X atisha. Di litorale in litorale.

Stavo pensando che il destino non ha bisogno di coordinate: io si!

[email] gian_dean@tiscali.it

Ciao amica mia.

Tu scrivi del tuo dentro,
dell'amore che si forza alla luce,
del torto che ha subito il tuo pensare
quando si mescolava a quello che ti circondava.
Questo andare di anno in anno
di giorno in giorno, di ora in ora:
Questo andare che è un'attimo,
e di attimo in attimo,
subire l'innaturale andazzo
della superficialità opportunistica.

L'aria, la luce, l'amore,
quello che si produce in te,
quell'alchimia non si spande,
si riduce in minuti frammenti
che non si fanno struttura.
Si disperdono in immense rotture,
quasi fossero planetarie nascoste,
dal panorama e dal mare.

E come me, tu non resisti al volo.
Ci si deve posare.
Tu eludi e io sbraito e mi accaloro,
e lasciamo sospese le discussioni
che non hanno conclusioni.

Mi sembra d'averti detto tutto.
ha! un momento: un abbraccio dal filosofo che dimora
sulle colline. "g"

quanto siano inerenti gli ultimi post all'argomento trattato. Leggo più messaggi privati che non pubblici. Ma che importanza ha mi dico? Ogni cosa può essere illuminante o così ingannevolmente illuminante. Anche il gioco fine a se stesso. Un gioco che percepisco in quanto per troppo tempo l'ho amato e l'ho messo in atto. Un gioco che al pari di una droga gratifica e appaga. Ma per il quale dopo bisogna rincarare la dose, ogni giorno sempre di più perchè non si è mai sazi. Spero di non aver urtato la sensibilità di nessuno. Non è mia intenzione. Ho solo voluto esprimere una mia sensazione. Ho solo voluto accendere una lampadina che mi facesse vedere la strada che si stava percorrendo. Ma forse ho illuminato la strada sbagliata. In tal caso la spengo e mi ritiro nelle mie stanze. Nicola

Perchè la spegni?
perchè non ti accomodi anche tu?....
Un caro abbraccio...

mi domandavo: sono stato forse così ingannevole con me stesso da raccontarmi che non condividevo un gioco al quale fondamentalmente volevo partecipare? E la realtà è che nel momento in cui comincio a farmi tutte queste domande è perchè di fatto l'abilissimo giocatore che c'è in me ha cominciato a ridistribuire le carte. Comunque al di là di tutte queste elucubrazioni tipicamente mie volevo dire una cosa che mi preme:
che siamo stati giorni a parlare di illuminazione per poi cadere (almeno io) nella trappola ancora una volta, di puntare alla mia gratificazione personale. E allora la domanda successiva che mi pongo e pongo è questa: è forse da non illuminati, o comunque è sviante per chi cerca l'illuminazione, cercare la propria gratificazione attraverso gli altri? Cosa c'è di male nel fare questo?
La domanda la rivolgo a me naturalmente (mi ci vorrà un po' per rispondere) a te Atisha e a tutti coloro che vorranno rispondere.

Ci hanno richiamato all'ordine..nel caos

bene, atteniamoci alla discussione di partenza..le poesie e le danze benchè aperte a tutti diventano intriganti e all'apparenza per cuori solitari.

La vita non accetta imposizioni..temi, logiche o calcoli..alla vita non importa delle nostre menti.
La vita prosegue per la propria strada..
La vita è contraddizione..ora è un balsamo ora un fuoco.
E solo passando attraverso gli opposti si può giungere a Casa.
Ci sarà un giorno dove non esisterà più gioia e tristezza..
e le parole non regaleranno più alcun tipo di armonia..
esiterà illogico silenzio...
E solo allora comprenderemo la vera ricchezza... senza inganni.

coerente contraddizione

E' molto umano cercare la propria gratificazione attraverso gli altri, non ci vedo niente di male.
Non credo neppure che sia sviante, certo bisogna cercare in se stessi, ma prima o poi ci si deve sempre confrontare con gli altri, non si vive su un'isola deserta, abbiamo bisogno degli altri per essere noi stessi.
.... naturalmente è una risposta da non illuminata ....

Chi sà riconoscere le oscurità, o comunque alcune oscurità dell animo umano è sempre un po' illuminato.
Anche il cieco girava nella notte con la fiaccola perchè gli altri lo potessero vedere....E gli venne dato dello stolto da chi ci vedeva....

Nicola

esatto..illogica, incoerente..oscillante.. e da quelle oscillazioni si può giungere al centro. Questa è una delle leggi della trasformazione...

ti chiedi:
è sviante per chi cerca l'illuminazione, cercare la propria gratificazione attraverso gli altri? Cosa c'è di male nel fare questo?

Niente di male...perchè dovrebbe?
Sai di farlo...partecipi al tuo gioco, credo l'importante sia non attaccarsi (identificandosi) allo stesso...
va tutto bene...purchè a mio parere non diventi un'ambizione.
Spero di aver centrato il tuo discorso.

trovo che tu abbia perfettamente ragione...