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Vecchio 14-01-2008, 20.13.37   #11
spirito!libero
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Data registrazione: 08-11-2006
Messaggi: 1,334
Riferimento: Scienza e fede

Ciao Fealoro sono contento tu sia ritornato, è un pò che non ti leggevo

Tornando al tema, purtroppo l'attribuzione è corretta.

da corriere.it:

"Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso nella città di Parma, Joseph Ratzinger ha ripreso un'affermazione di Feyerabend: "All'epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto". "

Tra l'altro ho lungamente dibattuto sulla questione di Galileo e della visione di Feyerabend il quale ha fatto un pò il doppio gioco, sostenendo cioè prima la posizione pro Galileo, salvo smentirsti in seguito appoggiando il revisionismo storico ecclesiastico in quanto fu uno dei "saggi" interpellati dalla commissione istituita per volontà di Giovanni Paolo II al fine di mettere luce (???) sull'intera vicenda. So quali sono le motivazioni ideologiche che hanno spinto Feyerabend a sostenere quanto sopra e sopratutto so quali sarebbero le giustificazioni, del tutto astoriche e ascientifiche, che l'epistemologo ha addotto per legittimare la sua tesi.

Saluti
Andrea
spirito!libero is offline  
Vecchio 14-01-2008, 23.52.26   #12
Giorgiosan
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Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
Riferimento: Scienza e fede

Il rettore Renato Guarinied il senato accademico hanno invitato il vescovo di Roma Ratzinger.

Su 4500 docenti, 67 si sono opposti, gli altri sembrano favorevoli.

Altri papa sono stati invitati alla Sapienza.

Nel 1981 il Dalai Lama tenne nella prestigiosa università di Harvard una serie di lezioni con cui intendeva introdurre gli studenti alla teoria e alla pratica del buddismo tibetano.

Cosa ci sia di scandaloso, non lo so.

I 67 hanno espresso la loro opinione e il loro sdegno.

Magari quei 67 si dichiarano pacifisti....non so ma è molto probabile.

Chi vuole veramente la pace opera per la pace.
Giorgiosan is offline  
Vecchio 15-01-2008, 09.21.24   #13
La_viandante
stella danzante
 
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Data registrazione: 05-08-2004
Messaggi: 1,751
Riferimento: Scienza e fede

A me fa piacere che si decida di manifestare contro quello che non è gradito, sia l’ingerenza papale o le tasse troppo alte. È un diritto in democrazia. Ma mi preoccupa il solito teatrino che invece si è svolto nei tg dove i politici sempre più antidemocratici criminalizzano quei manifestanti. Si è persino sentito che Volontè avrebbe richiesto la bocciatura della promozione al CNR di uno dei fisici firmatari, mi pare si tratti di Andrea Frova.
In un altro tg invece si spiegavano i motivi per cui fu fatta quella affermazione di Feyerabend, e cioè che Galileo non si espresse secondo i moderni canoni della scienza ma utilizzò delle tecniche che oggi la scienza non ammetterebbe.
Per questo concludeva il cronista Ratzinger ha citato Feyerabend che sostenne in contro il metodo che il processo a Galileo fu giusto anche perché Galileo non dimostrò la sua teoria.
In contro il metodo Feyerabend volle certamente portare il caso di Galileo a supporto della scienza come dovrebbe essere secondo lui, cioè dovrebbe accogliere anche quelle tecniche come la propaganda e i trucchi psicologici, tutto ciò per andare contro un unico metodo, mentre il papa ha usato la Scienza moderna come capo d’accusa verso Galileo e giustificazione del processo.
Penso che bisognerebbe ricordare, a Feyerabned e a Ratzinger che la scienza non ha mai fatto nessun processo, ne ha mai costretto all’abiura, se qualcosa non è provata semplicemente non passa, ma chi propone teorie non viene certo esiliato o vessato in alcun modo.
Bisognerebbe anche che si limitasse questa alzata di scudi che si legge qui
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=233807
Dove quei manifestanti vengono additato come pecore, non aperti al confronto senza che si citi in nessun modo la lettera in cui le ragioni del dissenso sono espresse.
Se questa è gente che può permettersi di criticare gli altri che non si aprono al confronto giudicatelo voi.

