Le consapevolezze che io ho non sono nella mente. Questo no significa che non uso la mente e non osservo anche quando vengo usato. Adesso è così.

I giochi di parole esistono, ma sono anche necessari. E' con il linguaggio che ci esprimiamo, adesso, su questo forum.
Un essere senziente comune ha una libertà. Un buddha ha una libertà diversa. Questa differenza esiste e con le parole lo devo dire. Tra l'altro si conosce dal passato, basti solo pensare che un essere senziente comune è condizionato al Karma e alle rinascite, un Buddha NO.
Non ha nessuna importanza dove io sia posizionato, perchè non è questo il tipo di discorso che stiamo facendo. Io sono un essere comune nè più nè meno di tutti gli altri, e come tale voglio essere considerato.

Inoltre una cosa che ho trovato te la posso anche dire, e guarda che io di cose ne sò, ma proprio tante eh? Ho trovato che ho ancora infinito da conoscere.

Ciao, Giulio

nessun fraitendimento Giancarlo..ho solo voluto ironizzare a modo mio e non sono stata accettata...queste sono le difficoltà e piccole incomprensioni di chi ancora non si conosce..neanche virtualmente.
Ho capito perfettamente che avevi ammirazione ..che devo dire? che te ne sono grata? ..no, ho voluto sorvolare..chiamala falsa modestia che mi sta bene...ma da lì a crearne nuova discussione beh, non fa al mio caso....anche se offri un succulento banchetto al mio "povero e misero ego...addirittura martire"..

Mi spiace che tu abbia bevuto molta cicuta, a me si vede che è bastata meno..sarà l'azione karmica delle vite passate... uno o due bicchieri mi sono bastati...

hai dato nota di essere un bravo scrittore... vedi che a qualcosa sono servita anch'io? a pubblicizzare l'Opera tua...
Che dirti mio prode cavaliere... al contrario di Nicola sicuramente non sarò incuriosita dal tuo libro, comunque Ti auguro un vero successo...

da ego ad ego..un caro saluto!

Dimenticavo:




Ciao, Giulio

ah beh.....
così va meglio!

Re. Nicola 185.

Sto riflettendo!
Corro sul sentiero dei pensieri, mentre l'osso del cranio si perfora.
tutta la cultura occidentale, in una gabbia di parole, si accavalla in incroci di grate.
Reti elettrosaldate e sovrapposte, lasciano fori di luce.
Vi passa il fotone, come un trapano che spinge una punta diamantata.
In ogni caso, vedrai: ci sarà una velocità maggiore di quella misurata.
La materia cerebrale che fuoriesce, come plasma galattico, si fila in gomitoli che un giovane gatto intriga, nel salotto cattivo o buono della vita.

Tu mi chiedi: con quali certezze fai quell'affermazioni, riferendoti a quelle sottolineate ad atisha?
Rispondo che posso farlo, analizzando, sotto il microscopio della mia sensibilità, le sue risposte, nelle quali continua, tuttora, ad avere delle certezze che non si addicono alla sua giovane età (Mi sembra). Salvo poi, ritrattare tutto.
Rileggi le missive: potrai comprenderlo da solo.
In ogni modo, mi fa piacere di aver trovato in te un lettore attento, così potrai prendere atto, spero, che le mie risposte non sono fuori tema, poiché tutto quello che esce dalla nostra memoria, tramite il pensiero, fa parte di quei patrimoni che ci potrebbero condurre sulla strada di quella illuminazione, di cui si parla.
Comprendo che non parlare di persone dormienti o altro,
provenienti da culture che non ci appartengono, è inusitato; ma cosa ci vuoi fare: questo è il bello della diretta.

Ciao, Giancarlo.

che non si addicono alla sua giovane età

???? alla mia giovane età? bisogna forse arrivare alla soglia dei settanta per iniziare a "capire" qualcosa?
non ho ancora dichiarato l'età corporea..ma di giri intorno al sole se va bene ne ho più di te...

