti di noi neanche riconoscono, sia nel darla che nel riceverla, purtroppo..
però si parlava di umiliazione.. e dignità.. e, mi ripeto, nell'atto del tradire ciò esiste, che l'altro lo sappia o meno.. ecco quello che intendevo che va riconosciuto fino in fondo.. riconosciuto e perdonato prima a noi stessi (quando ne siamo causa)..
Se scrivo, so ciò che espongo, ho anch'io una certa età ed esperienza di matrimoni, figli.. in più ho tradito e sono stata tradita.. e quanto altro che può trapelare della mia esperienza di vita.

Un altra cosa aggiungerei, molto importante, che spesso viene sottovalutata dai traditi: chi tradisce è perchè in qualche modo è stato a sua volta tradito dalla relazione.. mi spiego meglio..
se, per esempio, ora ho deciso di tradirti è perchè sono stata "tradita" da te, cioè hai mancato in qualche cosa, hai sottovalutato i miei richiami di "compagna o moglie" ed ora mi trovo nella necessità (istintuale o bisognosa) di doverti tradire..


Un altra cosa aggiungerei, molto importante, che spesso viene sottovalutata dai traditi: chi tradisce è perchè in qualche modo è stato a sua volta tradito dalla relazione.. mi spiego meglio..
se, per esempio, ora ho deciso di tradirti è perchè sono stata "tradita" da te, cioè hai mancato in qualche cosa, hai sottovalutato i miei richiami di "compagna o moglie" ed ora mi trovo nella necessità (istintuale o bisognosa) di doverti tradire..

..allora in questo modo sembrerebbe che sia inevitabile il tradimento..chi almeno una volta soltanto non avuto una mancanza di rispetto o che magari quel tipo di mancanza di rispetto e' stata interpretata come tale in un momento di fragilita della persona?
acquario69 is offline  
Vecchio 08-02-2007, 11.14.30   #103
maxim
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

Citazione:
Originalmente inviato da atisha
Un altra cosa aggiungerei, molto importante, che spesso viene sottovalutata dai traditi: chi tradisce è perchè in qualche modo è stato a sua volta tradito dalla relazione.. mi spiego meglio..
se, per esempio, ora ho deciso di tradirti è perchè sono stata "tradita" da te, cioè hai mancato in qualche cosa, hai sottovalutato i miei richiami di "compagna o moglie" ed ora mi trovo nella necessità (istintuale o bisognosa) di doverti tradire..


Io credo sia straordinario il fatto che una visione altamente spirituale come la tua e quella apparentemente materiale come la mia, possano trovarsi perfettamente d'accordo su certi argomenti.

ciao e buona giornata!
maxim is offline  
Vecchio 08-02-2007, 12.34.08   #104
atisha
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riflessione..

Citazione:
Originalmente inviato da maxim
Io credo sia straordinario il fatto che una visione altamente spirituale come la tua e quella apparentemente materiale come la mia, possano trovarsi perfettamente d'accordo su certi argomenti.

ciao e buona giornata!

ciò sta a significare che le distanze sono solo apparenti.. e che corpo/mente/spirito sono parte integrante dell'ormai famoso tutt'Uno..

atisha is offline  
Vecchio 08-02-2007, 12.43.54   #105
atisha
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

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Originalmente inviato da acquario69

..allora in questo modo sembrerebbe che sia inevitabile il tradimento..chi almeno una volta soltanto non avuto una mancanza di rispetto o che magari quel tipo di mancanza di rispetto e' stata interpretata come tale in un momento di fragilita della persona?

Ciao...

inevitabile se preso alla lettera.. allora sì che potrebbe divenire una scusa.. uno strumento di liberismo sessuale..

nel buon senso, si tratta non di una momentanea fragilità, ma di una mancanza d'intesa che già da tempo non la si voleva vedere... e ciò può esssere rapportato sia alla sessualità in genere, che alla convivenza indifferente, trascurante delle problematiche del partner,
che non si tratta di aver sensibilità nell'accompagnarla/o a far shopping insieme al sabato pomeriggio.. ma, per far un esempio, magari alla poca sensibilità e dialogo che nel tempo fanno da padroni nel rapporto di coppia.. un classico che alla fine corrode il legame iniziale..

spero di essere stata più chiara..

atisha is offline  
Vecchio 08-02-2007, 15.55.24   #106
angelo della luce
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

Io mi incavolo se uno dice che ha tradito ma che poi tutto è ok,il matrimonio va bene e tutto rimane tranquillo e così sia.
Non concepisco questa leggerezza come se quando si tradisce basta che la cosa riamanga nascosta va tutto bene e nella coppia ufficiale continua ad andare bene.assurdo.
Non ho nulla da dire riguardo al tradimento;succede da che mondo è mondo.
A quanto pare già in questo topic mi pare che tutti coloro che hanno parlato hanno tradito o no? bene.tutto normale ?niente sofferenza ma solo incidenti di percorso?non capisco.
angelo della luce is offline  
Vecchio 08-02-2007, 16.58.41   #107
maxim
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

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Originalmente inviato da angelo della luce
Non ho nulla da dire riguardo al tradimento;succede da che mondo è mondo.
A quanto pare già in questo topic mi pare che tutti coloro che hanno parlato hanno tradito o no? bene.tutto normale ?niente sofferenza ma solo incidenti di percorso?non capisco.

L'hai capito ora?

Qui cara Angelo…teniamo tutti le corna…e mica nulla ci possiamo fare sai?