Io sottolineerei quello che questi ragazzi e docenti stanno contestando
quando la verità scientifica entra in contrasto con la verità rivelata, la prima deve fermarsi.
È o non è un diritto democratico della scienza quello di dissentire?

Inoltre la lettera era indirizzata al rettore, il rettore ha deciso di invitare il Papa e parte della sua università gli ha fatto presente il dissenso. Quello che fa Guarini è quindi un abuso.
Rettore che ricordiamo è già indagato per altro genere di abusi
http://roma.repubblica.it/dettaglio/...ettore/1412010
Qualcuno sa dirmi se è anche un ciellino? Non mi stupirebbe affatto scoprire che è di comunione e liberazione che ha l’abitudine di agire in questa maniere ed è abitudine dei giornalisti censurare sempre da questo genere di notizie l’appartenenza ai cl
La_viandante is offline  
Vecchio 15-01-2008, 09.21.29   #14
emmeci
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Data registrazione: 10-06-2007
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Riferimento: Scienza e fede

Per chi accetta di superare l'aneddoto nella realtà della storia - e per tornare al problema fondamentale che regge questa discussione e riflette un contrasto che dominerà ancora a lungo il grande forum della cultura, interpreterei il problema così:
Ciò che unisce fede e ragione è il rapporto con la verità in quanto assoluta verità; il contrasto sta nel ritenere che essa sia rivelata (nella fede) o che sia meta di una ricerca (per mezzo della ragione). Il contrasto è solubile se:
1) - la ragione è disposta a riconoscere che non raggiungerà mai l’assoluta verità che è il suo obiettivo,
2) – la fede si apre alla rivelazione di un Dio superiore a tutto ciò che affermano le religioni, cioè un Dio assoluto e non relativo.
In altre parole: se la ragione non desiste dal cercare anche se non troverà mai l’assoluto, e il fedele creda pure d’averlo trovato, ma che sia un dio al di sopra di tutto, cioè al di sopra di ogni mitologia, catechismo, chiesa.
Finché questo non avverrà, ci saranno sempre contrasti non solo tra fede e ragione, ma tra una e un’altra religione, quasi a smembrare la rivelazione divina.
Ma tu - mi farete osservare - parli non di scienza ma di ragione, quasi volessi inserire nel gioco anche la filosofia. Ebbene, a prescindere dal fatto che questo è un forum di filosofia, credo che un eventuale problema scienza-ragione sia più risolubile - e con minori costi individuali e sociali - del contrasto tra scienza e fede.
emmeci is offline  
Vecchio 15-01-2008, 09.27.58   #15
spirito!libero
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Riferimento: Scienza e fede

Citazione:
“Il rettore Renato Guarinied il senato accademico hanno invitato il vescovo di Roma Ratzinger.

Su 4500 docenti, 67 si sono opposti, gli altri sembrano favorevoli.

Altri papa sono stati invitati alla Sapienza.

Nel 1981 il Dalai Lama tenne nella prestigiosa università di Harvard una serie di lezioni con cui intendeva introdurre gli studenti alla teoria e alla pratica del buddismo tibetano.

Cosa ci sia di scandaloso, non lo so.

I 67 hanno espresso la loro opinione e il loro sdegno.

Magari quei 67 si dichiarano pacifisti....non so ma è molto probabile.

Chi vuole veramente la pace opera per la pace.”

Riguardo al numero di docenti, 67 non mi sembrano affatto pochi considerato il fatto che quelli “scandalizzati” dal conservatorismo e anti-scientificità di Ratzinger sono solo coloro che trattano materie strettamente scientifiche e tenendo presente che a molti interessa molto poco della questione. Come giustamente dici altri pontefici sono stai invitati e non c'è stata reazione, sarà che questo Papa ha esagerato un po' ? E' da lui per primo che arrivano gli attacchi al relativismo, all'illuminismo, alla scienza, ecc... dunque è più che normale che gli addetti ai lavori reagiscano. La pace va ricercata da entrambe le parti, ma se una delle due inizia l'attacco, cosa deve fare l'altra se non difendersi ? Si era arrivati al punto di ritenere che la fede ha i suoi spazi e la scienza anche, si era giunti ad un patto di non “belligeranza” ove la fede non doveva interferire con la scienza e viceversa, perché questo Papa ha voluto invece ingerire nelle cose scientifiche ? E i ricercatori dovrebbero starsene zitti ?