"Stupidamente" tua..
atisha

Ma è tutto scritto in questo stile il tuo libro? Che domanda stupida, se mi lasci la curiosità non solo lo comprerò, ma sarò davanti alla libreria alla primo giorno di uscita.
_

A proposito di gabbie di parole, a proposito di grate, prima mi dici che sono un attento lettore poi mi dici di rileggermi le missive.
In tema di "Inganno dell'Illuminazione" e il vecchio Van Lag è stato un genio nel titolare così questa discussione sono proprio queste gabbie di parole che dovrebbero farci riflettere, quelle stesse gabbie in cui mi sono sentito (non so se conosci quella sensazione, ma sono convinto - salvo poi ritrattare - di sì) intrappolato per decenni per poi accorgermi che per vedere l'uscita bastava che voltassi lo sguardo. Quelle stesse gabbie che ancora oggi, quando mi sento in pericolo, diventano un rifugio sicuro dove potermi riparare dalle incognite della vita. Ed è un estremo piacere leggerti e qualsiasi risposta mi venga data non la trovo fuori tema, ho camminato abbastanza nella mia vita per comprendere che le risposte ai propri dubbi esistenziali possono essere nascoste anche dietro ad una semplice penna o nello spazzare per mesi e mesi con un umilissima scopa di saggina una lunga rampa di pietra. Ma per questo ti rimando al libro che sto scrivendo e che verrà pubblicato nel 2050? Non lo so io spero prima. Con affetto Nicola

Re. atisha

Sembriamo due pugili che si stanno studiando, per darsi il colpo proibito che li condurrà alla vittoria.
Mi sono fatto anticipare dalla tua breve risposta, per una scampanellata, inopportuna, alla porta di casa, poiché insieme al messaggio per Nicola stavo per rispondere anche a te.

Cosa vuoi che ti dica, se dobbiamo relazionarci a questo livello, equivocando tutto ciò che dico, parasafrando Massimo Troisi, con il titolo di uno dei suoi film, mi verrebbe da dire: "Maledetto il giorno che ti ho incontrata" (sto ridendo), ma sono sicuro che queste "disattenzioni" sono il frutto della fretta e dell'arido metodo di comunicazione che stiamo usando.
In ogni modo, per farti comprendere il mio stato d'animo, se in ogni risposta mi continui a parlare: "di letture sotto l'ombrellone"... "Di pubblicità occulta"... ecc, svilisci quel minimo rapporto di fiducia e lealtà che dovrebbe esistere tra i partecipanti di qualsiasi forum o simposio telematico.
L'irruenza e la frequenza con cui ti proponi, mi ha fatto pensare ad una età giovanile, se così non è sono contento per te: vuol dire che la tua anima è ancora fresca, e perciò, dedita a travisare alcune cose per irruenza.
Per quanto mi riguarda, mi reputo l'ombelicolo di un mondo contadino, dove solo il vino potrebbe alzare di poco la voce, che il fumare incaverna e la timidezza ripone.
Il resto è la solita croce, nei cassetti segreti della grande anima.

La nostra è la solita guerra tra "poveri", che dura dall'alba dell'uomo, con la creatività, con l'intuizione, con il lavoro, con le divinità, con l'anima senza nome. L'anima apripista senza età, prima ancora dell'uomo, prima delle foglie, prima delle doglie.
Prima delle parole, gia tracciava il solco della civiltà e dell'inciviltà; e lo fa ancora: davanti all'infinite ingiustizie di questo mondo.

Ciao, ti mando un . Giancarlo.

Re. Nicola 185

Caro amico.
scusami per la confidenza, ma mi piace pensarti come amico.

Riguardo la tua domanda, ti informo che quello che hai letto nel forum, non centra nulla con il mio libro, sperando che questa ingenua parentesi (da parte mia), si chiuda rapidamente come rapidamente si è aperta.
Avremo modo di parlare ancora, spero.
Un saluto. Giancarlo. .

Si è fatta della goliardia diceva un commilitone che ha fatto il militare con me. Per me la questione non è stata mai aperta, ho colto semplicemente il piacere di cominciare a conoscerti, di cominciare a considerare un'altra prospettiva da cui guardare il mondo. E chi mi dà questo è sempre un amico. Nicola