Compreso questo, ci troviamo di fronte a due possibilità:

a) far finta di nulla ed usare l’arma del dubbio che anche in questo caso funziona benissimo ovverosia pensare che si…tutto sommato potrebbe essere, ma non è detto...
In tal caso è meglio non sapere…il matrimonio è un’istituzione sacra, con dei valori e dei principi che devono essere rispettati e l’obiettivo è portare a termine questa missione per conto di dio.
In tal caso, nella lontana ipotesi che si venisse a sapere, si sopporta anche la scappatella…tanto si pensa sia una sola, ignorando invece che il fedifrago perde il pelo (fossero anche i capelli) ma non il vizio. Essa viene vista come momento di debolezza del traditore…e mai vista invece per il verso giusto, cioè anche come debolezza del tradito (al traditore perdonato comunque va benissimo anche la versione ufficiale).

b) Ci si rende conto che l’esclusiva sessuale è irraggiungibile e quindi, onde evitare spiacevoli rientri a casa con colli di camicia macchiati di rossetto o pericolose fughe di amanti lungo i cornicioni, si cerca quella complicità “intelligente” che ho esposto in un mio precedente post.

…e pensare che in questa discussione qualcuno chiedeva se è necessaria l’esclusività sessuale vita natural durante (compresa quella pre-matrimoniale) per una buona riuscita della missione….o...meglio ancora...come letto in altre discussioni...la donna vergine…

maxim is offline  
Vecchio 08-02-2007, 19.44.59   #108
Patri15
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

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Originalmente inviato da angelo della luce
Io mi incavolo se uno dice che ha tradito ma che poi tutto è ok,il matrimonio va bene e tutto rimane tranquillo e così sia.
Non concepisco questa leggerezza come se quando si tradisce basta che la cosa riamanga nascosta va tutto bene e nella coppia ufficiale continua ad andare bene.assurdo.
Non ho nulla da dire riguardo al tradimento;succede da che mondo è mondo.
A quanto pare già in questo topic mi pare che tutti coloro che hanno parlato hanno tradito o no? bene.tutto normale ?niente sofferenza ma solo incidenti di percorso?non capisco.

Credo che, almeno per la donna, la sofferenza possa anche essere forte:

Si può tradire il proprio compagno di vita per aspettative deluse nel rapporto a due, o anche senza sapere come può essere accaduto, trovarsi a desiderare un'altra persona e agire di conseguenza

Forse questa è una differenza arcaica tra uomo e donna- Le scappatelle dell'uomo si possono giudicare a cuor leggero (dicono gli uomini), quelle delle donne molto meno (leggi Maxim)

Ma una scappatella per la donna stessa è quasi sempre dolorosa, perché sa di aver tradito una fiducia, quella del marito, a cui nonostante tutto, è legata dai progetti di vita in comune, dalle strade percorse insieme, da un passato d'amore.

Sono però d'accordo con chi sostiene che una o più scappatelle non riescono a ledere un matrimonio dove ci sia ancora almeno un certo tipo di intimità.
Patri15 is offline  
Vecchio 09-02-2007, 00.50.57   #109
angelo della luce
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

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Originalmente inviato da Patri15

Ma una scappatella per la donna stessa è quasi sempre dolorosa, perché sa di aver tradito una fiducia, quella del marito, a cui nonostante tutto, è legata dai progetti di vita in comune, dalle strade percorse insieme, da un passato d'amore.

Sono però d'accordo con chi sostiene che una o più scappatelle non riescono a ledere un matrimonio dove ci sia ancora almeno un certo tipo di intimità.
Patri e secondo te per l'uomo com'è?
in che senso non ledono un matrimonio? se io riesco ad andare a letto con un altro ho già leso l'intimità che avevo con il mio ipotetico marito non credi?si è rotta se per intimità si intende quell'unione di mente corpo che conosciamo.se si introduce un altra persona nella coppia come non si lede?Vorrei capire.
Capirei se si tradisce perchè l'amore è finito.come non ho mai concepito chi mi dice che ama due uomini in contemporanea(ha avuto spesso questa confidenza)e non ci credo.Per stare con un altro uomo significa che non si ama e non si desidera più l'altro secondo me....sbaglio secondo voi?
angelo della luce is offline  
Vecchio 09-02-2007, 01.11.49   #110
cannella
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Riferimento: L’atto sessuale come costituente del matrimonio

Oggi è venuto a trovarmi un vecchio amico; chiedendogli notizie di amici comuni l'argomento è diventato matrimoni/separazioni/tradimenti.
Avendo lui una mentalità molto più libera della mia (e, aggiungo io, essendo un figlio del 68), cercava di convincermi dell'assoluta normalità delle cosiddette storie parallele.

Tutti ne hanno - sosteneva - e sarebbe ora che te ne facessi una ragione.
Poi: "il matrimonio e la famiglia sono una cosa, il sesso è un'altra".

Alla mia domanda sul perchè non potessero convivere le due cose, ha risposto che certe pulsioni naturali vivono della trasgressione fine a sè stessa, della curiosità e del nuovo.

Quindi, secondo questa tesi, il tradimento non dipende nemmeno o non per forza dalla mancanza di sintonizzazione sulle stesse frequenze.

A questo punto sono confusa e, permettetemi un po' nauseata.

E non so nemmeno il perchè di questa nausea.

Forse perchè mi sono sentita fredda, costretta, inibita?
Eppure anch'io ho avuto e ho delle fantasie.

Forse alcuni sentono in maniera diversa? Forse sono gli uomini che rispetto alle donne hanno esigenze sessuali urgenti non mediate per forza dai sentimenti o dal fascino: "purchè sia?" (Non è una critica, è una constatazione).

Forse il senso di disgusto nasce da un conflitto fra quelle che sono i vecchi sani principi con i quali tutti siamo stati educati, la speranza che possa esistere da qualche parte un amore unico che basta a sè stesso e il verificare, ancora una volta, che siamo schiavi di pulsioni biochimiche che vogliamo però nobilitare con ragionomenti sociologici?

cannella is offline  

 



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