Ratzinger da quanto è al soglio petrino ne ha combinate di tutti i colori attaccando ogni manifestazione scientifico-filosofica di modernità ed emancipazione del pensiero. Non per niente il filosofo Martelli ha scritto un libro con sottotitolo: “l'anti filosofia di Papa Ratzinger”, non per niente il filosofo e sindaco Cacciari ha sostenuto pubblicamente che i concetti di illuminismo, nichilismo, relativismo che il Papa ha in mento sono filosoficamente errati ed io concordo.

La sensazione è che voglia seguire la linea di Fisichella, cioè quando ci fosse conflitto tra fede e scienza dovrebbe essere quest'ultima a fare un passo indietro ! Questa assurda e pre-illuministica posizione fa trasalire ed indignare chiunque abbia un minimo di conoscenza scientifica, un passo indietro della scienza sarebbe un passo indietro dell'umanità, un passo indietro della fede cosa comporterebbe ? Quello che ha comportato riconoscere che la terra non è al centro dell'universo, è questo forse un male ?

Saluti
Andrea
spirito!libero is offline  
Vecchio 15-01-2008, 09.59.47   #16
griago
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Messaggi: 98
Riferimento: Scienza e fede

Sono contro ogni impedimento alla libertà di parola.

A meno che questa parola sia istigazione a delinquere ossia ad arrecare danno agli altri membri della comunità (ed anche in questo caso ci andrei con i piedi di piombo in quanto non sempre è facile individuare questi casi).

Quindi si all'intervento papale. E naturalmente anche si alla sua contestazione.

Ma la contestazione deve rimanere tale e non deve far tacere chi vuole esprimere il proprio pensiero, anche se non condiviso.
griago is offline  
Vecchio 15-01-2008, 10.27.05   #17
Giorgiosan
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Citazione:
Originalmente inviato da spirito!libero
......................

Non si tratta, almeno per come la vedo io, di discutere le sue opinioni scientifiche o le sue opinioni morali, si tratta invece di valutare dal punto di vista politico che significato ha la visita del vescovo di Roma alla Sapienza di Roma.
Non voglio fare il processo alle intenzioni dei 67, che hanno ogni diritto comunque di manifestare pubblicamente il loro dissenso per le decisioni prese dal rettore e dal senato accademico, ma è per me evidente che questa è una posizione politica.
E quando si parla di politica e di politica reale allora l'opportunità diventa una categoria rilevante, non certo la ricerca della verità e neanche l'amore della verità...purtroppo.
Secondo me la società italiana non trae alcun giovamento politico da queste contrapposizioni...ciò di cui ha bisogno è invece una pace sociale a tutti i livelli.
Le "cose" della politica vanno in questa direzione che è la direzione giusta

Creare delle fratture fra studenti, fra insegnanti e ulteriori fratture politiche significa sabotare il dialogo e sabotare la pace...in un momento storico che di pace ha quanto mai bisogno.

Ritengo perciò che tirare fuori l'epistemologia o l'episteme sia completamente fuori luogo.
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Vecchio 15-01-2008, 10.47.13   #18
spirito!libero
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Riferimento: Scienza e fede

Citazione:
Originalmente inviato da Giorgiosan
Non si tratta, almeno per come la vedo io, di discutere le sue opinioni scientifiche o le sue opinioni morali, si tratta invece di valutare dal punto di vista politico che significato ha la visita del vescovo di Roma alla Sapienza di Roma.
Non voglio fare il processo alle intenzioni dei 67, che hanno ogni diritto comunque di manifestare pubblicamente il loro dissenso per le decisioni prese dal rettore e dal senato accademico, ma è per me evidente che questa è una posizione politica.
E quando si parla di politica e di politica reale allora l'opportunità diventa una categoria rilevante, non certo la ricerca della verità e neanche l'amore della verità...purtroppo.
Secondo me la società italiana non trae alcun giovamento politico da queste contrapposizioni...ciò di cui ha bisogno è invece una pace sociale a tutti i livelli.
Le "cose" della politica vanno in questa direzione che è la direzione giusta

Creare delle fratture fra studenti, fra insegnanti e ulteriori fratture politiche significa sabotare il dialogo e sabotare la pace...in un momento storico che di pace ha quanto mai bisogno.

