Le "Comuni" hanno fatto la loro epoca col sessantotto ed i "Figli dei Fiori", se avessero avuto una qualche valenza, avrebbero preso piede fin da allora. Invece si dimostrarono piuttosto un pittoresco fenomeno di costume.

Ringraziando Dio quelli "matrimoniali" non sono pietre di quarzo o monete di bronzo. ma valori veri e vestono perfettamente ogni persona nella sua unione, nel suo tempo, nella sua spiritualità, nella concretezza della società in cui vive.

Naturalmente ognuno è libero di profetare, o sperare (molto spesso le due cose vengono confuse fra loro!) tutto quello che crede... ci mancherebbe, siamo in democrazia!
Giusto ieri ho inteso mentovare che la Chiesa di Roma è talmente "alle frutta" che non resisterà per più di due o tre anni ancora...
Grazie al mio aplomb sono riuscito anche a non sbellicarmi dalle risa!

Concordo la spiegazione dei lemmi, anche senza cercare nel Dizionario.

E allora

E allora io non confonderei i "valori" con le "convenzioni".

Oggi


... ... ... ... ... ... ... ... ... ...

Immagino, dato che "abito" questo luogo da pochissimo tempo, che questo scritto sia tuo....

Ti leggo... ed è come aprire una finestra sul futuro.....

Caro Rudello, sei la prova vivente del matrimonio come riuscita di una coppia, di due persone che attraversano la vita insieme e insieme arrivano ad una dolce maturità.
Una rarità, purtroppo.

...o forse, perchè non ci sono alternative...

Ogni interpretazione è lecita, secondo il vecchio adagio:

"ognun dal proprio cuor l'altrui misura"

ed è giusto che sia così.

L'addio

Senz'addii m'hai lasciato e senza pianti,
devo di ciò accorarmi?
Tu non piangevi perchè avevi tanti
tanti baci da darmi.

Durano, io so, certe amorose intese
quanto una vita e più,
io so un amore che ha durato un mese
e vero amore fu.

Umberto Saba

Originalmente inviato da Rudello
Oggi


Il presente sorriso queto ed affettuoso
vale di più dei tanti baci turbinosi
che mi donavi cinquant’anni fa.

Doveva esserti più facile abbracciarmi
quando ero giovane, bello e vigoroso,
che ora vecchio, vizzo, un pò rincoglionito.

Ma dolce sorridi ancora, credo perché
sono più buono e mite, adesso, o forse infine,
ed io lo spero, perché mi sai per davvero tuo.


Caro Rutello la tua poesia è bellissima densa di immagini ed evocativa di amore ,affetto,dolcezza ed altro.
Ma la tua realtà matrimoniale che tu hai avuto il coraggio,e non è da tutti ,di raccontare non è questa
non la prendere come una critica ..ti prego ..ma una semplice obiezione da parte di una persona che ha forse più o meno la tua età con un vissuto alle spalle ,con tanti difetti ma credo di avere dei principi chiari dentro al mio cuore.
per me un matrimonio felice ,riuscito, sereno,complice, dolce,consapevole come nella poesia e' quello nel quale c'e' stata fedelta' tra i coniugi ,permettimi, e non inganno, tradimenti,scappatelle,comunqu e altre persone che si sono sovrapposte e hanno inquinato quello che e' il rapporto di coppia ,l' intimita'.non convieni con me?
come fai a dire che sei stato suo?
io immagino questa donna che e' stata spettatrice dei tuoi ritorni, paziente,semmai giovane e messa tante volte da parte.
che sacrificio grande ....ha dovuto aspettare la tua maturita' per averti suo?ma ti rendi conto? ma chi le restituisce la sua vita ?non ha nmai sospettato nulla?ahi ahi...noi donne sentiamo il profumo delle altre donne sul nostro uomo....eccome se non lo sentiamo...
comunque e' triste
.