Ritengo perciò che tirare fuori l'epistemologia o l'episteme sia completamente fuori luogo.

Sul discorso della pace politica sono d'accordo. Però ribadisco che degli intellettuali, come i docenti di una università, non possono che reagire a certe affermazioni. Io credo che la loro reazione sia dovuta all'esasperante bombardamento mediatico che Ratzinger fa quotidianamente nei telegiornali ove continua questa sorta di delegittimazione del pensiero scientifico rispetto alla Verità dogmatica cattolica.

Poi, per quanto mi riguarda, il Papa può andare dove gli pare, non è la presenza a costituire problema, ma ciò che dice e come lo dice ! Questo Papa non è visto come portatore di pace ma come portatore di zizzania, di conflitti tra saperi diversi, di ingerenze nella politica laica degli stati, ecc... Questa purtroppo è l'immagine che si è costruita anche a seguito delle dichiarzioni fatte proprio in visita ad altre università e centri di ricerca.

La ricerca scientifica deve rimanere obbligatoriamente libera da ogni ingerenza che sia politica o religiosa, altrimenti addio ricerca stessa.

Saluti
Andrea
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Vecchio 15-01-2008, 10.55.34   #19
epicurus
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Originalmente inviato da Giorgiosan
Non voglio fare il processo alle intenzioni dei 67, che hanno ogni diritto comunque di manifestare pubblicamente il loro dissenso per le decisioni prese dal rettore e dal senato accademico, ma è per me evidente che questa è una posizione politica.

Si`, questa e` una presa di posizione politica e soprattuto etica. E non c'e` niente di male in questo.

La questione e` molto semplice, e non c'e` molto da dire. Un gruppo di studenti e professori e` indignato dal comportamento del papa nei confronti della scienza, e chiede che non venga accettato il suo discorso durante l'apertura dell'anno accademico alla Sapienza.

Questa, ovviamente, e` una richiesta assolutamente lecita e democratica (contrariamente a quanto hanno detto molti politici). D'altro canto la questione non e` "il papa puo` esprimere il suo pensiero oppure no?", bensi` "il papa puo` fare il dialogo d'apertura dell'anno accademico della Sapienza?", che sono questioni nettamente differenti (io non potrei fare tale dialogo d'apertura, per esempio). Gli antidemocratici sono coloro i quali vorrebbero impedire queste proteste.

Come ho gia` detto, la questione mi sembra di una semplicita` inaudita.
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Vecchio 15-01-2008, 11.00.05   #20
fealoro
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Riferimento: Scienza e fede

Ciao Spirito, anche per me è un piacere ritornare, anche se al solito ho più da leggere che da scrivere.

riguardo alla frase di Feyerabend io ho trovato questa fonte del discorso di Ratzinger

http://www.culturanuova.net/filosofi..._ratzinger.php

Dal testo mi è difficile attribuire al Papa la posizione di Feyerabend, anche perchè Ratzinger stesso evita di prendere una posizione chiara.

Mi pare più circostanziata la lettera del prof Cini, che va al nocciolo del problema.


Non riesco invece a capire perchè questa lettera di protesta dovrebbe avere un senso 'politico'. O per lo meno non riesco a comprendere di quale 'politica' stiamo parlando.

Le posizioni di questi 67 sono chiare, ritengono che il Papa e l'ecclesia si stiano spendendo per una riduzione dell'importanza del metodo scientifico a favore di una maggiore dedizione alla tradizione cattolica. Ed essi ritengono ciò in netto contrasto con il significato dell'apertura dell'anno accademico, un po' come se Fidel Castro fosse invitato ad aprire i lavori di confindustria.
fealoro is offline  

 



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